di Federica Marengo venerdì 30 giugno 2023
-Nella 485° giornata di guerra in Ucraina, i media internazionali hanno continuato a interrogarsi sulla sorte del generale russo Surovikin, accusato di tradimento per aver avuto un ruolo nella rivolta dello scorso fine settimana del gruppo paramilitare Wagner guidato da Prigozhin. Infatti, se per il Financial Times, Surovikin sarebbe stato arrestato, la figlia di quest’ultimo ha smentito la notizia.
Tuttavia, la scomparsa misteriosa del generale Surovikin non sarebbe l’unico giallo: non sarebbero più ricomparsi in pubblico, infatti, né il generale russo Gerasimov, vertice dell’esercito di Mosca, insieme al ministro della Difesa Shoigu, né lo stesso capo del gruppo paramilitare Wagner, Prigozhin.
Proprio riguardo alla sparizione di quest’ultimo, secondo i servizi segreti di Kiev, l’Fsb, i servizi segreti di Mosca, avrebbero ricevuto l’incarico di ucciderlo.
A tutto ciò, si aggiunge l’annuncio da parte del Cremlino che la formazione militare privata Wagner non combatterà più in Ucraina, sebbene per il Pentagono, i soldati di Prigozhin si troverebbero ancora nei territori ucraini occupati.
Sul fronte diplomatico, invece, sempre il Cremlino, ha commentato la missione di pace del cardinale Zuppi, inviato di Papa Francesco a Mosca, evidenziando come tra il Presidente della Cei e il consigliere per la politica estera del Presidente Putin, Ushakov, vi sia stato uno scambio di vedute utile per entrambe le parti, ma non sia stata avanzata alcuna idea specifica.
Lo stesso Ushakov ha dichiarato poi di aver incontrato di nuovo il cardinale Zuppi per fare il punto sulla sua visita a Mosca e ha espresso un “alto apprezzamento” per la posizione “equilibrata e imparziale” del Vaticano illustrata da quest’ultimo sulla situazione in Ucraina, affermando che “la Russia è pronta a discutere ulteriori proposte se emergono, in quanto, il Vaticano ha mostrato la volontà di depoliticizzare la soluzione dei problemi umanitari legati al conflitto in Ucraina. Pertanto, “Mosca, sostiene questa intenzione del Papa”.
Il cardinale Zuppi, invece, che ha incontrato anche il patriarca Kirill, ha detto : “Per ora non è stato raggiunto alcun accordo”, esortando le due Chiese a “lavorare insieme” e sottolineando come “Papa Francesco non si rassegni e faccia di tutto per la pace”.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, poi, che ha sottolineato come la Russia sia più forte dopo la rivolta della Wagner, tornando sulla questione del rinnovo dell’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini, in scadenza il 18 luglio, mediato da Onu e Turchia, ha ribadito che non vi è alcun motivo di prorogarlo. Inoltre, ha affermato che mercenari stranieri utilizzano le infrastrutture civili a Kramatorsk, luogo dell’attacco russo di qualche giorno fa su un ristorante, e che , queste ultime verranno colpite.
L’agenzia Tass, infine, ha riferito che il Presidente Putin avrebbe avuto una conversazione telefonica con il Premier indiano Modi, nella quale avrebbe sostenuto che è Kiev a rifiutarsi di risolvere il conflitto con una soluzione diplomatica.
Intanto, secondo l’intelligence ucraina , i russi starebbero gradualmente riducendo il numero di addetti alla centrale nucleare di Zaporizhia da loro occupata ed entro il 5 luglio anche dai tecnici di Rosatom, l’ente per l’energia nucleare russa che gestisce l’impianto, e agli ucraini che hanno firmato un contratto con essa ,è stato consigliato di lasciare. Per Kiev, preoccupata dalla possibilità di un attacco russo sull’impianto, la centrale atomica è stata minata in precedenza dai russi.
Quanto riportato dai servizi ucraini è stato però smentito dal consigliere dell’amministratore delegato dell’azienda russa Rosenergoatom, Renat Karchaa, che ha definito “una bugia” quanto sostenuto oggi da Kiev e una “manipolazione dei fatti”. I dipendenti Rosatom, infatti, “non sono partiti per sempre, ma sono andati via per un viaggio di lavoro per alcuni giorni. Due di loro, non tre e diverse altre persone sono andate in vacanza”.
Sul campo, invece, sono proseguiti gli attacchi russi sulle regioni di Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson e i combattimenti attorno a Bakhmut, mentre lo Stato Maggiore della Difesa ucraina ha chiesto agli alleati di inviare altre armi.
A tal riguardo, secondo la Cnn, la Casa Bianca starebbe valutando l’invio di munizioni a grappolo e di missili a lunga gittata.
Minsk, invece, ha fatto sapere che il nuovo sistema antimissile S-400 è arrivato ed è stato dispiegato in Bielorussia.
A Bruxelles, nel frattempo, chiusasi la due giorni del Consiglio UE, riguardo la guerra in Ucraina, è stato ribadito nelle Conclusioni del vertice UE, nel corso del quale si è discusso della situazione in Russia dopo la fallita insurrezione di Wagner, della controffensiva ucraina e del rafforzamento della cooperazione tra Ue e Nato , il sostegno all’Ucraina e l’ ok dei 27 Stati membri al rafforzamento della Difesa e dell’industria bellica europee.
Quindi, nel paragrafo delle Conclusioni del Consiglio UE su Sicurezza e Difesa, si legge: “Il Consiglio europeo ricorda la necessità di rafforzare la base tecnologica e industriale del settore europeo della difesa e di renderlo più innovativo, competitivo e resiliente, in particolare in un nuovo contesto strategico che richiede preparazione alla difesa e un aumento significativo della capacità strategica a lungo termine dell’Europa di assumersi maggiori responsabilità per la propria difesa. A questo proposito , il Consiglio europeo: chiede di portare avanti i lavori su tutti i filoni d’azione per la consegna e l’approvvigionamento congiunto di munizioni e missili, in particolare sulla legge a sostegno della produzione di munizioni (ASAP) in vista della sua rapida adozione; accoglie con favore l’accordo raggiunto sul rafforzamento dell’industria europea della difesa attraverso l’Atto comune sugli appalti pubblici (EDIRPA); invita la Commissione a presentare una proposta per un programma europeo di investimenti per la difesa (EDIP) per rafforzare la capacità e la resilienza della base tecnologica e industriale della difesa europea, comprese le PMI”.
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