di Federica Marengo martedì 29 marzo 2022
-La morsa, stretta dalle truppe russe attorno a Kiev per settimane, così come attorno a Kharkiv, Chernihiv (dove il sindaco ha parlato di 400 morti negli attacchi) e Sumy, si sta allentando e, nelle ultime ore l’intensità dei bombardamenti si è ridotta. L’assedio russo, infatti, si concentra sulle province orientali, già controllate, di Donetsk e Lugansk e su Mariupol, città sul Mar d’Azov, primo obiettivo strategico per creare un collegamento tra il Donbass e la Crimea occupati, orami completamente distrutta, benché vi si trovino intrappolati ancora 170 mila civili.
Dunque, secondo gli esperti in strategie militari, Mosca, diminuite le forze, grazie alla resistenza dell’esercito ucraino e della popolazione, sta riducendo il perimetro dei combattimenti, dovendo riorganizzare i reparti per permettere il riposo ai soldati o la sostituzione delle perdite, così, una parte delle truppe viene inviato in luoghi sicuri, fa ritorno in patria o viene mandato in Bielorussia. Tuttavia, non essendovi il numero di riserve sufficiente per sostituirli, le forze russe rinunciano ad alcuni territori occupati.
L’ultimo attacco in ordine di tempo, è avvenuto infatti a sud del Paese, a Mykolaiv, nei pressi di Odessa, dove, stamane, è stato colpito dai missili russi un edificio amministrativo regionale di 9 piani, sventrandone la parte centrale e, causando 7 morti e 22 feriti e numerosi dispersi.
Distrutti poi dalle forze ucraine alcuni thank russi che da Kherson si stavano spostando proprio a Mykolaiv.
Un allarme sulle centrali nucleari, invece, è stato lanciato dal Direttore dell’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica, Grossi, da ieri in Ucraina, per discutere con i funzionari del Governo e fornire assistenza tecnica al fine di garantire la sicurezza degli impianti.
Sul fronte diplomatico, sono iniziati oggi a Istanbul, presso il palazzo Dalmaboche, prorogandosi anche in serata, i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina, ai quali ha preso parte anche l’oligarca russo Abramovich, vittima, secondo quanto confermato dal suo portavoce, di in tentativo di avvelenamento durante i primi negoziati (oggi, infatti, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha consigliato ai membri della sua delegazione di non mangiare , bere o toccare superfici) . All’apertura dei colloqui, il Presidente turco Erdogan si è rivolto ai negoziatori , dicendo: “Le parti hanno legittime preoccupazioni, bisogna porre fine a questa tragedia. Una “pace giusta” non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno. Passi avanti fatti nel corso di questi colloqui consentiranno ai leader di Russia e Ucraina di avere un faccia a faccia, e la Turchia è pronta ad ospitare anche questo incontro”.
Al termine del primo round di negoziati, sono stati poi illustrati dalle parti ,in una conferenza stampa, i punti principali di un possibile accordo, con il consigliere presidenziale russo Medinsky che ha detto: “Faremo due passi concreti per la escalation della crisi. I colloqui, sono ora in fase concreta e la Russia interromperà l’attività militare vicino a Kiev e Chernikiv”. Inoltre, è stato specificato che “la de-escalation delle operazioni militari russe sui fronti di Kiev e Chernihiv non significa un cessate il fuoco” e che Mosca non è contraria all’ingresso nella UE dell’Ucraina.
Per la delegazione ucraina, capitanata da consigliere presidenziale Podolyak, invece, le questioni principali sul tavolo sono: il cessate il fuoco , la rinuncia ad entrare nell’Alleanza Atlantica e la neutralità, ovvero la mancanza sul territorio di basi militari straniere , ma a patto che sia istituito un sistema di sicurezza simile all’articolo 5 della Nato, garantito da più Paesi, quali i membri del Consiglio di sicurezza permanente dell’ONU e altri Paesi, come: Regno Unito, USA, Canada , Israele, Cina, Polonia, Turchia Francia, Germania, Francia, Italia, che dovranno fornire armi e assicurare la chiusura dei cieli. Ad ogni modo, l’eventuale accordo che verrà raggiunto tra Kiev e Mosca, per l’Ucraina dovrà essere sottoposto al referendum popolare e al voto dei Parlamenti dei Paesi indicati quali garanti della sicurezza.
Quanto allo status della Crimea e del porto di Sebastopoli ,l’Ucraina ha proposto alla Russia trattative separate che dovranno concludersi entro 15 anni (il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell’annessione della Crimea, grazie ad un contratto d’affitto con Kiev). Per quanto riguarda il Donbass, Kiev ha proposto che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky.
