di Federica Marengo mercoledì 13 settembre 2023
-Nella 559° giornata di guerra in Ucraina, proprio mentre la Corea del Nord lanciava due missili balistici a breve gittata nel Mar del Giappone, come segno di forza, il Presidente russo Putin ha incontrato l’omologo nord-coreano Kim Jong un al cosmodromo di Vostochny, nella regione dell’Amur, in Siberia. Un incontro, esteso alla sorella del leader nordcoreano, Kim Yo Jong, al capo del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, generale, Park Jong Chong, e ai segretari del Comitato centrale Oh Soo Yong e Park Tae Seong, ai rispettivi ministri degli Esteri e della Difesa, ai vice primi ministri russi ,Marat Khusnullin e Alexey Overchuk, al vice primo ministro e ministro dell’Industria della Federazione Russa, Denis Manturov ,e al ministro dei Trasporti ,Vitaly Savelyev, iniziato con l’ispezione alla struttura di lancio del razzo spaziale Soyuz-2.
Secondo quanto riportato da Reuters, nel corso del suo colloquio , durato due ore, con il numero uno del Cremlino, seguito da un pranzo ufficiale, il leader nordcoreano avrebbe sottolineato: “Quella della Russia è una guerra santa contro l’Occidente per la sua sovranità e la sua sicurezza. Mosca e Pyongyang combatteranno insieme questa battaglia contro l’imperialismo. Sosterremo sempre le decisioni del leader russo e la leadership russa. Abbiamo sempre sostenuto e sosteniamo tutte le decisioni del presidente Putin e le decisioni del governo russo. La Russia ,si è alzata in piedi per difendere la sua sovranità e sicurezza opponendosi alle forze egemoniche. Sono convinto che l’incontro odierno con il presidente russo Vladimir Putin contribuirà ad elevare ad un nuovo livello le relazioni tra i due Paesi”.
A margine del pranzo, poi, lo stesso leader nordcoreano ha dichiarato ai cronisti: “Con il presidente Putin abbiamo discusso a fondo della situazione politica internazionale e abbiamo parlato di ulteriore rafforzamento della cooperazione strategica, per la difesa della sicurezza e per creare un ordine affidabile nella nostra regione e in tutto il mondo. Il tentativo di ampliare e sviluppare la cooperazione e l’amicizia tra Mosca e Pyongyang corrisponde all’ambizione di creare una nuova stabilità. Abbiamo intenzione di mantenere a lungo termine relazioni stabili con la Russia. Lavoreremo per incentivare maggiore cooperazione e mantenere maggiore giustizia a livello internazionale”.
Il Presidente russo Putin, a sua volta, ha fatto un brindisi al “rafforzamento della cooperazione”con la Corea del Nord, seguito da un brindisi del Presidente nordcoreano Kim Jong un all’ “eroico esercito russo” e a “nuove vittorie per la Russia” ed all’amicizia tra Mosca e Pyongyang , esprimendo fiducia nella vittoria dell’esercito e del popolo russo e, dichiarandosi “pronto a difendere la giustizia internazionale in collaborazione con la Russia”.
Inoltre, il leader nordcoreano si è detto sicuro che la Russia riporterà “una grande vittoria” in Ucraina in quella che ha definito “una lotta sacra per punire l’accozzaglia del male che vuole l’egemonia e nutre illusioni di espansione”.
Prima di lasciare il cosmodromo, il leader coreano ha firmato il libro dei visitatori, scrivendo : “La gloria della Russia, che ha dato i natali ai primi conquistatori dello spazio, sarà immortale”, per poi ripartite. Previste altre due tappe: Komsomolsk, città sul fiume Amur dove sono situate fabbriche per produzioni civili e militari e Vladivostok, dove assisterà a un’esibizione della flotta russa del Pacifico.
Il Presidente Putin, invece, intervistato dalla televisione di stato Rossiya 1, ha sottolineato: “Ci sono prospettive per una cooperazione in campo militaretra i due Paesi. La Russia è un Paese autosufficiente, ma nell’ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo”.
Il portavoce del Cremlino Peskov, la termine del pranzo ufficiale ,ha ribadito che i due leader non hanno firmato alcun documento e che il ministro degli Esteri russo Lavrov, atteso il 20 settembre alla riunione SCO (Organizzazione per la cooperazione di Shanghai) , a margine dell’Assemblea Onu , cui parteciperà per la prima volta anche l’Iran, visiterà la Corea del Nord in ottobre, chiarendo che per il Presidente russo Putin non vi sono ancora in programma eventuali visite, ma che è interesse della Russia “sviluppare quelle relazioni che corrispondono ai nostri interessi”.
In precedenza, invece, lo stesso Peskov aveva assicurato che: “I Paesi terzi non devono preoccuparsi delle relazioni fra Russia e Corea del Nord perché non sono rivolte contro nessuno in particolare”.
