di Federica Marengo domenica 20 marzo 2022
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-Per tutta la notte e all’alba del venticinquesimo giorno di guerra in Ucraina, sono continuati i bombardamenti russi sulle varie città. Drammatica, la situazione a Mariupol, città sul Mar Nero, cuscinetto tra le autoproclamate repubbliche indipendentiste e filorusse del Donbass , Donetsk e Lughansk (in cui, sempre le truppe russe avrebbero attaccato una casa di cura e ucciso 56 persone) e la Crimea, assediata e quasi presa dai Russi , dove la popolazione è senza cibo, acqua, riscaldamenti e gas da diverse settimane e dove,secondo le autorità municipali locali, nelle ultime ventiquattrore, vi sarebbe stato un raid di Mosca su una scuola utilizzata come rifugio, con all’interno almeno 400 persone , mentre navi russe avrebbero colpito anche dal mare con armi pesanti. A tal riguardo, sempre secondo testate ucraine, Mosca avrebbe usato, per il secondo giorno di fila, un missile ipersonico Kinzhal (ovvero, non intercettabile).
Ucciso, secondo quanto riportato da Kiev e confermato da Mosca, il vicecomandante della flotta russa nel Mar Nero, . Bombardamenti per tutta la giornata anche a Kharkiv, dove , secondo quanto riportato dal sindaco della città, la gran parte degli edifici civili, comprese le scuole, sarebbero stati distrutti, e sul villaggio di Zabuyannia, nel distretto di Bucha.
Inoltre, la Vicepremier di Kiev, Ola Stefanishyna, ha denunciato stupri e impiccagioni delle donne ucraine da parte delle truppe russe,su cui è stata aperta un’inchiesta dalla Procura e dal fronte, si è levata l’accusa di deportazioni della popolazione ucraina (in particolare, quella di Mariupol) in Russia. Misfatti, quelli dell’esercito russo, che il Presidente ucraino Zelenslky ha così definito, nel suo consueto videomessaggio notturno alla Nazione: “Crimini di guerra che passeranno alla storia”,sospendendo poi in giornata, le attività dei partiti politici filo-russi, prorogando per trenta giorni con un decreto presidenziale la legge Marziale, in scadenza il 26 marzo e, unificando tutti i canali televisivi ad un’unica piattaforma di comunicazione strategica attiva 24 ore al giorno.
Le forze armate russe, invece, secondo l’agenzia Interfax, hanno affermato di aver colpito una base militare nella regione di Zhytomyr in Ucraina ,dove si addestravano mercenari stranieri, e che oltre 100membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi. Inoltre, il ministero della Difesa russo, ha affermato che “Le unità delle forze armate stanno completando la sconfitta del battaglione nazionalista ‘Donbass”.
Almeno 902 , dall’’inizio del conflitto , il 24 febbraio, a oggi, i civili uccisi per l’ONU.
Sul fonte diplomatico, invece, in attesa della ripresa dei colloqui in videoconferenza tra i negoziatori russi e ucraini prevista per domani, la Cina, il cui ambasciatore negli USA, Quin Gang, ha ribadito che Pechino non sta fornendo armi né a Mosca né all’Ucraina, in quanto “è parte della soluzione e non il problema”, tramite il suo Viceministro degli Esteri Wang Yi, intervenuto al forum internazionale sulla sicurezza dell’Università di Tsinghua, ha chiarito la sua posizione: “Il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia sulla guerra in Ucraina. La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro” il nostro Paese. La soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall’impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un’architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile. Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo. Per quel che riguarda le sanzioni contro la Russia ,da Pechino viene ribadita la contrarietà in materia. Sono sempre più esagerate e il loro abuso avrà conseguenze disastrose a livello globale. Le sanzioni colpiranno solo i comuni cittadini, il sistema economico e finanziario postbellico e peggioreranno l’economia: l’esperienza storica ha dimostrato che non possono risolvere i problemi .La radice del conflitto ucraino sta nella mentalità da Guerra Fredda e nella politica dei blocchi; la Nato ha rinnegato la promessa di non espandersi a est. L’Alleanza avrebbe dovuto passare alla storia insieme al Patto di Varsavia”.
