di Federica Marengo venerdì 16 maggio 2025

-Questa mattina, dopo il rinvio di 24 ore stabilito ieri, si sono tenuti a Istanbul, presso il palazzo presidenziale di Dolmabahçe, preceduti da un trilaterale USA-Ucraina-Turchia, i primi colloqui diretti di pace tra i negoziatori ucraini e quelli russi da tre anni di guerra.
La delegazione di Kiev, assente il Presidente Zelensky, è stata guidata dal ministro della Difesa Umerov, e composta dal ministro degli Esteri Sybiha e dal capo dell’ufficio presidenziale , Yermak, mentre la delegazione russa , assente il Presidente Putin, è stata guidata dal consigliere del Cremlino Medinsky. Presente, anche una delegazione turca, guidata dal ministro degli Esteri Fidan, che, in apertura dei colloqui, ha tenuto un discorso, nel quale ha detto: “Le delegazioni di Russia e Ucraina devono decidere autonomamente se raggiungere la pace o continuare il conflitto distruttivo. Ci sono due strade davanti a noi: una ci porta alla pace, l’altra porterà il mondo a una distruzione ancora maggiore. Saranno le parti stesse a decidere quale strada scegliere. La Turchia ritiene importante che Russia e Ucraina ascoltino le richieste di pace dei leader statunitensi e turchi. Questo incontro determinerà il futuro vertice tra i capi di Stato. Voglio richiamare la vostra attenzione su un punto. È il primo incontro tra le parti dal marzo 2022. Dobbiamo considerare questa opportunità. Ogni giorno di ritardo comporterà ulteriori distruzioni e disastri. Con il protrarsi della guerra, è necessario un cessate il fuoco. Attribuiamo importanza agli appelli per la pace del presidente russo Vladimir Putin e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e la volontà diretta di Russia e Ucraina di negoziare ha aperto una finestra di opportunità. Fin dall’inizio abbiamo adottato misure intense per porre fine a questo conflitto. Il presidente Erdogan sta prendendo iniziative in tal senso. Siamo lieti di dare il benvenuto alla delegazione russa a Istanbul. Siamo felici di ospitare entrambe le parti qui a Istanbul”.
Una fonte del ministero degli Esteri turco ha poi fatto sapere che il colloquio tra le due delegazioni si è concluso dopo 1 ora e 40 minuti e il contenuto non è stato reso noto. Tuttavia, una fonte ucraina, citata dall’agenzia britannica Reuters e dalle agenzie Associated Pres (USA) e France-Presse , ha accusato la Russia di aver avanzato richieste territoriali “inaccettabili” per far deragliare i negoziati, tra cui “la richiesta alle forze ucraine di ritirarsi da ampie porzioni di territorio che controllano per poter attuare un cessate il fuoco completo”.
Un alto funzionario ucraino ha dichiarato all’agenzia France-Presse che “Una ripresa dei colloqui russo-ucraini nel pomeriggio è possibile” , ma non ancora pianificata in questa fase, evidenziando come la delegazione russa sia ‘debole’ e , a suo dire, “incapace di prendere una decisione sostanziale per porre fine alla guerra”.
In merito, il ministro degli Esteri turco Fidan ha fatto sapere che “I funzionari ucraini e russi hanno concordato in linea di principio di incontrarsi nuovamente per negoziare un cessate il fuoco” e che le due parti avrebbero anche “condiviso di mettere per iscritto le loro condizioni”.
La delegazione di Kiev avrebbe chiesto durante i colloqui : un cessate il fuoco di 30 giorni, “duraturo e senza condizioni”, la liberazione di 1000 prigionieri per parte e il ritorno in Ucraina dei bambini rapiti e portati in Russia.
ll capo della delegazione russa a Istanbul, Medinsky, parlando di “risultati soddisfacenti” dei colloqui di Istanbul, ha detto che con gli ucraini è stato concordato uno scambio di 1000 prigionieri per parte e che Mosca ha preso nota della richiesta ucraina di colloqui diretti tra i leader degli Stati. Inoltre è stato concordato anche che ciascuna parte presenterà nel dettaglio la propria visione di un possibile futuro cessate il fuoco e che, dopo la presentazione di tale visione, i negoziati proseguiranno.
Anche il capo della delegazione ucraina, il Ministro della Difesa, Umerov ha dichiarato alla Tv ucraina che la Russia e l’Ucraina hanno concordato di scambiare 1000 prigionieri di guerra da ciascuna parte, il più grande scambio di prigionieri in più di tre anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.
