-Covid19, all’indomani dell’ok del Consiglio dei Ministri al Decreto che introduce il Super Green Pass e altre misure anti contagio, la fondazione Gimbe ha pubblicato il report settimanale sull’andamento della pandemia, registrando nelle ultime cinque settimane una crescita costante dei contagi e dei ricoveri. Sul fronte vaccini, rilevato un ritardo nei richiami. Intanto, mentre l’Ema, l’Agenzia Europea per i Medicinali, ha dato il via libera alle somministrazioni del vaccino Pfizer-BioNTech alla fascia 5-11 anni, Bruxelles ha modificato a 9 mesi la durata della validità del Green Pass per viaggiare, di cui 6 di validità effettiva e 3 per effettuare i richiami.
-Manovra, trovato l’accordo nella Maggioranza sul taglio delle tasse da 8 miliardi: stabilita una riduzione dell’Irpef e dell’Irap e un riordino delle detrazioni che riassorbiranno il bonus Renzi. Si tratta del primo passo verso una riforma strutturale. Tutto ciò mentre nel pomeriggio si è tenuto al Quirinale l’incontro bilaterale tra il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente francese Macron, cui è seguito l’incontro con il Premier Draghi a Palazzo Chigi, in vista della firma del Trattato del Quirinale, che consoliderà l’alleanza tra Italia e Francia.
-La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: gli interventi del Presidente della Repubblica Matterella e delle più alte cariche dello Stato.
di Federica Marengo giovedì 25 novembre 2021
All’indomani dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto che, dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022, introdurrà il Super Green Pass e altre misure anti contagio per contenere la quarta ondata del Covid19 ed evitare chiusure e restrizioni generalizzate nel periodo delle festività natalizie, la Fondazione Gimbe ha pubblicato il bollettino settimanale sull’andamento della pandemia, rilevando una costante crescita dei contagi e dei ricoveri nelle ultime cinque settimane.
Infatti, nella settimana dal 17 al 23 novembre , i nuovi casi sono aumentati del 27% con una media giornaliera più che quadruplicata, se si confrontano con i contagi registrati a ottobre.
L’aumento, poi, riguarda tutte le Regioni, eccetto la Basilicata, mentre salgono anche le curve ospedaliere, i ricoveri con sintomi +15,8% (4.597 da 3.970 della settimana scorsa) e nelle terapie intensive +16,4% (560 rispetto a481 di una settimana fa).
Il tasso di occupazione in area medica, risulta essere dell’8% e in area critica del 6%, con notevoli differenze regionali per l’area medica . Superano la soglia del 15%, la Provincia Autonoma di Bolzano, (16%), il Friuli-Venezia Giulia( 18%), che, con il 14% dell’area critica ,supera anche la soglia del 10%.
In 92 province , si registra un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, si tratta di: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto, tutte le Province superano tale soglia. In 18 Province, invece, si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (674), Gorizia (492), Bolzano (442), Forlì-Cesena (311), Padova (274), Rimini (249), Aosta (248), Ravenna (214), Treviso (213), Venezia (213), Vicenza (200), Pordenone (186), Udine (183), Fermo (172), Ascoli Piceno (166), Belluno (162), La Spezia (162) e Imperia (160) (tabella 2).
Quanto ai vaccini, stabili a 127 mila ,le dosi nell’ultima settimana con 7 milioni di italiani non ancora vaccinati. Inoltre, “si muovono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,62 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall’altro 1,2 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole. Riprendono le forniture dei vaccini. In lieve aumento le somministrazioni quotidiane dei richiami ma, per coprire le persone chiamate alla terza dose entro il 31 dicembre, il ritmo dovrebbe salire a oltre 600 mila somministrazioni al giorno”.
