di Federica Marengo mercoledì 28 dicembre 2022
-Nella trecentoseiesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia sulla regione orientale che su quella meridionale del Paese. Sotto attacco delle forze di Mosca, infatti, Kharkiv, dove, secondo quanto reso noto dall’azienda statale Ukrenergo, i nuovi raid russi, che hanno colpito le infrastrutture del gas, hanno provocato un l’aumento del deficit elettrico. L’azienda elettrica ha poi precisato che: “Il deficit non ha causato ulteriori restrizioni di potenza a causa del clima relativamente caldo. La capacità disponibile nel sistema non è sufficiente per soddisfare tutte le esigenze dei consumatori nel Paese. A tal proposito, tutte le regioni sono state informate sui limiti di consumo, il cui superamento comporta la necessità di blackout di emergenza”.
Sotto attacco russo anche il Donbass e le città di Nikopol, Bakmhut e Donetsk.
Colpita da 33 razzi russi, in 24h, e da un totale di oltre cinquanta attacchi russi, Kherson, dove sono stati colpiti un ospedale ed edifici residenziali, mentre l’allarme antiaereo ha risuonato in tutta l’Ucraina.
Secondo il governatore regionale in esilio, Gadai, il comando russo ha lasciato la città di Kreminna, nella regione di Lugansk, dove sono in corso intensi combattimenti e la leadership militare dell’esercito di occupazione si è trasferita in altri insediamenti occupati Ciò, aprirà la strada alle forze armate ucraine a Starobilsk o in direzione di Rubizhny e Severodonetsk
Forze armate ucraine, che , invece, hanno ripreso l’offensiva su Severodonetsk e su Lysychansk.
Sul fronte russo, invece, l’agenzia di stampa russa Tass ha riferito che le autorità di Mosca affermano di aver sventato un attacco terroristico da parte di due cittadini russi, su incarico dei servizi speciali ucraini , a Chegem, nella Repubblica cabardino-balcanica, al confine con la Georgia.
L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) , infine, ha dichiarato che il numero di civili ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa è “considerevolmente superiore ai 6.884 morti”.
Intanto, il Presidente ucraino, Zelensky, che oggi ha incontrato a Kiev il ministro della Difesa francese, Lecornu ,per discutere insieme con l’omologo ucraino Reznikov, del sostegno militare all’Ucraina e ,che ha tenuto un discorso alla Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino), facendo un bilancio dell’anno che volge al termine e sottolineando come il 2023 sarà cruciale , ha dichiarato: “La ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra sarà il più grande progetto economico dell’Europa. Per la ricostruzione chiediamo di sviluppare una legislazione per stimolare le imprese ad entrare nel mercato ucraino. L’Ucraina è diventata uno dei leader del mondo libero e ha aiutato l’Occidente a reinventarsi e a smettere di temere la Russia. L’Ucraina è riuscita a liberare più di 1.800 città e villaggi dagli occupanti russi. Siamo già riusciti a liberare più di 1.800 città e villaggi ucraini dall’occupante. E ringrazio tutti gli Stati che ci aiutano a superare la tirannia russa proprio sul campo di battaglia. I soldati ucraini hanno cacciato gli invasori da Kiev, e questo è stato il primo punto di svolta nella guerra su vasta scala, ha mostrato la forza della nostra resistenza. I soldati hanno liberato l’isola dei Serpenti e da allora ogni occupante sa quale unica risposta ascolterà dagli ucraini a una qualsiasi delle sue invasioni”.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, in conferenza stampa, ha affermato che: “Nessun piano di pace sull’Ucraina è possibile se non tiene conto delle quattro nuove regioni che si uniscono alla Russia” e ha spiegato che la restrizione alla fornitura di petrolio russo si applicherà non solo ai nuovi contratti, ma anche quelli esistenti se contengono un riferimento al price cap”.
Poi, Peskov, ha confermato che anche quest’anno il Presidente Putin terrà il discorso di Capodanno intorno alla mezzanotte del 31 dicembre e ha espresso il sostegno della Russia a Belgrado “nei suoi passi sul Kosovo, spiegando che le dichiarazioni sull’ “influenza distruttiva” della Russia nella situazione intorno al Kosovo “sono assolutamente errate”.
La portavoce del ministero degli Estri russo Zakharova, invece, riguardo alla richiesta di Kiev di espellere la Russia dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha replicato che “Tale retorica deve essere ignorata”.
Il 20 dicembre, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba aveva annunciato la decisione di Kiev di chiedere l’esclusione della Russia dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dall’Onu. Al riguardo, come riportato dalla Tass, il ministro degli Esteri russo Lavrov avrebbe ripetutamente affermato che è impossibile escludere Mosca dal Consiglio di sicurezza.
Infine, Papa Francesco, al termine dell’udienza generale, salutando i pellegrini di lingua italiana, ha lanciato un nuovo appello per la pace, pregando “Il Bambino di Betlemme , affinché conceda alla martoriata Ucraina, oppressa dalla brutalità della guerra, il sospirato dono della pace”.