Il capodelegazione russo Medinsky, però ha precisato: “Rimane “un lungo cammino” da fare per arrivare a un accordo di pace accettabile sia per la Russia sia per l’Ucraina. Mosca, ha fatto passi da gigante verso la pace, e si aspetta un progresso reciproco dall’Ucraina”.
Una prima tornata di colloqui, giudicata positivamente dal ministro degli Esteri turco Cavusoglu, che ha dichiarato: “Oggi , è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso tra Russia e Ucraina. E’ atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia Dmytro Kuleba e Serghei Lavrov. Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente”.
Scettici , invece, gli USA, con il Segretario di Stato Blinken, che ha detto: “Gli Stati Uniti non vedono segnali di “reale serietà” dalla Russia. C’è una differenza tra quello che la Russia dice e quello che fa e gli Stati Uniti si concentrano su quest’ultimo. Chiediamo alla Russia di mettere fine ora all’aggressione e di ritirare le sue forze dall’Ucraina. Noi, ci focalizziamo su quello che la Russia fa non su ciò che dice. Ci atteniamo ai fatti. Dobbiamo capire se la Russia sta cercando di prendere tempo per raggruppare le truppe, non lo sappiamo. Se Mosca crede che soggiogare il Donbass sia accettabile è in errore. Gli ucraini determineranno il loro destino” .
Il Presidente degli Stati Uniti, Biden, poi, ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz, il presidente del Consiglio italiano Draghi e il primo ministro britannico Johnson, proprio per parlare della crisi ucraino-russa e dei suoi ultimi sviluppi. Nella suddetta telefonata, secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi, è stata condivisa la necessità di sostenere i negoziati in corso, assicurando al più presto il cessate il fuoco. Al centro del confronto anche la diversificazione degli approvvigionamenti energetici.
Colloquio telefonico anche per il Presidente francese Macron ,ma con il Presidente russo Putin, con il quale ha parlato dell’organizzazione per l’evacuazione dei civili da Mariupol.
Si attendono dunque, il prossimo confronto tra i ministri degli Esteri russo e ucraino Lavrov, che domani sarà in Cina per partecipare alla terza conferenza dell’dei Paesi vicini all’Afghanistan, e Kuleba e il faccia a faccia tra il Presidente russo Putin e il Presidente ucraino Zelensky.
Tutto ciò,mentre la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha espresso la speranza che “l’emotività” di Biden non lo porti a “fare qualcosa di irreparabile e pericoloso per il mondo intero” e il ministro della Difesa russo Shoigu ha annunciato che : “La Russia ha raggiunto gli obiettivi principali della prima fase della cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina. L’obiettivo primario è liberare il Donbass. I principali compiti della prima fase dell’operazione sono stati completati. Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato notevolmente ridotto, il che consente di concentrare la nostra principale attenzione e i principali sforzi sul raggiungimento dell’obiettivo principale: la liberazione del Donbass .L’aviazione ucraina e il suo sistema di difesa aerea sono stati praticamente distrutti”.
Tesa anche la situazione diplomatica, con il Belgio , l’Olanda e l’Irlanda che hanno annunciato l’espulsione di 21 diplomatici russi per un presunto spionaggio , cui la Russia ha replicato risponderà con altrettanti provvedimenti (nella giornata di oggi, Mosca ha espulso 10 diplomatici dei Paesi baltici come ritorsione per la decisione degli stessi paesi di allontanare quelli russi lo scorso 18 marzo).
In ambito economico, la fiducia nei negoziati tra Kiev e Mosca per porre fine alla guerra hanno spinto le Borse europee verso una chiusura positiva, mentre l’attenzione degli investitori si è concentrata sugli effetti delle sanzioni, che verranno rimosse solo quando la Russia ritirerà le truppe dall’Ucraina, e il petrolio ha proseguito in calo e il gas in rialzo.
A tal riguardo, Mosca ha ribadito il pagamento del gas in rubli, che i Paesi del G7 hanno bollato come “inaccettabile”, in quanto violerebbe unilateralmente i contratti che prevedono l’uso di doli dollari o euro.
