di Federica Marengo lunedì 11 dicembre 2023
-Mentre continuano i combattimenti tra Israele e Hamas, che nelle ultime ore si sono concentrati su Gaza City e Khan Yunis, dopo il veto degli USA sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu ,che chiedeva un cessate il fuoco umanitario nella Striscia, domani si terrà una riunione straordinaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Premier israeliano Netanyhau, invitati i miliziani di Hamas ad arrendersi, ha smentito, tramite il suo portavoce , la notizia di un piano di Israele per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia.
Hamas, che ha aggiornato il numero dei morti a 18.205, ha replicato,avvisando Israele: “I vostri ostaggi toneranno solo alle nostre condizioni” e , accusando lo Stato ebraico di compiere un “olocausto per spezzare la volontà del popolo palestinese”.
Il rilascio immediato degli ostaggi e la cessazione delle ostilità ,sono state le richieste avanzate al gruppo di miliziani di Hamas da parte dell’inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, all’indomani del colloquio telefonico tra il Presidente russo Putin e il Premier israeliano Netanyhau.
In merito agli ostaggi, il portavoce del governo israeliano,Eylon Levy, ha reso noto che: “Dal 7 ottobre Hamas ha ucciso 20 ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Gli ostaggi sono in tutto 137: 117 sono uomini e 20 donne, 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. Dieci di loro hanno più di 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas”.
Tuttavia, l’ex ministro degli Interni del movimento fondamentalista Fathi Hammad, ai microfoni della Tv al-Aqsa di Hamas, ha dichiarato: “I palestinesi sono sempre stati combattenti in tutta la storia. Adesso si preparano a liberare Gerusalemme e la moschea al-Aqsa. Voglio dirlo chiaro: si preparano a costituire un Califfato. Gerusalemme sarà la capitale non solo della Palestina e di un Stato indipendente, ma di un Califfato islamico”.
Sul fronte diplomatico, Italia, Germania e Francia, al Consiglio UE degli Affari Esteri hanno chiesto l’approvazione di sanzioni contro Hamas. A tal riguardo, l’Alto rappresentante UE per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio, ha detto: “La proposta avanzata da Germania, Francia e Italia su un regime sanzionatorio specifico per i dirigenti di Hamas è stata discussa al Consiglio Affari Esteri e non si è registrata alcuna opposizione. Ma, alcuni Paesi hanno chiesto anche misure per la violenza dei coloni ebrei in Palestina. Per arrivare alle sanzioni ad Hamas serve a questo punto un ulteriore passaggio”.
Il ministro degli Esteri belga, Hadja Lahbib, infatti, ha annunciato che “il Belgio ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal proprio territorio, ma perché questa misura sia efficace è necessario denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l’area Schengen”, sottolineando: “Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania che, secondo le Nazioni Unite, è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno, commessi da coloni estremisti e violenti. Ora siamo arrivati a sette”.
L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Borrell , quindi, ha fatto sapere di “essere a lavoro su una proposta di sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania , che sarà presentata agli Stati membri quanto prima” . Infatti, ha dichiarato: “È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e prendere le misure che possiamo prendere in Cisgiordania. Non posso dire che ci sia stata unanimità al Consiglio ma si lavora per trovare una lista di persone responsabili per le violenze e gli Stati membri decideranno se approvare la proposta o meno”.
Nel frattempo, in Italia, la Premier Meloni, che domani sarà alla Camera ,alle 16:00 ,per le Comunicazioni , in vista del Consiglio Europeo del 14 e del 15 dicembre e mercoledì in Senato, è intervenuta all’evento dell’Ansa, “Photo Ansa”, tenutosi al Museo Maxxi, toccando diversi argomenti, a cominciare dalle guerre in Medio Oriente e Ucraina.
Riguardo alla guerra in Medio Oriente, scaturita dall’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre scorso, e alle ondate di antisemitismo diffusesi in Europa e nel mondo, la Presidente del Consiglio ha detto: “L’antisemitismo è un problema reale che sta crescendo in tutta Europa e in Occidente . E’ un cancro da sconfiggere, spesso mascherato da critica verso Israele. Lo dimostrano le tante manifestazioni che abbiamo visto pro Palestina che poi inneggiavano ad Hamas. L’antisemitismo cresce anche alimentato dalle comunità islamiche insediate nel nostro territorio. E si sta facendo largo, come vediamo dalle denunce di quello che accade in molti campus universitari. Noi abbiamo un commissario ad hoc che si occupa della materia, abbiamo rafforzato le misure di sicurezza a tutela delle comunità ebraiche. Il governo sta facendo la sua parte e invito tutti a essere molto concentrati. Non si può parlare del conflitto senza partire dalla ferocia disumana di Hamas che racconta la disumanizzazione dell’altro. E io penso che debba essere condannata senza ambiguità perché se ci abituiamo all’orrore, abbiamo un problema serio. Quella ferocia ha anche un intento politico. Mi sono chiesta perché riprendere scene raccapriccianti come quelle del 7 ottobre? Sono immagini mandate al mondo per creare un solco incolmabile con il mondo arabo e stoppare gli accordi di Abramo. Non dobbiamo cadere nella trappola. Hamas utilizza la questione palestinese per altro. Mirano a una guerra di civiltà. Per questo dobbiamo proseguire a dialogare con i paesi islamici dell’area. Sono stata l’unica a partecipare al vertice del Cairo con Al Sisi. Dobbiamo restituire un ruolo all’Anpi e concentrarci sugli aiuti umanitaria a Gaza. Il governo ha inviato aiuti alimentari e abbiamo attivato un ospedale sulla nave Vulcano dove operano medici del Qatar. A Dubai ho portato medici del Gaslini e del Bambino Gesù per curare bambini, uomini e donne palestinesi”.
