-Covid19, il Commissario all’Emergenza, Generale Figliuolo in Audizione alla Camera: “Obiettivo, vaccinare entro settembre l’80% degli italiani entro settembre. Possibile 3°dose”. Fissato per domani, l’incontro tecnico sulla riapertura delle discoteche. Intanto, l’azienda farmaceutica Moderna fa sapere di aver chiesto all’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco, l’autorizzazione per le somministrazioni agli adolescenti.
-Governo, riaperta nella Maggioranza la discussione sul blocco dei licenziamenti, dopo le dichiarazioni di ieri del ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti sull’eccezionalità del blocco e l’opportunità di valutarne settore per settore la proroga, trovando una sponda nel ministro del Lavoro Orlando. In mattinata, incontro presso la Commissione Lavoro di Camera e Senato dei sindacati con i parlamentari del M5S, che presenteranno alcuni emendamenti al Dl Sostegni bis in linea con le richieste delle parti sociali riguardo , non solo al divieto di licenziamento, ma anche su estensione dei contratti di solidarietà per tutti (oltre che per chi ha perso il 50% del fatturato), la condizionalità dei sostegni alle imprese al mantenimento dell’occupazione, contratti di espansione e governance del PNRR. Nel pomeriggio, invece, confronto dei sindacati con il segretario del Pd, Letta e una delegazione di esponenti dem, interrotto dalla notizia della scomparsa a settantuno anni dell’ex segretario Cgil Epifani. Intanto, il segretario della Lega Salvini, rilanciata la proposta di una Federazione del Centrodestra di Governo, ha incontrato nel pomeriggio il Premier Draghi a Palazzo Chigi per discutere di riforme, riaperture e immigrazione. In casa M5S, invece, all’indomani del divorzio dalla piattaforma Rousseau e da Davide Casaleggio, che a La Stampa ha parlato di “regole e principi violati” e di una “separazione ormai inevitabile”, il leader in pectore, l’ex Premier Conte, a Il Corriere della Sera, ha assicurato sostegno al Governo Draghi, non senza evidenziare alcune perplessità del Movimento in tema di Fisco, ambiente e occupazione.
-Istat, Rapporto sugli anziani: 2,7 milioni in difficoltà, tra questi 1,2 milioni non può contare su un aiuto adeguato.
di Federica Marengo lunedì 7 giugno 2021
“L’obiettivo è vaccinare l’80% popolazione entro settembre di quest’anno, compresi i 12-15enni, in totale 54,3 milioni di italiani”. Così, il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo, questa mattina, nel suo intervento in Audizione alla Camera, per fare il punto sulla campagna vaccinale, durante il quale ha evidenziato come il compito della struttura sia quello di “tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini, ristabilendo le condizioni per favorire la ripartenza del paese”. Per farlo, ha aggiunto, “non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L’Italia ha tutto,bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata”.
Poi, in merito alle prossime tappe della campagna vaccinale, ha spiegato: “A questo punto della campagna vaccinale serve un graduale, ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di “vaccinazioni de localizzate”, molto più capillare e prossimo ai cittadini. Il punto di svolta della campagna vaccinale è stato proprio l’aver accelerato sulle dosi a queste categorie: è “ciò che ha permesso il repentino calo di ricoveri e morti”.
Infine, sull’ipotesi di una terza dose, ha precisato: “Considerati gli attuali scenari della pandemia, potrebbe essere prevista la necessità di almeno un’ulteriore dose. E’ necessario che si passi gradualmente nei prossimi mesi dalla gestione commissariale dell’emergenza ad una gestione ordinaria delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti”.
Intanto, mentre da oggi, sulla base dei dati rilevati nell’ultimo monitoraggio della cabina di regia, altre 4 Regioni: Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo, sono passate in zona bianca, aggiungendosi a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, i gestori delle discoteche, in attesa dell’incontro tecnico degli esperti fissato per domani al Ministero della Salute, per trovare un’intesa sul protocollo di sicurezza (ad oggi, nelle discoteche e sale da ballo, aperte solo in zona bianca, è consentito solo ascoltare musica e consumare bevande e alcolici, ma non ballare), tramite il Presidente nazionale di Asso Intrattenimento e Confindustria, Luciano Zanchi, hanno reso note le proprie istanze: “Proponiamo di ripartire da luglio, ma sia chiaro che il nostro lavoro è l’assembramento. La gente viene in discoteca per socializzare perché sono luoghi atti ad accogliere le persone quindi non è possibile tenere la mascherina in pista, dove si balla e si suda. “Siamo assolutamente favorevoli all’entrata con green pass e al tracciamento, quindi entrerebbero nei locali solo persone con anticorpi o comunque risultate negative. E’ per questo che sarebbe impossibile rendere obbligatorio l’utilizzo della mascherina”.
