Sono passati quasi due giorni dall’annuncio dato dall’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini riguardo al conduttore e al direttore artistico della 70ma edizione del “Festival della canzone italiana” e il designato a rivestire tali ruoli, ovvero, il presentatore televisivo e radiofonico Amadeus ha già le idee chiare e ha raccontato all’Agi, nel corso di un’intervista, come sarà il suo Sanremo.
di Federica Marengo lunedì 5 agosto 2019
L’annuncio è arrivato il 3 agosto : il conduttore e direttore artistico della 70ma edizione del Festival di Sanremo, sarà Amadeus, al secolo, Amedeo Sebastiani. A dare la notizia, l’a.d della Rai, Fabrizio Salini, che ha fornito anche altri dettagli in merito alla kermesse che si svolgerà nella città dei fiori, dal 4 all’8 febbraio 2020.
Assieme al cinquantaseienne conduttore televisivo e radiofonico, storico dj veronese, scoperto da Claudio Cecchetto negli anni Ottanta, si alterneranno sul palco dell’Ariston, nelle cinque serate della kermesse, i volti che hanno costruito la storia del Festival.
“Un Festival di Sanremo all’insegna della coralità e della celebrazione, un Festival con sorprese, un Festival nel segno della storia della Rai che vedrà impegnata l’intera azienda”, ha spiegato Viale Mazzini in una nota, precisando: “Sanremo 70 sarà un ambizioso evento multipiattaforma ideato e costruito dalla Rai che culminerà con le 5 serate al Teatro Ariston e che partirà da un’edizione di Sanremo Giovani che avrà un’apertura ancora maggiore alle nuove tendenze grazie anche alle sollecitazioni emerse dalla filiera musicale nel Tavolo di lavoro tenutosi martedì scorso in Rai e proseguirà con una serie di altri appuntamenti durante il 2020”.
“Ho avuto oggi la notizia che uno aspetta da una vita quando fa il presentatore : il sogno, da quando si è ragazzi, è quello di poter condurre da grandi il Festival di Sanremo”, ha commentato a caldo Amadeus, presentatore con all’attivo successi Rai come : “L’eredità”, “Reazione a catena”, “I soliti ignoti” , in una video-diretta Social, dal suo buon ritiro in Spagna, dicendosi : “felicissimo” e ringraziando “la Rai tutta, dall’amministratore delegato Salini,al direttore di Rai Uno Teresa de Santis, e tutti quanti hanno voluto fortemente che fossi io a condurre il prossimo Festival di Sanremo. E adesso, dopo qualche breve giorno di vacanza , ci metteremo subito al lavoro, perché non dimentichiamo che sarà la 70ma edizione , è un numero importante. Sarà il Sanremo di tutti quanti e quindi: viva Sanremo”.
Poi, intervistato da Antonella Piperno dell’agenzia di stampa Agi, ha svelato qualche dettaglio in più: “Il mio sarà un Festival nazional-popolare, come diceva Pippo Baudo. E la mia mission da direttore artistico, che nasce dalla radio, sarà quella di trovare brani vincitori destinati ad avere un grande futuro come è stato ad esempio per “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri o “Come saprei” di Giorgia. Il Festival comincerà a prendere corpo dopo Ferragosto, quando formerò la squadra di autori, ma ho già cominciato a parlarne al telefono con il vicedirettore di Rai Uno, Claudio Fasulo, responsabile del Festival. Fino a ieri, anche se il mio nome era nell’aria da un po’, non ci avevo lavorato, anche per scaramanzia. Ma sicuramente il mio sarà un Sanremo di tutti, che punterà ad unire la gente perché appartiene alla tradizione e ai ricordi di tutti gli italiani. Io ancora conservo quelli di quando andavo da bambino a vederlo a casa dei miei nonni”.
Inoltre, riguardo la presenza di personaggi “storici” del Festival, ha chiarito: “Essendo il Festival dei 70 anni, non potrà non trovare un incastro tra l’attualità e la storia di Sanremo. Ma la partecipazione dei vecchi conduttori come Antonella Clerici o Fabio Fazio è per ora solo un rumor non confermato. Di certo, c’è solo la presenza di Fiorello, perché l’ha annunciato lui (durante una diretta Social per congratularsi con il collega, che insieme con lui esordì su Radio Deejay) e perché se non dovesse venire lo andrò a prendere a casa io”.
Infine, largo ai ricordi e alle nostalgie dell’adolescenza e a qualche anticipazione sulle canzoni che verranno selezionate, con un appunto, scevro dai pregiudizi, sui Talent show : “Ho cominciato a sognare Sanremo quando avevo 16 anni e presentavo le sagre di Paese, dove mi pagavano con buoni pasto. Poi andavamo a cena con gli amici e loro mi dicevano : “Chissà tra quanto farai Sanremo…”, è un po’ come quando nel tuo gruppetto c’è uno che ci sa fare con il pallone e speri che diventi Maradona. Indubbiamente, il punto più alto della mia carriera, opposto a quello di undici anni fa quando, passato a Mediaset per un preserale, restai fermo un paio d’anni, ma ci sta, il mio mestiere è un po’ come quello dello scrittore che non ha la certezza di scrivere ogni volta un best seller. Da esperienze come quelle, comunque, si impara. Di tutti i Sanremo che ho visto in cinquantasei anni non saprei incorniciarne uno in particolare, ma mi piace molto “Soldi”, la canzone che ha vinto quest’anno, la sento parecchio anche qui in Spagna e soprattutto non mi ha stancato dopo poco, una qualità essenziale… Non sono contro i talent a prescindere, se i ragazzi che vincono sono bravi, perché no, ma non è neanche scontato che la vittoria in un Talent assicuri il successo”.
Quindi, scherzando, ha aggiunto un ultimo particolare sul Sanremo che vedremo: “Anche se sarà un Festival nazionalpopolare, se vengono Lady Gaga o Madonna, non chiuderò certo la porta”.
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