di Federica Marengo sabato 12 luglio 2025

-Ieri, a conclusione della quarta Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, tenutasi a Roma, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Commissario europeo all’Economia, alla produttività, all’attuazione e alla semplificazione, Valdis Dombrovskis, con cui ha parlato delle prospettive dell’economia europea e globale, dell’importanza di promuovere la competitività delle imprese e del connesso processo di semplificazione della normativa comunitaria.
Inoltre, come sottolineato da Palazzo Chigi in una nota, al centro del colloquio vi è stato anche il tema dell’interazione tra l’attuazione del patto di stabilità e crescita e le spese per la sicurezza.
La discussione del Governo con la Ue sulle spese per la Difesa, infatti, verte intorno al grado di flessibilità a cui si può arrivare per mantenere il deficit sotto la soglia del 3% del Pil ed evitare sanzioni.
A sua volta, il Commissario europeo all’Economia, Dombrovskis, in un post social, ha così commentato : “Ottimo incontro con il Primo Ministro Giorgia Meloni a seguito dell’URC2025. Abbiamo discusso degli sviluppi economici, dell’importanza di aumentare la competitività e dell’aumento della spesa per la difesa. Grato all’Italia e personalmente al Primo Ministro Meloni – per il suo fermo sostegno all’Ucraina”.
La Presidente Meloni, poi, sempre nella giornata di ieri, è intervenuta via videomessaggio all’assemblea degli industriali riuniti a Napoli.
Nel suo intervento, la Premier , parlando del Sud d’Italia, ha sottolineato: “Il Sud può essere il volano dell’economia nazionale. Lo sta dimostrando negli ultimi anni con tassi di crescita sia economica che occupazionale superiore alla media nazionale. Il Sud non è più fanalino di coda e, se cresce, è un bene per tutta la Nazione”.
Quest’oggi, invece, la Presidente del Consiglio Meloni, che continua a lavorare ai principali dossier internazionali , e si prepara all’incontro bilaterale con il cancelliere federale dell’Austria , Christian Stocker, che si terrà a Palazzo Chigi il 15 luglio, ha commentato, attraverso una nota della Presidenza del Consiglio, la notizia dell’invio alla Ue della lettera sui dazi da parte del Presidente USA Trump, nella quale quest’ultimo annuncia di aver fissato al 30% la tariffa doganale per l’Unione, che dovrebbe entrare in vigore, salvo accordi, dal 1° agosto, minacciando di raddoppiarla in caso di reazione.
La Premier ,nella nota pubblicata da Palazzo Chigi, ha quindi sottolineato: “Il governo italiano continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni. Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l’Occidente nel suo complesso, atteso che – particolarmente nello scenario attuale – non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Ora è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un’intesa”.
Riguardo l’imposizione da parte degli USA di una tariffa doganale del 30% all’Ue, la Presidente della Commissione europea , von der Leyen, ha replicato, scrivendo in un post social: “Una tariffa del 30% sulle esportazioni dell’UE danneggerebbe le imprese, i consumatori e i pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico. Continueremo a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1° agosto. Allo stesso tempo, siamo pronti a salvaguardare gli interessi dell’UE sulla base di contromisure proporzionate”.
Il tema dei dazi è quindi uno dei temi al centro del dibattito politico tra partiti di maggioranza e di opposizione.
Nel comunicato, diffuso dalla Commissione Ue, infatti, si sottolinea: “Rimaniamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1° agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate se necessario. Quel livello di aliquota tariffaria interromperebbe catene di approvvigionamento transatlantiche essenziali, a scapito di imprese, consumatori e pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico”.
Per i partiti di maggioranza , FdI e FI sperano nei “tempi supplementari” per negoziare al meglio; la Lega, invece, si smarca dall’Ue e sottolinea la necessità di una negoziazione bilaterale Italia-USA.
Per i partiti dell’ opposizione, critici sull’operato dell’Esecutivo, la segretaria del Pd, Schlein , ha dichiarato: “Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata da parte del governo e di Giorgia Meloni”.
Restando in tema, proprio ieri, nel corso dell’Assemblea dell’Abi (Associazione Bancaria italiana), il Presidente Patuelli aveva esortato a disinnescare la guerra dei dazi, evidenziando il rischio, in caso contrario, di una nuova recessione.
