di Federica Marengo domenica 22 maggio 2022
-Nell’ottantasettesima giornata di guerra in Ucraina, le truppe russe sono andate avanti nel loro tentativo di sfondare da quattro direzioni diverse Severodonetsk, nel Donbass, colpendo ponti, palazzi e scuole, anche se , per ora, sembrano essere stati respinti dalle forze ucraine. Massicci attacchi russi, poi, sono stati registrati anche a Donetsk , nella città di Galovka, dove è stata distrutta l’Università locale, sede della facoltà di Lingue straniere e nel Luhansk, dove è stato distrutto un ponte.
Tuttavia, i bombardamenti russi non hanno risparmiato neppure alcuni villaggi intorno alla capitale, Kiev ,e le regioni di Zaporizhzhia e di Zhytomir, mentre a Bucha, già teatro di una strage di civili ad opera dell’esercito russo, sono stati trovati i corpi di altre due persone uccise.
Non solo le regioni nord-orientali dell’Ucraina, però. Attacchi russi, infatti, sono stati registrati anche nel Sud del Paese, a Kherson , a Odessa e a Mykolaiv, dove le forze russe hanno rivendicato di aver distrutto depositi di munizioni e sistemi anti drone.
Intanto, smentita da parte del Cremlino l’apertura a una trattativa sullo scambio tra i soldati dell’Azovstal, prigionieri di Mosca e l’oligarca russo Medvedchuk, arrestato dalle forze di Kiev, proposta dal Presidente ucraino Zelensky, il quale, nel suo videomessaggio serale alla popolazione, ha sottolineato: “La situazione in Donbass è estremamente difficile. Come nei giorni precedenti, l’esercito russo sta provando ad attaccare Sloviansk and Sievierodonetsk, le forze ucraine stanno contenendo l’offensiva ogni giorno”. Tuttavia, essendo stato state preservate le vite degli stessi militari, Zelensky, non ha escluso il raggiungimento di una possibile intesa con il Cremlino.
Quest’ultimo , poi, è intervenuto presso la Rada, il Parlamento ucraino, in occasione della visita del Presidente polacco Duda, nel quale ha ringraziato per gli aiuti militari ed umanitari forniti dalla Polonia, denunciando più tardi i rischi di una crisi alimentare globale: “Oggi, ci sono 22 milioni di tonnellate (di grano) bloccate e i russi lo rubano costantemente e lo portano da qualche altra parte. La comunità mondiale deve aiutare l’Ucraina a sbloccare i porti marittimi, altrimenti la crisi energetica sarà seguita da una crisi alimentare. La Russia ha bloccato quasi tutti i porti e tutte le opportunità marittime per esportare cibo: il nostro grano, orzo, girasole e altro ancora. Queste strade devono essere sbloccate perché ci sarà una crisi nel mondo. Ci sono diversi modi per sbloccarla e un modo è l’esercito. Ecco perché ci rivolgiamo ai nostri partner con la richiesta di armi”.
Il Presidente polacco Duda, invece, al cospetto dei parlamentari ucraini, ha dichiarato: “Si sono sentite voci preoccupanti, che sostengono che l’Ucraina dovrebbe cedere alle richieste di Putin. Solo l’Ucraina ha il diritto di decidere del suo futuro…niente su di voi senza di voi”, assicurando il proprio sostegno per l’ingresso del Paese nell’Unione europea e ringraziando gli ucraini per la loro resistenza.
Proprio a proposito dell’ingresso nell’Unione dell’Ucraina, il neo ministro francese per gli Affari europei, Clement Beaune, ha affermato che: “L’ingresso dell’Ucraina nell’Ue richiederà 15 o 20 anni, sarà una procedura molto lunga. Nel frattempo Kiev potrebbe entrare a far parte della comunità politica europea proposta dal presidente Emmanuel Macron”, mentre il Vice Presidente della Commissione UE, Timmermans, ospite della trasmissione di Rai Tre ,“Mezz’ora in più”, ha dichiarato: “Io penso che c’è un cambiamento non utile per Putin e gli dà da fare. Anche nel potere russo ci sono divisioni. Probabilmente questo durerà molto tempo e Putin non sta in una buona posizione: ora è più debole di prima e domani sarà più debole di oggi. Nella società russa, passo dopo passo, c’è un cambiamento, soprattutto dalle madri che non vedono i figli e si chiedono cosa stia succedendo. Poi ora ci sono espressioni di protesta nei concerti. Gli amici di Putin sono molto zitti, anzi non abbiamo visto nessuno, anche in Italia. Sono sotto il tavolo, ma dovrebbero essere più chiari e dire ‘ci siamo sbagliati. Sono ottimista, perché nelle elezioni i populisti hanno perso e il solo populista che ha vinto è Orban, che è amico di Putin. Loro parlano di libertà ma poi non vogliono una società libera, con la stampa libera. Non è solo un battaglia per l’economia, ma anche sui valori dei cittadini e non possiamo perdere questa battaglia”.
