-Covid19, il monitoraggio settimanale della cabina di regia in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, ha registrato il raddoppio dell’incidenza e il lieve aumento dell’indice di contagio RT. In crescita, anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, oltre il 10%. Dal lunedì, su ordinanza del ministro della Salute, Speranza, Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia in zona gialla. In mattinata, riunione dei Ministri Bianchi (Istruzione) e Speranza (Salute) con le Regioni sulle scuole e le nuove regole per la quarantena proposte dai Presidenti. Sempre, in merito alle nuove regole di quarantena, (ma generali), stabilite dall’ultimo decreto varato dal Governo, emessa dal Ministero della Salute la circolare con le nuove norme. Intanto, mentre al Quirinale, il Presidente della Repubblica ha preparato l’ultimo discorso di fine anno del suo mandato, nei partiti si è discusso del caro energia, con la Lega che ha chiesto al Premier Draghi di convocare un tavolo nazionale sul tema.
di Federica Marengo venerdì 31 dicembre 2021
La curva dei contagi sale, segnando ogni giorno un record: è questa l’istantanea scattata dalla cabina di regia settimanale, realizzata con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute.
Nella settimana dal 24 al 30 dicembre ,l’incidenza è aumentata ancora a 783 casi per 100 mila abitanti, rispetto alle 351 di una settimana fa. In lieve aumento e ,comunque sopra la soglia epidemica, l’indice di contagio RT a 1,18, a fronte dell’1,13 della settimana scorsa. Stabile, invece,ma sopra la media , l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero.
In forte aumento , i casi non associati a catene di trasmissione: 124.707, contro i 62.669 di una settimana fa. In diminuzione, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti al 21%, a fronte del 27% della scorsa settimana. In aumento , la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi al 48%, contro il 45% di una settimana fa e aumentata anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening al 31% , contro il 28% della settimana scorsa.
In aumento, il tasso di occupazione delle terapie intensive al 12,9%, rispetto al 10,7% di una settimana fa e delle aree mediche al 17,1%, a fronte del 13,9%.
Due, le Regioni a rischio alto e diciotto quelle a rischio moderato, sette, quelle ad alta probabilità di progressione a rischio alto, una, a rischio basso. Una Regione presenta una singola allerta di resilienza, due, molteplici allerte di resilienza.
Cinque, secondo i dati dell’Agenzia, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, le Regioni che superano la soglia di allerta al 10% dei posti in terapia intensiva: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia e Sicilia, ma da lunedì, su ordinanza del Ministro della Salute, Speranza, saranno: Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia ,a passare in zona gialla, per via dell’incidenza e dei tassi di ricovero elevati.
Tali dati sono stati così commentati dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, che ha dichiarato: “Di settimana in settimana, la circolazione del virus nel nostro Paese e nei Paesi europei è sempre più intensa. Nelle ultime settimane, in Italia, la curva si è incrementata con la crescita dei nuovi casi sostanzialmente quasi in tutte le Regioni. Il numero di nuovi casi ha raggiunto i 753 per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni, in netta crescita, e l’Rt si mantiene sopra l’1, indicatori ,che ci segnalano come il numero dei nuovi casi e delle ospedalizzazioni è ancora in crescita. Le fasce d’età più giovani sono caratterizzate da una maggiore circolazione del virus e nella fascia 20-29 anni la circolazione è aumentata in modo più significativo, ma tutte le fasce sotto i 40 anni sono caratterizzate da una crescita. Le curve si confermano in netta crescita sia negli under12 sia negli under20”.
A seguire, le raccomandazioni del Direttore Generale del Dipartimento del Ministero della Salute, Rezza, ad effettuare la terza dose e a seguire le misure di sicurezza (mascherine e distanziamento).
In vigore da oggi, poi, come stabilito da ultimo Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le nuove norme sulla quarantena, (così come la nuova norma sulla capienza di stadi e palazzetti sia al chiuso che all’aperto, nel primo caso con limite del 50% e, nel secondo, del 35% ) ,chiarite da una circolare del Ministero della Salute, diffusa stamane, e firmata dal Direttore Generale del Dipartimento del Ministero della Salute Rezza, in cui si legge che: “I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron di Sars-CoV-2, suggeriscono che sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe, tuttavia, l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave. Per tali ragioni , è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario che alla somministrazione della dose booster”.
