di Federica Marengo mercoledì 4 gennaio 2023
-Nella trecentotredicesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti concentrandosi nella regione orientale e in quella meridionale del Paese. Sotto attacco delle forze di Mosca, infatti, Zaporizhzhia, dove si è registrato il ferimento di una persona, ma anche Sebastopoli, in Crimea, dove sono stati abbattuti due droni, e l’aeroporto militare di Belbek.
Colpiti più volte, anche i quartieri residenziali di Nikopol,nel quale sono stati danneggiati abitazioni, un gasdotto e una rete elettrica e Khrerson, , dove 4 persone sono rimaste uccise, mentre l’allerta aerea è scattata a Kiev e a Mykolaiv.
A Mariupol, invece, secondo quanto reso noto dal consigliere del sindaco ucraino della città, i russi starebbero gradualmente trasformando il porto della città occupata in una base militare nel mare di Azov. A fine dicembre, infatti, tutti i cittadini che lavoravano al porto sono stati licenziati e nuovi lavoratori sarebbero stati portati via da Mosca.
Per il capo dell’intelligence ucraina, Budanov, che ha rilasciato un’intervista ad ABC news, con ogni “probabilità, vi saranno ulteriori attacchi in territorio russo.
Sale a 89 , poi, il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico ucraino di Capodanno contro una struttura militare temporanea nella regione di Maviivka, nella regione di Donetsk. A detta del generale Sevryukov,”una commissione starebbe lavorando per indagare sulle circostanze di quanto accaduto, ma che è evidente che il motivo principale delle perdite subite è stato l’accensione e l’uso massiccio da parte dei militari di telefoni cellulari, alla portata di armi nemiche, contrariamente al divieto vigente”.
A tal proposito, un famoso blogger militare russo, Pegov, ha contestato tale posizione ufficiale di Mosca, in quanto “si tratterebbe di un palese tentativo di diffamare e incolpare i militari”.
Sul fronte russo, il membro dell’amministrazione civile locale, Rogov, ha riferito che due persone sono state uccise da un bombardamento delle forze ucraine ,che hanno colpito un edificio residenziale a Vasilyevka, nella parte della regione di Zaporizhzhia occupata dalle truppe di Mosca.
Secondo il portavoce del comando militare ucraino Humenyuk, invece, le truppe russe si starebbero preparando per un nuovo massiccio attacco missilistico contro l’Ucraina, probabilmente il 6-7 gennaio nei giorni del Natale ortodosso.
Ciò ,mentre la CNN,citando l’intelligence di Kiev, ha reso noto che sono stati trovati in un drone iraniano abbattuto in Ucraina lo scorso autunno, componenti prodotte da oltre una decina di società americane e occidentali.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio social alla popolazione, ha dichiarato: “La Russia sta mobilitando coloro che vuole usare come carne da macello. Noi stiamo mobilitando il mondo civile. Per il bene della vita. La Russia dispiegherà tutte le sue forze per cercare di cambiare l’esito della guerra e rimandare la sconfitta. Abbiamo iniziato quest’anno con ciò di cui l’Ucraina ha più bisogno in questo momento, alla vigilia di nuovi processi di mobilitazione preparati dallo Stato terrorista. È il momento in cui, insieme ai nostri partner, dobbiamo rafforzare la nostra difesa . Non abbiamo dubbi sul fatto che gli attuali padroni della Russia metteranno in campo tutto quello che gli resta e tutti quelli che possono raccogliere per cercare di ribaltare le sorti della guerra e rimandare almeno la loro sconfitta. Dobbiamo sconvolgere questo scenario russo. Ci stiamo preparando per questo. I terroristi devono perdere. Ogni tentativo di una nuova offensiva deve fallire. Questa sarà la sconfitta finale dello Stato terrorista. Ringrazio tutti i partner che lo capiscono”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, invece, durante un punto stampa, ha fatto sapere che il sistema dei missili Patriot americani arriverà in Ucraina il prima possibile e che i preparativi per il trasferimento sono già iniziati.
