-Covid19, la conferenza stampa degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute per illustrare i dati settimanali della cabina di regia sulla pandemia: indice Rt, in risalita a 0,89, mentre l’incidenza di contagi per 100 mila abitanti scende a 127. Italia, quasi tutta in zona gialla, salvo Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia che passeranno alla zona arancione. Il Commissario all’Emergenza, Generale Figliuolo, in visita all’hub di Pescara: “Ieri, superate le 500 mila vaccinazioni al giorno. Passo buono. Aumentare il numero dei medici di Medicina generale vaccinatori”. Partite le vaccinazioni di massa nelle isole minori di Toscana e Sicilia e il Presidente del Piemonte, Cirio, chiede che la campagna sia estesa anche ai comuni montani.
-Governo, il Premier Draghi al Social Summit, il vertice informale UE, a Porto, in Portogallo. Al centro del vertice, il tema dell’inclusione sociale , dello sviluppo sostenibile e del lavoro, ma anche la gestione della pandemia e la sospensione dei brevetti sui vaccini sostenuta dall’Amministrazione USA, guidata da Biden in favore dei Paesi poveri. Disponibile a una discussione in merito, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, a favore anche il Premier Draghi e il Presidente francese Macron, contrari ,invece, la Cancelliera tedesca Merkel e le aziende farmaceutiche. Intanto, la Maggioranza discute sulle riaperture e sul coprifuoco, con le forze di centrosinistra e il M5S, a favore di un allentamento sulla base dei dati epidemiologici e relativi alla campagna vaccinale e centrodestra, aperturista, che chiede le riaperture anticipate di bar e ristoranti al chiuso, di palestre e aziende, la ripresa degli eventi come i matrimoni e l’abolizione del coprifuoco o la sua estensione alle 24:00. Sul fronte interno ai partiti, invece,sia nel centrosinistra che nel centrodestra si cercano accordi sui candidati alle Comunali di ottobre.
-Save the children: nel 2020, quasi 96 mila mamme hanno perso il lavoro. Istat, a marzo, vendite al dettaglio stabili (0,1%), rispetto a febbraio, con aumento nel settore dei beni alimentari (+1,9%), in fortissimo aumento, invece, su base annua (+22,9%). Il Commissario all’Economia UE, Gentiloni: “Ripresa dell’Eurozona nel II° trimestre”.
di Federica Marengo venerdì 7 maggio 2021
Indice di contagio in risalita,anche questa settimana. L’Rt nazionale infatti è passato dallo 0,85 allo 0,89. In discesa, invece, l’incidenza dei contagi, attestatasi a 127 casi per ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 146 della settimana scorsa. Sono i valori registrati dal 26 aprile al 2 maggio rilevati dalla cabina di regia e poi illustrati nella conferenza stampa settimanale presso il ministero della Salute, dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, e dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione dello stesso Ministero della Salute, Rezza, entrambi vertici del Comitato Tecnico Scientifico.
Nel corso del confronto con i cronisti, il Presidente ISS, Brusaferro ,ha spiegato: “Il punto essenziale dell’Rt è il valore di 1. Quando si è sotto in tutto l’intervallo di confidenza sia ha la certezza che la circolazione è in decrescita. Alcune oscillazioni si possono vedere, ma il dato è solido. Nell’ultima settimana di monitoraggio, si osserva in Italia un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto per la seconda settimana consecutiva. Sei Regioni hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 15 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Una Regione (Molise) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l’uno. Tutte le Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. La curva in Italia è in decrescita mentre in altri Paesi UE la situazione è altalenante e di transizione. La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana in tutte le Regioni e Province autonome è registrata una decrescita. Cominciamo a vedere ora gli effetti di un calo anche rispetto alla mortalità ma la curva è ancora in fase iniziale” .
Quindi, su età media dei casi e dei ricoveri, sul tracciamento dei casi e sugli effetti delle vaccinazioni agli under 80, ha evidenziato: “L’età media dei casi scende a 41 anni e anche l’età media dei ricoveri scende a 65 anni. I casi però segnano un aumento tra i più giovani, tra 0 e 9 anni. I casi tra gli over-80 decrescono più rapidamente delle altre fasce e questo è un effetto delle vaccinazioni. Ci sono segnali positivi per la riduzione dei ricoveri in terapia intensiva e aree mediche e sale da 24mila a oltre 27mila il numero dei casi per cui è possibile il tracciamento e in varie regioni. Ci si sta avvicinando al valore di 50 casi per 100mila che è il valore soglia per rendere possibile il tracciamento. I contagi “negli over 80 decrescono rapidamente. E decrescono più rapidamente delle altre classi di età , 70/79 e 60/69, che continuano a decrescere ma gli ultraottantenni sono “leader” di decrescita. E questo è un effetto della vaccinazione e del fatto che questa fascia di età è stato uno dei primi target che si sta raggiungendo nella copertura vaccinale” .
