di Federica Marengo giovedì 5 maggio 2022
-Nella notte che ha preceduto la settantesima giornata di guerra in Ucraina, l’allarme antiaereo ha suonato a Kiev e in altre 10 regioni. Attacchi delle forze russe, si sono registrati sia a Sud che a Est del Paese. Colpite, quindi, dalle truppe russe, Odessa, città portuale sul Mar Nero, ma anche Mykolaiv e Kherson.
Nella regione settentrionale dell’Ucraina, invece, attacchi da parte dell’esercito russo si sono registrati a Donetsk e a Lugansk, dove , come annunciato dal portavoce del Cremlino Peskov, la parata del 9 maggio, per ricordare la vittoria della Russia contro i nazifascisti , non si farà, perché i tempi non lo consentono. Quasi liberata dalle truppe ucraine, la città di Kharkive.
Colpita dai bombardamenti russi, anche Krematosk ,dove sono stati colpiti 9 edifici civili e una scuola, sebbene siano state riprese dalle forze ucraine anche diverse città vicine, mentre si teme l’allargamento del conflitto per l’intensificarsi della presenza delle truppe russe in Trasnistria, enclave di Mosca al confine con la Moldavia .
Nella notte, poi, come confermato dal Ministero della Difesa russo, l’esercito russo ha compiuto un’esercitazione con un centinaio di soldati a Kaliningrad, tra Lituania e Polonia, con lanci simulati di missili con capacità nucleari.
Incendi, poi, sono stati registrati nella foresta di Kiev e nella foresta di Chernobyl, intorno alla centrale.
Tuttavia, la situazione più grave, è a Mariupol, nell’impianto siderurgico dell’Azovstal, roccaforte della resistenza ucraina e rifugio per larga parte dei civili rimasti in città, dove , secondo quanto riferito dal comandante del battaglione Azov, le truppe russe sono penetrate nell’edificio dando luogo a una battaglia sanguinosa, nonostante questa mattina sia stato proclamato da Mosca per 72 ore il cessate il fuoco temporaneo per permettere l’evacuazione dei civili, perlopiù 300, tra donne , bambini e anziani, rimasti nell’impianto, a fronte delle 124 già fatte uscire e condotte a Zaporizhzia. A tal proposito, l’Onu ha fatto sapere che un suo convoglio provvederà all’evacuazione nella giornata di domani.
In serata, però, il Presidente russo Putin, nel corso di una telefonata con il Premier israeliano Bennett, nella quale, secondo fonti israeliane , si sarebbe scusato con quest’ultimo per le parole del ministro degli Esteri Lavrov su “Zelensky di origini ebraiche come Hitler”, pronunciate nel corso dell’intervista rilasciata alla trasmissione “Zona bianca” di Rete 4, che avevano fatto infuriare Israele, ha affermato che :”La Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol , ma i militari nello stabilimento devono arrendersi”, eventualità improbabile.
Proprio sulla situazione di Mariupol, si è espresso il Presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio notturno alla popolazione, in cui ha affermato che la difesa della città è prioritaria poiché la sua caduta nelle mani di Mosca sarebbe devastante.
Lo stesso Presidente dell’Ucraina, che ha avuto un colloquio telefonico di chiarimento, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla politica filo-Putin adottata in passato dall’attuale Premier tedesco Steinmeier, proprio con quest’ultimo, invitato a Kiev insieme con il cancelliere Scholz, e con il Primo Ministro inglese Johnson, con il quale ha parlato del sostegno alla difesa ucraina, ha poi preso parte in videocollegamento alla Conferenza dei donatori, svoltasi a Varsavia, in Polonia, per lanciare una raccolta fondi volta a finanziare la ricostruzione dell’Ucraina (sono stati raccolti oltre 6 miliardi), nella quale, annunciando una seconda campagna- fondi online e, sollecitando un rapido ingresso dell’Ucraina nella UE ,ha dichiarato: “Questa guerra brutale si deciderà non solo sul campo di battaglia ma anche nel supporto economico e finanziario e sull’abilità di assicurare una vita normale nei territori liberati e una ricostruzione di quanto è stato distrutto dall’esercito russo. La libertà deve dimostrare che protegge le persone meglio della tirannia che per anni ha beneficiato di massici flussi di denaro dal petrolio, dal gas e da altre materie prime”.