In merito, in un punto stampa a Istanbul, ha spiegato: “La priorità principale della delegazione ucraina nei colloqui ha riguardato “le persone” e in questo senso l’accordo per lo scambio di 1000 prigionieri è stato un risultato importante che dimostra che siamo concentrati nel portare a termine questa guerra. ll secondo obiettivo di Kiev era di discutere un cessate il fuoco, e su questo entrambe le parti hanno scambiato alcune modalità su come arrivare alla tregua e le squadre stanno ora lavorando per scambiarsi i dettagli”.
Sempre Umerov, ha poi affermato: “Penso che il prossimo passo debba essere quello di organizzare un incontro a livello di capi di Stato”.
Da qui, il Presidente ucraino Zelensky, a Tirana, in Albania ,per partecipare a un tavolo sull’Ucraina al Vertice della Comunità Politica Europea, in un post social, ha scritto: “Ho parlato con il presidente degli Stati Uniti, insieme al Presidente Macron, al Cancelliere federale Merz, ai primi ministri Starmer e Tusk. Abbiamo discusso dell’incontro di Istanbul. L’Ucraina è pronta a compiere i passi più rapidi possibili per portare una vera pace, ed è importante che il mondo assuma una posizione forte. La nostra posizione: se i russi rifiutano un cessate il fuoco completo e incondizionato e la fine delle uccisioni, devono seguire sanzioni severe. La pressione sulla Russia deve essere mantenuta finché la Russia non sarà pronta a porre fine alla guerra. Grazie a tutti coloro che nel mondo ci stanno aiutando”.
Infatti, prima dell’inizio dei colloqui, lo stesso Zelensky aveva dichiarato: “Se si scopre che la delegazione russa è lì solo per le apparenze e non può ottenere alcun risultato oggi, allora tutti dovranno reagire. Ci deve essere una reazione forte, comprese le sanzioni. Ieri ero ad Ankara ed ero pronto per un incontro diretto con Putin. Ma non ha accettato nulla di ciò che gli ho proposto. E si vede che la delegazione russa che è venuta a Istanbul è di livello molto basso. Nessuno di loro può davvero prendere decisioni in Russia. Se i rappresentanti russi a Istanbul non riescono nemmeno ad accettare un cessate il fuoco, allora sarà chiaro al 100% che Putin sta continuando a indebolire la diplomazia”.
Dal Vertice della Comunità Politica Europea di Tirana, cui hanno partecipato i vertici UE e 47 Paesi tra Ue ed extra Ue , il segretario generale del Consiglio d’Europa Berset e il segretario della Nato Rutte , nel corso del tavolo dedicato all’Ucraina, sono stati avviati i lavori per l’attuazione del 18° pacchetto di sanzioni a Mosca.
A tal proposito, la Presidente della Commissione Ue von der Leyen, ha detto: “Il presidente russo Vladimir Putin non vuole la pace, quindi dobbiamo aumentare la pressione. Per questo stiamo lavorando ad un nuovo pacchetto di sanzioni, che includerà, per esempio, misure sul Nord Stream 1 e Nord Stream 2, i due gasdotti transbaltici che collegano direttamente la Russia alla Germania. Il prossimo pacchetto, che sarà il diciottesimo, includerà anche altre navi della flotta ombra, un abbassamento del tetto al prezzo del petrolio e nuove sanzioni sul settore finanziario in Russia. Vogliamo la pace, quindi dobbiamo aumentare la pressione su Putin finché non sarà pronto per la pace”.
L’avvio dei lavori per il 18° pacchetto di sanzioni è stato poi confermato dalla Vicepresidente della Commissione Ue e Alta rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas, che ha dichiarato: “Vediamo chiaramente che la Russia non vuole la pace, mentre tutti gli altri sì. Abbiano concordato il 17° pacchetto di sanzioni e stiamo lavorando al prossimo pacchetto. E’ importante liberarsi anche dall’energia russa, ecco perché stiamo anche lavorando alla tabella di marcia per eliminare le importazioni di energia russa, che abbiamo proposto la scorsa settimana. Penso che anche l’isolamento politico sia importante per fare pressione sulla Russia”.
Il Presidente del Consiglio Europeo, Costa, invece, nel corso della Sessione Plenaria, rivolgendosi al Presidente ucraino Zelensky, ha sottolineato: “L’Europa deve riuscire a portare una pace giusta e duratura in Ucraina. Il diritto internazionale deve prevalere. E noi sappiamo, Volodymir, che la tua sicurezza è la nostra sicurezza. L’Europa deve anche investire di più nella propria difesa, perché abbiamo imparato che la pace senza difesa è un’illusione”.