Quanto alla politica interna italiana, stamane, la Legge di Bilancio è giunta al Senato senza che la Commissione Bilancio abbia votato il mandato al relatore, a causa del ritardo di ieri nell’invio da parte del Ministero dell’Economia della Relazione che accompagna il passaggio del provvedimento da Montecitorio a Palazzo Madama , oltre che per via dell’esiguità dei tempi per esaminare il numero elevato di emendamenti presentati dalle Opposizioni e del mancato accordo sulla riduzione di questi ultimi.
Nel pomeriggio, poi, dopo l’esame in Aula e la discussione generale (più di trenta gli interventi, metà dei quali delle Opposizioni), il voto sulle tabelle della Legge di Bilancio e la questione di fiducia, posta, tra le proteste delle Opposizioni, dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani. Quindi, domattina, il voto di fiducia alle 9:00 e la votazione finale intorno alle 12:00, (mentre la Presidente del Consiglio starà tenendo la conferenza stampa di fine anno). Da lì, dunque, la conversione in legge prima del 31 dicembre, scongiurando il temuto esercizio provvisorio.
Critiche dunque, le forze di Opposizione: Pd, M5S, Terzo Polo(Azione-Italia Viva) e Alleanza Verdi-Sinistra italiana, che parla di una “forzatura sui tempi” e di una “Legge di Bilancio recessiva, inadeguata e iniqua, che taglia su Sanità e Istruzione ed abolisce il Reddito di cittadinanza, attuando condoni per gli evasori”.
Soddisfatte, invece, le forze di Governo, secondo cui “Si tratta della miglior Manovra varata nel poco tempo a disposizione , con aiuti per famiglie e imprese” in difficoltà a causa del caro energia, e per la cui approvazione è stato dato maggior spazio alle Opposizioni rispetto a quello dato negli ultimi anni”.
A tal proposito, il sottosegretario all’Economia, Freni, in un’intervista a Il Messaggero, ha dichiarato : “Rispetto agli ultimi 5 anni , quest’anno , la nota della Ragioneria dello Stato è stata di gran lunga la meno dura: un solo stralcio e alcuni rilievi marginali. Ricordo anni, anche in tempi recentissimi, con oltre 60 rilievi e quasi 15 stralci. Ma è fisiologico che sia così: è giusto che vi sia sempre un controllo a valle che garantisca l’equilibrio contabile”.
Sempre, quest’ultimo poi, sulla riforma delle Pensioni e sulle misure in Manovra, ha spiegato: “Quota 41 è un metodo, non uno spot. Solo ragioni di costo hanno richiesto l’inserimento di un coefficiente anagrafico a 62 anni, ma il futuro è verso l’azzeramento progressivo del limite di età. Quindi si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età. Purtroppo Opzione donna non era sostenibile economicamente. Ma si tratta di una misura che intercetta un bisogno di tutela cui non possiamo e non vogliamo negare risposte. Vedremo di trovare una quadra migliorativa. Sempre in ambito di previdenza, si è scelto di supportare in modo deciso i redditi medio bassi, limitando la rivalutazione previdenziale solo a determinate fasce. È stata una scelta politica, ma nei prossimi mesi l’andamento dell’inflazione sarà il parametro per le nostre scelte”.
A difesa della Manovra dalle accuse delle Opposizioni, anche le dichiarazioni del ministro della Difesa Crosetto, che, in un’intervista a “Il Messaggero” e a “Il Mattino”, ha replicato: “A quelli che sostengono che abbiamo elargito mance, rispondo che non abbiamo sprecato un solo euro. Noi abbiamo lavorato per la crescita. La Manovra ha avuto, oltre al problema dei tempi stretti, anche quello di una classe dirigente nei ministeri e in ogni settore della macchina burocratica che va cambiata in profondità . Non si può pensare di fare politiche nuove e diverse, se nei posti chiave tieni funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l’alternativa”.
Poi,in merito alla sburocratizzazione e alla velocizzazione per attuare le opere pubbliche, il ministro Crosetto, ha detto: “Per un’opera pubblica ora ci vogliono 17 anni, dovranno diventare quattro o cinque. E con coraggio si dovrà usare il machete con le catene che bloccano lo sviluppo dell’Italia. L’obiettivo del 2% del Pil non riguarda solo investimenti militari, ma spese che comprendono anche il personale, le infrastrutture, la manutenzione. Ci siamo resi conto che potremmo avere la necessità di difenderci veramente. E’ inutile comprare una nave in più se poi non hai i marinai da metterci sopra. Quanto alle difese aeree chieste da Zelensky all’Italia, non abbiamo ancora cominciato la costruzione del sesto decreto. Se sarà possibile certamente li aiuteremo a difendersi: la fornitura deve essere compatibile, con la possibilità di avere queste armi e di darle a Kiev efficienti e funzionanti. E se diamo sistemi di difesa aerea all’Ucraina, dobbiamo prenderli dalle nostre scorte e lo dobbiamo fare senza sguarnirci e con la certezza della qualità”.
