di Federica Marengo giovedì 1°agosto 2024
-La visita ufficiale della Presidente del Consiglio Meloni in Cina, si è conclusa ieri con l’incontro con il segretario del partito comunista cinese della municipalità di Shanghai , Chen Jining.
Al centro del colloquio con quest’ultimo, come reso noto da Palazzo Chigi: i rapporti economici e commerciali con la provincia di Shanghai , dove è presente la più ampia comunità imprenditoriale italiana, il rafforzamento della cooperazione in settori come l’industria, l’innovazione , il turismo e la cultura e il consolidamento dei reciproci investimenti a partire dal tessuto delle Piccole e Medie Imprese.
All’inizio dell’incontro, la Premier ha sottolineato: “Il nostro obiettivo è rafforzare la cooperazione tra le nostre azioni, economica e commerciale, culturale, scientifica, farlo in un’ottica anche di riequilibrio dei nostri rapporti e aiutare e sostenere le aziende italiane che già da tempo hanno deciso di investire in Cina e che particolarmente a Shanghai hanno contribuito allo sviluppo di questa straordinaria realtà. Ci è sembrato importante anche un colloquio con le autorità locali ,perché qui, c’è la più grande comunità imprenditoriale italiana, diverse aziende sono rappresentate, questa città è gemellata con Milano, quindi ,è un’altra città molto dinamica soprattutto sul piano economico dal 1979 e noi auspichiamo, chiaramente, che le autorità possano aiutarci a fare questo lavoro di implementazione”.
Il segretario Chen Jining, invece, nel suo intervento, ha evidenziato: “A Shanghai ci sono quasi 1.200 imprese italiane. L’interscambio Shanghai-Italia rappresenta quasi il 20% dell’interscambio totale tra Cina e Italia. E’ anche un canale principale per importare i beni dall’Italia, e noi vogliamo dare ancora un ulteriore contributo alla cooperazione Cina-Italia. Cina e Italia sono entrambe antiche civiltà e partner strategici globali con ampi interessi comuni e una profonda base di cooperazione e negli ultimi anni le relazioni tra i due Paesi hanno continuato a svilupparsi”.
Al termine dell’incontro, la Premier Meloni è partita per Parigi, dove è arrivata nella notte per
far visita a Casa Italia, sede della delegazione italiana alle Olimpiadi.
Accolta dal Presidente del Coni ,Malagò, la Presidente Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni in un punto stampa: “Ho pensato fosse giusto e necessario esserci seppure molto velocemente per questi atleti che fanno sacrifici per anni solo per pochi minuti sperando di sentire suonare l’inno nazionale, di vedere sventolare la bandiera tricolore e penso che la Nazione nel suo complesso debba dire grazie a loro per questi sacrifici, questo impegno e questa dedizione”.
Poi , la Presidente del Consiglio, sempre a Casa Italia, ha pranzato con gli atleti e le atlete e ha seguito alcune gare sportive.
Intanto, la Presidente Meloni ha rilasciato al mensile “Tempi”, un’intervista, di cui il quotidiano “Il Foglio” ha pubblicato delle anticipazioni.
Nell’intervista, la Premier ha dichiarato che :“Obiettivo del Governo, per i prossimi tre anni è portare avanti, punto per punto, il programma elettorale con cui ci siamo presentati alle elezioni e sul quale gli italiani ci hanno accordato la loro fiducia”, sottolineando: “Siamo determinati ad andare avanti, e portare a termine tutte quelle riforme e quei provvedimenti che reputiamo utili per la nostra nazione. In particolare, per quanto riguarda il Premierato, sono da sempre convinta che l’instabilità politica abbia indebolito l’Italia nei rapporti internazionali e dal punto di vista economico, perché governi che hanno una durata troppo breve non possono sviluppare una visione di lungo periodo. E ciò che puoi fare è solo navigare a vista, cercare il consenso immediato invece di immaginare politiche strutturali o mettere mano alla politica industriale. L’instabilità dei governi ha inciso sulle nostre carenze infrastrutturali, sulla nostra capacità di difendere i nostri interessi nazionali e sullo stato di salute della nostra economia. Un dato su tutti: negli ultimi vent’anni, Francia e Germania sono cresciute di più del 20% mentre l’Italia è cresciuta meno del 4%. E questo ci deve far riflettere, perché delle due l’una: o tutti i politici italiani sono peggiori dei politici francesi e tedeschi – e francamente io non lo penso – oppure c’è qualcosa che non funziona nel sistema e che noi dobbiamo avere il coraggio di correggere. Una democrazia instabile è una democrazia nella quale la politica è più debole rispetto alle concentrazioni economiche, alle burocrazie e agli interessi particolari. È una democrazia che non è in grado di portare avanti quelle politiche pubbliche fondamentali per rendere effettivi le libertà, i diritti, la solidarietà, la crescita economica e l’equità sociale. Per questo, una riforma che assicuri governi eletti dal popolo, stabili, con un orizzonte di legislatura, è la più potente misura – economica e di giustizia sociale – che noi possiamo regalare all’Italia. Questo è il nostro obiettivo”.
