di Federica Marengo mercoledì 23 marzo 2022
Altra notte di bombardamenti russi sulle varie città dell’Ucraina, quella che segnato il passaggio al ventottesimo giorno di guerra. La situazione più drammatica si è registrata a Mariupol, nel sud del paese, dove è stato sequestrato un convoglio umanitario di 11 pullman vuoti, diretti in città per raccogliere rifugiati ucraini. Le truppe russe, avrebbero preso i bus insieme con gli autisti e il personale d’emergenza e li avrebbero portati in un luogo sconosciuto. Centomila , gli abitanti intrappolati senza riuscire a uscire dalla città, ormai spettrale.
A Chernihiv, invece, come riferito dal sindaco Atroshenko, le forze russe avrebbero aperto il fuoco sugli ospedali, mentre a Rubizhne, nel distretto di Luhansk, una granata avrebbe colpito un edificio, uccidendo due bambini e un adulto. Assediate , anche Odessa, dove si continua a bombardare dal mare, e Leopoli. Bombe, anche su alcuni edifici residenziali di Kiev.
In mattinata, invece bombardato dall’esercito russo, il ponte Chernihiv, a 130 Km da Kiev, fondamentale per il trasporto di aiuti e per l’evacuazione dei civili. Infine, il sindaco di Irpin ha denunciato l’impiego da parte delle truppe russe di bombe al fosforo bianco , usate poi anche a Hostomel, il cui uso contro i civili è vietato dalla Convenzione di Ginevra. Irpin, occupata dall’esercito russo, sarebbe poi stata quasi totalmente ripresa dalle forze ucraine. Uccisa, la reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, Oksana Baulina, secondo il Guardian.
Secondo l’intelligence britannica e americana, potrebbe verificarsi una escalation di violenza delle truppe russe, con il ricorso ad armi chimiche o batteriologiche, nel tentativo di soggiogare la popolazione civile ucraina poco incline ad accettare l’invasione e viste le forti perdite di munizioni e uomini ,con una potenza di combattimento scesa sotto il 90% per la prima volta dall’inizio del conflitto. La Difesa della Gran Bretagna, in particolare, ha fatto sapere che i fronti sono statici in quanto la Russia sta riorganizzando le truppe prima di riprendere le operazioni offensive su larga scala, anche con l’ausilio della Bielorussia, che ha espulso i diplomatici di Kiev, così come la Polonia ha espulso 45 diplomatici russi, accusati di spionaggio.
Sul fronte diplomatico, secondo il New York Times, il Presidente USA Biden ,nel corso del suo tour europeo per partecipare al summit Nato, al G7 e al Consiglio Europeo, a partire da domani, dovrebbe annunciare l’attuazione di un nuovo pacchetto di sanzioni a carico di centinaio di membri della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo. Inoltre, il Presidente USA, confermerà il fermo impegno degli Stati Uniti per garantire la sicurezza degli alleati Nato. Come spiegato in una nota diramata dalla Casa Bianca, al G7 si discuterà delle conseguenze per Mosca dell’invasione dell’Ucraina e Biden avrà un bilaterale con il Presidente del Consiglio Europeo, Michel, prima della sua partecipazione al vertice europeo, dove terrà un discorso sulle preoccupazioni condivise sull’Ucraina , compresi gli impegni transatlantici per imporre i costi economici alla Russia, fornire supporto umanitario a coloro che sono vittime della violenza ed affrontare altre sfide collegate al conflitto.
