di Federica Marengo mercoledì 15 gennaio 2025
-Dopo intense e lunghe trattive, è stata raggiunta l’intesa tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. A darne notizia, anticipando la conferenza stampa del Premier del Qatar, il Presidente eletto degli USA Trump, in un post sul suo social network in cui ha scritto: “Abbiamo un accordo, presto gli ostaggi saranno liberati. Con questo accordo in atto, il mio team per la sicurezza nazionale, attraverso gli sforzi dell’inviato speciale in Medio Oriente Steve Witkoff, continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per garantire che Gaza non diventi mai più un rifugio sicuro per i terroristi. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre sfruttiamo lo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo. Questo è solo l’inizio di grandi cose a venire per l’America e, in effetti, per il mondo!”.
In merito, un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato al New York Times che “Il cessate il fuoco a Gaza entrerà in vigore immediatamente” e che “La prima fase durerà sei settimane, durante le quali inizierà il rilascio degli ostaggi”.
Soddisfatto , il Presidente USA uscente Biden che ha dichiarato: “Oggi, dopo molti mesi di intensa diplomazia da parte degli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar, Israele e Hamas hanno raggiunto un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi. Questo accordo fermerà i combattimenti a Gaza, aumenterà l’assistenza umanitaria tanto necessaria ai civili palestinesi e riunirà gli ostaggi alle loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia”.
Poi, il primo ministro del Qatar, Mohammed Al Thani, nel corso della conferenza stampa, confermando che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza, ha annunciato che la tregua inizierà domenica.
Secondo indiscrezioni, l’accordo elaborato nei negoziati a Doha dai mediatori e dalle delegazioni rappresentanti di Israele e di Hamas, prevederebbe 3 fasi con una prima tregua di 42 giorni durante i quali sarebbe previsto il cessate il fuoco , un graduale rilascio dei primi 33 ostaggi da parte di Hamas e il rilascio dei detenuti palestinesi da parte di Israele e un graduale inizio del ritiro delle forze israeliane dalle aeree popolate della Striscia di Gaza.
Tuttavia, l’ufficio del Premier israeliano Netanyahu ha fatto sapere che l’accordo di cessate il fuoco con Hamas non è ancora stato raggiunto, che i dettagli finali non sono ancora stati risolti e che spera che “i dettagli saranno finalizzati in serata”. Inoltre, il portavoce di Netanyahu ha dichiarato che “le notizie sul ritiro dall’asse Filadelfia sono una completa menzogna” e che “Il primo ministro non ha rinunciato ad un millimetro del controllo israeliano sul corridoio Filadelfia” .
Il ministro degli Esteri israeliano Sàar , però, in un’intervista alla trasmissione di Rai Uno, “Cinque Minuti”, riguardo all’accordo ha dichiarato: “Siamo molto vicini all’accordo sulla tregua a Gaza. Nella nostra regione nulla è definitivo finché non è definitivo, però ci sono pochissimi divari che rimangono e la mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere: se succederà domani avremo una riunione di governo in Israele per votare sull’accordo. È un accordo molto difficile, molto importante per noi che vengano liberati dalla prigionia i nostri uomini, la nostra gente, ed è questo quello che richiede la solidarietà. Allo stesso tempo è molto doloroso, perché ha a che fare con la liberazione di pericolosissimi terroristi, compresi assassini che dovranno uscire dalle nostre carceri. Esercitare la leadership vuol dire decidere tra due opzioni, due brutte opzioni, non tra una bella opzione e una brutta opzione, ma tra due, una brutta e una peggiore”.
Le forze di difesa israeliane, poi, hanno fatto sapere di “essere pronte a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati da Hamas dalla Striscia di Gaza come parte dell’imminente accordo di cessate il fuoco” e che “L’operazione di preparazione militare è stata denominata “Sparrow Wings””.
Hamas, confermando a sua volta il raggiungimento dell’accordo, ha sottolineato che si tratta “del risultato della tenacia palestinese”.