Poi, in conclusione, l’intervento del Direttore del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute , Rezza, che, esortando a mantenere sempre la massima cautela, nonostante i dati in miglioramento, ha precisato come non vi sia alcuna contraddizione nelle somministrazioni con i vaccini Jhonson&Jhonson e Astrazeneca-Vaxzevria per gli under 60: “C’è una riflessione in corso su questo, sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca e J&J negli under-60. Ma i vaccini a vettore virale sono utilizzabili dai 18 anni in su e dunque non c’è alcuna controindicazione. La circolare ministeriale prevede un uso preferenziale per over-60, ma ciò non vuol dire che non possano essere usati al di sotto. Infatti abbiamo visto come in Gb hanno utilizzato al 50% AstraZeneca e Pfizer e hanno ottenuto un abbattimento dei casi e dei morti. Probabilmente questa infezione si endemizzerà, molti fattori potrebbero cioè impedire il raggiungimento delle immunità di gregge ma possiamo raggiungere il controllo dell’epidemia: Covid-19 diventerà cioè come l’influenza, infettando la popolazione ma senza conseguenze eccessive. Molto dipenderà dall’andamento delle vaccinazioni”.
Firmate, dunque, le Ordinanze dal ministro della Salute Speranza, in vigore da lunedì 10 maggio , per l’assegnazione alle Regioni delle nuove fasce di rischio. Confermata per la quasi totalità delle Regioni la zona gialla, cui si aggiungeranno Basilicata, Puglia e Calabria, mentre la Valle d’Aosta, la Sicilia e la Sardegna passeranno in zona arancione.
Prosegue intanto la campagna vaccinale, con il superamento, ieri, delle 500 mila somministrazioni, dato su cui ha espresso soddisfazione il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo, oggi in visita con il Capo della Protezione Civile, presso l’hub di Pescara, ricognizione a margine della quale, parlando con i cronisti, ha auspicato la riconferma del dato anche nei prossimi giorni, anche grazie all’impiego come somministratori dei medici di Medicina generale, con i quali è stato siglato un accordo in tal senso.
Tuttavia, mentre sull’esempio di Procida in Campania, è partita la campagna vaccinale di massa presso le 30 isole minori a cominciare dalla Sicilia e dalla Toscana, in quanto esse presentano carenza di ospedali e strutture sanitarie, il Presidente della Regione Piemonte, Cirio, ha chiesto in Conferenza Stato-Regioni che il Governo proceda alle vaccinazioni anche nelle aree montane, le quali versano nelle stesse condizioni di difficoltà.
Di gestione della pandemia e di vaccini, si parlerà poi anche nel corso del Social Summit, il Consiglio Europeo informale, in presenza, organizzato nel fine settima a Porto, in Portogallo dal Primo Ministro Costa, Presidente di turno della UE, anche alla luce della decisione dell’Amministrazione USA guidata dal Presidente Biden, di sospendere temporaneamente i brevetti sui vaccini in favore dei Paesi più poveri come Sudafrica e India, in modo da accelerare la fine della pandemia.
Se infatti, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, il Premier Draghi, il Presidente francese Macron, in ambito extra UE, la Russia,e l’Organizzazione Mondiale della Salute si sono espressi a favore dell’iniziativa, la Cancelliera Merkel si è detta non d’accordo con la decisione del Presidente americano, poiché, secondo quanto riportato da fonte governativa e dalla portavoce di quest’ultima: “La sospensione creerebbe gravi complicazioni. La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro. Il fattore limitante nella produzione dei vaccini sono le capacità di produzione e gli alti standard di qualità, non i brevetti.. La protezione della proprietà intellettuale è fonte di innovazione e dovrà rimanerlo anche in futuro” , posizione, peraltro in linea con quella delle case farmaceutiche produttrici di vaccini come Pfizer-BioNTech, i cui titoli azionari sono stati penalizzati in Borsa dal dibattito, che hanno sottolineato: “La capacità produttiva mondiale, è già al limite e le stesse aziende hanno firmato centinaia di accordi di licenze volontarie per aumentarla”.
