-Approvato ieri, in Consiglio dei Ministri, lo scostamento di Bilancio da 25 miliardi per finanziare il Decreto agosto, ovvero la “manovrina” estiva, che dovrà essere votato dal Parlamento il 29 luglio. Tra le misure contenute nel provvedimento: la proroga del blocco dei licenziamenti e della Cassa integrazione (ma, quest’ultima con dei paletti) fino alla fine dell’anno, la rimodulazione e il rinvio delle scadenze fiscali di settembre, il sostegno alle imprese,specie quelle appartenenti ai settori più colpiti dalla crisi come il Turismo, alle Regioni e ai Comuni, nonché alla Scuola. Al vaglio del Parlamento, fra il 28 e il 29 luglio, le comunicazioni del Premier sull’emergenza Covid19, nelle quali potrebbe essere rimessa al voto la proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre. L’Opposizione di Centrodestra: No a voto sul deficit a scatola chiusa. Il Ministro della Salute Speranza: “Servono 20 miliardi per la Sanità. Sì anche al Mes”. Tensioni nella Maggioranza sulla riforma della legge elettorale.
-UE, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, ha illustrato alla sessione plenaria dell’Europarlamento, l’accordo sul RecoveryFund e sul Bilancio pluriennale UE: “Superati gli errori del passato”. Il Presidente del Consiglio Europeo Michel: “Europa forte e presente”. Approvata ad ampia maggioranza,la risoluzione sull’accordo. Bocciati i tagli ad alcuni programmi UE. Spaccatura in Aula, tra Pd e M5S, che vota con la Lega, contro l’uso del MES.
-Inps, crollo su base annuale delle assunzioni e dei contratti a termine.
di Federica Marengo giovedì 23 luglio 2020
Il Consiglio dei Ministri svoltosi nella serata di ieri ha approvato lo scostamento di bilancio da 25 miliardi per finanziare il decreto agosto, la cosiddetta “manovrina estiva” per finanziare alcune misure a sostegno delle imprese, dei lavoratori, delle Regioni ,dei Comuni e della Scuola.
Si tratta di un ulteriore sforamento dopo quelli messi in campo con i decreti Cura Italia (25 miliardi) e Rilancio (55 miliardi) e dall’ammontare superiore rispetto a quello previsto di 20 miliardi, autorizzato ieri , nel corso della riunione a Palazzo Chigi, tra il Premier Conte , il ministro dell’Economia Gualtieri e i capidelegazione di Maggioranza, che ha preceduto il Consiglio dei Ministri.
Nello specifico, l’indebitamento è così ripartito: 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi di euro nel 2023, 5 miliardi di euro nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi dal 2026. In aumento dunque, l’indebitamento netto (dal 10,4% all’11,9%) mentre il debito salirà dal 155,7% al 157,6.
Vediamo , quali sono le principali misure contenute nella “manovra d’agosto”:
-Lavoro e Imprese: estensione della Cassa integrazione per altre 18 settimane (6-8 miliardi, il costo),ma con dei paletti all’accesso, potrebbero cioè usufruirne solo le imprese con calo di fatturato. In alternativa, le imprese potranno avvalersi di incentivi per le assunzioni sotto forma di decontribuzioni. Prorogati fino al 31 dicembre anche il blocco dei licenziamenti (che potrebbe valere però solo per le aziende che hanno fatto ricorso alla Cig), i contratti a termine in scadenza e lo smart working, esteso anche al settore privato per il 50% dei dipendenti, così come per la Pubblica Amministrazione. In arrivo poi, il rafforzamento del fondo di garanzia centrale per le piccole e medie imprese.
-Fisco: previsto un alleggerimento dei versamenti delle tasse rinviate a settembre per le imprese più colpite con un taglio che dovrebbe valere circa 4 miliardi e una rimodulazione delle scadenze.
-Regioni e Comuni: prevista lo stanziamento di 2, 8 miliardi per le Regioni e di 2 miliardi per i Comuni, al fine di riempire il buco nelle entrate delle amministrazioni territoriali causato dal rinvio della riscossione delle tasse locali causa Covi19.
-Scuola e Turismo: previsti nuovi fondi per il ritorno in aula a settembre in sicurezza e per il sostegno alle imprese del Turismo. A tal proposito, il Consiglio dei Ministri ha anche dato mandato alla ministra dell’Istruzione Azzolina di aprire l’anno scolastico con le attività di integrazione e recupero degli apprendimenti per l’anno scolastico 2020-2021.
