di Federica Marengo martedì 2 agosto 2022
-Nella centosessantunesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato a bombardare sia la regione nord-orientale che quella meridionale del Paese.
Colpita, infatti, per trentaquattro volte da missili russi, la regione a Nord-Est di Donetsk,con sedici dei suoi insediamenti, così come Kharkiv,dove due sistemi missilistici Hiimaris USA hanno distrutto un’impresa e cinquantatreé combattenti ucraini sono rimasti uccisi.
A Vinnytsia,poi, abbattuti due missili russi.
Ancora sotto assedio, nel Sud, Mykolaiv, dove sono stati danneggiati dagli attacchi russi almeno settanta edifici, mentre a Kherson, dov’è in atto la controffensiva ucraina, le forze speciali ucraine hanno catturato in battaglia undici soldati russi e le truppe di Mosca hanno bombardato, a loro volta, un minibus, causando la morte di tre persone.
Quanto alla questione del grano, mentre la prima nave con in cereali ucraini che ha lascito ieri il porto di Odessa, è arrivata in serata a Istanbul e quivi sarà sottoposta all’ispezione dei delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite, come stabilito dall’accordo firmato nel luglio scorso,il Presidente ucraino Zelensky, nel corso del suo consueto discorso serale alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, ha frenato gli entusiasmi, sottolineando come sia ancora presto per celebrare una piena ripresa delle esportazioni del grano, in quanto bisognerà aspettare per valutare come procederà l’intesa e se la sicurezza sarà veramente rispettata.
Inoltre, tramite il capo dell’ufficio della presidenza di Kiev, Yermak, e il consigliere del Presidente Zelensky, Podolyak, è stato ribadito che l’Ucraina non farà nessuna concessione in termini di indipendenza e integrità territoriale e sovranità e che l’Occidente dovrebbe chiudere le relazioni diplomatiche con la Russia.
Mosca, invece, che ha riconosciuto come organizzazione terroristica il battaglione ucraino Azov, vietandone le attività nella Federazione russa, tramite la portavoce del Ministero degli Esterik, Zakharova, ha esortato Kiev a rispettare anche la seconda parte dell’accordo relativo al grano, ovvero: garantire la sicurezza delle navi nei porti del Mar Nero e nelle acque territoriali dell’Ucraina e la rimozione degli ostacoli finanziari e logistici, in conformità con il memorandum d’intesa bilaterale tra la Russia e il segretariato delle Nazioni Unite, sulla promozione degli alimenti e dei fertilizzanti e dei prodotti alimentari russi ai mercati mondiali, altrimenti, a causa delle politiche irresponsabili dell’Occidente, il mondo potrebbe non essere rifornito di decine di milioni di tonnelate di grano russo.
Infine, dopo l’invio da parte della Commissione UE della prima tranche di aiuti da 500 milioni di euro, gli USA hanno annunciato lo stanziamento di un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 550 milioni di dollari.
Quanto alla politica interna italiana, all’indomani di un fitto botta e risposta tra il segretario dem Letta e il fondatore di Azione Calenda e , dopo un incontro svoltosi questa mattina al quale hanno partecipato anche le capigruppo alla Camera e Senato del Pd, Serracchiani e Malpezzi, il coordinatore della segreteria dem , Meloni e per +Europa, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, siglato l’accordo per le elezioni politiche del 25 settenbre tra il Pd e Azione e +Europa, che si aggiungono ad Articolo1, LeU, Socialisti , Demos e Impegno civico di Di Maio.
Punti rilevanti dell’accordo: il no alla candidatura di personalità divisive negli uninominali (ex M5S e Forza Italia), il no alla candidatura dei leader dei partiti negli uninominali (Di Maio, Calenda e Letta). Uninominali, che saranno così ripartiti: 70% al Pd e 30% a +Europa/Azione. Letta sarà riconosciuto come “frontrunner” per i democratici, mentre Calenda “frontrunner” per Azione/+Europa e liberali.
Quanto al programma, accordo nettissimo su agenda Draghi, dal no alle tasse e revisione del Reddito di Cittadinanza a Rigassificatori.
In serata, il segratario dem Letta ha incontrato alla Farnesina il leader di Impegno civico, nonché ministro degli Esteri, Di Maio che riunirà in serata i gruppi del suo partito , mentre domani incontrerà alle 15:00 Bonelli e Fratoianni, i quali hanno dichiarato di non sentirsi vincolati all’intesa e di volere dei chiarimenti sulle questioni ambentale e sociale.
Corsa solitaria dunque , per Italia Viva, cui pure il Pd ha rivolto un appello ad aderire all’alleanza democratico-progressista, in quanto, il fondatore, Renzi, ha ribadito il suo proposito di costituire un Terzo Polo autonomo.
Nessun apparentamento, anche per il M5S, il cui Presidente Conte, ha definito tale alleanza: “nuova ammucchiata che va dalla Gelmini dei tagli alla scuola, passando per Calenda , che non ha mai messo il naso fuori da una Ztl”, sottolinendone l’omogeneità del programma: “Si riconoscono nell’agenda Draghi. Salario minimo legale, lotta all’inquinamento e alla precarietà giovanile saranno fuori dalla loro agenda. Nessun problema, ce ne occupermo noi”.
In casa centrodestra invece, già ricompattatosi a lievello di coalizione, riunione nel primo pomeriggio alla Camera, in una sala del gruppo leghista, sui collegi (si è iniziato dalle candidature unitarie nelle circoscrizioni estere) e sul programma, che, sul piano delle riforme prevedono l’Autonomia regionale, sollecitata dalla Lega e il Presidenzialismo (l’elezione diretta del Presidente della Repubblica), voluta e sostenuta da Fratelli d’Italia, mentre sul piano dei provvediementi economici, capisaldi sono il taglio delle tasse (mediante la tassa piatta o flat tax), la sicurezza e la gestione dell’immigrazione.
Sull’alleanza Pd-Azione/+Europa, il coordinatore di Forza Italia, Tajani, ha definito il partito di Calenda, cui hanno aderito le ex azzurre, Gelmini e Carfagna, ancora ministre del Governo Draghi, rispettivamente delle Regioni e delle Autonomie regionali e del Sud, “quinta colonna del Pd e della sinistra”, accusando la nuova coalizione costituitasi di volere introdurre la patrimoniale “per qualche posto in più”.
Per la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, invece, tale alleanza “fa chiarezza sulle forze in campo alle prossime elezioni. A misurarsi con il centrodestra e FdI ci sarà la solita sinistra. Il Pd, la sinistra estrema e Azione, la costola del Pd presieduta dall’europarlamentare eletto nel Pd, Carlo Calenda. Finisce la storiella di Azione , partito moderato, alternativo alla sinistra tutta tasse, assistenzialismo e nemica del ceto produttivo”.
Il Presidente di Forza Italia, Berlusconi, invece, che nel pomeriggio ha pubblciato sui social il simbolo per il voto degli italiani all’estero,con il suo nome e quelli di Meloni e Salvini, ha sottolineato come si tratti “della solita sinistra coalizzatasi contro il centrodestra e tutta tasse”, mentre il segretario della Lega, Salvini, che ha sollecitato agli alleati l’indicazione dei nomi dei Ministri più importanti prima del voto, riferendosi all’accordo Pd, Azioen/+Europa, ha parlato di un “accordo per le poltrone e per la spartizione dei collegi elettorali”, e di “ius soli, cittadinanza facile e patrimonoiale come priorità del centrosinistra”, contrapponendovi le priorità del centrodestra tra le quali, il taglio delle tasse, la sicurezza e la gestione dell’immigrazione.
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