di Federica Marengo giovedì 6 luglio 2023
-Nella 491° giornata di guerra in Ucraina, le autorità locali di Leopoli, nella regione occidentale al confine con la Polonia, hanno continuato ad aggiornare sul numero di morti e feriti causati da un attacco russo su un condominio. Al momento, il bilancio è di 5 persone uccise e di 37 ferite. Per il sindaco della città, si tratta del “più grande attacco alle infrastrutture civili della città dall’inizio dell’invasione russa”. Il ministro dell’Interno ucraino, Klymenko, poi, ha dichiarato che almeno dieci rifugi a Leopoli erano chiusi durante il raid delle forze di Mosca e che per questo la Polizia ha aperto un’inchiesta. Già il mese scorso, alcuni rifugi a Kiev erano rimasti chiusi durante un bombardamento, causando la morte di 3 persone, tra cui una bambina di 9 anni, fatto da cui scaturì l’arresto di 4 persone.
Il Presidente ucraino Zelensky, che oggi , si è recato in visita a Sofia, in Bulgaria, pubblicando sul suo canale social un video di quanto accaduto a Leopoli,ha promesso una “risposta tangibile” a seguito dell’attacco missilistico russo.
Poi, in un’intervista alla Cnn, sempre il Presidente Zelensky, ha dichiarato che “La lentezza delle consegne di armi all’Ucraina ha ritardato la controffensiva di Kiev,permettendo alla Russia di rafforzare le proprie difese nelle aree occupate anche con le mine. Speravo che la controffensiva potesse iniziare molto prima di giugno e ora è rallentata a causa di difficoltà sul campo. Tutto il territorio è pesantemente minato”.
Secondo il quotidiano turco filogovernativo Sabah, il Presidente Zelensky sarà a Istanbul per un incontro con il Presidente Erdogan, prima del vertice Nato a Vilnius dell’11 e del 12 luglio, mentre per il sito Bloomberg, l’incontro sarebbe stato fissato per domani.
Intanto, il Presidente bielorusso, Lukashenko, citato dall’agenzia Belta, ha reso noto che il capo del gruppo paramilitare Wagner non si trova in Bielorussia,ma a San Pietroburgo e ha dichiarato : “ Non vedo rischi nell’uso di Wagner in Bielorussia. Zelensky ha capito che non vincerà questa guerra. Il contrattacco porterà solo alla morte di migliaia di persone”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, in risposta a tale affermazione , ha sottolineato che “Il Cremlino non segue i movimenti di Prigozhin”.
Neppure gli USA, poi, secondo il portavoce della Casa Bianca , Bates, hanno alcuna informazione sul luogo in cui si trovi Prigozhin, e continuano a monitorare la situazione.
Infine , per il New York Times, che riprende come fonte un alto funzionario dell’amministrazione americana, gli USA, annuncerà la fornitura all’Ucraina di munizioni a grappolo. Tale notizia, però, è stata smentita dal portavoce della Casa Bianca,Bates, che ha dichiarato: “L’Amministrazione Biden sta valutando con attenzione se fornire bombe a grappolo a Kiev ma al momento non c’è alcun annuncio da fare”.
L’ambasciatore di Mosca all’Onu Vasily Nebenzya, però, ha così commentato l’eventuale invio di munizioni a grappolo da parte degli USA: “La fornitura statunitense di tali munizioni a Kiev sarebbe un ulteriore passo verso l’escalation. Queste armi micidiali sono state messe al bando da oltre 120, ma non da Usa, Russia e Ucraina”.
Sul fronte dei combattimenti, colpite dalle forze di Mosca: Kupyansk, ma anche Lvon, nella regione di Ternopol e Kherson, dove si sono registrati la morte di una persona e il ferimento di 5 ,mentre resta alta la tensione riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo lo scambio di accuse tra russi e ucraini su un imminente attacco con conseguenze catastrofiche per il mondo intero, cui si aggiunge la preoccupazione degli USA , che “continuano a monitorare la situazione del sito”, temendo l’occupazione militare dell’impianto da parte dei russi, in quanto, “intorno ad una centrale nucleare non possono esservi combattimenti”.
Per il capo dell’intelligence ucraina, Budanov, che ha evidenziato una “lenta diminuzione del rischio di un attacco alla centrale di Zaporizhzhia da parte di Mosca”, non vi sarà alcun esito positivo nel prossimo vertice a Vilnius dell’11 e 12 luglio, riguardante un’accelerazione nell’adesione dell’Ucraina alla Nato, sebbene il sito nell’edizione ucraina di Voice of America, evidenzi come Regno Unito e Polonia siano favorevoli all’adesione rapida di Kiev all’Alleanza Atlantica.
In merito alla riapertura dei negoziati con Mosca, invece, il consigliere nazionale per la Sicurezza e la Difesa ucraino, Danilov, ha ribadito che “non è possibile alcun negoziato con il Presidente russo Putin” e che “un dialogo vi sarà solo dopo la liberazione di tutte le terre occupate dai russi, Crimea compresa”.
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