Restando in ambito USA, il Segretario di Stato Stoltenberg, nel corso della conferenza stampa prima del summit Nato, annunciato l’intervento del Presidente ucraino Zelensky al vertice dell’Alleanza Atlantica, ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di assicurarci che la guerra non esca dall’Ucraina. Una guerra diretta tra Nato e Russia causerebbe maggiore distruzione. Ogni utilizzo di armi chimiche cambierebbe totalmente la natura di questo conflitto e sarebbe una palese violazione del diritto internazionale e avrebbe forti conseguenze. L’adesione dell’Ucraina alla Nato non è in agenda del Summit Nato di domani, ma il sostegno all’Ucraina è in cima all’agenda e sarà uno dei principali temi della discussione. E’ molto doloroso quello che vediamo in Ucraina ed è per questo che gli alleati hanno aumentato il sostegno. E questo si aggiunge a quanto abbiamo fatto in molti anni. Mi aspetto che i leader, domani, affrontino come aumentare il nostro sostegno all’Ucraina. Non manderemo truppe in Ucraina. La Nato non è parte del conflitto, sostiene l’Ucraina, ma non è parte del conflitto. La Nato non invierà truppe in Ucraina. Dobbiamo comprendere che è estremamente importante dare aiuto all’Ucraina, e stiamo aumentando, ma anche estremamente importante prevenire che questo conflitto diventi a pieno titolo una guerra tra Nato e Russia e quindi il messaggio è molto chiaro da parte degli alleati: non manderemo truppe in Ucraina”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che ha evidenziato come i negoziati con Mosca stiano proseguendo anche se con difficoltà, e che dovrebbe intervenire da remoto anche al Consiglio UE, ha tenuto un discorso in videoconferenza all’Assemblea Nazionale francese, nel quale ha affermato: “La Francia deve aiutare l’Ucraina a porre fine a questa guerra contro la Libertà, l’Eguaglianza e la Fraternità , che hanno reso l’Europa unita. Numerosi sonoi crimini di guerra dell’esercito russo che “brucia tutto” quanto incontri in Ucraina, portando “terrore”. Per questo, chiediamo il maggiore sostegno”della Francia e dell’Europa, affinché la libertà non perda” questa guerra contro la Russia di Vladimir Putin. Siamo molto riconoscenti per gli sforzi del presidente Macron, ( ha poi fatto riferimento alle “rovine di Verdun” per denunciare le devastazioni perpetrate dall’esercito russo a Mariupol), e . chiedo un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime ucraine. Aspettiamo dalla Francia, dalla vostra leadership, il ripristino della sovranità territoriale dell’Ucraina. Renault, Auchan e Leroy Merlin si fanno sponsor della macchina di guerra della Russia. Le aziende francesi devono lasciare il mercato russo, devono cessare di essere sponsor della macchina da guerra della Russia”.
In Italia, invece, il Premier Draghi ha tenuto alle Camere le Comunicazioni, in vista della sua partecipazione al Consiglio Europeo del 24 e del 25 marzo, seguite dal dibattito parlamentare, dalle sue repliche e dalle votazioni sulla risoluzione di Maggioranza, con cui Maggioranza e Opposizione (pur con i distinguo di M5S e Sinistra italiana, contrari all’aumento delle spese militari per il 2% del Pil), gli hanno conferito pieno mandato per discutere della situazione ucraina, ma anche del sostegno economico, militare e umanitario all’Ucraina. Della sua missione in Europa, Draghi ha poi discusso con il Presidente della Repubblica e con i Ministri al Quirinale, nel consueto pranzo pre-summit europeo.
Nel suo discorso, quindi, il Presidente del Consiglio, che ha sottolineato il ruolo importante di mediazione e di influenza sulla Russia in fase di negoziazione che la Cina dovrebbe assumere e su cui l’Italia deve lavorare , ha detto: “Il Consiglio Europeo del 24 e del 25 marzo, si aprirà con l’incontro con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Sarà preceduto da un vertice Nato straordinario e da un vertice G7, che si terranno sempre a Bruxelles . In queste sedi, la comunità euroatlantica intende ribadire la sua unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina. Un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza, la democrazia , che l’Italia ha riaffermato ieri in quest’aula alla presenza del Presidente Zelensky. Un’aula del Senato quasi al completo sta ascoltando l’intervento del presidente del Consiglio. Sull’energia i problemi sono tanti, c’è un problema di formazione dei prezzi che non hanno nessuna connessione con i costi di produzione, su questo ,però ci sono posizioni molto divise tra paesi del nord, società petrolifere del nord e altri paesi. Lo schieramento è molto diviso, occorrerà arrivare ad un accordo. Davanti agli orrori della guerra l’Italia lavora con determinazione per la cessazione delle ostilità. Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca. Fondamentale che l’UE sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino, dobbiamo ribadire l’aspettativa che Pechino si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace. Il Consiglio UE si confronterà sull’aumento dei prezzi dell’energia, ancora molto alti rispetto al livelli storici, più di 5 volte rispetto a un anno fa. Nei giorni scorsi abbiamo varato un pacchetto di misure varato dall’ultimo Cdm per famiglie e imprese, si è detto “consapevole” della necessità di altri interventi e di una “risposta europea, serve una gestione comune del mercato dell’energia. Serve un approccio condiviso sugli stoccaggi per rafforzare il potere contrattuale verso i fornitori, la creazione di un tetto UE al prezzo del gas è al centro di un confronto con la presidente della Commissione Vogliamo spezzare il legame tra prezzo del gas e ed elettricità, che è in parte prodotta da fonti alternative, il cui prezzo non ha nulla a che vedere con quello del gas. Nel percorso verso una difesa comune è essenziale sviluppare capacità adeguate per essere un fornitore di sicurezza credibile. Ciò può avvenire soltanto se rafforziamo la nostra industria della difesa e la rendiamo più competitiva dal punto di vista tecnologico ma soprattutto meglio integrata a livello europeo. Abbiamo tutti da guadagnare da un miglior coordinamento anche nell’ambito della difesa. Io tengo a mente che i fondatori dell’Unione europea, fra cui De Gasperi, avevano come obiettivo la pace nel continente europeo, e proprio per questo abbiamo progettato la comunità europea di difesa e vogliamo creare una difesa europea. Proprio per questo vogliamo adeguarci all’obiettivo del 2% del Pil, che abbiamo promesso nella Nato. Le speranze in una forte ripresa si affievoliscono, a fronte di questo occorre una risposta UE, sia sul piano “economico”, sia su quello dell'”energia. Sarà necessario un ripensamento del Pnrr? No, non occorre nelle sue scadenze e nei suoi obiettivi. Il piano è cruciale per aumentare la crescita permanentemente. Ci sono alcuni aspetti del Pnrr che vanno affrontati come l’aumento costi e dei prezzi delle materie prime. E’ in corso su questo una discussione in commissione UE”.
Proprio a proposito dell’emergenza energia, che sarà una dei temi sul tavolo del Consiglio Europeo di domani e dopodomani, si è espressa la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che, nel corso della sessione plenaria del Parlamento UE, ha spiegato: “Contro i prezzi elevati e volatili del gas l’Unione Europea deve usare il suo “peso” e iniziare ad effettuare acquisti congiunti, insieme a regole rigide per lo stoccaggio, anziché competere tra Paesi europei e portare i prezzi verso l’alto. Domani ,discuterò con il Presidente Biden di come rendere prioritarie le consegne di Gnl (Gas naturale liquefatto, ndr) dagli Usa all’UE nei prossimi mesi. Puntiamo ad avere un impegno per ulteriori forniture per i prossimi due inverni”. E della questione, ha reso noto il capo della sicurezza nazionale USA, Sullivan, così come del rafforzamento del fianco orientale dell’Alleanza, il Presidente Biden, che terrà una conferenza stampa al termine dei vertici europei, parlerà con gli alleati.
Nel frattempo, il Presidente russo Putin, oltre a prendere atto delle dimissioni dell’inviato per il clima Anatoly Chubais, dettosi contrario alla guerra in Ucraina e , ad espellere gli ambasciatori americani dalla Russia, nel corso di un incontro governativo, ha annunciato che Mosca non accetterà più dollari o euro dai “Paesi ostili” per le forniture del proprio gas: l’unica valuta accettata sarà il rublo. Il congelamento degli asset ,effettuato con le sanzioni ha distrutto la fiducia di Mosca; il cambiamento riguarda soltanto la valuta di pagamento e non il contenuto dei contratti che dunque continuerà a essere rispettato. Il governo e la banca centrale russi hanno una settimana di tempo per risolvere la questione dal punto di vista tecnico.
E’ dunque arrivata la reazione del numero uno del Cremlino alle sanzioni UE e USA, che ha determinato la chiusura in rosso delle Borse, l’impennata dei prezzi di petrolio e gas naturale, e il rafforzamento del rublo sul dollaro. Una ritorsione, quella di Putin, definita dal ministro dell’Economia tedesco Habeck una “violazione contrattuale”, specificando che “La Germania, si consulterà con i suoi partner europei per valutare se la richiesta del Presidente russo Vladimir Putin significa che non è più un partner stabile”.
Per l’Italia, il Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni, parlando al Forum Bloomberg, ha assicurato: “Le sanzioni contro la Russia, che la UE, ha adottato con un’unità impressionante e con una risposta forte e veloce, avranno un impatto devastante sull’economia russa e già lo stanno avendo, con il rublo crollato del 40% sul dollaro e le previsioni per una recessione e un’inflazione a doppia cifra. Seppur la guerra sta causando un rallentamento dell’economia, la UE non è destinata alla stagflazione. La mia opinione è che lavorando insieme e gestendo le sfide nel modo migliore, la crescita resterà positiva ma senz’altro sarà inferiore al 4% delle nostre stime invernali. Ma non penso che siamo destinati alla stagflazione”.
