di Federica Marengo giovedì 22 dicembre 2022
-Nella trecentesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia nella regione nord-orientale che in quella meridionale del Paese. Colpita infatti Bakhmut, dove si è determinata una condizione di stallo nei combattimenti tra le forze ucraine e russe, ma anche Donetsk, dove l’ex Vicepremier russo ed ex capo dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, Rogozin, è rimasto ferito, Sumy, che in 24 ore ha subito 23 attacchi e Kherson. A Kiev, invece, il 60% dei trasformatori è stato distrutto, generando blackout e, di conseguenza, mancanza di corrente, riscaldamento e acqua.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, si è recato negli USA, dove è stato accolto dal Presidente Biden alla Casa Bianca. Qui, in un colloquio, il Presidente USA ha assicurato il sostegno all’Ucraina finché sarà necessario e fino a che non si sarà raggiunta una “pace giusta” per Kiev, annunciando lo stanziamento di un altro pacchetto di aiuti militari da 2 miliardi, comprensivo di missili Patriot, che “rafforzeranno significativamente la difesa aerea” e al cui uso saranno addestrate le forze ucraine.
Il Presidente Zelesky , a sua volta,ha ringraziato a nome del popolo ucraino gli USA per il supporto dato all’Ucraina e ha regalato al Presidente americano la medaglia di un capitano combattente in prima linea.
Poi, Zelensky, dopo aver incontrato la speaker della Camera, Pelosi e il leader dei democratici in Senato ,Chuck Schumer, cui ha ribadito l’importanza dell’approvazione degli aiuti in termini di vite umane, alla luce delle obiezioni sollevate da alcuni repubblicani, e dopo aver regalato al Congresso una bandiera ucraina che sbandierava a Bakhumt firmata dalle forze di Kiev , ha tenuto un discorso al Congresso, nel quale ha affermato: “Di fronte alle primitive tattiche russe e contro ogni probabilità, l’Ucraina non è caduta ma vive e combatte: non ci arrenderemo mai. E questo anche grazie al sostegno essenziale degli Stati Uniti: voglio ringraziare gli americani e dire loro che gli aiuti concessi a Kiev non sono beneficienza, ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia. Il prossimo anno sarà critico. Potete velocizzare la nostra vittoria. La Russia è uno stato terrorista, che va ritenuto responsabile per la guerra: Mosca potrebbe fermare l’aggressione se volesse. I russi saranno liberi solo quando sconfiggeranno il Cremlino nelle loro menti. La tirannia russa ha perso il controllo su di noi. La lotta continua e dobbiamo sconfiggere il Cremlino sul campo di battaglia .Abbiamo l’artiglieria, grazie. E’ abbastanza? Onestamente no… La vittoria dell’Ucraina sarà anche la vittoria dell’America. “Fra pochi giorni è Natale. In Ucraina, lo celebreremo anche a lume di candela, e non per romanticismo. Non abbiamo l’elettricità e molti non hanno l’acqua. Ma non ci lamentiamo. La luce della nostra fede illuminerà il Natale. Quello che milioni di ucraini si augurano in questo momento, è la vittoria, solo la vittoria. Auguro a tutti buon Natale e un buon anno nuovo vittorioso, bandiera ucraina che sbandierava a Bakhumt firmata dalle forse di Kiev”.
Terminato il suo viaggio, il primo all’estero dall’inizio della guerra, il Presidente Zelensky ha poi incontrato l’omologo polacco Duda all’aeroporto di Rzeszow, nell’ovest della Polonia, di ritorno dal suo viaggio dagli Stati Uniti , mentre il Premier polacco , Morawiecki, in un’intervista a La Stampa ,ha sottolineato che “Se cade Kiev ,la Russia ha campo libero verso l’Europa”.
