-L’ultimo saluto al Presidente del Parlamento UE Sassoli , scomparso martedì scorso all’età di 65 anni ,nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Presenti, oltre a familiari e amici, i vertici delle istituzioni italiane e UE ed esponenti della politica. Lunedì, la commemorazione a Strasburgo, alla quale prenderà parte anche il Premier Draghi.
-Covid19, il monitoraggio settimanale dei dati della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: aumentati , nell’ ultima settimana l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti, il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari. Tredici, le Regioni e le Province autonome ad alto rischio, con Val d’Aosta che passa in zona arancione e Campania in zona gialla, dove restano Lombardia e Veneto .La variante Omicron, al 3 gennaio, è all’81%, dominante rispetto alla Delta. Parallelamente, in crescita, anche le vaccinazioni per gli over 50, triplicate negli ultimi sette giorni, sebbene siano ancora 2 milioni in questa fascia i non vaccinati. Intanto, le Regioni sono in pressing per modificare il conteggio dei contagiati dal quale scorporare i ricoverati in ospedale positivi asintomatici, ma sia l’Istituto Superiore di Sanità che l’Ordine dei Medici e la Fondazione Gimbe si oppongono. Nel pomeriggio , la riunione del Comitato Tecnico Scientifico, che ha dato il via libera alle nuove regole per il Calcio.
-Quirinale, vertice del centrodestra conclusosi con la candidatura del Presidente di Forza Italia Berlusconi, che la coalizione ha sollecitato a sciogliere la riserva, ma che viene respinta dal centrosinistra e dal M5S, in quanto divisiva. In serata, Renzi, parlerà ai Grandi elettori di Italia Viva. Nel frattempo, nelle Commissioni parlamentari, si esamina la delega Fiscale collegata alla Manovra. Centrodestra chiede: lo stralcio della riforma del catasto e la mini Flat Tax, mentre il M5S chiede il cashback per tutte le spese detraibili e l’easy tax.
di Federica Marengo venerdì 14 gennaio 2022
Si sono svolte stamane, presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, le esequie di Stato del Presidente del Parlamento Europeo, e giornalista, David Sassoli, scomparso martedì scorso all’età di 65 anni per una grave malattia.
Presenti all’interno della Basilica, oltre ai familiari, la moglie e i figli (il cui ricordo è stato particolarmente commovente), e a gli amici e agli ex colleghi del Tg1, i vertici delle istituzioni italiane ed europee, dal Presidente della Repubblica Mattarella alla Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, passando per il Premier Draghi e per i Presidenti di Senato e Camera Casellati e Fico, Ministri ed esponenti di partito.
A celebrare i funerali, seguiti anche all’esterno, in piazza della Repubblica, grazie all’istallazione di una maxischermo, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e amico d’infanzia di Sassoli, che nella sua omelia, ha ricordato il “sorriso mite” del Presidente dell’Europarlamento e il suo impegno a favore dei deboli e per l’abbattimento di muri e diseguaglianze.
Al termine delle esequie, poi, il trasferimento delle spoglie dello stesso Sassoli al cimitero di Sutri,nel viterbese, dove, per sua stessa volontà , ha scelto di risposare.
Lunedì, invece, a Strasburgo, si terrà una commemorazione alla quale dovrebbe prendere parte anche il Premier Draghi.
Funerali di Stato, quelli di Sassoli, che hanno commosso, come la sua prematura scomparsa, l’intera opinione pubblica, distogliendola per qualche ora dagli aggiornamenti sulla pandemia.
A tal proposito, resi noti i dati settimanali sull’andamento dei contagi e dei ricoveri dalla cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, secondo i quali, nella settimana dal 7 al 13 gennaio , l’incidenza di casi è arrivata a sfiorare i 12 mila casi per 100 mila abitanti e l’indice Rt di contagio l’1,56, a fronte dell’1,43della settimana scorsa.
Ancora in aumento, l’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive con il tasso di occupazione delle prime al 27,1%, a fronte del 21,6% di una settimana fa e delle seconde al 17,5% , rispetto al 15,4% della settimana scorsa.
Raddoppiato anche il numero dei casi non associati a catene di contagio , giunto a 649.489 , a fronte dei 309.903, mentre la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% a fronte del 16% di una settimana fa). In diminuzione , anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48%, contro il 50%) . In aumento, invece, la percentuale dei casi diagnosticati attraverso le attività di screening (39%, verso il 34%).