Poi, sulla guerra in Ucraina, ha detto: “È giusto continuare a sostenere l’Ucraina.Perché se consentiamo che saltino le regole del diritto internazionale, gli scenari di crisi si moltiplicheranno”.
A seguire , le questioni ratifica del Trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità e nuove regole del Patto di Stabilità, in merito a cui ha spiegato: “Sul Mes, vedo un dibattito molto italiano e ideologico. Che testimonia la strumentalità di certe posizioni. Non si può parlare del Mes se non si conosce il contesto… Alcune dichiarazioni, fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo la segretaria del Pd, Elly Schlein, che diceva che non possiamo tenere ferma tutta l’Europa. Forse non sa che esiste, chi vuole lo può tranquillamente attivare e semmai bisognerebbe interrogarsi sul perché nessuno vuole attivarlo. L’altra grande domanda che ho da fare ai partiti di opposizione è: siete stati al governo quattro anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi. Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti. Perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò qual è il contesto in cui mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes. Quanto al Patto di Stabilità, anche questo capitolo non è all’ordine del giorno del Consiglio europeo. C’è stato un Ecofin che ha rinviato a un’ulteriore riunione dell’Ecofin la decisione definitiva. Ma è il tema che ci impegna di più, è una trattativa molto serrata e penso che la posizione italiana sia chiara, viene compresa e rispettata. Non so fino a dove si arriverà nel tentativo di trovare una sintesi fra posizioni distanti che in partenza sono distanti, ma è una trattativa molto serrata e la posizione italiana è chiara e rispettata. “Stiamo ponendo una questione che non è il tentativo di un Paese di spendere soldi a pioggia. L’obiettivo del governo non è modificare il patto per spendere liberamente. Abbiamo dimostrato la serietà con cui affrontiamo le materie di bilancio. La questione che poniamo va nell’interesse dell’Italia e dell’Unione europea”.
Immediata ,la replica della segretaria del Pd, Schlein, che ha detto: “Giorgia Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo: quello di cui discute non è l’attivazione del Mes, ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l’Italia, perché la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica”.
Sul rinvio della ratifica del Trattati sul Mes, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani, segretario pro tempore di FI, in un’intervista a Il Messaggero, in cui ha confermato le candidature alle elezioni Regionali del 2024 per i Presidenti uscenti , confermando, però, anche lo stop al terzo mandato, ha detto: “Un mese in più o in meno non credo cambi le cose. Non dobbiamo pensare che il Mes sia una questione di calendario ma di politica macroeconomica. E in questo senso la necessità europea è sostenere l’economia reale. Anche se noi come FI siamo favorevoli al Mes, bisogna essere consapevoli che non basta, dobbiamo completare l’architettura composta anche dal Patto di Stabilità, dall’unione bancaria e dall’armonizzazione fiscale. Altrimenti saremmo davanti a una scelta monca che servirebbe probabilmente solo alle banche tedesche dato che le nostre siamo già riusciti a rinforzarle anche con un buon testo sugli extra-profitti. Mi aspetto aperture dagli altri Paesi Ue, è un tema che l’Italia pone già con grande forza. Non è che Roma per fare una cortesia ai tedeschi – prosegue il ministro degli Esteri , poi non fa il proprio bene. Ma è un ragionamento che estendo anche ai partiti italiani: chiedo a tutti coloro che sono favorevoli cosa intendono fare su unione bancaria e fiscalità”.
Contraria alla ratifica del Mes , la Lega , con il capogruppo alla Camera, Molinari, che, ieri, nella trasmissione “Caffè 24” di Maria Latella, su Radio 24, ha evidenziato: “Il patto di stabilità è lontano dall’essere concluso e anzi vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes. Spiego perché: il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario, ma esistono provvedimenti che vengono prima. La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni di Giorgia Meloni in merito”.
Per il no alla ratifica del nuovo trattato sul Mes, dalle Opposizioni , anche il Presidente del M5S, Conte.
Tutto ciò, mentre il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato sul suo sito i bandi per i concorsi che porteranno all’assunzione in ruolo di oltre 30mila docenti nelle scuole Primaria e dell’infanzia e Secondaria di primo e di secondo grado, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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