Non si esclude che nelle prossime settimane Zelensky possa recarsi anche nel Regno Unito, in Francia e in Germania.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, commentando in conferenza stampa, la visita negli USA di Zelensky, ha dichiarato: “La visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti , Kiev non ha dimostrato alcuna disponibilità ad ascoltare la Russia e Washington sta conducendo una guerra per procura de facto contro Mosca. Finora, possiamo notare con rammarico che né il presidente Joe Biden né il presidente Zelensky hanno detto nulla che possa essere percepito come una potenziale disponibilità ad ascoltare le preoccupazioni della Russia. La fornitura di armi all’Ucraina non contribuisce alla risoluzione del conflitto, ma prolunga solo le sofferenze del popolo ucraino. Vediamo che, in effetti, gli Stati Uniti e altri Paesi stanno seguendo la strada dell’espansione costante della portata e dell’innalzamento del livello tecnico delle armi che forniscono all’Ucraina. Ciò non contribuisce a una rapida soluzione della situazione, ma su al contrario. Ciò fa sì che, purtroppo, la sofferenza del popolo ucraino continuerà più a lungo di quanto potrebbe. I sistemi missilistici Patriot di fabbricazione statunitense che saranno inviati in Ucraina saranno obiettivi legittimi per le forze russe, proprio come gli altri tipi di armamenti”.
Parole, quelle di Peskov, seguite dalle dichiarazioni della portavoce del Ministero degli Esteri Zakharova, che ha detto: “Zelensky è uno strumento che l’Occidente usa per contrastare il nostro Paese”, mentre il Presidente Putin, a margine di un incontro con i giovani , ha affermato: “I sistemi di difesa aerea Patriot, che gli Usa dovrebbero fornire all’Ucraina, sono obsoleti e la Russia è in grado di trovare n antidoto a essi. Firmerò un decreto con misure di risposta al price cap sul petrolio lunedì o martedì. Tutti i conflitti armati finiscono in un modo o nell’altro con un qualche negoziato sulla pista diplomatica. E non abbiamo mai rifiutato”.
A Bruxelles, annunciato per il 3 febbraio un summit Ue-Ucraina al quale è stato invitato il Presidente ucraino, Zelensky . Il summit, sarà nel formato Commissione-Consiglio e non alla presenza di tutti e 27 gli Stati membri.
Quanto alla politica interna italiana, stamane, è iniziata la discussione generale sulla Manovra alla Camera. Tuttavia, il testo con il via libera dell’Aula (155 i voti di scarto) è ritornato in Commissione Bilancio per lo stralcio di una norma, un emendamento del Pd che stanziava 450 milioni di euro per i Comuni, approvato per un errore tecnico, per la quale non vi erano le coperture. Poi, la Ragioneria dello Stato ha avanzato rilievi sulle modifiche apportate in Commissione su altri 44 emendamenti, sempre per problemi di coperture.
Tra questi: la modalità con cui sono state scritte le coperture per il 2023 relative alla Carta giovani-Carta Cultura e lo smart working ,prorogato solo per i fragili fino al 31 marzo, in relazione al mondo della scuola e alla sostituzione del personale scolastico a cui è concesso il lavoro agile.
Secondo l’ultima richiesta di rinvio, i lavori in Commissione sono ripresi alle 20 e la Manovra , con il via libera della Ragioneria di Stato , è approdata in Aula, dove, posta la fiducia, sarà votata domani alle 20:30, dopo le dichiarazioni di voto , che inizieranno alle 19. Quindi , gli ordini del giorno notturni e il voto finale che arriverà la mattina della Vigilia.
Dalla Maggioranza , ad ogni modo, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani, in quota Fratelli d’Italia, ha assicurato che la Legge di Bilancio, scritta in tempi record , verrà approvata in tempo per non incorrere nell’esercizio provvisorio.
Stesse rassicurazioni arrivate anche dalle altre forze di Governo, dettesi soddisfatte della Legge di Bilancio , non senza rilevare la mancanza di coperture per alcune misure come il sistema pensionistico Opzione donna , in merito al quale, il sottosegretario al Lavoro, in quota Lega , Durigon, ha spiegato: “Sulla manovra purtroppo non ci sono più margini per Opzione Donna, speravo di riuscire a gestire questa fase, ma le varie coperture della Ragioneria ci hanno bloccato dal dare questa risposta. Abbiamo ancora qualcos’altro per poter cambiare nel decreto Mille Proroghe, stiamo lavorando, la nostra volontà è dare risposte se troviamo le coperture. È solo una questione di trovare le coperture per rinnovare Opzione Donna, il problema è pluriennale, servono 80 milioni nel 2023 poi aumenta a 250 milioni nel 2024. Inoltre, nella seconda metà di gennaio, approveremo un decreto che toccherà il reddito di cittadinanza, ma anche tanti altri temi sul lavoro”.