Tredici, dunque, le Regioni e le Province Autonome a rischio alto, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione ; 8 a rischio moderato, tra queste 5 sono ad alta possibilità di progressione a rischio alto. Quasi tutte le Regioni e le Province Autonome, riportano almeno una singola allerta di resilienza. Dieci, riportano molteplici allerte di resilienza.
Da qui, visiti i dati oltre le sogli fissate dell’incidenza (50 casi ogni 100 mila abitanti) e del tasso di occupazione dei reparti ordinari (15%) e delle terapie intensive (10%), da lunedì 17 gennaio, su ordinanza del Ministro della Salute, Speranza, la Campania passerà in zona gialla, mentre la Val d’Aosta in zona arancione; restano in zona gialla, invece, Lombardia e Veneto.
Inoltre, secondo un report lampo dell’Istituto Superiore di Sanità, alla data del 3 gennaio, la variante Omicron è diffusa sul territorio nazionale per l’81% (al 20 dicembre era diffusa al 21%), con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%. È scesa al 19%, invece, la diffusione della variante Delta, predominante per tutta l’estate e l’autunno del 2021.
L’ISS, in una nota, ha sottolineato: “Questi risultati, per quanto non privi di limiti mostrano una rapida diffusione della variante Omicron, in linea con quanto già descritto recentemente in altri paesi europei. Inoltre, non bisogna trascurare il fatto che la variante Delta co-circola nel paese, sia pure con una prevalenza che sta diminuendo progressivamente nel tempo, che suggerisce uno svantaggio competitivo nei confronti di Omicron. La raccomandazione è dunque quella di continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali circolanti e/o emergenti, e in particolare, di quelle a maggiore trasmissibilità e/o con mutazioni correlate ad una potenziale evasione della risposta immunitaria”.
Tali dati sono stati poi commentati dallo stesso Presidente dell’ISS Brusaferro, che ha spiegato: “Nelle ultime settimane l’incidenza ha avuto una crescita molto significativa. I Paesi dell’Unione Europea sono tutti caratterizzati da un’alta incidenza, una curva di crescita in tutti i Paesi, anche se in alcuni comincia a piegare. L’Italia è in “rosso scuro” in quasi tutte le province. Nelle ultime settimane, la crescita dell’incidenza dei casi Covid è molto significativa e l’Rt è sempre sopra soglia. La mappa dell’Italia è caratterizzata, un po’ in tutte le Province, da un rosso scuro che indica alta incidenza e le curve di crescita degli ultimi 14 giorni sono molto significative a eccezione della PA di Bolzano. La fascia di età 20-29 anni è quella con il maggior numero di casi, seguita dalle fasce 10-19 e 30-39. La curva è in crescita anche nella fascia dell’età scolare. Aumentano anche le ospedalizzazioni, anche se in qualche modo nell’ultima settimana sembrano ridursi. L’età mediana dei contagiati è 37 anni, abbastanza costante nelle ultime settimane e nell’ultima ha raggiunto i 1.988 casi in 7 giorni per 100mila abitanti. L’indice di trasmissibilità Rt vediamo come sia differenziato rispetto ai casi sintomatici e ai casi ospedalizzati, ma comunque sempre sopra soglia, sopra quota 1 quindi. Cresce l’occupazione dei posti letto in ospedale, sia in area medica che in terapia intensiva. In terapia intensiva la percentuale è del 17,5%, mentre in area medica sale al 27,1%. La variante Omicron è data all’80.75%, vuol dire che siamo in una fase dove sicuramente nei prossimi giorni Omicron sarà la variante dominante nel nostro Paese . Quanto alle vaccinazioni ,crescono le dosi booster e prime dosi ,ma abbiamo ancora 2,9 milioni di non vaccinati. Il quadro tra i più giovani dice che è vaccinato il 20% dei bimbi tra 5 e 11 anni e l’83% dei ragazzi tra 12 e 19 anni”.
Dati, questi ultimi, confermati dal Commissario all’emergenza Generale Figliuolo, che nel suo report, ha rilevato : “Nella settimana dal 7 al 13 gennaio, 7-13 gennaio, la campagna vaccinale ha fatto registrare oltre 4,5 milioni di somministrazioni, 1,5 in più rispetto alla settimana precedente con una media di oltre 650 mila somministrazioni al giorno. Di queste, più di 2 milioni hanno riguardato la fascia over 50, per la quale le prime dosi sono triplicate nell’arco dei sette giorni, passando da 39 mila a 126 mila circa. In forte crescita, anche il dato relativo ai bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni, in favore dei quali le somministrazioni sono state oltre 356 mila (di cui circa 240 mila prime dosi e 116 mila seconde), con un incremento del 77% rispetto a una settimana fa, quando il totale aveva di poco superato quota 200 mila. La performance settimanale complessiva è in linea con i target indicati dalla Struttura Commissariale alle Regioni/Province autonome”.