Il ministro della Difesa russo , Shoigu, ha dichiarato all’emittente Rossiya 1 che la Russia nel conflitto in Ucraina “non ha altra scelta ,se non quella di vincere” e che “l’esercito russo continua a distruggere attrezzature e personale delle forze armate ucraine”, spiegando che al momento “l’obiettivo principale è quello di mettere fuori causa l’equipaggiamento militare del nemico”.
A Kiev,il rappresentante della direzione principale dell’intelligence ucraina, Yusov, riguardo all’incontro tra il Presidente russo Putin e l’omologo nord-coreano Kim Jong un ha commentato: “L’appello alla Corea del Nord per l’aiuto militare indica “seri problemi” nelle forze armate della Federazione Russa nel portare avanti la guerra contro l’Ucraina. Se il dittatore russo è costretto a chiedere alla Corea del Nord proiettili di artiglieria e altri aiuti militari, allora significa che ha grossi problemi. Certamente, qualsiasi fornitura di armi al Paese aggressore è una brutta notizia per la linea del fronte. Ma è impossibile dire che ciò cambierà radicalmente la situazione”.
Intanto, mentre gli USA hanno ribadito che un’alleanza militare e l’invio di armi dalla Corea del Nord a Mosca costituirebbe una violazione delle sanzioni internazionali, al Parlamento di Strasburgo, riunito in Plenaria,la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen ha tenuto il suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione , prima delle elezioni Europee del 2024, nel quale, in merito alla guerra in Ucraina ,ha detto: “L’Ue ha offerto rifugio a 4 milioni di ucraini dall’inizio dell’aggressione militare russa, e continuerà a sostenere l’Ucraina e la sua popolazione fino a quando sarà necessario, con la protezione temporanea delle persone, e con le forniture al paese di armi e di aiuti finanziari. Sosterremo l’Ucraina in ogni fase di questo tragitto, per tutto il tempo necessario. Dall’inizio della guerra quattro milioni di ucraini hanno trovato rifugio nella nostra Unione. E voglio dire loro che, come in quelle terribili prime settimane, anche oggi sono i benvenuti. Ci siamo assicurati che avessero accesso all’alloggio, all’assistenza sanitaria, al mercato del lavoro e molto altro ancora. Ecco come l’Europa ha risposto alla chiamata della Storia. Sono quindi orgogliosa di annunciare che la Commissione proporrà una proroga della nostra protezione temporanea agli ucraini nell’Ue. Il nostro sostegno all’Ucraina continuerà. Solo quest’anno abbiamo stanziato 12 miliardi di euro per contribuire a pagare stipendi e pensioni, e aiutare gli ospedali, le scuole e gli altri servizi pubblici a funzionare nel Paese aggredito dalla Russia. E attraverso la nostra proposta ‘Asap’ stiamo aumentando la produzione di munizioni per contribuire a soddisfare le esigenze immediate dell’Ucraina. Ma guardiamo anche al futuro. Per questo abbiamo proposto altri 50 miliardi di euro in quattro anni, per investimenti e riforme. Questa somma contribuirà a costruire il futuro dell’Ucraina, per ricostruire un paese moderno e prospero. Questo futuro è chiaro. Questa Assemblea lo ha dichiarato forte e chiaro: il futuro dell’Ucraina è nella nostra Unione. Il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione; il futuro della Moldova è nella nostra Unione. E so quanto sia importante la prospettiva europea per così tante persone in Georgia”.
Poi, sull’adesione dell’Ucraina alla UE, ha evidenziato: “L’adesione” all’Ue è basata sul merito e la Commissione difenderà sempre questo principio. Ci vuole duro lavoro e leadership. Ma ci sono già molti progressi. Abbiamo visto i grandi passi avanti già compiuti dall’Ucraina da quando le abbiamo concesso lo status di candidato. E abbiamo visto la determinazione di altri Paesi candidati ad attuare riforme”.
Il Consiglio Ue , invece, ha prorogato per altri sei mesi le sanzioni alla Russia per l’aggressione all’Ucraina, limitando gli spostamenti per le persone, rafforzando il congelamento dei beni e il divieto di mettere fondi o altre risorse economiche a disposizione dei soggetti e degli enti elencati. Le suddette sanzioni sono applicate per quasi 1.800 tra persone ed entità. Non sono state rinnovate le misure solo su quattro persone.
Quanto alla mancata intesa sulla proroga dell’accordo relativo alle esportazioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero, il 15 settembre scadrà il divieto di importare grano Ucraino in Polonia, Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, colpiti dal crollo dei prezzi a causa dell’ingresso di cereali a dazio zero di Kiev e da altri problemi in settori chiave come vino, prodotti lattiero-caseari, pollame, frutta e zucchero; l’Unione Europea proporrà di estendere ulteriormente il divieto di esportazione, come ha confermato il commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski, secondo cui le restrizioni hanno permesso di stabilizzare i mercati dei cinque Paesi confinanti con l’Ucraina.
