di Federica Marengo mercoledì 31 luglio 2024
-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, le forze armate russe hanno lanciato 89 droni verso diverse regioni, tutti abbattuti , secondo quanto riferito dalla Difesa di Kiev, e un missile guidato su Mykolaiv. Inoltre, un raid russo ha colpito Kherson , uccidendo una persona, mentre numerose esplosioni sono state udite a Kiev. Tuttavia, l’esercito ucraino ha reso noto di aver colpito un deposito di armi e attrezzature militari nella regione russa di Kursk.
Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa ha fatto sapere che i suoi soldati hanno conquistato Pivdenne, un paesino nella regione di Donetsk e che i sistemi di difesa russi hanno distrutto 19 droni lanciati dall’Ucraina. Colpito dalle forze ucraine anche un edificio a Belgorod. Abbattuto poi nel Donetsk , da un drone ucraino , un elicottero russo. Secondo il servizio in lingua russa della Bbc, sarebbe la prima volta che le forze ucraine utilizzano un drone per questo scopo.
Lo stesso ministero della Difesa russo ha annunciato di aver avviato la terza fase delle sue esercitazioni sull’uso di armi nucleari tattiche, che include le forze coinvolte nel conflitto in Ucraina e che prevede l’addestramento dei sistemi missilistici Iskander-M e di vari aerei.
Secondo un’analisi condotta dall’agenzia France-Presse (Afp), sulla base di dati forniti dal think tank USA, Istitute for the Study of War (Isw), Mosca in sei mesi è avanzata il doppio del 2023, ma senza nessuno sfondamento decisivo.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky , che ha firmato una legge che consente al governo di sospendere i pagamenti del debito estero fino al 1° ottobre, per poi dar luogo a una richiesta di moratoria che segnerebbe formalmente un default sovrano per l’Ucraina, sulla base di un accordo preliminare di ristrutturazione con un comitato di detentori di obbligazioni per 19,7 miliardi di dollari, tramite social, in merito agli attacchi russi di questa notte, ha dichiarato: “Ottantanove droni Shahed sono stati abbattuti ieri sera, tutti quelli utilizzati dai terroristi russi durante l’attacco. E questo è un risultato importante. Gli ucraini sono in grado di proteggere completamente i loro cieli dagli attacchi russi quando dispongono di forniture sufficienti. Lo stesso livello di difesa è necessario contro i missili russi e gli aerei da combattimento dell’occupante. E questo può essere raggiunto. Abbiamo bisogno di decisioni sufficientemente coraggiose da parte dei nostri partner – sistemi di difesa aerea sufficienti, portata sufficiente. E gli ucraini faranno tutto in modo corretto e preciso”.
A tal proposito, gli USA hanno reso noto che sono in arrivo a Kiev armi per 1,7 miliardi di dollari, e il sito Bloomberg, ha fatto sapere che: “La prima consegna di caccia F-16 da parte degli alleati della Nato è arrivata in Ucraina, in una mossa attesa da tempo che potrebbe aumentare la capacità della nazione devastata dalla guerra di respingere gli attacchi russi”, spiegando che: “la scadenza per il trasferimento degli aerei da guerra di fabbricazione statunitense era la fine di questo mese ed è stata rispettata, secondo quanto riferito da persone che hanno familiarità con la questione e che hanno parlato a condizione di anonimato. Il numero di jet è ridotto. Non è chiaro se i piloti ucraini, che negli ultimi mesi si sono addestrati con gli alleati occidentali, saranno in grado di utilizzare immediatamente gli aerei da guerra o se il processo richiederà più tempo”.
Poi, sempre Zelensky, in un’intervista a diversi media francesi, ha sottolineato: “La maggioranza del mondo sta dicendo che la Russia deve essere rappresentata al secondo vertice di pace, altrimenti non otterremo alcun risultato significativo. Poiché tutto il mondo la vuole al tavolo, non possiamo opporci. È un problema importante, il fatto che non possiamo usare le armi di cui abbiamo bisogno per fermare il nemico. Pensate che sia possibile fermare i russi, se solo tre brigate ucraine su 14 sono equipaggiate?”.
Secondo Rbc-Ukraine , che riferisce quanto appreso da fonti dell’intelligence della Difesa, dopo l’incontro dello scorso 24 luglio tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo siriano Bashar al-Assad, le forze speciali ucraine avrebbero attaccato una base aerea russa in Siria. Nell’operazione sarebbe stato colpito l’aeroporto dell’esercito russo di Kuveyres, situato a est di Aleppo, prima con un attacco informatico poi con i droni.
Infine, in merito alla questione dello stop da parte dell’Ucraina al transito di petrolio russo diretto in Ungheria e Slovacchia, il Premier ucraino Denys Shmyhal ha scritto sui social: “La cancellazione delle sanzioni verso Lukoil, che impediscono il transito del petrolio russo verso Ungheria e Slovacchia non è oggetto di discussione e su questo abbiamo il pieno sostegno di Bruxelles. Ho avuto diverse conversazioni con il Premier Slovacco Robert Fico, dopo che quest’ultimo, due giorni fa, ha minacciato di interrompere le forniture di gasolio raffinato a Kiev, se non sarà ripristinato l’oleodotto che passa nel territorio ucraino. La Slovacchia è un partner affidabile, da cui non ci aspettiamo ricatti o minacce. Perché è un approccio deleterio minacciare l’Ucraina, che si sta difendendo dall’aggressore, affinché lo stato terrorista possa continuare a guadagnare i suoi sanguinosi profitti. L’Ucraina ha insistito e continua a insistere sulla necessità di rifiutare il più possibile il petrolio russo, perché la Russia e la sicurezza energetica non sono compatibili. Tutti i Paesi lo hanno capito e la maggior parte sta agendo. L’Ue ha permesso alla Slovacchia e ad altri Paesi di utilizzare il petrolio russo a condizione che sviluppino attivamente canali di approvvigionamento alternativi. La maggior parte di loro lo sta facendo. Le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina non rappresentano una minaccia per la sicurezza energetica della Slovacchia e dell’Europa nel suo complesso”.
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