In merito, il ministro dell’Economia Franco, ha sottolineato: “L’attività economica rallenterà, e per l’Italia la revisione rispetto alle ultime stime della Commissione europea (4,1% ndr) potrebbe essere rilevante, e l’inflazione continuerà a salire come conseguenza della guerra. Il rischio è che la ripresa sia messa a rischio da scossoni dei mercati finanziari. E’ un momento critico, in cui di fronte al peggioramento delle prospettive, la politica economica fronteggia sfide notevoli e difficili scelte. Servono coesione a livello nazionale, coordinamento a livello europeo e politiche lungimiranti. E’ essenziale che la ripresa non perda forza propulsiva, e che venga mitigato l’impatto dello shock energetico sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla competitività delle imprese”, mentre il Governatore di Bankitalia Visco ha lanciato l’allarme per le imprese: “Con questi prezzi di luce e gas, non sopravvivono”.
Ciò, mentre il Comitato economico e finanziario dell’UE, braccio tecnico del Consiglio dei ministri delle finanze, ha dato il suo via libera all’erogazione all’Italia del prima rata da 21 miliardi del Pnrr e l’ok definitivo al versamento della rata dovrebbe essere annunciato dalla Commissione entro le fine del mese.
Altro via libera arrivato dalla Commissione EU, è poi quello sugli aiuti di Stato per il caro energia, per sostenere le imprese europee e i settori più colpiti dal caro energia esacerbato dalla guerra in Ucraina, provvedimento illustrato dalla Vicepresidente Vestager, che ha spiegato: “Dobbiamo mitigare l’impatto economico di questa guerra e sostenere aziende e settori gravemente colpiti. E dobbiamo agire in modo coordinato. La Commissione consentirà agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per far fronte a questa situazione senza precedenti, proteggendo nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico. Le sanzioni adottate dall’UE e dai suoi partner internazionali hanno gravemente colpito l’economia russa. Queste sanzioni incidono anche sull’economia europea e continueranno a farlo nei prossimi mesi. Il nuovo quadro consentirà agli Stati membri di concedere aiuti di importo limitato alle imprese colpite dall’attuale crisi o dalle relative sanzioni e contro-sanzioni russe, garantire che sufficiente liquidità rimanga disponibile per le imprese attraverso le banche e compensare le imprese per i costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati di gas ed elettricità. Nel dettaglio, il quadro di crisi prevede tre tipi di aiuti. I Paesi membri potranno istituire regimi per concedere fino a 35mila per le imprese colpite dalla crisi attive nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, e fino a 400mila euro per le imprese colpite dalla crisi attive in tutti i altri settori. Questo aiuto , non deve necessariamente essere collegato a un aumento dei prezzi dell’energia e può essere concesso in qualsiasi forma, comprese le sovvenzioni dirette. Le altre possibilità sono quelle del sostegno temporaneo alla liquidità sotto forma di garanzie statali alle banche per garantire che continuino a erogare prestiti alle imprese, e schemi compensatori per le imprese per fare fronte ai costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati di gas ed elettricità, in particolare per quelle aziende ad alta intensità energetica. Quest’ultimo sostegno può essere concesso in qualsiasi forma, comprese le sovvenzioni dirette. L’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30% dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di euro. Quando l’impresa subisce perdite operative, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire la continuazione di un’attività economica. A tal fine, Bruxelles indica che gli Stati membri possono concedere aiuti eccedenti tali massimali, fino a 25 milioni di euro per i consumatori ad alta intensità energetica e fino a 50 milioni di euro per le imprese attive in settori specifici, come la produzione di alluminio e altri metalli, fibre di vetro, pasta di legno, fertilizzante o idrogeno e molti prodotti chimici di base. Il quadro temporaneo di crisi sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022. La Commissione si riserva di valutare prima della scadenza se una proroga si renderà necessaria”.
In serata, telefonata del Cancelliere tedesco Scholz al Presidente russo Putin e al Presidente ucraino Zelensky per informarsi sull’andamento del negoziato, mentre Papa Francesco, invitato a Kiev, è tornato a esprimere la contrarietà all’acquisto di armi , esortando a una soluzione diplomatica del conflitto e a lavorare insieme per la Pace.
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