Non solo pandemia, però. Sul tavolo del Summit, principalmente la questione dell’inclusione sociale, dello sviluppo sostenibile e del lavoro. Tre, gli obiettivi che i leader degli Stati membri delineeranno nel documento elaborato alla fine del Consiglio informale: il raggiungimento del 78% degli occupati nell’Unione entro il 2030, le politiche di formazione continua e la lotta alla povertà, sebbene sia da rilevare una contrapposizione con i Paesi orientali come Polonia e Ungheria e i Paesi anseatici, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania, Lettonia, Estonia.
Ad aprire i lavori, ripartiti in due sessioni e in tre panel , il Presidente del Parlamento UE Sassoli,che ha invitato a lavorare uniti per introdurre il salario minimo europeo e la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che ha affermato: “Il mondo sta cambiando e anche noi dobbiamo cambiare. Come ha detto il celebre Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo: tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”. Dobbiamo agire sul cambiamento climatico e voglia che l’Europa sia all’avanguardia nella transizione digitale, ma anche dare vita alla promessa sociale dell’Europa e questo ci ha portato oggi a Porto. Ora arriva un secondo passo importante, il Recovery: l’Europa fornirà un grande pacchetto di 750 miliardi di Next Generation Eu, ma dobbiamo assicurarci che l’aspetto sociale sia prioritario. Sono certa che questo summit dimostrerà che l’UE saprà rispondere adeguatamente. La pandemia e l’incertezza non sono finite. La ripresa è ancora a una fase iniziale. Con la nostra economia sociale di mercato possiamo dare certezza alle persone ora che ne hanno più bisogno. Ora abbiamo tutti una grande responsabilità, tutti abbiamo un ruolo per la ripresa dalla pandemia”.
Quindi, l’intervento del Presidente del Consiglio, Draghi,che ha detto: “Da tempo l’UE ha fatto del suo modello sociale un punto di orgoglio. Il sogno europeo è di garantire che nessuno venga lasciato indietro. Ma, già prima della pandemia, le nostre società e i nostri mercati del lavoro erano frammentati. Disuguaglianze generazionali, disuguaglianze di genere e disuguaglianze regionali. Questa non è l’Italia come dovrebbe essere, né l’Europa come dovrebbe essere. Cosi come durante la Grande Recessione e la crisi del debito sovrano in Europa, sono i nostri giovani e le nostre donne a pagare il prezzo di questa tragedia. Queste fratture hanno profonde radici storiche e culturali. Ma svelano, anche evidenti carenze istituzionali e giuridiche. Troppi paesi dell’Unione europea hanno un mercato del lavoro a doppio binario, che avvantaggia i “garantiti”, in genere i lavoratori più anziani e maschi, a spese dei “non garantiti”, come le donne e i giovani. Mentre i cosiddetti garantiti sono meglio retribuiti e godono di una maggiore sicurezza del lavoro, i non garantiti soffrono un vita lavorativa precaria. Questo sistema è profondamente ingiusto e costituisce un ostacolo alla nostra capacità di crescere e di innovare. L’Italia, grazie al Piano di Ripresa e Resilienza, sta cercando di porre rimedio a questa triste situazione”.
Poi, su riforma del lavoro e infrastrutture, ha sottolineato: “Verranno investiti 6 miliardi di euro per riformare le politiche attive del mercato del lavoro. Il Piano prevede un Programma per l’occupabilità e le competenze, destinato alla formazione e alla riqualificazione di coloro che devono cambiare lavoro o che sono alla ricerca di una prima occupazione, seguendo l’esempio del Programma europeo di garanzia per i giovani, 4,6 miliardi di euro sono destinati ad accrescere il numero di asili nido e di scuole materne, alleviando il carico delle madri lavoratrici. Sono previste anche misure di lotta alla povertà infantile. L’Italia sostiene il progetto di proposta della Commissione europea di Garanzia europea per l’infanzia, nonché i principi contenuti nell’agenda relativi all’assistenza di lungo termine e alle pari opportunità di genere. Assicuriamoci che il programma Sure di sostegno all’occupazione rimanga al suo posto. Auspico poi che non si riducano troppo presto gli stimoli di bilancio. Nel Pnrr ,oltre 14 miliardi di euro sono previsti per le infrastrutture di trasporto al Sud, per aumentare la produttività e l’accesso al mercato per imprese e lavoratori”.
