di Federica Marengo lunedì 21 marzo 2022
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Nella notte, come ormai consuetudine da ventisei giorni, sono proseguiti i bombardamenti russi sulle varie città dell’Ucraina. A Mariupol, quasi espugnata dalle truppe russe e priva di viveri, acqua,gas e riscaldamento e distrutta per il 90%, la situazione più drammatica, con la Vicepremier Iryna Vereshchuk che ha respinto l’offerta di un cessate il fuoco e di un corridoio umanitario da parte dei russi solo in cambio della resa. Le autorità locali, hanno riferito di centinaia di persone deportate.
A Kiev, dove il sindaco ha annunciato il coprifuoco dalle 20:00 alle 7:00 di mercoledì, le forze russe hanno bombardato un centro commerciale, causando la morte di almeno sette persone, sebbene Mosca sostenga che si trattasse di un locale usato dall’esercito ucraino come deposito di missili.
Una fuga di ammoniaca da un impianto chimico, post bombardamento, si è verificata invece a Sumy, dove ora l’allerta è rientrata e la situazione è sotto controllo.
A Odessa, invece, si sono registrati bombardamenti dal mare ,con la distruzione di edifici residenziali .
Sirene hanno suonato per tutta la notte e in mattinata a Kharkiv e Leopoli, dove ottanta persone fragili sono state evacuate con l’aiuto della Croce Rossa italiana e dove è stato ucciso dalle truppe russe un sopravvissuto ai lager nazisti novantaseienne, mentre a Melitopol, le truppe russe avrebbero rapito quattro giornalisti e a Kherson avrebbero sparato su civili pacifici, intenti a manifestare in favore dell’Ucraina, per disperdere la folla, ferendo almeno due persone, e avrebbero rapito il sindaco e un attivista.
Attaccato, poi il villaggio di Selets, nella regione di Zhytomyr, colpito con razzi Grad, che hanno causato la morte di tre militari e un civile. Mosca , inoltre, ha fatto sapere che continuerà ad utilizzare i missili ipersonici (ovvero, non rintracciabili).
Infine, il ministro degli Esteri ucraino, ha denunciato che 2.389 bambini del Donbass occupato sono stati condotti illegalmente in Russia dalle forze di Mosca.
Ad oggi,per l’ONU, i civili uccisi sarebbero 925, mentre per l’esercito di Kiev, a Mariupol, le vittime sarebbero oltre 3 mila e molti corpi resterebbero insepolti per le strade.
La Russia, inoltre, ha bandito i social Facebook e Instagram per “estremismo” e potrebbe scollegarsi da Internet e, restando in tema di media, la giornalista russa Marina Ovsyannikova, apparsa in diretta durante un tg della tv di Stato russa Channel One alcuni giorni fa con un cartello contro la guerra in Ucraina, è stata accusata dal direttore giornalistico del canale Kirill Kleimyonov di essere una “spia britannica”, in quanto, non molto prima della protesta, quest’ultima avrebbe parlato con l’ambasciata britannica.
Sul fonte diplomatico, il Presidente degli Stati Uniti, Biden, sarà in Polonia, venerdì,dopo il vertice Nato del 24 marzo e il Consiglio Europeo del 24 marzo e del 25 marzo, per un bilaterale con il Presidente polacco Duda,e , secondo quanto riportato alla Cbs dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Daleep Singh, non si esclude che gli USA possano attuare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, indirizzate a banche e ad altri settori come petrolio e gas.
Quanto ai negoziati, mentre il Cremlino ha reso noto all’ambasciatore USA presso Mosca, che i rapporti con gli USA sono sull’orlo della rottura anche per via dei commenti rivolti dal Presidente Biden al Presidente russo Putin, definito: “un criminale di guerra”, il portavoce di Mosca Peskov, per cui non vi è possibilità di tregua nei combattimenti perché ciò consentirebbe agli ultranazionalisti di riorganizzarsi, ha smorzato l’entusiasmo della Turchia , in campo per la mediazione tra le due parti, che nelle scorse ore aveva parlato di un accordo vicino su almeno quattro punti, dichiarando che l’incontro tra il Presidente Putin e il Presidente Zelensky si terrà solo quando vi saranno progressi significativi nei negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev, al momento non registrati.
