di Federica Marengo sabato 26 agosto 2023
-Archiviate le vacanze estive, il Governo tornerà a riunirsi lunedì in Consiglio dei Ministri nel quale verranno affrontati i dossier più importanti che hanno caratterizzato questa estate, come il caro carburanti, e si inizierà a discutere di Manovra, al centro di una riunione di Maggioranza già fissata per il 4 settembre.
Sebbene nei giorni scorsi, sia stata ventilata l’ipotesi di un intervento sulle accise , utilizzando 1 miliardo, frutto del maggior gettito dell’ Iva, la contrarietà della gran parte del Governo rende tale provvedimento non attuabile. Molti esponenti dell’Esecutivo, infatti, ritengono essere più utile concentrare le risorse tesoretto per aiutare con la legge di Bilancio le famiglie con reddito basso.
Obiettivi mirati , dunque, su cui concentrare le esigue risorse a disposizione ( dei 30 miliardi previsti , vi sarebbero al momento a disposizione solo 6-7 ), alla luce dell’accordo da trovare in UE sul nuovo Patto di Stabilità e crescita e su una maggiore flessibilità dei parametri e sullo scorporo dal debito delle spese per l’emergenza Covid19, ma anche per Pnrr, transizione ecologica e messa in sicurezza del territorio e transizione digitale, sperando, in caso di mancato accordo a fine anno, in una proroga della sospensione , che, però, Bruxelles avrebbe già fatto sapere di non voler accordare (o verrà siglata la nuova intesa o si tornerà ai vecchi parametri pre-Covid19).
Anche per questo la Premier Meloni vorrebbe compattare la Maggioranza sulla linea della prudenza.
Le nuove regole del Patto di Stabilità e crescita, quindi, potrebbero essere tra i temi in discussione nell’incontro previsto per martedì 29 agosto della Presidente Meloni con il Premier greco Mitotakis, considerato un possibile pontiere tra Ppe e conservatori e con cui vi sono comuni vedute su vari dossier , tra cui le politiche migratorie e il pieno coinvolgimento della UE nella questione , da affrontare a livello comunitario.
Restando sul tema, alla luce del fitto numero di sbarchi che hanno caratterizzato l’estate a Lampedusa e in Sicilia (al momento, un totale di 4000 arrivi sull’isola delle Pelagie), il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, ha dichiarato che: “Già a settembre, sarà necessario un nuovo decreto sicurezza, perché l’Italia non può essere punto di arrivo dei migranti di mezzo mondo. L’Europa , dopo tante chiacchiere , deve svegliarsi. La difesa dei confini italiani deve essere una priorità europea”.
Contrario, ai Decreti sicurezza e al Decreto Cutro, che dal 1°gennaio ha introdotto una multa e il fermo amministrativo per le navi Ong che effettuino più di un’operazione di soccorso dei migranti invece di recarsi nel porto indicato dalle autorità dopo il primo salvataggio, il Pd, una delegazione del quale , quella dei dem toscani, è salita a bordo della nave Ong Open Arms, soggetta la fermo amministrativo nel porto di Marina di Carra, per portare solidarietà all’equipaggio, seguendo la linea sull’accoglienza della segretaria del Pd, Schlein.
Proprio la segretaria dem, Schlein, dal Congresso del partito socialista elvetico, svoltosi tra Zurigo e Basilea, è tornata ad attaccare il Governo su varie questioni, a cominciare, dal presunto “rigurgito di nazionalismi e fascismi” e dalle politiche migratorie.
Convergente ,invece, con il Governo, sul tema della guerra in Ucraina e sul sostegno a Kiev, la segretaria dem ha però sottolineato la necessità che la UE abbia un ruolo politico e diplomatico più forte per determinare la fine del conflitto e una pace giusta per l’Ucraina, anche se si è detta d’accordo con il cancelliere tedesco Scholz nel rinviare di cinque anni l’obiettivo del 2% del Pil per le spese militari.
Quindi, su lavoro e precarietà, ha detto: “Non si può combattere la denatalità se non si combatte la precarietà del lavoro, che colpisce soprattutto i giovani e le donne nel nostro Paese. Ci siamo uniti con le altre forze di Opposizione per fare una grande battaglia sul salario minimo in Italia”.
Infine ha lanciato un appello alla Premier Meloni per lavorare insieme sul tema del contrasto alla violenza sulle donne.
In merito alla proposta di legge delle Opposizioni sul salario minimo di 9 euro lordi, che giace alla Camera in attesa dell’esame in Aula, che avverrà dopo la sospensiva di 60 giorni voluta dalla Maggioranza e ,votata da Montecitorio prima della pausa estiva, previa controproposta di legge del Consiglio Nazionale del Lavoro e dell’Economia (Cnel), presieduto dall’ex ministro Brunetta, chiamato in campo dalla Presidente del Consiglio per trovare una proposta condivisa da entrambe le parti nell’arco temporale della scrittura della Manovra, affinché possa essere finanziata, i tecnici del suddetto organo costituzionale, avrebbero già presentato i primi tre rapporti con i relativi pareri, secondo i quali i parametri per un salario minimo sarebbero “impossibili da definire”.
Già a luglio, in Commissione Lavoro alla Camera, il Cnel, audito, aveva espresso perplessità sul salario minimo per legge.
Infatti, secondo i tecnici del Cnel, per cui la platea dei lavoratori potenzialmente coinvolti dal salario minimo sarebbe molto più ristretta (400 mila lavoratori e lavoratrici e non 3 milioni), dato che i contratti collettivi nazionali coprono già la maggior parte del mercato e sono sopra i 9 euro l’ora: “La questione salariale non può essere ricondotta unicamente ad un dibattito sull’opportunità, o meno, di introdurre un salario minimo legale. Ma deve andare a toccare i principali problemi che ostacolano la crescita dei salari dei lavoratori in Italia: dai rinnovi contrattuali alla diffusione del dumping contrattuale; dalla crescita esponenziale del costo della vita all’elevato cuneo fiscale; fino all’impatto della precarietà e del lavoro povero. Manca il riferimento a possibili soluzioni in grado di affrontare il problema dei bassi salari dal lato della riforma fiscale e da quello della contrattazione ai vari livelli. I livelli retributivi minimi non sono fissati in modo uniforme e , in un’eventuale definizione legale della retribuzione , non sarebbe possibile fissare una misura standard, non differenziata per settore e qualifica”.
©Riproduzione riservata