Un tema, quello del lavoro e della perdita di occupazione in conseguenza della pandemia, scottante anche alla luce del Report di Save the Children, secondo cui ,nell’anno del Covid19, sono state quasi 96 mila le mamme che hanno perso il lavoro, 4 su 5 con figli di età inferiore ai cinque anni e questo in un Paese con basso tasso di natalità e di genitorialità.
Tutto ciò mentre, l’Istituto Nazionale di Statistica ha certificato per il mese di marzo la stabilità rispetto a febbraio delle vendite al dettaglio (0,1%), con aumento nel settore dei beni alimentari (+1,9%) e il fortissimo incremento rispetto a marzo 2020 (+22,9%) e il Commissario UE all’Economia, Gentiloni, in Audizione presso le Commissioni Finanze congiunte di Camera e Senato, sulla riforma fiscale, legata all’attuazione del Recovery Plan, su questioni tributarie e giganti del Web, ha detto: “Nell’area euro il primo trimestre è stato ancora negativo sul Pil ,però per uno 0,4%, che è il segno che con alcuni settori, in particolare la manifattura, abbiamo ripresa a correre mentre altri sono ancora in difficoltà. Ora ,questa ripresa che si annuncia e che prenderà certamente corpo nella secondo metà di quest’anno, è una ripresa alla cui qualità puntano Next Generation Eu e i piani nazionali di Recovery. Non è più possibile rassegnarsi al fatto che alcuni giganti con profitti per decine di miliardi in questo anno di crisi paghino, in proporzione, meno tasse di un negozio in Via del Corso. Gli strumenti della tassazione dovranno essere anch’essi una leva fondamentale per promuovere l’equità, visto che la crisi ha esacerbato le differenza tra alcuni grandi vincitori e tante persone messe in difficoltà. Nelle dinamiche dei mercati globali è sempre più evidente che servono strumenti globali se si vuole davvero da un lato combattere frodi, evasioni e paradisi fiscali, e dall’altro se si vuole riallocare i proventi della tassazione non in base a dove stanno le sedi legali delle grandi multinazionali, ma a dove si svolgono attività e profitti. Al di là della discussione sulla soglia la commissione condivide l’obiettivo Usa che è quello di frenare la competizione al ribasso, Paesi che cercano di avvantaggiarsi del contesto internazionale offrendo aliquote più basse a discapito di altri Paesi”.
Sul fronte della politica interna, invece, in attesa della cabina di regia della prossima settimana per fare il punto sulla situazione epidemiologica e sulla campagna vaccinale, prosegue il dibattito nella Maggioranza su riaperture anticipate di bar, ristoranti al chiuso e palestre e ripresa degli eventi come matrimoni, e sulla revisione del coprifuoco. Se i partiti di centrosinistra e il M5S, attestatisi sulla linea della cautela, propongono una revisione del coprifuoco (per il ministro degli Esteri pentastellato Di Maio potrebbe essere cruciale la data del 16 maggio), il centrodestra di Governo,aperturista, trovando una sponda nell’alleato di coalizione all’Opposizione, Fratelli d’Italia, chiede l’abolizione del coprifuoco o una estensione dalle 22:00 alle 24:00.
Altro oggetto di dialettica accesa all’interno dei partiti, le candidature alle Comunali di ottobre, con il centrosinistra che potrebbe puntare all’attuale Presidente di Regione ed ex segretario, Zingaretti, come sindaco per la Capitale, rinunciando però così all’alleanza con il M5S, di fatto, già in atto proprio nella Giunta regionale, mentre, per Milano è già certa la ricandidatura dell’uscente Sala, e per Napoli sarebbe in via di definizione un accordo con i dem per convergere su Fico, Presidente della Camera, che, se così fosse, dovrebbe cedere lo scranno più alto di Montecitorio al centrodestra.
Stessa incertezza sui candidati a sindaco, anche in casa centrodestra , dove la Lega ha convocato per mercoledì prossimo un vertice per discutere del tema, dopo il messaggio inviato al segretario del Carroccio dalla Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, nel quale quest’ulitma ha evidenziato di non aver mai posto veti sui candidati proposti da Salvini per Milano e Roma, ovvero: Albertini, che,però pare essersi sfilato per il mancato appoggio dell’intera coalizione e Bertolaso, che, comunque, non ha dato la propria disponibilità.
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