Una proposta, quella di riaprire le discoteche ,utilizzando il Green Pass, anche alla luce della forte adesione dei giovani alla campagna vaccinale, avanzata anche dal Sottosegretario alla Salute, Sileri.
E a proposito di giovani, che in 570 mila ,stamane ,sono tornati in aula nelle Regioni Emilia Romagna, Molise , Veneto e Marche dove la scuola è già terminata,per sostenere in presenza l’esame di Terza Media, l’azienda farmaceutica Moderna ha fatto sapere di aver chiesto all’Ema, l’Agenzia Europea per il Farmaco, l’autorizzazione a somministrare i vaccini agli adolescenti sulla base di uno studio che ne avrebbe dimostrato l’efficacia del 100% su 2500 giovani.
Più colpiti dalla pandemia e dagli effetti di quest’ultima, però, sono stati gli over 75 che, secondo il Rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica “Gli anziani e la loro domanda sociale e sanitaria” ,per l’anno 2019, in 2,7 milioni su 6,9 milioni, presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona e tra questi 1,2 mln non possono contare su un aiuto adeguato.
Quanto al Governo, a tenere banco nella Maggioranza, il dibattito sul blocco dei licenziamenti. Infatti,dopo la mediazione con i sindacati e Confindustria, trovata in Consiglio dei Ministri, in sede di discussione del Dl Sostegni bis, rispetto alla proposta del ministro del Lavoro Orlando di prorogare ancora il blocco fino alla fine di agosto, ovvero quella di sbloccare i licenziamenti dal 1° luglio , ma consentendo alle grandi e medie imprese che abbiano usufruito della Cig Covid fino al 30 giugno di continuare ad erogarla fino al 31 dicembre,ma a condizione di non licenziare i dipendenti, proprio dal centrodestra e, in particolare dal segretario della Lega, Salvini, a favore della rimozione del blocco, è arrivato l’invito al Governo di rivedere l’intesa, sollevando le critiche del centrosinistra, che ha definito le posizioni “ondivaghe” del Carroccio.
Nella giornata di ieri, poi, il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, nel suo intervento al Festival dell’Economia di Trento,è ritornato sulla questione sottolineando come la misura sia da considerarsi eccezionale e come debba essere valutata un eventuale proroga settore per settore, trovando poi una sponda nel ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Orlando ,dettosi “pronto a ragionare sulla selettività”.
I sindacati, che hanno chiesto al Governo di riaprire il tavolo sul tema, proponendo la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti fino al 31 ottobre, hanno quindi incontrato stamane, presso la Commissione Lavoro di Camera e Senato, i parlamentari pentastellati, che presenteranno emendamenti che vanno nella direzione indicata dalle parti sociali, non solo in materia di licenziamenti, ma anche su estensione dei contratti di solidarietà per tutti (oltre che per chi ha perso il 50% del fatturato), condizionalità dei sostegni alle imprese al mantenimento dell’occupazione, sui contratti di espansione e sulla governance del PNRR.
Nel pomeriggio poi, l’incontro dei sindacati con il segretario del Pd, Letta e con una delegazione degli esponenti dem, interrotto però dalla notizia della scomparsa a settantuno anni dell’ex segretario della Cgil, Guglielmo Epifani.
Discussioni poi sono in corso anche all’interno dei partiti. In casa centrodestra, il segretario della Lega Salvini, non demorde sulla proposta di una federazione dei partiti al Governo, possibile preludio alla costituzione di un partito unico, nonostante la bocciatura arrivata da alcuni esponenti di Forza Italia, come le ministre Carfagna (Sud) e Gelmini (Affari Regionali e Autonomie) e ha invitato gli azzurri a un confronto, che dovrebbe tenersi in settimana, oltre il vertice di mercoledì, per trovare la quadra sui candidati a sindaco nelle città di Roma e Milano, anche alla luce della candidatura per la Capitale del senatore Gasparri, lanciata dal coordinatore nazionale dei forzisti,Tajani. Stesso giorno nel quale è stata fissata la riunione del Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, per l’elezione del nuovo Presidente.
Il leader del Carroccio, ha poi incontrato a Palazzo Chigi, il Premier Draghi , con il quale ha parlato di riforme (Fisco, Pubblica Amministrazione, Giustizia) ,delle riaperture e dell’immigrazione, primo punto per l’Italia su cui discutere nel Consiglio Europeo del 25 e del 26 giugno, definendo il confronto “positivo” e “ottimi” , i risultati del Governo ed esprimendo “sostanziale condivisione”.