A tal proposito, nella giornata di oggi, si è tenuto un nuovo incontro online tra le delegazioni e tra i gruppi di lavoro, senza nessun esito e il consigliere del Presidente ucraino Zelensky, Alexander Rodnyansky, in un’intervista alla Bbc, ha evidenziato: “La Russia non prende sul serio i colloqui di pace. i colloqui mirano a bloccare l’Occidente facendogli pensare che non siano necessarie ulteriori sanzioni contro Mosca. Hanno usato questi colloqui per distrarre l’attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Se cerchi la pace, non bombardi le città su larga scala allo stesso tempo”. Sempre da Kiev e, in particolare dal ministro degli Esteri Kuleba è arrivata la richiesta alla Cina di un impegno per la risoluzione del conflitto, mentre il ministro della Difesa ucraino è volato a Londra per incontrare l’omologo Wallace.
Di “progressi”, ma di un “cessate il fuoco ancora lontano”, per via di distanze ancora ampie tra le due parti, ha parlato il Premier israeliano Bennett, altro mediatore in campo,che dovrebbe recarsi a Kiev prossimamente e che, secondo il Jerusalem Post avrebbe riferito che la Russia potrebbe rinunciare a deporre Zelensky e a smilitarizzare l’Ucraina, mentre Kiev avrebbe assicurato di non entrare nella Nato.
In serata, telefonata tra il Presidente USA Biden, il Premier Draghi, il Presidente francese Macron , il cancelliere tedesco Scholz e il Premier Johnson (quest’ultimo, sconsigliato dagli 007 britannici nel suo intento di recarsi a Kiev in missione per via della pericolosità), per una risposta “coordinata” all’attacco non provocato e ingiustificato contro l’Ucraina. Riguardo a tale telefonata, Palazzo Chigi ha riferito in una nota che : “Di fronte alla grave emergenza umanitaria, i leader si sono impegnati a coordinare gli sforzi per aiutare la popolazione ucraina in fuga dal conflitto o bloccata in patria”.
Sempre in serata , è terminato il vertice dei Ministri della Difesa, degli Esteri, dell’Agricoltura e della Pesca, svoltosi a Bruxelles, per preparare il Consiglio Europeo, il G7 e il Summit Nato. Per l’Italia, presenti i ministri Di Maio (Esteri), Guerini (Difesa) e Patuanelli (Agricoltura),nel corso del quale l’Alto rappresentante UE per le Politiche estere, Borrell, ha espresso a nome dell’Unione la ferma condanna per i crimini di guerra commessi dalla Russia e dove si è discusso di nuove possibili sanzioni contro Mosca , degli aiuti ulteriori in termini di armi all’Ucraina e dell’accoglienza dei rifugiati, al momento per la Commissaria agli Interi Johansson sarebbero arrivati in UE almeno in 3,3 milioni.
Sulla questione, è intervenuta il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinal Bassetti, che ha chiesto alla UE una distribuzione de rifugiati nei vari Stati membri.
In merito alle sanzioni, vi sarebbero state delle divisioni sulle strategie per il quinto pacchetto da attuare: in particolare per quanto riguarda lo stop alle importazioni di gas russo, da cui dipendono tanti Paesi in modo rilevante. Primo fra tutti la Germania. Infatti, se i paesi baltici , Irlanda, Slovacchia e Romania si sono detti a favore di uno stop immediato, la Germania sarebbe per un’indipendenza dalla Russia nell’approvvigionamento da realizzare gradualmente , “passo passo”, puntando invece su petrolio e carbonio , più facilmente sostituibili.
A margine del vertice UE, il ministro degli Esteri Di Maio ha poi rassicurato sui 239 italiani rimasti in Ucraina, che sono e verranno assistiti dalla Farnesina per far rientro in Italia: “Laddove non ci sono le condizioni di sicurezza, consigliamo di restare al sicuro e aspettare le azioni sul campo delle agenzie umanitarie di corridoi di evacuazione. Porteremo via tutti quelli che ci stanno contattando. In particolare, le aree più critiche sono Mariupol, Kherson, la parte nord di Kiev che è sotto assedio. Continueremo a lavorare e voglio ringraziare per questo non solo l’Unità di crisi, ma anche l’ambasciatore Zazo e l’ambasciatore Starace con i quali triangoliamo le operazioni”.
Restando in ambito UE, Bruxelles ha fatto sapere con un comunicato che : “ll Consiglio Europeo ha formalmente approvato lo Strategic Compass, la cosiddetta bussola strategica, “in un momento in cui siamo testimoni del ritorno della guerra in Europa. Si tratta di un piano ambizioso di azione per rafforzare la sicurezza dell’Unione Europea e la politica di Difesa entro il 2030. L’ambiente di sicurezza più ostile ci richiede di fare un salto di qualità e aumentare la nostra capacità e volontà di agire, rafforzare la nostra resilienza e investire di più e meglio nelle nostre capacità di difesa”.