Misure, ancor più urgenti alla luce dei dati sull’occupazione resi noti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che ha attestato un crollo nelle assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel 1° quadrimestre dell’anno: sono state infatti 1.493.000, con una contrazione “molto forte” rispetto allo stesso periodo del 2019 (-39%). Un calo, particolarmente rilevante nel mese di aprile (-83%) e di marzo (-45%), a causa del lockdown e della caduta della produzione e dei consumi. A risentirne, tutte le tipologie contrattuali, ma in maniera più accentuata quello dei contratti a termine (stagionali, intermittenti, a tempo determinato, somministrati).
Nel primo quadrimestre del 2020, scrive l’Inps in una nota: “Le cessazioni nel complesso sono state 1.701.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel bimestre marzo-aprile (-47%) a seguito dell’introduzione, il 17 marzo (DL n. 18, 2020, CuraItalia), del divieto di licenziamento per ragioni economiche. Il saldo annualizzato delle posizioni di lavoro, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, già in progressiva flessione nel corso della seconda metà del 2019, è divenuto negativo a febbraio (-29.000) ed è rapidamente aumentato a causa della caduta dell’attività produttiva conseguente all’emergenza sanitaria, passando a -279.000 a marzo e raggiungendo, a fine aprile, il valore di -610.000 posizioni di lavoro, rispetto al 30 aprile 2019. L’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato ad aprile 2020 è risultato pari a -499.000. Risultati significativamente negativi si registrano, sempre a fine aprile, pure per gli intermittenti (-91.000), i somministrati (-133.000) e gli stagionali (-169.000)”.
Tuttavia, lo scostamento di bilancio dovrà essere votato dal Parlamento il 29 luglio, giorno nel quale dovrebbe essere reso noto il Piano Nazionale di Riforma ,che dovrà essere inviato a Bruxelles entro la metà di ottobre per accedere ai fondi del RecoveryFund.
Tale piano, che può contare sulla sintesi operata dal Governo, dopo gli Stati Generali ,tra il programma messo a punto dall’Esecutivo e quello presentato dalla Task Force guidata da Vittorio Colao, riguarderà una serie di ambiti-pilastro: infrastrutture, digitalizzazione, sostenibilità e riforma fiscale. Centotrentasette, i progetti al vaglio, con l’obiettivo di rilanciare il Paese, innovare, e ridurre le diseguaglianze e favorire la coesione sociale e territoriale.
Sul fronte fiscale, si punta a un taglio ulteriore del costo del lavoro, ma anche a una riduzione dell’Iva per chi ricorra ai pagamenti elettronici ,al fine di contrastare l’evasione. Nell’ambito delle infrastrutture, invece, l’obiettivo è portare l’Alta Velocità al Sud, ma anche l’apertura e la ripartenza dei cantieri, la semplificazione delle norme e la sospensione del Codice degli Appalti.
Quanto al lavoro, prevista una revisione del sistema degli ammortizzatori sociali e della Cassa Integrazione. Per Scuola e Sanità , invece, incremento e sviluppo della didattica a distanza e della telemedicina. Infine, per l’Ambiente, si lavora su più fronti: transizione energetica, economia sostenibile, lotta agli sprechi alimentari e mobilità dolce.
Fra il 28 e il 29 luglio, poi, il Presidente Conte riferirà alle Camere sull’emergenza Covid19, in quella circostanza , secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe annunciare la decisione del Governo, (sulla quale dovrà comunque esprimersi il Parlamento), in merito alla proroga dello stato di emergenza al 31 ottobre, come anticipato dal ministro della Salute, Speranza, in un’intervista rilasciata stamane a Radio24.
“Per la sanità sono necessari almeno 20 miliardi di finanziamento. Va bene anche il Mes o qualunque altro strumento, non bisogna avere pregiudizi verso alcuna forma di finanziamento ma l’importante e’ avere le risorse”, ha dichiarato Speranza, evidenziando:“quello che non può succedere assolutamente che non arrivino i soldi per la sanità. Vari gli ambiti da cui partiremo a cominciare dalla medicina del territorio .La seconda ondata del virus in autunno non è certa ma dobbiamo considerarla come possibile. In quanto possibile è chiaro che dobbiamo tenerci pronti. Stiamo continuando a investire risorse sul nostro Servizio Sanitario Nazionale i nostri operatori sanitari hanno imparato meglio in questi mesi come si affronta sul piano clinico il virus, penso che il nostro Paese sia più forte perché conosce meglio l’avversario con cui si confronta. Riusciremo a contenere una eventuale seconda ondata ,se sapremo essere veloci e determinati nell’isolare i casi e nell’individuare i cluster e i focolai”.