Nel frattempo , a Gaza, migliaia di persone sono scese in piazza per celebrare l’intesa.
Palazzo Chigi ha così commentato in una nota il raggiungimento dell’accordo: “L’Italia accoglie con grande favore l’annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano – anche in qualità di Presidenza del G7 – ha sempre sostenuto con convinzione. L’Italia ha seguito da vicino sin dall’inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie. Il cessate il fuoco fornisce un’importante opportunità per aumentare in maniera consistente l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L’Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l’iniziativa “Food for Gaza” incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute. L’Italia è pronta a fare la sua parte, insieme ai partner europei e internazionali, per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la cessazione delle ostilità, anche nell’ottica di rilanciare un processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, all’interno di confini mutualmente riconosciuti”.
Il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Tajani, a margine di un evento all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, ha annunciato: “Lunedì sarò in Israele e Palestina per incoraggiare e favorire il processo di pace. Noi riteniamo che l’obiettivo finale debba essere quello dei due popoli, due Stati e per farlo siamo pronti anche a dare una presenza militare in previsione di una eventuale scelta delle Nazioni Unite di dar vita a una sorta di amministrazione modello Unifil in Palestina per unificare la Striscia di Gaza con la Cisgiordania”.
Il ministro della Difesa Crosetto ha evidenziato: “L’accordo tra Israele e Hamas rappresenta un primo, importante, passo nella direzione da tutti auspicata. Un primo passo ancora fragile, cui ne dovranno seguire molti altri. Ma in tutti questi terribili anni e mesi non abbiamo mai perso la speranza. E abbiamo lavorato anche noi perché finalmente arrivasse. Si tratta, infatti, di un successo della diplomazia internazionale, frutto di un impegno congiunto di molte Nazioni, grandi e piccole, europee, atlantiche e del Medio Oriente. Un impegno silenzioso ma testardo di cui l’Italia è sempre stata attiva protagonista. Ora è fondamentale continuare su questa strada, con coraggio e determinazione. Tutti gli ostaggi israeliani devono tornare a casa e la popolazione civile palestinese di Gaza deve poter tornare a vivere nella normalità, per quanto possibile, e non più sotto le bombe. Ora bisogna lavorare ancora di più, senza mai fermarsi né stancarsi, per raggiungere una vera e stabile soluzione del secolare conflitto in atto in Medio Oriente. La pace resta la nostra priorità, una pace duratura, che veda ripristinate le condizioni di legalità e rispettati i diritti fondamentali. Continuiamo a credere, testardamente, che due popoli e due Stati possano coesistere in un futuro con dignità e rispetto reciproco. Quello che fino a ieri poteva apparire una pia illusione, oggi è diventata una tregua, domani deve diventare una pace. L’Italia, il suo governo e le Forze Armate non si tireranno indietro, come non lo hanno mai fatto, per aiutare e consolidare questo percorso”.
Per la Ue, la Presidente della Commissione, von der Leyen, in un post social, ha dichiarato: “Accolgo con grande favore l’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi a Gaza. Gli ostaggi potranno riunirsi ai loro cari e gli aiuti umanitari potranno raggiungere i civili a Gaza. Ciò porta speranza a un’intera regione, dove le persone hanno sopportato immense sofferenze per troppo tempo. Entrambe le parti devono attuare pienamente questo accordo, come trampolino di lancio verso una stabilità duratura nella regione e una risoluzione diplomatica del conflitto”.
La Presidente del Parlamento Ue, Metsola, ha dichiarato: “L’annuncio di un cessate il fuoco a Gaza e l’accordo per il rilascio degli ostaggi annunciati stasera rappresentano la svolta che il mondo attendeva e di cui molti avevano bisogno. È fondamentale che venga rispettato. Questo può essere un punto di svolta per una pace sostenibile, un’ondata di aiuti e un catalizzatore che trasforma la disperazione in speranza”.
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