Tensioni, invece, appena smorzate, nel M5S, dopo l’accordo concluso nel fine settimana con il Presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio, sulla restituzione dei dati degli iscritti al Movimento, dietro l’assolvimento di una parte del debito (250 mila euro sui 450 mila) contratto dai parlamentari pentanstellati per il mancato pagamento dei servizi relativi all’utilizzo della piattaforma, che ha aperto la strada a una nuova fase della formazione politica, la cui ufficializzazione sarà data solo dopo il voto online degli iscritti , che dovrebbe tenersi entro giugno, affidato a un fornitore esterno, sul nuovo Statuto e sul nuovo leader.
A tal proposito, il leader in pectore del M5S, l’ex Premier Conte, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha dichiarato: “Il nuovo M5s avrà un respiro più ampio e internazionale, sarà in costante dialogo con la società civile e con tutte le componenti sane del Paese.
Allargheremo il nostro raggio di azione a tutti i ceti produttivi. E non ci saranno più ‘no’ pregiudiziali. Sarò eletto democraticamente e chiamato a operare la sintesi in modo da orientare la rotta e tenere la barra dritta. Non avremo un uomo solo al comando, ma nuove figure e ruoli con numerosi organi. Ho assunto con grande entusiasmo l’impegno a elaborare il nuovo progetto e portare il nuovo statuto, che sarà votato prima delle cariche elettive.
Gli iscritti li consulteremo ancor più di prima, attraverso una piattaforma telematica che rimarrà lo strumento principale. La questione del secondo mandato non è nel nuovo Statuto, sarà risolta in seguito con il nuovo codice etico e la discussione sarà fatta in modo trasparente. Nel nuovo Movimento la figura del garante non può non essere Grillo, presenza insostituibile.
Con Casaleggio ,le strade si sono divise, ma io e tutto il Movimento abbiamo grande rispetto per Casaleggio, padre e figlio”. E sui fuoriusciti osserva: “L’appoggio a Draghi è stato una scelta difficile e io ho rispetto per chi si è allontanato.
Ma non potevamo volgere le spalle alla sofferenza degli italiani, quella scelta andava compiuta.
Sulle suppletive alla Camera poi, non ho mai pensato di correre per il seggio di Roma e sull’alleanza con il Pd alle amministrative non do affatto un giudizio negativo del dialogo che stiamo coltivando col Pd e le altre forze di sinistra. La direzione di marcia è chiara e la nostra identità sarà così forte che ci consentirà di dialogare anche con l’elettorato moderato”.
In ultimo, sul Governo Draghi, ha sottolineato: “Alcune decisioni, come il sostegno alle imprese, alcuni indirizzi in materia di tutela dell’occupazione e di transizione ecologica, il condono fiscale e adesso l’emarginazione dell’Autorità anticorruzione hanno scontentato i cittadini e suscitato perplessità. Ma noi che abbiamo lavorato per la tenuta del Paese durante le fasi più acute della pandemia vogliamo essere protagonisti anche della ripartenza. Lo saremo in modo leale e costruttivo senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie”.
Dichiarazioni, alle quali hanno fatto da contraltare le parole di Davide Casaleggio, che, a La Stampa, ha detto: “Il Movimento ha deciso di violare così tante regole e principi di democrazia interna e di rispetto delle decisioni degli iscritti da rendere impossibile per noi continuare un percorso condiviso. Sono molto sollevato. Non devo più assumermi o sentirmi le responsabilità per decisioni altrui. Era necessario separare le strade. I soldi come la consegna degli iscritti non sono mai stati la causa del problema, ma un effetto. Il vero problema, tuttavia, è politico. Oltre agli arretrati non corrisposti ai lavoratori di Rousseau, il Movimento non intendeva onorare gli impegni presi pagando i lavoratori che attendevano il dovuto da mesi, c’è un ‘nodo’ che riguarda la natura stessa del Movimento. Il modello del Movimento 5 stelle ha consentito di ottenere il 33% di fiducia del Paese e ha dato la possibilità a migliaia di cittadini sconosciuti, come lo stesso Giuseppe Conte, di rivestire ruoli prestigiosi e di potere impensabili. Probabilmente, quello che oggi non va più bene è che si vuole dare questa possibilità a persone ben definite. A uccidere il Movimento,probabilmente è stata la paura di perdere posizioni acquisite”.
Netto il no a un ritorno nel M5S ,finché sosterrà il Governo Draghi, è arrivato, tramite post su Facebook, dall’esponente storico, e ormai fuoriuscito, Alessandro Di Battista, dettosi contrario anche all’alleanza con il Pd tanto quanto a quella con la Lega. Difficile anche il rientro degli ex Barbara Lezzi e Nicola Morra,mentre il Presidente dell’Assemblea capitolina De Vito, lasciati i pentastellati, ha annunciato il suo ingresso in Forza Italia.
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