Poi, riguardo il rientro in aula di studenti e docenti a settembre, ha spiegato: “Sono convinto che a settembre riapriranno tutte le scuole e in piena sicurezza. Stiamo lavorando per questo. Stiamo lavorando a un rapporto più organico e strutturato tra il Servizio Sanitario Nazionale e le scuole, che già esisteva in base a una norma del 1961 sulla medicina scolastica. Quello che è certo è che non possiamo scaricare solo sulle spalle di presidi e insegnanti una vicenda che è di natura sanitaria. Sto lavorando per costruire questo rapporto organico, faremo test sul personale che lavora nelle scuole prima dell’inizio delle scuole, e poi avremo una fase di campionamento, di verifica e di monitoraggio molto costante. Scuola e sanità devono affrontare insieme la sfida della riapertura”.
Un tema, quello del Meccanismo Europeo di Stabilità , strumento messo in campo dalla Commissione UE, per le spese sanitarie dirette e indirette con l’indirizzo di spesa limitato al solo ambito sanitario legato all’emergenza Covid19, che divide la Maggioranza, con LeU e il M5S contrari alla sua attivazione (i pentastellati, inoltre, nelle ultime ore hanno rilanciato sul tema dell’eliminazione del Patto di Stabilità e Crescita). A favore invece, Pd e Italia Viva , con il segretario dei dem , Zingaretti, che ,evidenziando come il Rilancio del Paese passi attraverso un patto con i giovani (Istruzione e Famiglia) , ha proposto l’istituzione di una Commissione bicamerale per elaborare il piano di riforme.
Divisioni sul Mes, anche nell’Opposizione di Centrodestra. Lega e Fratelli d’Italia, infatti, continuano a dirsi contrari al suo utilizzo, mentre Forza Italia invita il Governo a farvi ricorso,in quanto tale strumento mette a disposizione dell’Italia, risorse immediate (37 miliardi) e con una condizionalità meno stringente di quella stabilità per il RecoveryFund. Divergenze , che però sembrano ricomporsi in materia di scostamento di bilancio, sul quale tutte e tre le forze hanno espresso perplessità. Il segretario della Lega Salvini, ha posto come condizione per il voto sulla nuova manovra in deficit, l’approvazione dell’anno fiscale bianco e lo stanziamento di maggiori fondi per la disabilità, proponendo anche l’introduzione della Flat Tax per 13 miliardi e bocciando la proroga dello Stato di emergenza al 31 ottobre.
Sulla stessa linea, Fratelli d’Italia e Forza Italia: niente voto se il Governo non renderà noto in maniera dettagliata l’impiego dei 25 miliardi di deficit.
Una spaccatura , quella sul Mes, sia nella Maggioranza che nell’Opposizione di Centrodestra, evidenziatasi anche in sede europea, nel corso di un voto su un emendamento, poi bocciato, riguardante il respingimento del Fondo Salva Stati, con il M5S che ha votato Sì insieme con la Lega e Fratelli d’Italia, e Pd che si è espresso per il no con Forza Italia.
Stamane, infatti, la Presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, ha presentato nella plenaria del Parlamento UE, chiamato ad esprimersi con un voto, l’accordo sul RecoveryFund e il Bilancio pluriennale della UE(2021-2027), siglato nel corso dell’ultimo Consiglio Europeo (17-21 luglio), affermando: “La Commissione europea ha avanzato una proposta europea per evitare i riflessi e gli errori del passato, una risposta europea per il rilancio. Sappiamo che l’Europa non è uscita dall’impasse, ma siamo arrivati ad grande spartiacque e l’abbiamo superato rimanendo uniti. Guardate dove siamo arrivati con lo spirito combattivo dell’Europa. È essenziale che il Parlamento europeo svolga un ruolo cruciale in qualità di co-legislatore. Avrà voce in capitolo sulla struttura e sul funzionamento dello strumento. La Commissione garantirà piena trasparenza ed è pronta al dialogo su priorità e spese. I nostri valori ivi compreso il rispetto dello stato di diritto sono il fondamento della nostra unione. Questi valori sono obbligatori e non hanno prezzo. Il Consiglio Europeo ha espresso un pieno impegno volto al rispetto dello stato di diritto e la tutela dei nostri impegni finanziari e io plaudo a questo aspetto anche perché di vitale importanza. Questo quadro finanziario pluriennale è una pillola amara da mandare giù e so che il parlamento è d’accordo con me su questo. Ma dovremmo fare un passo indietro e ricordare il punto di partenza; siamo riusciti a colmare la lacuna della Brexit. Questa volta ci assumiamo una responsabilità per il futuro dell’Europa e tutte queste responsabilità sono sulle nostre spalle comuni e questo onere ce lo assumiamo tutti e con orgoglio, viva l’Europa”.