La Turchia, invece, principale paese mediatore tra Mosca e Kiev, ha reso noto tramite il suo ministro degli Esteri, Cavusoglu, intervistato dal quotidiano Hurriyet , ripreso dall’agenzia russa Tass, che: “Le posizioni di Russia e Ucraina coincidono su punti importanti e critici. In particolare, coincidono pienamente sui primi quattro punti (della bozza di accordo proposta dalla Russia). Alcune questioni tuttavia devono essere risolte a livello di Presidenti. Se si arriva a un accordo, i Presidenti di Russia e Ucraina si incontreranno certamente e le due parti non escludono tale possibilità. E’ importante che accada, che sia in Turchia o in un altro Paese. Certo, non è facile arrivare a un’intesa mentre la guerra è in corso, i civili vengono uccisi, ma vorremmo dire che lo slancio negoziale sta progredendo. Vediamo che le parti sono vicine a un accordo. Ankara è in contatto con i team dei negoziatori dei due paesi, stiamo svolgendo il ruolo di mediatori e facilitatori”.
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, invece, ha escluso che il Presidente Biden, in settimana a Bruxelles per il vertice Nato e il Consiglio europeo, volto a rafforzare il fronte occidentale contro Mosca, si rechi in Ucraina. L’ambasciatrice USA all’Onu Linda Thomas-Greenfield, invece, ha escluso che gli Stati Uniti partecipino a un’eventuale missione di peacekeeping in Ucraina.: “Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina. Non vogliamo che la situazione degeneri in una guerra per gli Usa. Ma sosterremo inostri alleati della Nato. Abbiamo soldati, come sapete, nei paesi della Nato, e il presidente ha chiarito che se ci sarà un attacco contro uno qualsiasi dei nostri alleati, ai sensi dell’articolo V, li sosterremo e li difenderemo”.
In campo per la Pace, anche Papa Francesco, che all’Angelus di oggi, in piazza San Pietro, ha rivolto un nuovo appello: “In Ucraina ,anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte. Tutto questo è disumano, anzi è anche sacrilego ,perché va contro la sacralità della vita umana. Soprattutto contro la vita umana indifesa, che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia. Non dimentichiamo, è una crudeltà, disumana e sacrilega. Preghiamo in silenzio per quanti soffrono”.
Nel primo pomeriggio, poi, il Presidente ucraino Zelensky, in un’intervista alla CNN , ha dichiarato: “Sono pronto per le trattative con lui. Ero pronto negli ultimi due anni. E penso che senza negoziati non possiamo porre fine a questa guerra. Se c’è solo l’1% di possibilità per noi di fermare questa guerra, penso che dobbiamo cogliere questa possibilità. Dobbiamo farlo. Posso parlarvi del risultato di questi negoziati: in ogni caso, stiamo perdendo persone ogni giorno, persone innocenti sul campo. Le forze russe sono venute per sterminarci, per ucciderci. E possiamo dimostrare che la dignità del nostro popolo e del nostro esercito sono in grado di assestare un colpo potente, siamo in grado di contrattaccare. Ma, sfortunatamente, la nostra dignità non conserverà le vite. Quindi, penso che dobbiamo usare qualsiasi formato, qualsiasi possibilità per avere la possibilità di negoziare, la possibilità di parlare con Putin. Ma se questi tentativi falliscono, significherebbe che questa è la terza guerra mondiale”.
