di Federica Marengo lunedì 28 aprile 2025

-All’indomani dell’incontro e del breve colloquio tra il Presidente USA Trump e il Presidente ucraino Zelensky nella Basilica di San Pietro, prima dell’inizio delle esequie di Papa Francesco, il segretario di Stato americano Rubio, in un’intervista a Nbc , ha dichiarato: “Questa settimana cercheremo di determinare se la Russia e l’Ucraina vogliono veramente la pace e quanto sono ancora vicine o lontane dopo circa novanta giorni di tentativi. Questo è quello che cercheremo di determinare questa settimana. E’ complicato, se fosse stata una guerra facile far finire , altri vi avrebbero posto fine tempo fa, ma al momento l’unico che può portare le due parti insieme per mettere fine alla guerra è Donald Trump. Gli Stati Uniti non intendono rafforzare le sanzioni contro la Russia per il timore di compromettere il processo di pace e hanno motivi sia per essere ottimisti che realisti per quanto riguarda gli sforzi delle parti per risolvere il conflitto ucraino”.
Poi, lo stesso Rubio ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo Lavrov , nel quale, secondo un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri russo, entrambi hanno sottolineato “l’importanza di consolidare i presupposti che stanno emergendo per avviare negoziati sull’Ucraina, con l’obiettivo di concordare su un percorso affidabile verso una pace sostenibile a lungo termine”.
Inoltre, il ministro Lavrov, in un’intervista al quotidiano brasiliano Globo, ha dichiarato che Mosca ritiene “imperativo” ,per arrivare a una risoluzione del conflitto in Ucraina, riconoscere come russi i territori della Crimea, di Sebastopoli, della Repubblica del Donetsk e del Luhansk, e delle regioni di Kherson e Zaporizhia e che “Tutti gli impegni di Kiev devono essere garantiti legalmente, avere meccanismi di attuazione e avere una durata indeterminata”.
Poi, il capo della diplomazia russa, ha affermato che gli europei e Zelensky vogliono trasformare l’iniziativa di pace del Presidente USA Donald Trump in uno strumento per rafforzare l’Ucraina.
Infine, in merito alla ripresa di negoziati con Kiev, Lavrov ha sottolineato che: “E’ stata Kiev a ritirarsi dal processo negoziale nell’aprile 2022. E lo ha fatto su richiesta dei suoi curatori occidentali. Poi, nel settembre dello stesso anno, Zelensky ha imposto un divieto legislativo ai negoziati con la Russia. E’ ancora in vigore. Per riprenderli, dovrà essere annullato”.
Intanto, il Presidente USA Trump, parlando alla stampa, sulla pista dell’aeroporto di Morristown a Bedminster, nel New Jersey, ha invitato l’omologo russo Putin a “smettere di sparare” e raggiungere un accordo sull’Ucraina e ha affermato di ritenere che il leader ucraino Volodomyr Zelensky sia pronto a rinunciare al recupero della Crimea occupata dalla Russia.
Quindi, se da una parte Mosca sostiene come condizione negoziale il riconoscimento degli USA della Crimea e del controllo russo sulle aree occupate in Ucraina, Kiev contrappone il cessate il fuoco immediato, completo e permanente come condizione prioritaria ,cui rinviare le trattative sugli aspetti territoriali.
Tuttavia, il Cremlino ha annunciato quest’oggi, tramite suoi canali social, che: “Per decisione del Comandante supremo delle Forze armate della Federazione Russa, Vladimir Putin, sulla base di considerazioni umanitarie, la parte russa dichiara una tregua durante l’80° anniversario del Giorno della Vittoria – dalla mezzanotte tra il 7 e l’8 maggio e la mezzanotte tra il 10 e l’11 maggio. Tutte le ostilità sono fermate per questo periodo. La Russia ritiene che l’Ucraina debba seguire questo esempio. In caso di violazione della tregua da parte ucraina, le Forze Armate della Federazione Russa daranno una risposta adeguata ed efficace. Ancora una volta, la Federazione Russa ribadisce la propria disponibilità a colloqui di pace senza precondizioni volti a eliminare le cause profonde della crisi ucraina e a una cooperazione costruttiva con i partner internazionali”.
Immediata la risposta di Kiev, con il ministro degli Esteri Sybiha che, in un post social, ha scritto: “Se la Russia vuole veramente la pace, deve cessare il fuoco immediatamente. Perché aspettare fino all’8 maggio? Se il fuoco può essere cessato ora e da qualsiasi data per 30 giorni – in modo che sia reale, non solo per una parata. L’Ucraina è pronta a sostenere un cessate il fuoco duraturo, stabile e completo. Ed è questo il nostro obiettivo”.
Ancora il ministro degli Esteri ucraino Sybiha, riguardo l’accordo con gli USA sulle terre rare ha detto che: “L’Ucraina vuole che un accordo sui minerali con gli Stati Uniti sia finalizzato il prima possibile”, seguito dal portavoce del ministero, Heorhii Tykhyi, che, durante un livestream sui social, ha dichiarato che “entrambe le parti stanno lavorando quotidianamente” e che “i colloqui stanno avanzando”, sottolineando che Kyiv vuole “un accordo reciprocamente vantaggioso”.