Rassicurazioni, cui fanno da contraltare le critiche delle Opposizioni, con il segretario del Pd, Letta, che stamane ha presieduto un confronto al Nazareno, in vista del Congresso del partito con i tre candidati alle primarie, Bonaccini, Schlein e De Micheli, il quale, definendo la Manovra “inadeguata e iniqua”, su Twitter, ha sottolineato: “Ancora non si sa quando e se si vota. Ancora non si sa su quale testo si vota. Siamo oltre ogni limite immaginabile. Nessun Governo si è mai comportato così. Nessun Governo ha mai trattato il Parlamento a questo modo”.
Sulla stessa linea, anche Alleanza Verdi-Sinistra italiana e il Presidente del M5S Conte,che in queste ore ha dato il via libera al sostegno alla candidatura del dem Majorino alle Regionali in Lombardia del 2023, per il quale la Legge di Bilancio “non aiuta i poveri e le famiglie”, e che contesta la stretta impressa al Reddito di cittadinanza per gli occupabili con la cancellazione del requisito di congruità.
Critico anche il Terzo Polo, per cui la Manovra contiene “solo mancette” e che, riguardo ai nuovi bonus Cultura per i diciottenni, accusa il Governo di “aver azzerato i fondi per il 2023 e di aver spostato le risorse sulla norma salva calcio”.
Nel frattempo, la Presidente del Consiglio Meloni, da cui pure sono arrivate rassicurazioni sull’approvazione della Manovra nei tempi per scongiurare l’esercizio provvisorio, ha incontrato i parlamentari e Ministri di Fratelli d’Italia a Montecitorio per lo scambio degli auguri natalizi, occasione nella quale, secondo quanto ripotato dai media, annunciando la sua partenza per l’Iraq con altri Ministri ,per far visita ai militari in missione Nato, avrebbe affermato: “Vi ringrazio tutti per l’affetto, la dedizione e il lavoro di questi giorni sulla manovra finanziaria che, sicuramente, vi impegnerà anche nelle feste tra Natale e Capodanno ,ma che coinvolgerà anche il governo. Se può consolarvi, anche per noi non sarà diverso. Mi pare che tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi per la legge di bilancio e nonostante tutto quello che si può e dovrà migliorare, si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang”.
Quindi, sempre in mattinata, la Premier, con il Governo, ha incontrato i dipendenti nel cortile di Palazzo Chigi per gli auguri di Natale, rivolgendosi ai quali ha detto: “Grazie per quello che faremo insieme, speriamo ancora per lungo tempo”.
Nel pomeriggio, poi è intervenuta alla Farnesina, alla Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori, nella quale ha affermato: “Vi ringrazio per il lavoro silenzioso, fondamentale, strategico che portate avanti ogni giorno nell’interesse della nazione. Voi siete bandiere dell’Italia, nel senso di essere portatori di un’identità che è sempre la base di qualsiasi possibile dialogo. Non si può parlare con gli altri se non si è consapevoli di ciò di cui si è portatori. A partire dalla nostra lingua: utilizzare il più possibile l’italiano vuol dire difenderne la profondità della nostra cultura. Occorre ragionare di più come sistema Paese. Quando un’azienda si muove deve essere accompagnata dando priorità a ciò che per noi è strategico. La pace in Europa e la libertà non sono scontate, basta andare poco lontano da qua per vederlo e niente di quello che esiste è scontato se non c’è la consapevolezza di doverlo difendere. Chi conosce la geopolitica capisce che dietro al conflitto ucraino ci sono questioni molto più grandi che non riguardano solo Ucraina e Russia come a qualcuno piace vedere. L’Italia si è schierata con l’Ucraina con chiarezza e senza tentennamenti. La stella polare resta quella del dialogo per una pace giusta per gli ucraini, il tema è complesso, non si può solo dichiarare pace per ottenerla. La spesa militare è necessaria per difendere i propri interessi. Se scegli di non difenderti qualcun altro lo farà per te, ma poi quel qualcun altro non lo farà gratis. Il posizionamento dell’Italia a livello internazionale di gioca su tre assi fondamentali: l’Europa, la Nato e l’Onu, che sono “i capisaldi di una politica estera in cui l’Italia intende giocare un ruolo da protagonista. Noi dobbiamo rafforzare l’intesa con i nostri partner soprattutto nel Mediterraneo e impostare le relazioni con tutti gli altri Paesi. L’Europa deve essere sempre un attore globale. Non è intelligente passare dalla dipendenza del gas russo a quella dell’elettricità cinese. Sul tetto al prezzo del gas abbiamo ottenuto una vittoria significativa. Molti la davano per difficile da ottenere ma ci abbiamo creduto, anche grazie al governo precedente con il premier Draghi e il ministro Cingolani che hanno fatto un ottimo lavoro. Siamo stati i capofila di una maggioranza che ci ha consentito di portare a casa un risultato per frenare la speculazione. Sul lungo periodo la sfida è “tornare a produrre energia e diversificare le forme di approvvigionamento”.
