di Federica Marengo lunedì 19 giugno 2023
-Nella 474° giornata di guerra in Ucraina, le forze di Mosca hanno risposto alla controffensiva di Kiev attaccando nelle ultime 24h con droni kamikaze e bombardamenti sia la regione nord-orientale che quella meridionale del Paese. Colpite infatti: Sumy, dove sono rimasti uccisi un padre e un figlio, quest’ultimo di quattro anni, ma anche Kozatska, nell’oblast di Kherson e Odessa.
La Difesa di Kiev, però, ha fatto sapere di aver liberato otto insediamenti in due settimane nelle direzioni di Bersiansk e di Melitopol e di aver riconquistato Piatykhatky, a sud di Zaporizhzhia, sebbene le battaglie infurino a est, dove Mosca ha concentrato le sue forze ,superando le forze armate ucraine in termini di uomini e mezzi, ostacolate, quindi, nell’avanzata. La Russia, inoltre, secondo quanto riportato dalla Viceministra degli Interni ucraina, Malyar, starebbe indirizzando l’offensiva verso Liman e Kupyansk, con l’intenzione di raggiungere i confini di Donetsk e Luhansk.
Quanto alla questione dell’esplosione della diga di Kakhovka, che, per il New York Times è stata distrutta da Mosca (come confermato da alcune prove), cinquecento morti per il crollo dell’impianto sono stati registrati a Oleshky, regione meridionale di Kherson sulla riva sinistra del fiume Dnipro, coinvolta nell’alluvione, come altre , cui Mosca, secondo l’Onu, impedirebbe di ricevere aiuti.
Intanto, mentre il ministro della Difesa ucraino ha annunciato che dall’inizio della guerra in Ucraina, il 22 febbraio 2022 , a oggi , sono duecentoventimila i soldati russi uccisi, il Presidente ucraino Zelensky, ha dichiarato che l’Ucraina, avendo riconquistato posizioni, può vincere e che ,con i leader africani, in missione negli scorsi giorni sia in Ucraina che a Mosca, si è parlato di pace e non solo di guerra come con Mosca.
Sul fronte diplomatico, il segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha incontrato a Berlino, in un bilaterale, il cancelliere tedesco Scholz, al termine del quale ha dichiarato: “A Vilnius non abbiamo discusso di un invito formale all’Ucraina. E su questo ci sono consultazioni continue e non voglio anticiparle. I membri dell’Alleanza sono già molto concordi sul fatto che le porte della Nato sono aperte. Il 2% destinato alla difesa non è la soglia limite, è il minimo. Viviamo in un mondo pericoloso”.
Scholz , invece, ha detto che nel 2024 la Repubblica federale raggiungerà il 2% delle spese per la Difesa . Insieme poi, Stoltenberg e Scholz hanno ribadito che la Nato non diventerà parte del conflitto e che le porte dell’Alleanza sono aperte a Kiev.
A Pechino, invece, il segretario di Stato, Blinken ha incontrato dapprima il ministro degli Esteri Qin Gang e, poi, il diplomatico cinese Wang Yi.Per quest’ultimo, “Il peggioramento dei rapporti con gli USA, ai minimi dal 1979, sarebbe legato alla percezione errata della Cina da parte di Washington, per cui gli Stati Uniti devono fare una scelta tra dialogo e confronto, cooperazione e conflitto, al fine di invertire la spirale discendente delle relazioni sino-americane, spingere per un ritorno a un binario sano e stabile e lavorare insieme per trovare una strada corretta per la Cina e gli USA per andare d’accordo nella nuova era”.
Il Dipartimento USA, invece, ha definito “costruttivo” il colloquio tra il segretario di Stato USA ,Blinken e il funzionario cinese, Wang. Secondo quanto si legge in una nota, si tratta di “un bilaterale che ha preparato le basi per un nuovo incontro e nel quale vi è stato un confronto sincero, sostanziale e costruttivo e in cui il segretario Blinken ha ribadito la necessità di mantenere aperti i canali diplomatici e di comunicazione su tutto il ventaglio di questioni sul tavolo in modo da ridurre il rischio di fraintendimenti ed errori di valutazione e per verificare cooperazione su questioni internazionali laddove gli interessi di Washington e Pechino possano allinearsi”.
La Cina, inoltre, avrebbe promesso di non fornire armi alla Russia.
La missione diplomatica di Mosca all’Onu, invece, ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza sulle forniture di armi occidentali a Kiev, mentre il Viceministro degli Esteri russo, Grushko, citato dall’agenzia Tass , ha dichiarato che vi è interesse e attesa per la visita a Mosca del cardinale Zuppi, inviato del Vaticano per l’iniziativa di pace per l’Ucraina e ha sottolineato che la Russia apprezza la posizione equilibrata del Vaticano e quella presa personalmente da Papa Francesco.
Infine, il portavoce del Cremlino, Peskov, parlando dell’accordo sulle esportazioni del grano dai porti ucraini , in scadenza il 18 luglio, ha affermato che, quest’ultimo, non ha possibilità di essere rinnovato.