-Quirinale, nel terzo giorno di votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, i Grandi elettori votano ancora scheda bianca, anche se il numero è in calo: 411 voti, contro i 527 di ieri e i 672 della prima giornata. Il nome più votato, con 125 preferenze, è stato quello di Mattarella, seguito dal Guido Crosetto proposto da Fratelli d’Italia,fermo a 114. Entrambe le votazioni, sono state espressione del malessere interno ai partiti di centrosinistra e di centrodestra, rispetto alle loro leadership, che non hanno ancora individuato un candidato su cui accordarsi. Se il centrodestra rilancia la propria rosa di candidati, cui si aggiunge la candidatura “coperta” della Presidente del Senato, Casellati, il centrosinistra, respingendo tali candidature, continua a chiedere un’intesa comune su un candidato di alto profilo o super partes, minacciando in caso di forzature la spaccatura della Maggioranza e il ritorno al voto. Pertanto, sono proseguite per tutta la serata le riunioni tra i partiti, i leader e i Grandi elettori. Da domani, intanto, scatta il voto a maggioranza assoluta e basteranno 505 voti ad eleggere il nuovo inquilino del Quirinale.
-Covid19, mentre secondo i dati Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali), torna a salire di un punto percentuale il tasso di occupazione dei reparti ordinari e di terapia intensiva, e l’OMS, conferma invece un rallentamento dei contagi, pur ribadendo la rischiosità elevata di Omicron, per il CRN l’Italia ha superato il picco dei contagi. Da ciò, le Regioni chiedono al Governo una semplificazione delle norme sulle zone di colori, il conteggio dei malati, la quarantena , la Dad nelle scuole e l’uso del tampone. Al vaglio dell’Esecutivo, anche l’ipotesi di rendere senza scadenza il Super Green Pass per chi abbia effettuato la terza dose, in attesa del via libera di EMA e Aifa a un eventuale quarta dose.
di Federica Marengo mercoledì 26 gennaio 2022
Anche la terza giornata di votazione alla Camera (a maggioranza qualificata, ovvero 2/3 degli aventi diritto al voto) per il nuovo Capo dello Stato si è risolta con un nulla di fatto.
Le schede bianche infatti sono state 411, un numero inferiore però rispetto a quelle di ieri (527),e dalla prima giornata (672) . Il candidato più votato è stato il Presidente della Repubblica uscente Mattarella (125) voti), seguito da Guido Crosetto (114), candidato proposto da Fratelli d’Italia, da Pierferdinando Casini (52), da Paolo Maddalena (61), Giancarlo Giorgetti (19) e Mario Draghi (5), espressione, i primi due più votati, del dissenso interno alle di alcuni partiti alle rispettive coalizioni di centrosinistra e di centrodestra, come il M5S, nell’area progressista, per il quale il Premier Draghi deve restare a Palazzo Chigi, e non traslocare al Colle come vorrebbero i dem e LeU, dovendo rinunciare all’opzione di un Mattarella bis, e Fratelli d’Italia, nell’area liberal-conservatrice, in dissenso con Lega e una parte di Forza Italia (una fazione azzurra, infatti, non sarebbe d’accordo) sulla fuga in avanti relativa alla candidatura della Presidente del Senato Casellati, lanciata dal segretario leghista Salvini con il supporto di una parte di azzurri, rispetto alla rosa di candidati unitaria (Letizia Moratti, Carlo Nordio e Marcello Pera) presentata ieri, in conferenza stampa, insieme con gli altri alleati di centrodestra. Dissenso, che ha condotto Fratelli d’Italia ,dapprima a non rispondere alla prima chiama, e , poi a convergere alla seconda sul nome di uno dei suoi fondatori Crosetto, non votando in maniera compatta scheda bianca con i leghisti e i forzisti.