Infine, la Fondazione ha sottolineato il netto ritardo dei richiami: “In Italia, sono in netto ritardo i richiami di vaccino anti-Covid, le dosi booster che entro fine anno riguardano 22,6 milioni di persone. Secondo le indicazioni ministeriali, le persone che possono ricevere entro fine 2021 la dose booster sono in totale 27,3 milioni: 15,19 milioni di over 60 che hanno completato il ciclo con qualsiasi vaccino entro il 3 agosto; 822 mila under 60 che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson entro il 3 agosto; 11,28 milioni di persone con età compresa fra 40 e 59 anni che hanno completato il ciclo vaccinale con Pfizer, Moderna o AstraZeneca entro il 3 agosto. Per indisponibilità di alcuni dati questi numeri, potrebbero essere da un lato sottostimati (non includono il personale sanitario e gli ospiti di Rsa under 60), dall’altro sovrastimati (includono le persone guarite da meno di 6 mesi e i deceduti appartenenti alle categorie sopra menzionate). Ciò premesso, considerato che ad oggi sono già state somministrate 3,91 milioni di dosi booster e 764 mila dosi aggiuntive, entro il 31 dicembre dovrebbero essere somministrate sino a 22,62 milioni di terze dosi, pari appunto a una media di oltre 610 mila somministrazioni al giorno”.
Intanto, restando in tema di vaccini, via libera dell’Ema, l’Agenzia Europea dei Medicinali, alla somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech alla fascia 5-11 anni. In una nota, l’autorità sanitaria europea, ha spiegato che la dose sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 microgrammi rispetto a 30), in due iniezioni a distanza di tre settimane.
L’Ema, poi, in merito ai test effettuati sui bambini e sugli effetti collaterali, ha spiegato: “L’efficacia di Comirnaty è stata calcolata in quasi 2 mila bambini di età compresa tra 5 e 11 anni che non presentavano segni di infezione precedente. Questi bambini hanno ricevuto il vaccino o un placebo. Dei 1.305 bambini che hanno ricevuto il vaccino, tre hanno sviluppato Covid-19 rispetto a 16 dei 663 bambini che hanno ricevuto il placebo. Ciò significa che, in questo studio, il vaccino era efficace al 90,7% nel prevenire il Covid-19 sintomatico (sebbene il tasso reale potesse essere compreso tra il 67,7% e il 98,3%). Gli effetti indesiderati più comuni nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono simili a quelli nelle persone di età pari o superiore a 12 anni: si va dal dolore al sito di iniezione alla stanchezza e al mal di testa, fino all’arrossamento ed al gonfiore al sito di iniezione, al dolore muscolare e brividi. Si tratta di effetti generalmente lievi o moderati, che migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione. Il Chmp ha pertanto concluso che i benefici di Comirnaty in questa fascia d’età superano i rischi, in particolare in quelli con condizioni che aumentano il rischio di Covid-19 grave. La sicurezza e l’efficacia del vaccino sia nei bambini che negli adulti continueranno a essere attentamente monitorate, mentre il Comitato per i medicinali umani dell’Ema invierà la propria raccomandazione alla Commissione Europea, chiamata ad emettere una decisione finale”.
Adesso, toccherà all’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, esprimersi. La riunione della Commissione tecnico-scientifica è infatti calendarizzata per l’1-2 e 3 dicembre.
Giornata di decisioni sulle misure anti Covid19 anche in UE, con la Commissione Europea che, tramite il Commissario alla Giustizia, Reynders, ha reso nota la nuova norma sui viaggi tra gli Stati dell’Unione che prevede il riconoscimento della validità del Green Pass a 9 mesi ,di cui 6 di validità e 3 di tempo per effettuare il richiamo o terza dose.
Sempre in ambito UE, l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha aggiornato la mappa europea, rilevando come non vi sia più nessuna regione in verde in Europa, con l’incidenza più alta dei contagi nell’Europa centro-orientale. In Italia, invece, il maggior numero delle regioni è in giallo. Ma la Provincia di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia sono in rosso scuro e Provincia di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Val d’Aosta, Liguria, Marche e Lazio sono in rosso.
Da ciò, il Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbero passare da lunedì in zona gialla e proprio per questo i rispettivi Presidenti hanno chiesto al Governo che il decreto sul Super Green Pass entri in vigore già da lunedì 29 e non dal 6 dicembre, come stabilito dal provvedimento. A Milano, invece, (e anche in altre città del Veneto e dell’Emilia Romagna) disposta la reintroduzione dell’uso obbligatorio della mascherina all’aperto dal 27 novembre al 31 dicembre , nella zona del centro , nella fascia oraria 10:00-22:00, per via degli assembramenti del periodo natalizio. Previste per i trasgressori sanzioni da 400 a 3.000 euro.