Presente alla Conferenza, anche il Presidente del Consiglio Europeo, Michel, che ha sottolineato: “Dobbiamo agire subito per ridurre le sofferenze del popolo ucraino. Ora servono 5 miliardi di euro al mese per tenere in piedi il Paese, in modo che insegnanti, infermiere e dottori ricevano gli stipendi. Noi vi aiuteremo a ricostruire case, ospedali e scuole. La ricostruzione inizia oggi, non in un futuro lontano. La parola chiave è fiducia, perché noi abbiamo fiducia nell’Ucraina”.
Il Presidente Michel ,in una precedente intervista ad Interfax, aveva detto: “Personalmente sono assolutamente convinto che sia estremamente importante non solo congelare i beni, ma anche per renderne possibile la confisca, per metterli a disposizione del Paese in ricostruzione. Ne sono personalmente convinto. Ci sono 27 sistemi legali in tutta l’Ue e in molti stati membri dell’Ue serve questa decisione da parte di un tribunale per renderlo possibile. Ci vuole tempo, è un processo difficile e lungo. Ma ho incaricato il servizio legale del Consiglio di preparare alcune possibili idee al fine di trovare una soluzione legale in linea con i principi dello stato di diritto, che faciliterebbe e renderebbe possibile la confisca dei beni delle persone sanzionate dall’Ue o da altri Paesi del mondo. A mio avviso, si tratta di una questione di equità, non solo dell’idea di congelare i beni, ma della confisca per mettere questi soldi a disposizione delle autorità ucraine per la fiducia trovata e per tutti questi obiettivi che ho menzionato, in particolare per la ricostruzione del Paese, è una questione di equità, questione di giustizia”.
La Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, invece, annunciando lo stanziamento di altri 200 milioni di euro di aiuti umanitari dell’UE, ha dichiarato: “Putin deve pagarla per questa guerra, per questa aggressione brutale che sciocca il mondo. Sono stata a Bucha, ho visto le fosse comuni, è una guerra di atrocità quotidiane. Agli ucraini dico: ‘Siamo con voi, vi sosteniamo'”.
Intanto, restando in UE, la Commissione è al lavoro per ricomporre le divisioni tra gli Stati membri sul sesto pacchetto di sanzioni e, in particolare, sull’embargo graduale del petrolio russo, in merito al quale hanno chiesto una esenzione: Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Bulgaria, estremamente dipendenti dalla Russia in fatto di carburanti e si sono detti contrari numerosi Paesi.
Riguardo a tale divergenza, il Commissario UE agli Affari Economici Gentiloni, intervenuto all’evento “Nuovi scenari economici globali: le sfide da superare per l’Italia 2030″ , promosso da Il Messaggero, ha chiarito: “Penso che arriveremo a un percorso comune anche alla decisione di arrivare gradualmente nei prossimi mesi a un embargo sul petrolio, penso che sia un decisione ragionevole. Non dobbiamo nasconderci che avrà un impatto sull’economia ma l’impatto sull’economia russa sarà molto, molto maggiore La nostra proposta è arrivare a un embargo dei diversi prodotti petroliferi tra i sei e i nove mesi. E’ un percorso che non si fa in 24 ore e farlo in 24 ore potrebbe avere un impatto sui prezzi del petrolio a livello internazionale contraddittorio con quelli che sono i nostri obiettivi”.