All’evento dell’Abi ha preso parte anche il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, che ha evidenziato la positività dei dati economici italiani, nonostante il passaggio nell’ultimo anno dal libero mercato al protezionismo e dalla conversione green alla conversione nell’industria delle armi, e ha invitato le banche a fare la loro parte: “Lo Stato non ha mancato di fare la propria parte e assolvere alla sua funzione. L’economia italiana continua a dare segnali che nell’attuale contesto non esito a definire positivi. Nei primi tre mesi del 2025 ,il PIL è aumentato del 0,3% in termini congiunturali, si è raggiunto il nuovo massimo storico per il tasso di occupazione (62,9%) con la disoccupazione al 6,5%. La ricchezza netta delle famiglie è cresciuta in linea con la crescita del reddito disponibile (+2,7% in termini nominali, +1,3% reale). La situazione della finanza pubblica si presenta migliorata, anche grazie ai positivi risultati in termini di consolidamento dei conti pubblici, che hanno permesso di raggiungere un livello di spread ai minimi da 15 anni e quindi un miglioramento nel giudizio dalle agenzie di rating. Vi è stata un’inversione di rotta rispetto a 10 anni fa del sistema bancario, considerato che gli istituti italiani oggi presentano indicatori di bilancio e prudenziali in linea, se non migliori, della media europea. Questo è stato reso possibile dall’azione sinergica di interventi legislativi e di sostegno pubblico e di azioni di vigilanza oltre che certamente alle iniziative riuscite agli operatori del mercato bancario. L’economia non cresce grazie al risparmio in sé. Ma per come quanto raccolto viene poi prestato e investito così da elevare il più possibile il beneficio per l’intera economia italiana. Il rafforzamento delle banche italianedegli ultimi quindici anni non si è tradotto in condizioni più favorevoli al credito ma, al contrario, in una riduzione delle erogazioni alle imprese. Dal 2011 i prestiti alle aziende si sono ridotti di oltre un terzo. L’attività di intermediazione creditizia ha ceduto il passo alla gestione patrimoniale ,determinando una riduzione della funzione classica della banca, ovvero accogliere, tutelare e prestare il risparmio, guadagnando sul classico margine di interesse. Maggiore sostegno potrebbe provenire da un ripensamento delle politiche di distribuzione agli azionisti. È evidente come gli eccezionali rendimenti totali riconosciuti agli azionisti negli ultimi due anni sono stati possibili anche grazie alle garanzie pubbliche prestate in occasione del Covid che hanno giocato un ruolo cruciale sull’accesso al credito di imprese e famiglie. Durante gli anni più difficili, le garanzie pubbliche hanno svolto un ruolo fondamentale nello scongiurare ben più gravi conseguenze finanziarie ed economiche. Hanno facilitato il credito alle imprese e aiutato le famiglie, soprattutto le più fragili, per esempio nell’acquisto della prima casa. Il massiccio intervento da parte dello Stato durante il periodo emergenziale ha richiesto un significativo impegno di risorse a copertura delle potenziali escussioni. Ora in un contesto segnato da vincoli di bilancio europei più stringenti , occorre cambiare prospettiva, uscire da una logica emergenziale e tornare al “business as usual” dove il banchiere, nel pieno della propria autonomia imprenditoriale, svolge la sua funzione di valutazione e selezione del merito creditizio, colmando l’asimmetria informativa e fungendo da ponte tra chi decide di risparmiare e chi chiede risparmio per impiegarlo in modo produttivo”.
Infine, il Governatore della Banca d’Italia Panetta, nel suo intervento all’assemblea, ha dichiarato che la Banca Centrale Europea deve andare avanti con la riduzione dei tassi , “anche perché l’incertezza dell’economia USA apre nuovi scenari per l’Ue e la moneta unica, con investitori alla ricerca di alternative al dollaro”.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, la Camera ha approvato, con 141 voti favorevoli e 59 contrari, il disegno di legge recante misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche, che, in precedenza, ha ottenuto la fiducia, posta dal Governo, con 191 voti a favore , 102 contrari e 2 astenuti.
Il provvedimento prevede, tra le misure, il rinvio di un anno del blocco delle auto Diesel Euro5 e il differimento dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026.
Al Senato, invece, è proseguita la discussione in Aula sul ddl costituzionale riguardo l’ordinamento giurisdizionale, la Corte disciplinare e la separazione delle carriere giudicante e requirente della Magistratura, che proseguirà il 15 luglio.
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