In merito alla politica italiana, non è stato trovato l’accordo tra le forze che sostengono l’Esecutivo sull’aumento delle spese militari per il 2%, inserito nel Dl Ucraina, che prevede aiuti militari ed economici al paese invaso dalla Russia, con il M5S che ha ribadito il no alla misura, sia ieri, durante la riunione Governo-Maggioranza, che oggi, nel corso della riunione congiunta delle Commissioni Difesa ed Esteri di Senato e Camera , nella quale il Governo ha accolto l’ordine del giorno presentato dall’Opposizione di Fratelli d’Italia a sostegno di tale aumento , in linea con gli accordi Nato sottoscritti. Ciò eviterà quindi la votazione dello stesso ordine del giorno e la spaccatura della Maggioranza. No all’aumento, anche da parte di LeU. A favore, invece, le altre forze di centrosinistra e centrodestra.
Il Presidente del M5S Conte , appena confermato alla guida dei pentastellati tramite votazione su piattaforma degli attivisti ,con il 94,19% dei voti,( eletti Probiviri: Toninelli, Dadone e Floridia e componente del Comitato di garanzia, Bottici), dopo la sospensione delle cariche , risultate dalle votazioni del 5 e del 6 agosto 2021, da parte del Tribunale Civile di Napoli, per vizio di forma e su ricorso di militanti esclusi dalla votazione perché neo-iscritti, nel pomeriggio, ha avuto un confronto con il Premier Draghi sugli sviluppi della guerra russo-ucraina e ha ribadito che , il Movimento, malgrado il no all’aumento delle spese militari, per non distrarre fondi a famiglie e imprese in crisi, continuerà a sostenere la linea del Governo.
Presidente del Consiglio, che stamane si è recato a Napoli, per firmare un patto con il sindaco della città Manfredi e con il Comune, affinché Napoli e il Mezzogiorno tornino ad essere il motore del Paese, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, incontrando poi i rifugiati ucraini accolti dai volontari della fondazione di comunità San Gennaro e che, nel pomeriggio, ha firmato il Dpcm per la protezione temporanea e l’assistenza dei rifugiati provenienti dall’Ucraina a causa della guerra, in vigore dal 4 marzo e per la durata di un anno, che prevede per gli sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022, residenti in Ucraina, ma anche cittadini di Paesi terzi che beneficiavano di protezione internazionale e i familiari, il permesso di soggiorno per un anno e prorogabile per altri sei mesi e per un massimo di un anno, l’accesso all’assistenza erogata dal Ssn, al mercato del lavoro e allo studio.
Tale permesso, potrà essere revocato, anche prima della sua scadenza, quando il Consiglio dell’UE deciderà la cessazione della protezione temporanea. Sarà la Questura, l’autorità competente al rilascio del permesso di soggiorno per protezione temporanea. Il provvedimento prevede anche specifiche misure assistenziali e consentirà ai cittadini ucraini già presenti in Italia il ricongiungimento con i propri familiari ancora presenti in Ucraina.
L’ordinanza , firmata dal Capo della Protezione civile Curcio, prevede inoltre: l’erogazione di 300 euro mensili di contributo per il sostentamento di ciascun rifugiato arrivato dall’Ucraina, versati per massimo 3 mesi. Centocinquanta euro per i minori. I tre mesi di erogazione decorreranno dalla data di ingresso nel territorio nazionale, individuata con la presentazione della richiesta di protezione temporanea e comunque non oltre il 31 dicembre 2022.
Su tale provvedimento , Curcio ha chiarito: “La logica del contributo di sostentamento nasce così come è stato richiesto dai territori e dalle comunità, e consente di sostenersi a chi ha trovato una soluzione di accoglienza parentale e amicale. La stragrande maggioranza delle 72mila persone accolte finora si trova ospite di reti di amici e parenti. Si tratterà di una erogazione cash contante da parte di un istituto di credito che darà i fondi ai richiedenti. Ci sarà chiaramente un sistema di controlli sulla legittimità della richiesta”.
Quanto alla pandemia da Covid19, per l’Agenzia Nazionale per il sistema sanitario regionale, torna a salire il tasso di occupazione dei reparti ordinari al 15% in 9 Regioni, mentre restano stabili i ricoveri nelle intensive al 5%, ma in risalita in 9 Regioni, con la Calabria al 12% e il Ministro Speranza, intervenuto al Consiglio Europeo della Salute, riguardo a una possibile quarta dose di vaccino , ha chiesto ai Paesi europei di avere una posizione unitaria: “E’ arrivato il momento di discutere insieme, a livello europeo, come affrontare le prossime settimane per avere una posizione univoca su tempi e fasce di generazioni a cui somministrare la quarta dose. Scelte non omogenee disorientano e non aiutano le campagne vaccinali. Priorità, è proteggere i più fragili, non si parla di farla a tutti”.
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