Dunque, l’eventualità di candidare e votare domani in Aula la Presidente del Senato, oltre a dividere i partiti Lega e Forza Italia dai partiti di centrosinistra (Maggioranza di Governo), che hanno respinto sia la rosa dei candidati del centrodestra che la candidatura della Casellati, minacciando in caso contrario la spaccatura delle forze di Governo e il voto anticipato, li divide anche dal partito di coalizione all’Opposizione Fratelli d’Italia, che chiede di votare uno dei nomi della terna, proposti.
Nel pomeriggio, quindi, e per tutta la serata, si sono tenuti vertici e riunioni tra partiti e leader dei partiti di centrodestra e di centrosinistra, che culmineranno nei confronti di stasera alle 21:00, di Pd e del M5S con i rispettivi Grandi elettori.
Incerta invece la convocazione di un “conclave”, ovvero di un vertice tra tutte le forze politiche, proposto ieri dal segretario del Pd Letta , per trovare un’intesa su un candidato comune di alto profilo istituzionale e “super partes”.
Sul tavolo, secondo le indiscrezioni giornalistiche delle ultime ore, l’ipotesi di una convergenza sul passaggio del Premier Draghi al Colle, nonostante la contrarietà dei pentastellati e di Lega e Forza Italia, vincolato però a rassicurazioni sulla prosecuzione della legislatura , sul Presidente del Consiglio sostituto (tecnico o politico?) e su eventuali cambiamenti nei Ministeri, ma anche la possibilità di un bis della Presidenza di Mattarella o di un’intesa su Casini, che non gode però del consenso del M5S, il quale ha minacciato , in caso di elezione di quest’ultimo, l’uscito dalla Maggioranza.
Tuttavia, nel tardo pomeriggio di oggi, secondo quanto riportato dal sito de Il Foglio, il segretario del Carroccio, Salvini, che ha avuto anche un colloquio telefonico con il Presidente di Forza Italia, Berlusconi, dopo aver annunciato di essere vicino a una soluzione, si sarebbe recato dal giurista Sabino Cassese, dando adito all’ipotesi di una possibile candidatura di quest’ultimo. L’incontro ,però , è stato smentito dalla Lega, i cui parlamentari si sono riuniti con il segretario in serata.
Intanto , si attende domani, quarta giornata di votazioni a Montecitorio, (si inizierà come oggi alle 11:00), come il primo giorno utile per l’elezione del Presidente della Repubblica, abbassandosi il quorum a 505 voti, espressione della maggioranza assoluta, più uno degli aventi diritto a votare.
Non solo, le elezioni del nuovo Capo dello Stato, però. Sul fronte della pandemia, mentre l’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, nel bollettino quotidiano, ha rilevato l’aumento di un punto percentuale sia del tasso di occupazione delle terapie intensive, passate dal 17% al 18%, che dei reparti ordinari, passati dal 30% al 31% e un incremento dei ricoveri nelle intensive in sei Regioni: Friuli Venezia Giulia (24%), Marche (23%), Lazio (22%), Abruzzo (21%), Calabria (17%), Campania (13%) e nelle aree mediche in 5 Regioni: ancora in FVG (37%) ma anche in Liguria (42%), Veneto (26%), Molise (18%, con il +7%), Sardegna (18%), l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato il rallentamento dei contagi nel mondo, pur evidenziando che il livello di rischio resta molto elevato e che la variante Omicron continua ad accrescere il suo dominio a livello globale (89,1%) rispetto alle altre varianti (la Delta al 10, 7%). Nulla poi è cambiato sul fronte dei decessi. Nella stessa settimana, sono stati quasi 50.000, un livello simile a quello della settimana precedente.