In ambito diplomatico, nella giornata di oggi, il Presidente turco Erdogan ha sentito sia il Presidente russo Putin che il Presidente ucraino Zelensky, con l’intento di offrire nuovamente la mediazione della Turchia nel negoziato.
Tuttavia, se il Presidente russo Putin, in occasione del varo della fregata “Admiral Gorshkov” ,dotata di sistemi missilistici marittimi ipersonici Zircon, ha sottolineato come questi ultimi “proteggeranno la Russia da potenziali minacce esterne”, la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova, secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti e, confermato da una nota della stessa, avrebbe dichiarato che “L’Italia non può essere un garante del processo di pace in Ucraina per via della sua posizione di parte e degli aiuti militari forniti a Kiev”.
Infine, Lars Danielsson, il rappresentante permanente UE della Svezia ,che ha assunto il semestre di presidenza dell’Unione, in un ‘intervista al Financial Times ha dichiarato che: “L’Ucraina rimarrà in cima all’agenda dell’Unione europea sotto la presidenza di turno Svedese, nel primo trimestre del 2023. Un maggiore sostegno umanitario e militare a Kiev e il rinnovo di un programma dell’Ue per sostenere i rifugiati ucraini dovrebbero essere tutti concordati senza alcun dissenso. Il dibattito, dovrà concentrarsi anche sui nuovi pacchetti di sanzioni alla Russia già in lavorazione, sulla potenziale spesa di denaro russo confiscato e su come ritenere Mosca responsabile per i suoi presunti crimini di guerra in Ucraina”.
Poi, in merito all’immigrazione, Danielsson ,ha precisato che, il lavoro procederà, ma che: “Durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue, nei primi sei mesi del 2023, non ci sarà alcun patto sull’immigrazione”, che dovrebbe essere raggiunto non prima della primavera del 2024.
Immediate le dichiarazioni del ministro per le Politiche europee, con delega al Pnrr, Fitto, che, in una nota, ha scritto: “Le dichiarazioni rilasciate oggi al Financial Times dal Rappresentante permanente svedese presso l’Unione europea Danielsson sulle possibili tempistiche del negoziato sul nuovo Patto per l’immigrazione e l’asilo non solo non rappresentano una presa di posizione contro alcuno Stato membro specifico, tantomeno contro l’Italia, ma soprattutto non possono in alcun modo essere strumentalizzate politicamente a livello nazionale. La questione migratoria, soprattutto grazie all’azione del Presidente Meloni, è, per la prima volta, alla massima e urgente attenzione dell’Unione europea e sarà uno dei temi principali all’ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo. E’ la riforma strutturale e complessiva del sistema di asilo europeo la quale, proprio perché destinata al superamento delle attuali regole, tra cui Dublino, è un dossier molto complesso dove gli interessi nazionali dei singoli Stati membri sono molto sentiti e diversi. Come tutte le riforme strutturali a livello europeo, anche questa potrebbe richiedere dei tempi più lunghi. Si tratta di una circostanza normale, quasi fisiologica. L’Italia intende affrontare il negoziato con un atteggiamento costruttivo e sosterrà gli sforzi della Presidenza svedese in tale direzione. In questa prospettiva, mi recherò a Stoccolma già la settimana prossima per un incontro con la mia omologa svedese Roswall per discutere anche di questo e per ribadire la volontà del governo italiano di avviare una proficua collaborazione con la presidenza Svedese. Non è nostro interesse né tantomeno nostra intenzione accettare un compromesso ad ogni costo o al ribasso ,anzi, a differenza di come è stato fatto in passato, difenderemo gli interessi nazionali senza alcun arretramento né ambiguità”,
Quanto alla politica interna italiana, in attesa della ripresa dei lavori parlamentari e delle attività di Governo, dopo la breve pausa festiva, la Premier Meloni si prepara alle sfide che attendono il suo Esecutivo: dall’inflazione, ai prezzi dell’energia, passando per il completamento della riforma fiscale e del taglio del cuneo per i lavoratori dipendenti, senza contare le istanze delle forze alleate: la Lega, che, dopo, un primo decreto sicurezza che regola l’operato delle Ong , sollecita gli altri provvedimenti su baby gang, violenza di genere e antiterrorismo e, Forza Italia, in pressing sulla riforma della Giustizia e la difesa dei balneari, di cui dovrebbe occuparsi un emendamento al Dl Milleproroghe , ora in Senato per l’esame.