In Italia, invece, il Premier Draghi ha confermato il sostegno finanziario all’Ucraina, innalzando il fondo per l’accoglienza dei rifugiati da 500 a 800 milioni di euro, mentre il ministro degli Esteri Di Maio, in missione in India,ha sollecitato un’azione corale per riavviare i negoziati tra Kiev e Mosca ,e il ministro della Difesa Guerini, in Audizione presso le Commissioni riunite del suo dicastero di Camera e Senato, ha precisato: “La Russia, già oggi, deve prendere atto degli esiti della campagna militare e ripensare la sua postura rispetto alla comunità internazionale per favorire le attività negoziali. Sapendo che non c’è un vero negoziato che possa partire, senza un reale cessate il fuoco, senza che i russi smettano di bombardare”.
Sulla questione della guerra in Ucraina, esprimendo nuovamente il sostegno attivo dell’Italia alla resistenza ucraina e alla sua popolazione, è tornato anche il Presidente della Repubblica Mattarella, che stamane ha ricevuto al Quirinale la Presidente del Parlamento UE Metsola, la quale ha incontrato anche i Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, prima di rispondere insieme con il Capo dello Stato alle domande di una rappresentanza di studenti di scuole Secondarie di Secondo grado, ambasciatrici del Parlamento europeo ,sui temi prioritari per il futuro dell’Italia e dell’Europa.
Sul fronte della politica interna italiana, comunque influenzata dagli effetti della guerra russo-ucraina, il Premier Draghi ha ricevuto stamane a Palazzo Chigi, insieme al ministro per la Transizione Digitale, Colao, il proprietario di Facebook e ad di Meta, Zuckerberg, con il quale , rinnovando la collaborazione con l’Italia , ha parlato degli investimenti da operare sul territorio italiano per condurre il Belpaese nel Metaverso. Nel pomeriggio, invece, ha incontrato il Segretario della Lega, Salvini, con il quale ha raggiunto un’intesa sulla Delega Fiscale e sulla riforma del Catasto e le modifiche alle aliquote catastali, norma contestata dal centrodestra, scongiurando quindi la patrimoniale su casa e risparmi.
In contemporanea, i Ministri Cingolani (Transizione Ecologica) e Franco (Economia), in mattinata, hanno tenuto una riunione con l’ad di Eni Descalzi, per fare il punto sulle strategie messe in campo per la diversificazione degli approvvigionamenti di gas che consentano una indipendenza totale dal carburante russo dal 2024 e dell’80% già dal 2023.
In serata , poi, approvate dal Consiglio dei Ministri, le modifiche al Dl aiuti da 14 miliardi, già varato dal CdM di lunedì scorso, che prevedono l’estensione del bonus di 200 euro per i redditi medi-bassi fino a 35 mila euro anche agli autonomi , ai disoccupati e ai percettori del Reddito di Cittadinanza e l’introduzione di un bonus trasporti una tantum di 60 euro per studenti e lavoratori sempre a basso reddito. Inserita nel provvedimento, anche la cessione dei crediti relativi al Superbonus edilizio110%.
Nella Maggioranza ,però, non si arrestano le polemiche da parte del Presidente del M5S Conte nei confronti del Governo su alcune questioni, come: l’invio di armi a Kiev, previsto dal decreto interministeriale varato di recente, su cui ha chiesto che il Premier riferisca in Aula, la norma, presente nello stesso decreto, per la realizzazione del termovalorizzatore nella Capitale (che vede da sempre la contrarietà dei pentastellati) , che, in caso fosse posta la fiducia dall’Esecutivo non verrà votata, e il Sueperbonus 110%, cui Draghi, durante il suo intervento a Strasburgo al Parlamento UE, si è detto contrario , perché misura che ha triplicato i costi.
Quanto al Covid19, pubblicato dalla Fondazione indipendente Gimbe il consueto bollettino settimanale sull’andamento della pandemia, secondo cui, in sette giorni, i contagi sono calati a-8,9% , così come i decessi a -7%. In calo, anche il tasso di occupazione delle terapie intensive a -10,5%. Stabile, il numero di tamponi effettuati.
Quanto alla campagna vaccinale, senza terza dose , quasi 2,7 milioni di persone.
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