A tal proposito, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando con l’emittente polacca Tvn, ha dichiarato: “Abbiamo concordato regole chiare e venerdì prenderemo una decisione sull’eventuale estensione delle restrizioni adottate in aprile, e rinnovate a giugno, per le esportazioni del grano dall’Ucraina sui territori di Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. La decisione di Bruxelles sarà presa sulla base di dati e fatti sul campo; i corridoi di solidarietà aperti dall’Ue, lungo i quali il 60% del grano ucraino viene esportato verso Paesi terzi, sono importanti. Il motivo per cui ci troviamo in questa situazione è perché la Russia sta bloccando la l’Iniziativa del Mar Nero, quindi faccio appello a Mosca affinché la sblocchi, questo è necessario a nutrire il mondo”.
Il segretario generale dell’Onu, Guterres, però, durante una conferenza stampa ha fatto sapere che la prossima settimana riceverà il Presidente ucraino Zelensky ,il Presidente turco Erdogan e il ministro degli Esteri russo, Lavrov, per discutere dell’accordo sull’export del grano nel Mar Nero, non volendo dire se si sente ottimista riguardo ai risultati che potrebbero essere raggiunti durante i colloqui, ma affermando di rimane determinato a fare tutto il possibile per rilanciare la Black Sea Grain Initiative.
Sul campo, invece, la Difesa ucraina, nelle ultime 24 ore, ha abbattuto 32 droni russi su 44 nelle regioni sud-orientali di Odessa e Sumy, avanzando parallelamente nelle regioni di Bakhmut e Melitopol.
Sempre le forze armate ucraine hanno colpito con un raid l’area portuale di Sebastopoli, vicino alla Crimea, dove sono rimaste ferite 24 persone. Secondo Sky News, che cita “una fonte ucraina e una occidentale”, l’attacco a un cantiere navale di Sebastopoli, con il quale sono stati danneggiati un sottomarino e una nave da guerra russi, sarebbe stato sferrato con missili da crociera Storm Shadow forniti dal Regno Unito.
In merito a tale raid, rivendicato da Kiev, il consigliere presidenziale ucraino, Podolyak, ha scritto su X: “ L’attacco ucraino a Sebastopoli è una dichiarazione professionale e significativa della capacità delle forze armate ucraine. La smilitarizzazione della flotta russa del Mar Nero è una vera garanzia di sicurezza a lungo termine per le rotte commerciali regionali e il corridoio del grano ed è anche l’unica risposta corretta ai tentativi della Russia di trasformare la fame in un’arma”.
Restando nel Mar Nero, la Marina ucraina ha reso noto in un post Facebook di “aver colpito una nave anfibia ,un sottomarino e una nave KS-701 ‘Tuna’”. In merito, sempre il consigliere presidenziale Podolyak, ha avanzato agli alleati la richiesta di rafforzare le Forze armate di Kiev e di fornire più armi per smilitarizzare la flotta russa, ivi stanziata.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinesi, Mao Ning, poi, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulle critiche ricevute, insieme con l’India, dopo in G20, proprio dal consigliere presidenziale di Kiev, Podolyak, ha evidenziato: “La Cina ha esortato oggi le autorità di Kiev ad analizzare la posizione responsabile di Pechino sulla guerra in Ucraina. Non conosco il contesto delle dichiarazioni di questa persona, dovrebbe fornire chiarimenti. La Cina ha sempre assunto una posizione responsabile sulla questione della crisi ucraina, ha chiesto una tregua e negoziati e ha promosso una soluzione politica. Le persone interessate dovrebbero attentamente analizzare il problema e trattarlo correttamente”.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha reso noto che “Il ministro degli Esteri cinese, WanYi, si recherà a Mosca il 18 settembre per colloqui con il suo omologo russo Serghei Lavrov su diversi argomenti, incluso il rafforzamento della cooperazione nelle organizzazioni internazionali e la situazione in Ucraina”.
Infine, mentre è iniziata la missione di pace del cardinale Zuppi, Presidente della CEI, in Cina, dove incontrerà Li Hui, rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici, il ministro della Difesa Crosetto, a margine di una visita a Londra, ha detto: “La controffensiva ucraina contro le forze russe non è una passeggiata, come si sapeva, e la speranza dell’Italia è che tentativi di soluzione del conflitto possano emergere in tempi ragionevolmente brevi, nei prossimi 7-8 mesi”, ribadendo che: “Precondizione minima di qualunque un tavolo diplomatico è un cessate il fuoco preliminare da parte di Mosca, ossia che la Russia smetta di bombardare l’Ucraina almeno per un giorno; dal punto di vista italiano l’obiettivo finale di ogni ipotetica trattativa resta quello del ripristino della legalità internazionale. Non so di cosa parli Putin, quello che mi auguro io è che questo atteggiamento muscolare abbia una decrescita. La controffensiva non è una passeggiata, come si sapeva e si prevedeva: tutt’altro. Entrambe le parti stanno subendo grandi perdite, era scritto nella logica dei numeri di quelli che attaccano e di quelli che si difendono”.
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