Al riguardo , la Presidente del Consiglio dovrebbe affidare le deleghe sulle concessioni balneari al Ministro del Mare Musumeci, già nel Consiglio dei Ministri previsto per la prossima settimana.
Altri dossier sul tavolo della Premier: le nomine del direttore generale del Tesoro, dei direttori delle agenzie fiscali, delle Dogane e del Demanio, nonché delle Entrate, e , infine, la revisione dell’intero meccanismo di governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui lavora con il ministro delle Politiche europee con apposita delega, Fitto e che potrebbe già essere materia di confronto nel possibile incontro con la Presidente della Commissione von der Leyen, attesa a Roma lunedì per la presentazione del libro dell’ex Presidente del Parlamento UE, Sassoli.
A far discutere, però, in queste ore , Maggioranza e Opposizione, sono i temi delle Autonomie e del Presidenzialismo, riforme costituzionali su cui sono al lavoro il ministro per le Autonomie regionali Calderoli e la ministra per le Riforme e la Semplificazione, Casellati ,che non sembrano convincere né Pd e Alleanza Verdi-Sinistra italiana, né M5S e neppure il Terzo Polo (Azione-Italia Viva), che, però, apre al dialogo su entrambe.
Sulla riforma delle Autonomie ,infatti, cui si oppongono anche i Presidenti delle Regioni e i sindaci del Sud ( una cinquantina di amministratori locali, perlopiù in quota dem , hanno scritto al Presidente della Repubblica Mattarella per esprimere le loro perplessità) , le Opposizioni, trasversalmente, accusano il ministro Calderoli di “voler dividere l’Italia e aumentare il divario tra Nord e Sud”.
Tuttavia, il ministro Calderoli, intervistato da diverse testate, ha replicato alle accuse , evidenziando: “Adesso basta con gli attacchi che sfociano in offese e anche di peggio. Sono stato paziente per settimane ma adesso si è passato il limite, sono stanco di leggere sui quotidiani frasi tipo lo ‘spacca Italia’ del ministro Calderoli riferito al disegno di legge sull’autonomia differenziata o lo strappo di Calderoli. Io da ministro ho giurato sulla Costituzione, che sancisce l’unità nazionale, per cui scrivere che voglio spaccare l’Italia significa darmi dello spergiuro. Questa è diffamazione, forse addirittura calunnia, perché mi si attribuisce un’inventata volontà di spaccare il Paese. Ricordo poi che io solo il ministro per le Regioni, di tutte le Regioni italiane, non di alcune sì e altre no e proprio per questo sto girando l’Italia in lungo e in largo per incontrare di persona tutti i governatori regionali. Altro che spacca Italia… Ora basta, i giornalisti hanno un codice deontologico da rispettare, c’è un limite alla cronaca che non può trascendere in offesa o in bugia. Non intendo querelare nessuno per ora, non sono il tipo che querela, ma se mi capiterà di leggere ancora frasi offensive e calunniose nei confronti del mio lavoro da ministro, frasi come queste sullo spacca Italia, allora sarò costretto a procedere alle vie legali. Totale e sacrosanta libertà di critica dei giornalisti, ci mancherebbe, ma non di inventare qualcosa che non esiste e di diffamare, chiaro?”.