Sempre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc),in collaborazione con l’Ufficio regionale OMS Europa, ha pubblicato su Eurosurveillance uno studio secondo cui dall’inizio della pandemia vi sono stati 1,5 milioni di decessi dai 60 anni in su ,ma ,grazie ai vaccini, mezzo milione di over 60 in 33 Paesi della regione europea si è salvato.
Non solo gestione della pandemia, però, da parte del Governo , a lavoro sulla Manovra. A tal riguardo, stamane, trovato l’accordo al Ministero dell’Economia, nel corso del tavolo tra il Ministro Franco e i responsabili economici dei partiti di Maggioranza, sul taglio delle tasse da 8 miliardi.
L’annuncio è stato dato dal Viceministro, in quota Forza Italia, Picchetto, che , ai cronisti, ha dichiarato: “Ora Franco ne deve parlare con Draghi, noi coi nostri partiti e poi rivederci. L’intervento su Irpef e Irap sarà un primo passo strutturale, non solo per il 2022″.
L’intesa consiste nella riduzione delle aliquote Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, da 5 a 4 con la cancellazione di quella al 41% e con il taglio di 3 punti di quella al 38% che passa al 35%. La fascia di reddito fino a 15mila resta al 23%, quella 15-28mila va dal 27% al 25%, quella 28-50mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50mila si passa direttamente al 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche.
Sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive pagate dalle imprese, invece, scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up.
Il bonus Renzi da 100 euro invece sparirà con la riforma dell’Irpef. Le detrazioni saranno riordinate, e riassorbiranno i bonus. La definizione delle detrazioni è ancora in corso e , una volta riorganizzate, le misure saranno introdotte tramite un emendamento alla Manovra da presentare in Senato.
Riguardo le risorse messe a disposizione, al taglio dell’Irpef dovrebbero andare circa 7 miliardi ,mentre circa 1 miliardo dovrebbe servire all’eliminazione dell’Irap per autonomi e persone fisiche.
Soddisfatti per l’intesa raggiunta sul Fisco, tutti i partiti della Maggioranza, i cui rappresentanti torneranno a confrontarsi con il Premier Draghi sulla Manovra nella prossima settimana (fitto, il calendario di incontri con i capigruppo e i capidelegazione dei partiti fissati fra il 29 novembre e il 1 dicembre). Dubbi, invece, di Confindustria e dei Sindacati.
Nel pomeriggio, poi, il Presidente francese Macron ha incontrato per un colloqui bilaterale dapprima il Presidente della Repubblica, Mattarella,al Quirinale e poi il Premier Draghi, a Palazzo Chigi, in vista della firma del Trattato del Quirinale che si svolgerà domani mattina alle 9:00. Nelle prossime ore è atteso in Vaticano per un incontro con Papa Francesco.
L’intesa, nata nel 2017, ai tempi del Governo Gentiloni, dopo quattro anni trascorsi tra una breve crisi diplomatica innescata dal Governo giallo-verde,poi superata, e la pandemia, sarà ratificata successivamente dal Parlamento e prevede un rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Italia e Francia, nel solco del trattato firmato nel 1963 da De Gaulle e Adenaur o nel 2019 ad Aquisgrana tra lo stesso Macron e la cancelliera tedesca Merkel. Il Trattato comprende uno scambio e una consultazione continua su Sicurezza, Difesa, Immigrazione, Istruzione e Ricerca, Cultura e Sanità, fissata in 11 capitoli tematici. Primo appuntamento, il 29 novembre con la firma sull’accordo tra il Presidente della Camera Fico e l’omologo francese per la cooperazione tra i due Parlamenti.