Nel frattempo, il Premier Draghi si è recato a Palmanova (Udine), in visita presso un hub della Protezione Civile per lo stoccaggio degli aiuti diretti in Ucraina, a margine della quale ha dichiarato: “Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni. Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere anche nell’accoglienza dei 60mila cittadini ucraini ad oggi, e chissà quanti dopo. Sarà fondamentale. I fondi dell’Europa per l’accoglienza dei rifugiati verranno decisi nel prossimo consiglio europeo. La commissione è al lavoro su questo. Ci sarà un programma finanziato. Ci sono paesi più colpiti come la Polonia. Le risorse necessarie per far fronte all’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina “devono essere erogate subito, perché il bisogno è ora, non tra settimane. Questa e’ una cosa molto importante”.
Poi, dinanzi alla richiesta di commentare le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Peskov ,secondo cui la UE non può fare a meno del gas russo, ha replicato: “Vedremo”.
Domani, il Presidente del Consiglio parlerà alla Camera , dopo i Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Fico, in occasione del discorso del Presidente ucraino Zelensky, che non sarà ascoltato dai deputati dell’Opposizione di Alternativa c’è (ex 5Stelle) , da alcuni deputati del M5S e da due deputati tra M5S e Forza Italia che avevano votato contro il Decreto Ucraina per l’invio di armi e aiuti in loco, che diserteranno l’Aula , in polemica con l’intervento. Assenze, ritenute “gravi” dal Pd.
Sempre domani, il ministro per la Transizione ecologica Cingolani terrà un’Informativa alle Camere sul caro energia e sul decreto con gli interventi a sostegno di famiglie e imprese varato venerdì dal Consiglio dei Ministri, che dovrebbe entrare in vigore mercoledì con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e riguardo al quale la Maggioranza chiede di fare di più in termini di taglio delle accise e di tempi di applicazione di tale riduzione, oltre all’introduzione di un tetto ai prezzi del gas da fissare in sede UE. Maggioranza, che , sul fronte della politica interna potrebbe spaccarsi sulla proposta di legge sull’elezione diretta del Presidente della Repubblica presentata da Fratelli d’Italia alla Camera e la cui discussione a Montecitorio ha preso il via oggi.
Il Presidente del Consiglio Draghi , poi, nella giornata di mercoledì , sarà alle Camere per le Comunicazioni in vista del Consiglio UE.
Nel frattempo, però, Zelensky è tornato a parlare, in un’intervista a Euronews,chiedendo alla UE di fermare tutti gli scambi commerciali con la Russia per fare pressione su Mosca e fermare l’attacco militare e respingendo gli ultimatum di Mosca che ha chiesto di consegnare Kharkiv, Mariupol e Kiev.
Riguardo agli effetti della guerra russo-ucraina sull’economia, lo scenario delle Borse nella giornata di oggi è stato incerto, in attesa delle decisioni di Bruxelles sul nuovo pacchetto di sanzioni. In risalita il prezzo del petrolio (112,40 dollari a barile per il Brent e 107 dollari per il WTI); in calo, invece, il gas a 99,6 Mgwh. Riaperta la Borsa di Mosca, ma solo per contrattazioni sui titoli di Stato.
La Presidente della BCE, Lagarde,intervenuta a una conferenza presso l’Istitut Montaigne di Parigi, ha dichiarato: “La guerra in Ucraina “avrà conseguenze per la crescita. La guerra in Ucraina avrà probabilmente un impatto sull’attività delle imprese e potrebbe reinnescare un aumento del risparmio delle famiglie, come accaduto durante i lockdown. Le linee guida a cui si atterrà l’istituzione sulla politica monetaria sono flessibilità, gradualità e lasciarsi aperte tutte le opzioni. Dall’inizio delle ostilità, vi è incertezza su diverse materie prime, come quelle legate all’energia ma anche il grano. Precedentemente la crisi da lockdown e misure anti Covid in Europa avevano distrutto 5 milioni di posti di lavoro , ma che ne sono stati ricreati 5,5 milioni. Vi sono forti rincari sui beni di consumo durevoli e la Commissione europea pensa di sviluppare una autonomia strategica UE su tre settori chiave: robotica, droni e microprocessori”.
E gli effetti, non mancano anche in Italia, dove per l’Istituto Nazionale di Statistica, vi è un blocco della ripresa, con il Pil che non tornerà ai livelli pre-pandemia ad aprile, come previsto, ma che ha perso lo 0,7%.
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