In Italia, invece, per il matematico e statistico Sebastiani del CNR il picco dei contagi sarebbe stato raggiunto il 13 gennaio e dunque superato, da ciò le Regioni, anche sulla scorta del 90% della popolazione che ha completato il primo ciclo di vaccinazione e richiami booster (ancora basse le però le somministrazioni sia degli over 50, nonostante l’obbligo vaccinale introdotto che della fascia 5-11 anni), riunitesi ieri in Conferenza, hanno presentato al Governo un documento nel quale chiedono di “normalizzare” la gestione del Covid19, rivedendo le norme sulle zone di colore, che dovrebbero essere abolite, tranne la zona rossa, alla quale nessuno potrebbe accedere , ma in cui non chiuderebbe alcuna attività e in cui per i vaccinati non vi sarebbero restrizioni, la quarantena a scuola, sostituita con l’autosorveglianza per i vaccinati, in caso di contatto con positivi e Didattica a distanza e tamponi solo per i positivi sintomatici ,la revisione della quarantena per i lavoratori essenziali, ridotta a tre giorni con superamento del tracciamento e la modifica nel conteggio dei positivi con l’eliminazione dei ricoverati per altra malattia scopertisi positivi.
Il documento con le richieste delle Regioni, le cui istanze sono condivise dai Sottosegretari alla Salute Costa e all’Istruzione Sasso, è stato oggetto della riunione del Comitato Tecnico Scientifico di questo pomeriggio, e nelle prossime ore verrà comunicata la decisione presa al riguardo, mentre , secondo l’indagine-sondaggio dell’Associazione Nazionale Presidi al 21 gennaio, il 32% di classi erano in Dad nella scuola dell’Infanzia e il 23% nella Primaria, dati, così commentati dal Presidente dei dirigenti scolastici, Giannelli: “Malgrado i mille impegni hanno partecipato circa 1.300 dirigenti, che ringrazio moltissimo, su tutto il territorio nazionale. Rispondendo alle nostre domande ci hanno restituito l’istantanea del numero di classi che lo scorso venerdì erano in DAD e DDI. Parliamo di circa il 32% di classi in DAD alla scuola dell’infanzia e del 23% alla scuola primaria. Per quanto riguarda la scuola Secondaria di Primo e Secondo grado, con una popolazione in larga parte vaccinata, la percentuale di DAD scende al 9% ,cui si contrappone un 29% di classi in DDI (modalità che non è presente nell’infanzia e nella primaria) per un totale di 38% di classi in qualche modo assenti. Per quanto riguarda il personale docente e ATA, la media nazionale degli assenti si attesta intorno al 7%. Si tratta di numeri in evoluzione che noi offriamo alla riflessione collettiva nella convinzione che la trasparenza costituisca presupposto fondamentale per la democrazia. Da settimane denunciamo il caos nel quale sono costrette a lavorare le scuole e la necessità di semplificare le misure di gestione dei casi di contagio. Apprezziamo, quindi, la dichiarazione odierna del sottosegretario Costa riguardante la necessità di ‘mettere in atto una semplificazione delle regole per le scuole’. Speriamo sia la volta buona”.
Sul tavolo del Governo, anche la decisione di rendere senza scadenza il Super Green Pass per chi abbia effettuato il booster, in attesa del via libera dell’Ema, l’Agenzia Europea per i Medicinali e per l’Aifa, l’Agenzia Italiana per il Farmaco, a un’eventuale quarta dose di vaccino. Già deciso, invece e, tradotto in un’Ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza, che da febbraio per gli arrivi dai Paesi UE basterà il Green Pass, il Certificato Verde Digitale, rilasciato con tampone molecolare o antigenico negativo, vaccinazione o guarigione, come raccomandato dal Consiglio UE, che ha abolito il sistema delle mappe di contagio per i viaggi nell’Unione facendo valere solo lo stato di salute delle persone e il Green Pass, valido però 270 giorni (9 mesi e non sei come in Italia). Inoltre , nella stessa Ordinanza, vengono prorogate ed estese le misure relative ai corridoi turistici che riguarderanno anche ulteriori destinazioni: Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (per la sola isola di Phuket), Oman e Polinesia francese.
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