Presidente della Repubblica che, quest’oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, in un messaggio inviato per l’occasione, ha evidenziato: “Questa Giornata impone di confrontarci, ogni anno, con numeri intollerabili che testimoniano una continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne. La nostra società è ancora pervasa, in differenti territori e in svariati contesti, da episodi di violenza, verbale, economica, fisica, frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza. In molti casi la violenza contro le donne supera il rapporto di coppia e si riversa anzitutto sui bambini, ma anche su altri familiari, amici e persone che tentano di intervenire per arginare questa folle spirale. In tutti i casi, la violenza contro le donne è un fallimento della nostra società nel suo insieme, che non è riuscita, nel percorso di liberazione compiuto dalle donne in quest’ultimo secolo, ad accettare una concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia. La violenza contro le donne prende origine infatti da una visione distorta dei rapporti tra uomo e donna, che vede la seconda come oggetto e in ogni caso come soggetto non degno di un pieno rispetto. È nell’idea di inferiorità che pervade, ancora troppo spesso, l’approccio alla questione femminile, in cui si trovano le radici di ogni forma di violenza. Per uscire da questa spirale è necessario educare: educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione e poi nelle scuole, fin dalla prima infanzia. È fondamentale che le donne che hanno subito violenza sentano intorno a loro un mondo che le accoglie e le protegge, per consentire loro di uscire dal silenzio e liberarsi da quel recinto dove è nata la violenza. Solo con una società pronta a sostenere le vittime sarà possibile sconfiggere la violenza contro le donne. Per questo è importante l’attività che ogni giorno portano avanti le istituzioni, le associazioni, le volontarie e i volontari, che tentano di costruire rifugi per curare e prevenire gli episodi di violenza. La prevenzione della violenza richiede ascolto, interventi, reti di sostegno e in molti casi strumenti per offrire alle donne un’alternativa di vita libera. La dipendenza, spesso di carattere economico, in cui molte di esse si trovano è di ostacolo alla ricerca di protezione e alla stessa denuncia degli episodi violenti. Resta ancora molta strada da fare, ma occorre continuare ad operare, individualmente e con azioni collettive, perché eliminare la violenza sulle donne è un obiettivo essenziale per il nostro vivere in comune”.
Per la Presidente del Senato Casellati, che ha presenziato a Palazzo Madama all’ evento organizzato in collaborazione con la Rai “No alla violenza. Il grido delle donne”, si tratta della “ più tragica mattanza del mondo contemporaneo, oltre 100 femminicidi sono stati consumati in Italia dall’inizio dell’anno e per di più all’interno delle mura domestiche. È solo la punta dell’iceberg. Dietro le stime ufficiali c’è una quotidianità di violenze non dette coperte da una subdola violenza psicologica ed economica, violenze barattate come atti d’amore”.
Sulla stessa linea, il Presidente della Camera Fico, che ha sottolineato: “La violenza contro le donne è purtroppo un fenomeno strutturale e non emergenziale, quasi una vittima ogni 3 giorni e mezzo, dobbiamo chiederci oggi cosa dobbiamo e possiamo fare per contrastare questa piaga grave inaccettabile e chiedercelo visto la sede in cui ci troviamo rispetto al ruolo del Parlamento. Il Parlamento non ha solo funzioni legislative è anche e deve essere sempre più una istituzione culturale, una istituzione pensante, capace di conoscere i fenomeni e impegnata a definire soluzioni davvero adeguate”.
“Tutela delle donne, priorità assoluta”, per il Presidente del Consiglio Draghi e per il Governo che “intende affrontare l’odioso problema della violenza di genere in tutti i suoi aspetti, dalla prevenzione al sostegno alle vittime”.
Per la ministra della Giustizia Cartabia, intervenuta nelle scorse ore alla presentazione della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio: “Barbarie non è un termine esagerato e la gravità dei fatti chiamano le istituzioni anche a ripensare norme e procedure più adeguate, consapevoli che serve un approccio globale: questi fenomeni non si correggono solo a colpi di leggi, ma servono anche le leggi. E serve una formazione aggiuntiva”.
Sulla violenza contro le donne si espresso poi anche il Pontefice, che ha definito le varie forme di maltrattamento che subiscono molte donne: “Vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità. Non possiamo guardare dall’altra parte. Le donne vittime di violenza devono essere protette dalla società” .
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