Poi, in merito al suo partito, FdI, di cui è Presidente, la Premier ha affermato: “Siamo un capriccio, perché diamo fastidio. Diamo fastidio a chi vorrebbe omologare tutto, e trasformare ognuno di noi in un consumatore perfetto, in ‘vuoti a rendere’ che possono essere riempiti di qualunque cosa si voglia. Per questo siamo considerati distonici. Per paradosso, sono i conservatori i veri rivoluzionari della nostra epoca. Perché mai come in questo tempo sei rivoluzionario se ti definisci patriota e vuoi difendere l’interesse nazionale prima di ogni altra cosa, se credi che la vita vada difesa a qualunque costo e se sei convinto che la famiglia sia il nucleo fondamentale della società e che fare un figlio non ti limiti, ma ti dia tantissimo. Penso che siamo una speranza, perché abbiamo dato finalmente voce a una maggioranza silenziosa che ha sempre creduto in questi valori e in queste idee ,ma che non era rappresentata. Milioni di uomini e donne considerati, a torto, figli di un dio minore, e per di più costantemente denigrati per ciò in cui credono e vivono”.
Infine, riguardo alla Ue e alla politica europea, ha evidenziato: “L’Europa deve ripensare completamente le sue priorità, e maturare finalmente quella consapevolezza, finora mancata, di essere uno dei player che si muovono sullo scenario mondiale, in un contesto sempre più multipolare. Non ha alcun senso perseverare, come vorrebbe qualcuno, con quell’approccio autoreferenziale, e fallimentare, che ha trasformato in questi decenni l’Unione Europea in un gigante burocratico che regolamenta ogni segmento della vita dei cittadini ma che poi è incapace di far sentire la propria voce e il proprio peso sullo scenario globale. C’è la possibilità di invertire questa tendenza, e la risposta che dobbiamo avere il coraggio di dare è quella di un’Europa che sceglie di fare meno cose, ma di farle meglio”.
Quanto al dibattito politico, a far discutere maggioranza e opposizioni è la riforma dell’Autonomia differenziata. Le opposizioni esultano, infatti, per essere vicine al raggiungimento , nella raccolta lanciata online, delle 500 mila firme necessarie per depositare in Cassazione il quesito referendario, cui si aggiunge il numero delle firme raccolte ai banchetti: secondo quanto riferito dalle Regioni che hanno promosso la campagna referendaria e dalla Cgil, sarebbero oltre 150 mila.
Soddisfatta, dunque, la segretaria del Pd, Schlein, che ha dichiarato: “Le 500 mila firme per il referendum contro l’Autonomia differenziata sono un traguardo davvero importante, ma non ci fermeremo qui. Siamo riusciti ad unire un largo schieramento che ha visto insieme partiti, forze sociali ed associazioni che si sono mobilitati e organizzati contro una legge che spacca l’Italia. Si tratta di un risultato politico importante e non scontato. Il Paese è convinto che quella legge sia sbagliata e pericolosa e la nostra battaglia continuerà con tutte le persone che si sono già mobilitate e che continueranno a farlo nelle nostre feste, nelle strade e nelle piazze. A loro va il nostro più sentito ringraziamento. Un’ alternativa a questa destra è possibilee noi la stiamo costruendo, insieme”.
Sulla stessa linea, il Presidente del M5S , Conte che ha parlato di “segnale potentissimo”, sottolineando: “Una grande ondata di partecipazione che ci ha portato alle 500 mila firme in pochissimi giorni”.
ll leader di Sinistra italiana Fratoianni ha posto in evidenza “Lo straordinario afflusso proprio ai banchetti, come risposta del Paese alla controriforma della destra”, riecheggiato dal leader di Europa Verde ,Bonelli ,che ha parlato di: “Fortissima volontà popolare di bloccare questo spacca-Italia”.
Infine, sul fronte dei lavori parlamentari, via libera del Senato con 104 voti favorevoli, 73 contrari e un astenuto, al Dl Carceri su cui il Governo ha posto la questione di fiducia. Ora il testo passa alla Camera. Respinta la pregiudiziale costituzionale presentata dal centrosinistra.
©Riproduzione riservata