In serata, prima della partenza per l’Iraq, la Presidente Meloni ha partecipato alla trasmissione di Rai Uno “Porta a Porta”, nella quale , intervistata dal giornalista e conduttore Bruno Vespa, annunciando la visita in Ucraina nei primi mesi del 2023 e , toccando diversi temi, ha detto: “Se sarò capace, lo dirà la storia. So i poteri che abbiamo di fronte. So che non ho niente da perdere. Non devo essere rieletta tra cinque anni. Per me l’unica cosa che conta la coscienza” l caro energia non è un problema che si risolve interamente col tetto, si risolve liberandosi dalla dipendenza da una parte e con il mix energetico, noi dobbiamo diversificare. Il reddito di cittadinanza resterà per i non occupabili, per gli over 60 e per chi ha minori a carico. Per gli altri sarà per soli 7 mesi nel 2023 e con l’obbligo di accettare un’eventuale offerta di lavoro” I lavori dignitosi ci sono e si trovano. Se ti rifiuti di fare un lavoro dignitoso perché accetti solo il lavoro dei tuoi sogni non puoi pretendere che ti mantenga lo Stato con le tasse pagate da chi ha accettato un lavoro che spesso non era il lavoro dei sogni.Nella gestione dei migranti spesso abbiamo penalizzato i più deboli e quelli che accogliamo noi sono banalmente quelli che hanno i soldi da dare agli scafisti, gli altri no. Non è un modo intelligente di gestire il problema dei migranti” Mi ha molto colpito tra le cose molto emozionanti accadute in queste settimane una signora che mi ha mandato un biglietto in cui c’era scritto ‘io stavo per chiudere ma hai vinto le elezioni e ho deciso di non chiudere più. Quella signora da una parte mi ha terrorizzato perché capisci quanto impatto hai nelle scelte degli altri però vivaddio ti dice anche che c’è un’Italia che vuole credere, combattere con te, andare avanti e che non vuole sentirsi eterna cenerentola perché non lo è. Mi aspetto un’Italia ottimista che si fidi delle sue istituzioni. L’Italia non accede al Mes. Il Mes non è stato utilizzato da nessuno. Non accede nessuno ,perché le condizionalità sono troppo stringenti. L’Italia non accederà: questo posso scriverlo col sangue. Sulle piccole cifre le commissioni sul pos non possono essere a carico degli esercenti. Non è giusto. Tenterò una moral suasion per azzerare le commissioni bancarie per gli importi bassi. Altrimenti ,potrò applicare una tassa sull’extragettito per le commissioni bancarie su piccoli importi. I proventi della tassazione serviranno per aiutare gli esercenti”.
In ultimo, in mattinata, si è tenuta al Ministero delle Infrastrutture una riunione sulla sicurezza stradale, presieduta dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sociale Salvini, con il ministro dell’Interno, Piantedosi, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, e il Capo della Polizia, Giannini, al fine di costruire una riforma del Codice della strada, intervenendo su prevenzione, sicurezza, e sanzioni. Nel vertice, si è parlato della necessità di effettuare più controlli di notte, fare prevenzione ed attuare un giro di vite su chi provoca incidenti sotto l’effetto di alcol e droga e della possibilità di introdurre l’obbligo di casco e targhe per i monopattini. Da gennaio , esperti saranno al lavoro su proposte anche del Ministero della Giustizia.
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