Il segretario generale della Nato ,Rutte ha evidenziato: “Penso che Putin abbia commesso un enorme errore, inviando una squadra di “secondo livello” ai colloqui con l’Ucraina a Istanbul. Lui sa benissimo che la palla è nel suo campo, che è in difficoltà e che ha commesso un errore madornale. Penso che ora tutta la pressione sia rivolta a Putin”.
Per i leader di Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, Macron, Starmer, Merz e Tusk “è inaccettabile che la Russia non abbia risposto, ancora una volta, all’appello americano ed europeo per un cessate il fuoco in Ucraina”.
Per l’Italia, la Presidente del Consiglio Meloni, al suo arrivo al Vertice della Comunità Politica Europea, nel cui ambito si è discusso anche di politiche migratorie, con il rafforzamento della cooperazione Italia-Albania e del protocollo omonimo, e di dazi, ha dichiarato : “Serve insistere per un cessate il fuoco incondizionato, per un accordo di pace serio che dia garanzie di sicurezza a Kiev. Non dobbiamo gettare la spugna. Si è visto in queste ore rispetto ad una certa propaganda chi sia effettivamente disponibile a fare dei passi importanti a favore della pace e chi sia invece chiaramente meno disponibile”.
Più tardi, la Premier, in un punto stampa, riguardo l’assenza dell’Italia a vertici del formato Ucraina, Francia, Gran Bretagna, Germania e Polonia, ha chiarito: “Ci tengo a dire una cosa rispetto a questo dibattito sulla mancata presenza dell’Italia nelle riunioni tra Gran Bretagna, Francia, Polonia, Germania e Ucraina, io devo ribadire una cosa che ho già spiegato diverse volte e cioè che l’Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina. Non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità . Credo che sia un fatto di chiarezza e di coerenza. E a chi si lamenta , l’opposizione, per esempio, chiedo la stessa chiarezza, e la stessa coerenza . Cioè , ci si chiede di partecipare a questi formati perché dovremmo mandare le truppe in Ucraina o ci si chiede di partecipare a questi formati per fare una foto e poi dire di no?. Perché in queste cose bisogna essere seri e io sono una persona seria. Dopodiché , ovviamente, l’Italia , che ha sempre sostenuto l’Ucraina e continua a sostenere l’Ucraina nell’ambito di quelle che è stato deciso in ambito Ue continua a partecipare a tutti gli altri tavoli, a tutti gli altri livelli, a tutti gli altri format, a tutte le altre iniziative. Su questa iniziativa specifica noi non abbiamo dato la nostra disponibilità”.
Da Abu Dahbi, ultima tappa del suo viaggio in Medio Oriente, il Presidente USA Trump, che, nelle scorse ore aveva sottolineato come non vi potrà essere alcun esito nei negoziati finché non vi sarà un incontro tra lui e il Presidente Putin e ha espresso l’intenzione di incontrare quest’ultimo al più presto, secondo quanto riportato dalla Cnn, ha dichiarato: “Potrei chiamare il presidente russo Vladimir Putin. Dobbiamo incontrarci. Ci incontreremo io e lui. Penso che risolveremo il problema, o forse no, ma almeno lo sapremo. E se non lo risolveremo, sarà molto interessante”.
Al riguardo, però, il portavoce del Cremlino Peskov , che , alla vigilia dei colloqui tra Kiev e Mosca a Istanbul, aveva fatto sapere come la delegazione russa avesse tutte le linee guida necessarie sulla posizione negoziale e fosse in costante comunicazione con il Presidente Putin, ha dichiarato: “Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo statunitense Donald Trump deve essere preceduto da una preparazione accurata. L’incontro al vertice deve essere preparato, e deve essere produttivo. Un tale incontro è certamente necessario sia in termini di relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia sia in termini di discussione, una seria conversazione al più alto livello”.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti sono proseguiti i raid russi sull’Ucraina. Nella notte, sotto attacco delle forze di Mosca la regione di Kiev e di Kharkiv, dove una persona è stata uccisa. Esplosioni poi sono state udite anche a Dnipro.
La Difesa di Mosca, invece, ha rivendicato l’avanzata nella regione di Donetsk, con la conquista dell’insediamento di Vilnepole , a sud-est.
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