Nel pomeriggio, alla Camera, il voto di fiducia sul Dl Rave, (che introduce nel Codice penale l’articolo 633 , prevedendo appunto il reato di rave party, che riforma l’ergastolo ostativo e modifica le regole in vigore per i medici non vax con il reintegro sul posto di lavoro di questi ultimi), con le Opposizioni che, alla luce del mancato accordo in conferenza dei capigruppo questo pomeriggio, hanno annunciato e poi fatto ostruzionismo, presentando 157 ordini del giorno per allungare i tempi e arrivare alla scadenza del testo fissata per il 30 dicembre e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Ciriani, che ha ventilato di voler applicare la tagliola agli emendamenti per ridurli , contestato dalle Opposizioni per cui “ ciò non è prerogativa del Governo”.
Tuttavia, in serata, la fiducia sul Dl Rave, in scadenza il 30 dicembre, è stata approvata con 206 voti a favore, 145 voti contrari e 3 astenuti. La Camera , inoltre, ha approvato la seduta fiume sul decreto rave, per cui si continuerà fino all’ok finale al provvedimento, anche a notte inoltrata, qualora fosse necessario.
Ancora, nel pomeriggio, si è tenuto a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri per approvare un primo Decreto Sicurezza in materia di immigrazione e regole più stringenti per le ONG. Sul tavolo, anche un’informativa del ministro della Sanità Schillaci, (che domani riferirà in Senato) ,sollecitata dalle Opposizioni, sulla situazione Covid19 in Cina e sull’ordinanza con cui si è disposta l’obbligatorietà per i passeggeri dei voli aerei provenienti dalla Cina di effettuare un tampone ( sarebbero in corso , inoltre, contatti tra il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini e la commissaria UE ai Trasporti, Valean , in quanto il nostro Governo chiede che i tamponi ai passeggeri in arrivo dalla Cina siano fatti da tutti i Paesi europei, non solo dall’Italia) e un’Informativa del ministro delle Imprese e del Made in Italy ,Urso, sull’ex Ilva di Taranto e sulla richiesta di un prestito ponte dati i problemi di liquidità dell’azienda.
Prima del Consiglio dei Ministri, con una nota , il ministro delle Politiche europee con delega al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Fitto, ha annunciato il raggiungimento dei 55 obiettivi previsti per il secondo semestre in scadenza il 31 dicembre, per accedere alla terza tranche dei fondi UE da 19 miliardi. Quindi, si legge nella nota del ministro Fitto: “Sono stati raggiunti i 55 obiettivi previsti dal Pnrr per il secondo semestre 2022.Questo risultato è il frutto di un importante lavoro di squadra impostato anche sulla base di un dialogo costruttivo attivato a livello politico con la Commissione Europea che ha consentito, tra l’altro, il superamento di alcune criticità connesse al raggiungimento di qualche obiettivo”.
Nell’ambito della politica estera, questa mattina, il ministro degli Esteri, Tajani, ha incontrato l’ambasciatore dell’Iran, convocato “per manifestargli l’indignazione e la preoccupazione dell’Italia per quanto sta accadendo nel Paese”.
Al termine del confronto, il ministro Tajani, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha dichiarato: “Nell’incontro ho chiesto la sospensione delle condanne a morte, il blocco immediato delle esecuzioni, la sospensione della repressione violenta delle manifestazioni e ho chiesto anche che le autorità politiche aprano il dialogo con i manifestanti ricordando che non è questione di ordine pubblico uccidere bambini di 12, 14 e 17 anni. L’ambasciatore ha detto che riferirà al suo governo. L’augurio, è che l’ulteriore segnale della convocazione dell’ambasciatore designato iraniano venga recepito: l’Italia e l’Europa sono impegnate a difendere i valori della libertà e della democrazia. Cerchiamo il dialogo e il confronto, ma non si possono superare linee rosse e per noi italiani e per noi tutti europei la pena di morte è una linea di non ritorno, soprattutto se utilizzata per chi si oppone al governo e per motivi futili. O vengono sospese le esecuzioni o continueremo a condannare con grande fermezza ciò che sta accadendo. Noi difendiamo i diritti umani, la libertà di stampa e la liberta di manifestare. Avevamo sperato che con la liberazione di Alessia Piperno ci fosse un’inversione di tendenza ma purtroppo così non è stato e quindi la posizione dell’Italia è stata ufficialmente riferita all’ambasciatore. Nel documento, approvato dai ministri degli Affari esteri, non era stata chiusa la porta al dialogo sul nucleare con Teheran. Ci auguriamo che l’Iran scelga la via del dialogo e del confronto. Ho chiesto anche oggi di avere un atteggiamento responsabile dell’area mediorientale, perché riteniamo che si debba lavorare per la stabilità. Per quanto riguarda la possibilità di ulteriori sanzioni internazionali contro l’Iran, ogni decisione deve essere presa a livello internazionale e di Nazioni Unite. Voglio augurarmi che l’Iran accolga la nostra richiesta di libertà, non è un’ingerenza. Chiediamo che non vengano massacrate donne perché si tolgono il velo, che ragazzi non vengano condannati a morte per aver partecipato a delle manifestazioni e che le bambine non vengano uccise con violenza sessuale di massa, è una cosa inaccettabile e indegna”.
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