Parole, che hanno avuto una forte eco in Italia, con Fontana, deputato della Lega, partito considerato in UE “populista” e vicino al Cremlino, che ha replicato: “Timmermans è stato fuori luogo e inopportuno. Si preoccupi dei disoccupati , risparmi il fiato per qualcosa di più costruttivo e utile alle comunità”.
Già questa mattina, il segretario del Carroccio, Salvini, aveva ribattuto all’intervista del Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni a La Stampa, rilasciata alla vigilia delle Raccomandazioni della Commissione UE agli Stati membri, in cui quest’ultimo ha messo in guardia l’Italia dal pericolo della recessione, se non otterrà i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mediante l’attuazione delle riforme, specie quella del Fisco ,con la riduzione del cuneo fiscale e del Catasto, con la revisione delle aliquote relative e la riduzione della spesa e del debito pubblico.
Già in settimana, il Premier Draghi aveva esortato i partiti di Maggioranza a trovare un accordo sulla riforma della Concorrenza e , in particolare, sulle liberalizzazioni e le concessioni balneari, pena la fiducia sul Ddl da approvare entro maggio, proprio per non perdere l’accesso ai quasi 200 miliardi dei fondi europei, trovando appoggio nel Pd, in Italia Viva e nel M5S, mentre Lega e Forza Italia, con la sponda dell’alleato di coalizione all’Opposizione Fratelli d’Italia, insistono sulle indennità e le prelazioni per le imprese.
Il leader leghista, Salvini, infatti, lamentando dal palco della scuola di formazione politica del Carroccio l’eccessiva ingerenza della UE , ha sottolineato: “Siamo in grado di governarci da soli, la UE si occupi di pace e lavoro. Noi siamo in grado di spendere bene i soldi prestati”. Non è mancato poi, anche un botta e risposta tra lo stesso Salvini e la ministra per gli Affari regionali, in quota Forza Italia, Gelmini, che, riecheggiata dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Brunetta, anch’esso in quota forzista, ha mostrato perplessità in merito alle posizioni espresse negli ultimi giorni,nel corso della Convention del partito, dal Presidente Berlusconi sulla guerra in Ucraina e la necessità di convincere gli ucraini ad accettare le condizioni di pace del Presidente russo Putin, poi chiarite dallo stesso ex Premier, che ha ribadito la posizione atlantista , europeista e di sostegno all’Ucraina, Paese aggredito dalla Russia, di Forza Italia.
Il segretario leghista ha infatti invitato la Ministra Gelmini a “contare fino a cinque, “Prima di criticare Silvio Berlusconi”, in quanto “Silvio Berlusconi è Silvio Berlusconi, con tutto quello che ha fatto nella vita. A uno può piacere o meno, ma lascia traccia nella storia del nostro Paese”, suscitando la reazione piccata della Ministra, che ha sottolineato: “Invito il segretario della Lega, Matteo Salvini, a rispettare il dibattito interno ad un partito che , per il momento , non è il suo. Ho posto in Forza Italia un tema di linea politica su una posizione che comprendo bene non sia quella di Salvini, ma che riguarda la collocazione europeista ed atlantista di Forza Italia. Un problema che evidentemente esiste, visto che per due volte il partito è dovuto intervenire a chiarire, a prescindere da me”.
Tornando alla guerra in Ucraina, nella serata di ieri, il Premier Draghi , che stamane si è congratulato con il nuovo Primo Ministro dell’Australia, Anthony Albanese, cui ha assicurato cooperazione per promuovere lo sviluppo sostenibile, il raggiungimento degli obiettivi climatici e la sicurezza globale, ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente ucraino Zelensky , nel quale , secondo quanto riferito in una nota di Palazzo Chigi, ha assicurato: “Il costante sostegno dell’Italia all’Ucraina, anche con riferimento alla necessità di approvare il sesto pacchetto di sanzioni, all’esigenza di sbloccare i porti e al supporto per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue”.
Infine , mentre il Presidente USA Biden dal Giappone, nell’ambito del suo tour in Asia, per consolidare la cooperazione con i Paesi asiatici, ha annunciato lo stanziamento di altri 40 miliardi di dollari di aiuti in armi a Kiev, è sceso in campo nuovamente per la pace e per la ripresa dei negoziati tra Russia e Ucraina, il Vaticano, con Papa Francesco e il Segretario di Stato Parolin.
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