di Federica Marengo sabato 21 maggio 2022
-Nell’ottantaseiesima giornata di guerra in Ucraina, gli attacchi russi si sono concentrati nella regione a Sud-Ovest del Paese e ad Est. Bombardamenti si sono registrati infatti sulle città di Izyium, Donetsk e Lugansk. In particolare, a Severodonetsk, ieri, una bomba ha distrutto una scuola, in cui si erano rifugiate 200 persone, uccidendone 6, tra cui anche dei bambini. A Nord-Ovest, invece, le forze ucraine hanno riconquistato una parte della regione di Kharkiv.
Nella regione meridionale,il Ministro della Difesa russo Konashenkov, ha rivendicato la conquista di Mariupol, dopo l’evacuazione degli ultimi soldati della resistenza ucraina, guidata dal battaglione nazionalista Azov, evacuati dall’acciaieria Azovstal ( ora in mano russa e a rischio processo), uno degli obiettivi principali di Mosca nelle ultime settimane, per rivendicare il successo dell’”operazione militare speciale”e l’avvenuta denazificazione dell’Ucraina.
Nel mirino dell’esercito di Mosca, anche Odessa, dove sono stati colpiti basi militari ucraine e depositi di carburante e di armi, e Mykolaiv, con l’obiettivo di estendere la conquista alla regione filo-russa della Transnistria , al confine con la Moldavia, cui la Gran Bretagna ha assicurato aiuti in armi per proteggersi da possibili attacchi da parte di Mosca.
A Zhytomyr, distrutto, con missili Kalibr lanciati dal Mar Nero, “un enorme lotto di armi occidentali” destinate all’Ucraina.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel suo consueto videomessaggio alla popolazione, pubblicato nella serata di ieri sui suoi canali social e in un’intervista rilasciata a un canale della Tv ucraina, ha invitato i partner internazionali a firmare un accordo multilaterale che preveda la confisca dei beni e delle proprietà russe in altri Paesi per compensare i danni causati da Mosca durante la guerra e ha promesso che i combattenti dell’acciaieria di Azovstal saranno riportati a casa, “con la collaborazione dei partner che si sono assunti la responsabilità”.
Inoltre, Zelensky, ha specificato che : “Solo la diplomazia potrà mettere fine al conflitto in corso in Ucraina. La fine del conflitto sarà diplomatica; la guerra sarà sanguinosa, vi saranno combattimenti, ma avrà definitivamente fina attraverso la diplomazia. La ripresa dei negoziati dipenderà molto se i russi salveranno la vita dei difensori del Mariupol”.
A tal proposito, Mosca, aprendo a Kiev, avrebbe avanzato la proposta di liberare le truppe di Azov , in cambio della liberazione dell’oligarca Medvedchuk.
Nella giornata di oggi, invece, lo stesso Zelensky ha chiesto ai Ministri della Difesa di oltre 40 Paesi, che si riuniranno lunedì da remoto nella cosiddetta “Ramstein bis”, una decisione positiva in merito alla fornitura a Kiev del lanciarazzi multiplo MLRS, mentre il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, in merito al rischio di una crisi alimentare e umanitaria globale, specie nei Paesi come l’Africa, via Twitter, ha annunciato che: “Insieme ai partner, l’Ucraina ha stabilito due rotte terrestri alternative per consegnare le esportazioni di cibo e salvare l’Africa e altre regioni dalla carestia. Bloccando i nostri porti, la Russia mette a rischio fame milioni di persone. La Russia deve porre fine al blocco per consentire la piena e libera esportazione”.
Sempre Mosca, poi, tramite il Ministero degli Esteri, ha reso nota una lista di quasi mille cittadini degli Stati Uniti cui viene vietato l’ingresso in Russia. Tale lista, conta 963 cittadini, compreso il Presidente americano Biden. La misura è stata presa in risposta alle sanzioni anti-russe degli Usa. Oltre a Biden, il bando include il segretario di Stato Anthony Blinken e il capo della Cia William Burns,l’attore Morgan Freeman e l’ad di Facebook-Meta , Zuckergerg e alcuni cittadini canadesi , tra cui la moglie del Premier Trudeau.
Proprio il Presidente USA Biden, in visita in Corea del Sud nell’ambito di un tour asiatico per consolidare leadership e alleanze, ha firmato il pacchetto di aiuti da quasi 40 miliardi di dollari per sostenere lo sforzo militare di Kiev contro l’invasione russa, per il quale è stato ringraziato via Twitter dal Presidente ucraino Zelensky: “Grato al Presidente Usa per aver firmato il provvedimento sull’ulteriore supporto per l’Ucraina. E’ fondamentale la leadership degli Usa, del presidente Biden e del popolo americano nel sostenere la battaglia dell’Ucraina contro l’aggressore russo. Restiamo in attesa di nuova, potente assistenza per la difesa, che oggi serve più che mai”.
In merito alla questione dell’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia, mentre Mosca ha minacciato di voler costruire 12 basi militari tra il distretto della Russia Occidentale e la Siberia, in risposta all’allargamento UE e atlantico e ha interrotto il flusso di gas verso la Finlandia,(ufficialmente per non aver pagato le forniture in rubli) , il Presidente turco Erdogan, contrario all’ingresso di tali Paesi nell’Alleanza Atlantica, in quanto “ospiterebbero terroristi curdi del Pkk”, ha avuto un colloquio telefonico con la Premier svedese Magdalena Andersson e con il Presidente finlandese Niinisto.