In merito alle nuove regole di quarantena, si chiarisce che vi è una differenziazione tra “contatti stretti ad alto rischio” e “contatti a basso rischio”. Tra i contatti ad alto rischio, si differenziano quattro gruppi: Il primo gruppo, comprende i “soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (i.e. abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni”: per loro “rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Il secondo gruppo, riguarda i “soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano tuttora in corso di validità il Green pass: se” sono “asintomatici la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Il terzo gruppo, comprende i “soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-CoV-2 nei 120 giorni precedenti”: per loro “non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di autosorveglianza termina al giorno 5. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19”.
Nel quarto gruppo, ci sono “gli operatori sanitari”, che “devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”.
Riguardo ai contatti a basso rischio: “qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2, non è necessaria quarantena, ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva”.
Per quanto riguarda l’isolamento delle persone risultate positive “che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni, e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Sempre restando in tema di quarantena, in mattinata, si è svolta una riunione tra i Ministri Bianchi (Istruzione) e Speranza( Salute) e le Regioni, rappresentate dal Presidente della Conferenza e del Friuli Venezia Giulia, Fedriga, per discutere , fatto salvo l’obiettivo primario : quello di garantire il ritorno in presenza, delle nuove norme da applicare in ambito scolastico alla ripresa dopo le Festività natalizie, che per l’Abruzzo si protrarranno fino al 10 gennaio. La proposta delle Regioni è quella, nel caso di due studenti positivi in classe non vaccinati, di una quarantena di dieci giorni (con relativa Dad) con tampone (molecolare o antigenico) di esito negativo alla fine del periodo di isolamento. Se vaccinati invece, gli studenti positivi dovrebbero effettuare solo cinque giorni di auto sorveglianza. Nelle scuole per l’Infanzia,invece, resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone a fronte di un solo caso positivo.
Ad ogni modo, visti i dati preoccupanti relativi al contagio e la presenza ancora massiccia di non vaccinati (5,5 milioni, esclusa la fascia 5-11 anni, secondo il report del Governo sui vaccini, con il numero più alto di non vaccinati in termini assoluti tra i 40-49 anni , pari a 1.202.480 e in quella 50-59 anni, pari a 1.021.601), il ministro della Salute Speranza, riecheggiato dal Sottosegretario Costa, nell’ambito della stessa riunione ,avrebbe fatto riferimento alla necessità di ridurre l’area dei non vaccinati e allargare quella dei vaccinati per non sovraccaricare gli ospedali. Pertanto, nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri, previsto per il 5 gennaio, potrebbe essere varata l’estensione obbligatoria del Super Green Pass, il Certificato Verde Digitale, rilasciato solo a chi è vaccinato o guarito, per accedere ad altri luoghi di lavoro, laddove finora è stato possibile accedervi solo con un tampone antigenico o molecolare di esito negativo.
Sul fronte politico, il Presidente della Repubblica, Mattarella si prepara all’ultimo discorso di fine anno, data la scadenza del mandato il 3 febbraio. Secondo indiscrezioni di stampa, il Capo dello Stato, ripercorrerà il suo settennato, poi, farà un richiamo all’identità e all’ orgoglio nazionale, insieme al concetto della responsabilità, con un forte incoraggiamento al Paese ad uscire fuori dalla crisi pandemica e da tutte le sue conseguenze, non senza un invito rivolto ai partiti alla coesione, per supportare una ripresa che non deve essere compromessa da interessi di parte né, tantomeno, da prematuri calcoli elettorali.
Tutto ciò mentre il caro bollette ( previsto dall’Autorità di regolazione per l’ energia, dal 1° gennaio, l’aumento della bolletta dell’elettricità per la famiglia tipo del +55% e del +41,8% per il gas, che, senza gli interventi del Governo sarebbero stati del +65% e +59,2%) preoccupa i partiti di Maggioranza, con il segretario della Lega Salvini ,che ha chiesto al Premier Draghi di convocare un tavolo nazionale sul tema, seguito dal numero due leghista, il ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti, che ha esortato a “riflettere sulla sovranità energetica e a individuare le soluzioni per i settori industriali più impattati”.
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