Quindi, alle 18:00, ora italiana, l’intervento in videoconferenza alla Knesset, il Parlamento israeliano, trasmesso anche in piazza a Tel Aviv, che ha suscitato alcune critiche tra le autorità israeliane per il paragone tra il popolo ucraino di oggi e gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Zelensky , infatti, ha detto: “Non è una esercitazione russa in Ucraina, è una guerra vera e propria su ampia scala. La Russia ha l’obiettivo di distruggere il nostro popolo, i nostri bambini, le nostre sovranità. Come gli ebrei che cercavano sicurezza e di sfuggire ai nazisti. Vogliono una ‘soluzione finale’, senza questa guerra non potrebbero mettere fine alla questione ucraina, esattamente come 80 anni fa con il popolo ebraico. Israele deve fare una scelta. Sono sicuro che sentite la nostra pena, ma potete spiegare perché vi stiamo ancora chiedendo aiuto’?, perché Israele non ha ancora fornito armi all’Ucraina e non ha imposto sanzioni alla Russia?”.
In Italia, invece, dopo le minacce del Cremlino di “conseguenze irreversibili”, in caso di ulteriori sanzioni da parte dell’Italia alla Russia e le accuse rivolte al ministro della Difesa Guerini da parte del Direttore del Dipartimento per gli Affari europei del ministero degli Esteri russo, Paramonov , di aver chiesto e ricevuto l’aiuto di Mosca nella prima fase della pandemia e poi di essere diventato uno dei falchi e l’ispiratore della campagna antirussa in seno al Governo italiano, i partiti di Maggioranza e di Opposizione hanno respinto l’avvertimento di Pechino come “inaccettabile” ed espresso solidarietà nei confronti del ministro Guerini, sebbene Fratelli d’Italia abbia depositato un’interrogazione in Parlamento per chiedere al Ministro della Difesa spiegazioni su una presunta dotazione di armi alla Russia.
Soddisfazione, poi è stata espressa per il decreto contro il caro carburante e il caro bollette , varato dal Consiglio dei Ministri nella serata di venerdì scorso, che prevede, tra le misure per 4,4 miliardi, il taglio delle accise su benzina e gasolio di 25 centesimi fino al 30 aprile , la rateizzazione delle bollette per le imprese e le famiglie per due anni e la tassazione sugli extraprofitti delle imprese energivore, anche se ,sia dal M5S che dai partiti di centrodestra al Governo e all’Opposizione, Lega , Forza Italia e Fratelli d’Italia, sia arrivata la richiesta di un ulteriore taglio delle accise e dell’Iva , oltre che dell’introduzione di un tetto al prezzo del gas e dei carburanti da fissare in sede europea, tema che sarà discusso , tra gli altri, al Consiglio Europeo del 24 e del 25 marzo.
Per nulla soddisfatti del taglio delle accise di 25 centesimi sul carburante, che dovrebbe scattare da martedì, ovvero, una volta che il Decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Confindustria, Confcommercio e i consumatori, che ritengono il provvedimento “insufficiente”, in quanto la tassazione degli extraprofitti delle industrie energivore sarebbe incostituzionale e la rateizzazione delle bollette per le imprese non applicabile nell’immediato e chiedono un tetto nazionale ai prezzi (dunque, un taglio strutturale) e una riduzione delle accise prolungata per almeno tre mesi, mentre Assopetroli chiede “indicazioni chiare” e minaccia, in caso contrario, lo sciopero contro un taglio definito “dannoso”.
La tassa sugli extraprofitti, poi, è criticata anche dai sindacati, ma in senso opposto. Il prelievo è considerato “doveroso ,ma debole” dal segretario della Cisl, Sbarra, che chiede uno sforzo in più sulle misure sociali e gli ammortizzatori per i lavoratori delle imprese in crisi. Il segretario della Uil, Bombardieri, invece, afferma che la tassa sugli extraprofitti è nella “giusta direzione”, anche se servirebbe “più coraggio e l’estensione del prelievo anche alle altre multinazionali “per trovare le risorse che aiutino lavoratori e famiglie a fronteggiare i rincari.
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