Nella nota diffusa dalla presidenza turca, al termine del confronto con i rappresentanti dei due Paesi Baltici, si legge che: “Ignorare i gruppi terroristici che pongono una minaccia alla Nato non è compatibile con lo spirito di amicizia e alleanza. E’ il più naturale diritto di Ankara aspettarsi rispetto e supporto alla sua lotta legittima contro quella che rimane una chiara minaccia alla sua sicurezza nazionale ed al suo popolo”, mentre il Presidente finlandese Niinisto, definendo la telefonata con il Presidente turco Erdogan “aperta e diretta”, ha dichiarato: “Ho affermato che, in quanto alleati della Nato, Finlandia e Turchia si impegneranno per la reciproca sicurezza e le nostre relazioni così si rafforzeranno. La Finlandia condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. Lo stretto dialogo continua”.
Stessa condanna del terrorismo ,espressa dalla Premier svedese Andersson.
Al riguardo, invece, via Twitter, il Segretario generale della Nato, Stoltenberg ha sottolineato: “Ho parlato con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nostro apprezzato alleato, dell’importanza della porta aperta della Nato e delle domande di adesione di Finlandia e Svezia. Siamo d’accordo sul fatto che le preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti gli alleati debbano essere prese in considerazione e che i colloqui debbano continuare per trovare una soluzione”.
In merito alla politica interna italiana, due sono i temi al centro del dibattito della Maggioranza e dell’Opposizione: un quarto invio di armi (anche “pesanti”) a Kiev e il varo del Ddl Concorrenza, in stallo in Commissione Industria del Senato per via della mancata intesa sulle liberalizzazioni e , in particolare, sulla questione delle concessioni balneari.
Sul nuovo invio di armi, netta la divisione tra Pd, LeU, Italia Viva, favorevoli a sostenere la linea del Governo e la linea UE, e M5S e Lega , contrarie, con i pentastellati che insistono su un ulteriore passaggio parlamentare del Premier Draghi ,seguito da relativa votazione delle Camere. Al riguardo, il Presidente pentastellato Conte, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Paìs, ha spiegato : “Più che continuare a inviare armi a un Paese che è sufficientemente armato – sostiene l’ex premier – i Paesi europei dovrebbero lavorare con la massima intensità agli sforzi diplomatici”. Conte ricorda che “il M5S si è dichiarato favorevole ad aiutare militarmente l’Ucraina sin dall’inizio, ma è stata una decisione molto sofferta dopo tre invii di armi. L’ Italia ha già dato il suo contributo. Ora deve impegnarsi per sforzi diplomatici più intensi, si deve evitare un’escalation militare. Il ministro degli Esteri Di Maio, sta lavorando in questa direzione ed è convinto degli sforzi diplomatici per arrivare ad un cessate il fuoco. Il M5S pone questioni politiche, non strumentali. Sosteniamo i negoziati, non abbracciamo il riarmo. Sono questioni di buon senso e non vedo possibile che non ci ascoltino” replica a chi gli chiede se sia possibile un’uscita dal governo del Movimento, forza di maggioranza in Parlamento, nel caso in cui non venissero ascoltate le loro istanze sulla crisi ucraina”.
Per la centralità della diplomazia , anche il segretario del Carroccio, Salvini, mentre il Presidente di Forza Italia Berlusconi, “sceso di nuovo in campo”, dopo le sue dichiarazioni di ieri dalla Convention del partito, a Napoli, sulla posizione “cobelligerante” assunta dall’Italia, inviando armi e sulla necessità di interrompere tale invio e comunque non pubblicizzarlo e di favorire la pace tra Russia e Ucraina, persuadendo gli ucraini ad accettare le condizioni poste dal Presidente russo Putin, che hanno suscitato perplessità in una parte degli azzurri (vedasi la reazione della ministra per gli Affari regionali, Gelmini) , quest’oggi , nella giornata conclusiva della riunione del partito, ha corretto il tiro, precisando: “L’Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi. Forza Italia è e rimarrà sempre dalla parte dell’Europa, dalla parte dell’Alleanza Atlantica, dalla parte dell’Occidente, dalla parte degli Stati Uniti. Non possiamo che condividere quindi gli appelli di quanti , primo fra tutti Papa Francesco , invocano di fare ogni sforzo per giungere alla pace al più presto. Per porre fine all’orrore della guerra, e al tempo stesso per garantire al popolo ucraino il suo legittimo diritto all’indipendenza e alla libertà”.
Per il sì al nuovo invio di armi a Kiev, l’Opposizione di Fratelli d’Italia; per il no, quella di Sinistra italiana.
Quanto al Ddl Concorrenza e al nodo delle liberalizzazioni e delle concessioni balneari, ancora da sciogliere, tanto da indurre il Premier Draghi a porre l’aut aut della fiducia sul provvedimento, qualora non fosse trovato un accordo tra le forze di Governo, e a scrivere ai Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, affinché calendarizzino l’esame del decreto (al vaglio della Commissione Industria del Senato da martedì) ,da approvare entro maggio, pena il mancato raggiungimento di uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la perdita conseguente dei finanziamenti UE, Forza Italia e Lega, su posizioni divergenti da quelle degli altri partiti di Maggioranza (Pd, M5S e Italia Viva),con la sponda del partito alleato di coalizione all’Opposizione Fratelli d’Italia, ribadiscono la necessità di tutelare le imprese da “espropri”, con indennizzi e prelazioni.
Infine, in merito alla pandemia da Covid19, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità il Report che integra i dati del monitoraggio settimanale elaborati in collaborazione con il Ministero della Salute, secondo cui, l’efficacia del booster contro la forma severa della malattia è dell’88%, in calo al 70% , con due dosi. Sale , poi, l’età dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva, ma diminuisce l’incidenza in tutte le fasce d’età.
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