Riguardo al Presidenzialismo, le forze di Governo non escludono la costituzione di una Bicamerale per un confronto e un dialogo sulla materia, ma il Pd boccia la riforma del centrodestra, ritenendo “la Maggioranza non adeguata per attuare tale riforma”, mentre per il M5S “vi sono altre priorità come la crisi energetica e il caro bollette”.
Per il Terzo Polo, invece, che apre a una collaborazione in caso di Bicamerale, la riforma da attuare è quella del “sindaco d’Italia”, ovvero : l’elezione diretta del Presidente del Consiglio.
Sulla questione energetica, invece, nuovo crollo del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, , arrivato a perdere fino all’11,5%, a 64 euro. A pesare, le temperature sopra la media in Europa, che riducono i consumi e preservano le scorte di gas, scongiurando il rischio di razionamenti.
Da qui, l’ottimismo del Presidente di Nomisma, Tabarelli, che ha dichiarato: “Nel primo trimestre 2023 la bolletta della luce è crollata con una diminuzione del 19,5%, aspettiamo quattro settimane e possiamo avere un calo del 30% della tariffa del gas di gennaio. E se non arriva un cataclisma dall’Ucraina e un freddo polare, il tasso di inflazione potenziale dovrebbe scendere sotto il 10%, anche fino al 6%. Dovrebbe essere la fine degli aumenti. I segnali positivi che arrivano dai prezzi dell’energia, con la quotazione del petrolio scesa sotto gli 80 dollari al barile che aiuta anche le esportazioni”.
Nell’ambito delle alleanze per le Regionali del 12 e 13 febbraio nel Lazio, dopo l’apertura del candidato dem e del Terzo Polo (Azione-Italia Viva) alla presidenza del Lazio, D’Amato, a un ticket con la candidata del M5S, Bianchi, il leader di Azione Calenda ha respinto la possibilità di sostenere il tandem con i pentastellati.
Sul fronte Covid19 , la nuova ondata di contagi in Cina e il rischio di diffusione di nuove varianti in seguito all’abbandono da parte di Pechino a dicembre della sua politica di “tolleranza zero” e alla decisione di procedere alla riapertura dei suoi confini l’8 gennaio, a Bruxelles si è riunito questo pomeriggio l’Ipcr (il meccanismo integrato di risposta politica della crisi), convocato dalla Svezia, che ha assunto il semestre di presidenza dell’Unione dal 1°gennaio, al fine di trovare una linea comune tra i 27 Paesi UE sugli arrivi dalla Cina e sulle possibili restrizioni all’ingresso. Al momento, infatti, i Paesi dell’Unione procedono in ordine sparso con Italia, Francia e Spagna che hanno richiesto il tampone negativo per chiunque arrivi da scali cinesi, mentre la Germania sembra essere perplessa in merito.
Al termine della riunione, la UE ha “fortemente raccomandato agli Stati membri di introdurre l’obbligo di test Covid prima della partenza dalla Cina. Il test dovrà essere effettuato al massimo 48 ore prima. Fortemente raccomandato , anche l’uso delle mascherine Ffp2 ai viaggiatori da e per la Cina”.
A Pechino, invece, il Presidente cinese Xi Jinping , che ha contestato l’obbligo di test Covid19, annunciando ritorsioni, nel discorso in tv per il nuovo anno , ha detto che “Nella lotta al Coronavirus la Cina è ancora in un momento difficile”, ma che “la prevenzione e il controllo dell’epidemia sono entrati in una nuova fase e la luce della speranza è vicina”.
Oggi, la portavoce del ministero degli esteri cinese Mao Ning ha evidenziato che la Cina, la quale ha rifiutato l’offerta UE di vaccini a mRNA , spera che “i diversi Paesi del mondo si concentrino sulla lotta contro la pandemia di Covid-19 ,piuttosto che sulla sua politicizzazione”.
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