Intanto, le Regioni insistono perché il Governo attui una modifica sul conteggio nei bollettini dei malati , eliminando dal computo i ricoverati per cause diverse scopertisi positivi , ma asintomatici e in degenza in reparto non Covid19. Smentita, la notizia dell’ok alla modifica da parte del Ministero della Salute, al momento in via di studio. Tuttavia al riguardo, si sono espressi il Comitato Tecnico Scientifico, riunitosi oggi, l’Ordine dei Medici,l’Istituto Superiore di Sanità, in quanto tale modifica non consentirebbe di monitorare la diffusione delle varianti. Contrario, anche il Presidente della Fondazione Gimbe Cartabellotta, che ha dichiarato: “Il nuovo sistema per rendicontare i pazienti ricoverati per Covid-19 richiesto dalle Regioni prevede una ‘contabilizzazione’ separata tra pazienti ospedalizzati per Covid-19 e pazienti ricoverati per altre patologie, con infezione da Sars-CoV-2 ma asintomatici per Covid-19 . Tale proposta, oltre a sottostimare il reale sovraccarico degli ospedali, aumenta l’impatto organizzativo e il carico di lavoro degli operatori sanitari e presenta numerosi rischi. Bisogna considerare, che il Covid è una malattia multisistemica che colpisce vari organi e apparati, perciò definire lo status di asintomatico è molto complesso. La positività al virus può anche peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni. E poi la nuova rendicontazione è inapplicabile per ragioni organizzative: la gestione di tutti i pazienti positivi, indipendentemente dalla presenza di sintomi, richiede personale, procedure e spazi dedicati, oltre alla sanificazione degli ambienti. Infine le implicazioni medico-legali: la responsabilità di assegnare il paziente ricoverato ad una delle due categorie, con tutte le difficoltà e le discrezionalità del caso, è affidata al personale medico e alle aziende sanitarie, su cui ricadrebbero i rischi. Visto che l’obiettivo delle Regioni è chiaramente solo quello di ridurre la percentuale di occupazione in area medica per evitare il passaggio alla zona arancione o addirittura a quella rossa, allora tanto vale eliminare il sistema dei colori, lasciando ad ogni Regione le proprie responsabilità, sull’entità del sovraccarico ospedaliero e sui ritardi alle cure nei pazienti non Covid”.
Divergenze nel CTS, che oggi ha varato il nuovo protocollo per lo Sport, con lo stop alle partite di calcio se positivo oltre il 35% del gruppo squadra, si sono registrate anche sulla comunicazione quotidiana del bollettino, che per alcuni dovrebbe essere ridotta, in quanto genererebbe solo tensione e ansia negli italiani, e che ,per altri , dovrebbe continuare ad essere reso noto per informare costantemente gli italiani sull’andamento della pandemia.
Non solo Covid19 però. Sul fronte dei lavori parlamentari, prosegue l’iter della delega fiscale collegata alla Manovra, con la presentazione in Commissione degli emendamenti, di cui 5 da parte della Lega e, condivisi dal centrodestra , che chiedono lo stralcio della riforma del catasto e l’introduzione di una mini-Flat Tax, mentre il M5S, ha presentato delle proposte di modifica per ripristinare il cashback per tutte le spese detraibili e introdurre l’easy tax.
Tutto ciò mentre Confartigianato, Cna e Casartigiani, hanno scritto al Premier Draghi, affinché, scaduta la moratoria sui crediti, “L’UE eviti ulteriori rigidità sul credito. La fine della moratoria e il progressivo riallineamento del sistema pubblico delle garanzie, rischiano di trasformare il graduale ritorno alla normalità in un’ulteriore morsa per le imprese che impedisce loro di consolidare una ripresa possibile o, addirittura, di compromettere definitivamente chi non è riuscito ad ancora ad agganciarla. Occorre ricalibrare le politiche di sostegno al sistema produttivo per rispondere alla situazione di elevata incertezza provocata dalla recrudescenza della pandemia, dalla forte crescita dei costi energetici e dalla costante difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. La invitiamo a sensibilizzare le istituzioni europee per evitare l’introduzione di ulteriori rigidità della regolamentazione bancaria che rendono ancora più selettivo e complicato l’accesso al credito per le imprese, specialmente quelle di minori dimensioni”.