Parole, quella della Presidente della Commissione UE, riecheggiate dal Presidente del Consiglio Europeo Michel, che ha detto: “Oggi più che mai inviamo un segnale di fiducia e robustezza. L’Europa è presente, è solida è in piedi. Quattro giorni e quattro notti, è stata la durata dei negoziati complessi su questioni complesse. Abbiamo agito rapidamente vista l’urgenza, questa risposta è massiccia e la risposta dell’Europa è più forte rispetto a quello della Cina e degli Usa. E’ la prima volta nella storia europea che ci siamo trovati d’accordo per mutualizzare il debito ed è la prima volta che il nostro bilancio sarà legato allo stato di diritto. Sono convinto che l’Europa è la forza per l’azione. E’un accordo giusto, equilibrato e senza precedenti. La questione dello stato di diritto e dei valori fondamentali è stata discussa dai Capi di Stato e di Governo, ma siamo solo alla fase iniziale, si tratta di un tema centrale, vitale, fondamentale per l’agenda europea. Ho sentito gli eccessi e le frasi diciamolo un po’ miserabili dei partiti estremisti, voi scegliete il ripiegamento su voi stessi, l’odio, la separazione ed il rifiuto. Noi scegliamo la tolleranza, l’apertura e l’unità. E’ un giorno triste per voi, ed un giorno felice per l’Europa e per gli europei”.
La risoluzione sul RecoveryFund e il Bilancio 2021-2027 dell’Unione , è stata poi approvata con 465 voti a favore, 150 contrari e 67 astenuti (tra cui le delegazioni di Lega e Fratelli d’Italia), sebbene l’Europarlamento abbia chiesto di migliorare l’accordo sul Bilancio pluriennale nei prossimi negoziati in merito ai tagli ad alcuni programmi UE ritenuti fondamentali, poiché : “Mineranno le basi di una ripresa sostenibile e resiliente. I programmi faro dell’UE relativi a clima, transizione digitale, salute, gioventù, cultura, infrastrutture, ricerca, gestione delle frontiere e solidarietà sono a rischio di un calo immediato dei finanziamenti dal 2020 al 2021. Inoltre, dal 2024, il bilancio dell’UE nel suo complesso sarà al di sotto dei livelli del 2020, mettendo a rischio gli impegni e le priorità dell’UE”
Il Parlamento, inoltre: “Deplora fortemente il fatto che il Consiglio europeo abbia significativamente indebolito gli sforzi della Commissione e del Parlamento volti a difendere lo stato di diritto, i diritti fondamentali e la democrazia nel quadro del Qfp e del piano di ripresa. Sottolinea inoltre che il regolamento relativo allo Stato di diritto sarà adottato secondo la procedura di co-decisione, quindi con un accordo fra ministri e deputati. I deputati ribadiscono che il Parlamento non darà la sua approvazione al Qfp senza un accordo sulla riforma del sistema delle risorse proprie dell’UE, che includa l’introduzione di un paniere di nuove risorse entro la fine del Qfp 2021-2027, necessarie a coprire almeno i costi relativi al rimborso di Next Generation EU”.
Infine, altro argomento di divisione nelle forze di Governo, la riforma della legge elettorale. Italia Viva infatti, dettasi a favore del sistema maggioritario e non più del sistema proporzionale puro con soglia di sbarramento al 5% (Brescellumo tedeschellum), sostenuto da Pd e 5Stelle, oggetto di accordo sottoscritto al momento della nascita dell’Esecutivo giallo-rosso e nel gennaio scorso su un pacchetto di misure comprendente il referendum sul taglio dei parlamentari e la modifica in Costituzione,ha infatti votato ,presso l’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, con Forza Italia,opponendosi alla messa ai voti in Commissione del testo base chiesta per il 27 luglio da Pd, M5S e LeU ,determinando il rinvio della discussione.
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