Dagli USA, poi, l’addetta stampa della Casa Bianca, Karoline Leavitt ,ha dichiarato ai giornalisti e alle giornaliste che “il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole un cessate il fuoco permanente per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina” e che il Presidente Trump vorrebbe che il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, venissero al tavolo dei negoziati per porre fine alla guerra.
A Bruxelles, invece, la portavoce della Commissione Ue, Hipper, commentando in un punto stampa l’ammissione, per la prima volta, da parte della Corea del Nord di aver fornito aiuto militare a Mosca, in conformità con il trattati di mutua difesa, ha dichiarato : “Il rafforzamento della cooperazione militare tra la Russia e la Corea del Nord “invia un messaggio molto chiaro: la Russia non è interessata alla pace, al contrario, il suo obiettivo rimane quello di sopprimere l’Ucraina e cerca disperatamente qualsiasi aiuto possibile per continuare la sua aggressione illegale. Quello della Russia è un appello disperato ad altri attori e dimostra solo quanto siano isolati e quanto li stiamo indebolendo con le sanzioni. L’Ue continuerà a fare ancora di più con le sanzioni e a sostenere Kiev. La Commissione europea ha ascoltato le parole del presidente Donald Trump dopo il colloquio con il Presidente Volodymyr Zelensky a margine dei funerali di Papa Francesco e le accoglie con favore: vanno nel senso di riconoscere che gli attacchi della Russia all’Ucraina, che tra l’altro sono continuati nel fine settimana, non possono essere accettati”.
Il Presidente russo Putin , infatti, nelle ultime ore, ha ringraziato il leader nordcoreano Kim Jong Un per “l’exploit” dei soldati nordcoreani che hanno combattuto per la Russia contro le forze ucraine nella regione russa di Kursk, che Mosca ha dichiarato di aver “completamente liberato”, smentita, però, dal Presidente ucraino Zelensky, il quale ha assicurato che “l’esercito ucraino sta continuando le sue operazioni nel Kursk”.
Tornando a Bruxelles, dove stamane si è svolta la cerimonia per i settant’ anni dell’ingresso della Germania nell’Alleanza, il segretario generale Rutte ha dichiarato: “La Germania è il principale sostenitore dell’Ucraina in termini di aiuti; il suo sostegno aiuta a mantenere forte l’Ucraina e un’Ucraina forte è il modo migliore per assicurare una pace giusta e duratura”, seguito dal Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha sottolineato : “Una Germania male armata è oggi un pericolo maggiore per l’Europa di una Germania equipaggiata in modo forte. C’è un appello alla Germania e noi lo abbiamo sentito. Abbiamo capito. Potete contare su di noi. Oggi che la guerra di Putin contro l’Ucraina continua a imperversare con forza e gli Usa mettono gli alleati europei sotto enorme pressione, alla Germania tocca un ruolo chiave. C’è bisogno di un esercito forte non per condurre una guerra ma per evitarla. E la politica estera ne ha bisogno non per sostituire la diplomazia per essere credibile”.
Il cancelliere tedesco in pectore Friedrich Merz , invece, in occasione del congresso del suo partito, la CDU , a Berlino ha detto: “L’Europa unita è minacciata sia dalla guerra della Russia in Ucraina sia dalla fiducia scossa dei cittadini nella democrazia, che sta alimentando l’estrema destra. L’Europa è minacciata dall’esterno da una guerra imperialista e autoritaria a Est e anche, all’interno, da cittadini spaventati e incerti, persino radicalizzati. La lotta dell’Ucraina contro l’aggressione della Russia è anche una lotta per mantenere la pace e la libertà nel nostro Paese, perché l’offensiva di Mosca è un attacco all’ordine politico dell’intero continente europeo”.
Proprio la Germania, quest’oggi, ha chiesto alla Commissione Ue di sospendere il Patto di Stabilità, attivando per il 2025-2028 la clausola di salvaguardia per permettere di alzare la spesa militare.
In Polonia, invece, il viceministro della Difesa polacco Cezary Tomczyk, in un’intervista alla radio RFM24, ha fatto sapere che Varsavia “risponderà in modo adeguato all’esercitazione militare Zapad-2025, programmata per settembre prossimo sul territorio bielorusso da Russia e Bielorussia”, mentre, secondo quanto riportato dal Wall Srtreet Journal, “A circa 100 miglia a est del confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari stanno ampliando le basi dell’esercito dove il Cremlino intende creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di truppe nei prossimi anni”.
Nel frattempo, sul fronte dei combattimenti, proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, le forze di Mosca hanno colpito la regione di Donetsk, nel Donbass, causando la morte di 5 persone e il ferimento di altre 6.
Il governatore della regione centrale di Cherkasy, poi, ha fatto sapere che un attacco di droni russi ha danneggiato una centrale del gas, lasciando i consumatori senza fornitura in parte della città e nei villaggi circostanti.
Il ministero della Difesa russo, invece, ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono stati abbattuti 115 droni ucraini, di cui uno su Bryansk ha causato la morte di una persona, e che Mosca continua ad avanzare nella regione di Kharkiv.
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