Proprio del caro energia e dell’inflazione ha parlato la Presidente della Banca Centrale Europea Lagarde, che ,intervenendo alla Conferenza delle commissioni parlamentari degli Affari europei (Cosac), riunita al Parlamento francese in avvio del semestre di presidenza dell’UE, e, ricordando il Presidente del Parlamento Sassoli, ha spiegato: “Prevediamo che i fattori trainanti dell’inflazione diminuiranno nel corso di quest’anno. Ma comprendiamo che l’aumento dei prezzi è una preoccupazione per molte persone e prendiamo questa preoccupazione molto sul serio. Consentitemi quindi di ribadire che il nostro impegno per la stabilità dei prezzi rimane incrollabile. Adotteremo tutte le misure necessarie per garantire il raggiungimento del nostro obiettivo di inflazione del 2% a medio termine. La rapida riapertura dell’economia ha portato a forti aumenti dei prezzi di carburante, gas ed elettricità. Ha anche portato a un aumento dei prezzi dei beni durevoli e di alcuni servizi, poiché la domanda supera l’offerta limitata. L’inflazione su base annua nell’area dell’euro ha raggiunto il 5% a dicembre, di cui circa la metà proveniente dai prezzi dell’energia. Questi stessi fattori stanno a loro volta pesando sulla crescita nel breve termine, che ha rallentato alla fine dello scorso anno. L’aumento dei prezzi dell’energia sta riducendo i redditi delle famiglie e intaccando la fiducia, mentre le strozzature nell’offerta stanno portando a carenze nel settore manifatturiero. L’economia europea sta già diventando più verde man mano che i consumatori cambiano i loro comportamenti e le nuove norme entrano a regime e sono fiduciosa che questo alla fine fornirà una nuova fonte di crescita per l’Europa”. Ma se la capacità della forniture non si adatta abbastanza rapidamente, la transizione potrebbe rivelarsi difficoltosa. Una possibile conseguenza è una maggiore volatilità dei prezzi dell’energia, poiché devono essere utilizzate tecnologie ponte come il gas naturale per colmare le lacune nella produzione di energia. E c’è il rischio che ciò possa incidere sulla fiducia del pubblico nella decarbonizzazione. Quindi la soluzione deve essere accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili , e in altre tecnologie verdi , in modo che entrino a regime più rapidamente. La nostra risposta congiunta alla pandemia ha mostrato cosa possiamo ottenere quando agiamo insieme. Stiamo uscendo dalla crisi più forti e con solide basi su cui costruire. Ma c’è ancora molto da fare e non dobbiamo lasciare che la nostra determinazione svanisca con il passare dell’urgenza della crisi. Durante l’ultima presidenza francese della UE, il presidente Nicolas Sarkozy ha detto che l’Europa deve darsi i mezzi per svolgere il ruolo che deve avere nel nuovo mondo che sta emergendo Queste parole suonano ancora vere oggi. Oggi, abbiamo l’opportunità di prendere decisioni che ci consentiranno di padroneggiare la prossima fase delle sfide che dovremo affrontare. Questo è il modo migliore per dimostrare ai nostri concittadini e al mondo intero che l’euro ci unisce e, unendoci, ci rende più forti”.
Sul fronte corsa al Colle, mentre indiscrezioni di stampa hanno rivelato dell’incontro avvenuto in mattinata a Palazzo Chigi tra uno dei padri fondatori di Forza Italia Gianni Letta, che ha esortato le forze politiche a perseguire la via dell’unità e della pacificazione indicata dal Presidente del Parlamento UE Sassoli, e il capo gabinetto del Presidente del Cosiglio Draghi, i partiti della coalizione di centrodestra (compresi : UDC di Cesa, Coraggio Italia! di Toti e Brugnaro e Noi con l’Italia di Lupi), riunitisi presso la residenza romana del Presidente di Forza Italia Berlusconi, al termine del vertice, hanno diffuso una nota ufficializzando il sostegno alla candidatura dell’ex Premier (per il leader leghista Salvini, a condizione che il Governo prosegua con o senza Draghi a Palazzo Chigi), purché quest’ultimo sciolga la riserva in merito.
Una candidatura , quella di Berlusconi, nuovamente respinta e definita “irricevibile” da tutto il centrosinistra, Italia Viva inclusa, e dal M5S (il quale ha però aperto alla trattativa con Salvini) che chiedono unità intorno a un alto profilo istituzionale, (non leader di partito ) super partes.
Si attendono dunque ulteriori sviluppi, anche alla luce della Direzione del Pd convocata per domani mattina e del confronto di Matteo Renzi con i Grandi Elettori di Italia Viva di questa sera.
©Riproduzione riservata