di Federica Marengo sabato 7 maggio 2022
-Mentre ancora si discute dell’attacco di ieri delle forze ucraine alla fregata Admiral Makarov, la più moderna che la Russia possieda, non confermata però da Mosca, e della controffensiva di Kiev nell’Est del Paese, nella settantaduesima giornata di guerra in Ucraina, è proseguita l’evacuazione dei civili: donne, bambini e anziani dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, città portuale sul Mar Nero, sotto assedio da più di due mesi. Stamane, infatti, altre 50 persone (tra cui 11 bambini) hanno abbandonato il sito a bordo di autobus, diretti verso Zaporizhzhia, attraverso i corridoi umanitari, tenuti sotto l’egida dell’Onu e della Croce Rossa.
Sempre nella regione meridione, colpita da 4 missili russi, la città di Odessa, ma senza causare vittime e si temono ulteriori rappresaglie in vista della parata di Mosca del 9 maggio per ricordare il 77°anniverario della liberazione dei russi dai nazisti e della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, per cui il sindaco ha proclamato il coprifuoco.
Intensi bombardamenti , sono stati registrati anche nel Donbass, regione a nord est, in particolare nella città di Kramatorsk , dove un attacco missilistico russo ha causato il ferimento di alcuni civili e la distruzione di 15 abitazioni, un condominio, un’istituzione culturale, esercizi commerciali e infrastrutture.
Attacchi, anche a Severodonetsk, dove il sindaco della città ha parlato di “città totalmente assediata dalle truppe russe”, a Lyman, nella stessa regione, dove l’esercito russo avrebbe compiuto 8 tentativi di assalto, respinti dalle forze ucraine, e a Sumy.
Infine, udite nella notte e nella giornata di oggi esplosioni in Transnistria, enclave russa al confine con la Moldavia, dove lunedì e martedì sarà in visita il Segretario Generale dell’Onu Guterres, nella quale le forze russe potrebbero aprire un nuovo fronte di combattimento, allargando così il conflitto ad altri territori.
E a proposito di Onu, il World Food Programme delle Nazioni Unite, ha chiesto lo sblocco del porto di Odessa per consentire l’esportazione del grano stoccatovi. A Odessa, ha spiegato l’Onu con una nota, “ci sono montagne di grano che rischiano di andare sprecate”. L’Ucraina, infatti, è uno dei principali produttori mondiali di cereali e dalle sue forniture dipendono gli approvvigionamenti di numerosi Paesi in via di sviluppo che, hanno avvertito l’Onu e altre organizzazioni internazionali, rischiano una grave crisi alimentare a causa del prolungarsi del conflitto con Mosca.
Proprio Mosca, che si prepara alla parata del 9 maggio, tramite il Ministero della Difesa, ha fatto sapere di aver distrutto tre depositi di carburante a Odessa. Inoltre, il Presidente della Duma, Volodin ,sul suo canale Telegram, in merito alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani, ha dichiarato: “Gli Stati Uniti partecipano alle ostilità in Ucraina. Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari per conto del “regime nazista di Kiev, partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese”.
A tal proposito , il portavoce del Pentagono Kirby non ha confermato le indiscrezioni e ha affermato che “è l’Ucraina che prende le decisioni” su come utilizzare le informazioni riservate che riceve.
Tuttavia, il Presidente Biden, che ieri ha annunciato lo stanziamento di un ulteriore pacchetto di aiuti militari a Kiev con munizioni d’artiglieria, radar e altro equipaggiamento ,per un valore di 150 milioni di dollari e ha esortato il Congresso degli Stati Uniti ad approvare il nuovo finanziamento proposto da 33 miliardi di dollari per “rafforzare l’Ucraina sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati”, ha anche ammonito la Difesa e la Sicurezza americane a prestare attenzione alla fuga di notizie (Sicurezza, secondo cui “la Cina studia attentamente la guerra in Ucraina, pensando a Taiwan”).
Sul fronte ucraino, il Presidente Zelensky, che ha aperto a un colloquio di pace con Mosca se quest’ultima non rivendicherà la Crimea, tornando così alla situazione pre-guerra, nel corso del suo consueto videomessaggio notturno alla popolazione, pubblicato sui suoi account social, ha dichiarato: “Stiamo lavorando su opzioni diplomatiche per salvare i nostri militari, che rimangono ancora ad Azovstal. Sono coinvolti mediatori influenti, tra cui Stati influenti. Continuiamo la missione di evacuazione da Mariupol, in particolare da Azovstal, con la mediazione dell’Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa. Durante la giornata, la nostra squadra ha organizzato operazioni di soccorso per più di 40 civili, tutte donne e bambini”.
Poi, Zelensky, una delle cui felpe in stile militare è stata battuta all’asta a Londra per 90mila sterline, ha lanciato un appello su Telegram in vista del 9 maggio, che si teme la Russia possa celebrare con azioni in Ucraina: “Chiedo a tutti i nostri cittadini, specie in questi giorni, di non ignorare le sirene antiaeree. Per favore, si tratta della tua vita, della vita dei tuoi figli. Inoltre, attenetevi rigorosamente all’ordine pubblico e alle norme sul coprifuoco nelle città e nelle comunità” e sull’evacuazione di civili dall’acciaieria Azovstal ,ha assicurato: “Auspichiamo che i civili liberati possano presto essere in grado di arrivare in una zona sicura dopo due mesi, sottoterra, di bombardamenti. Stiamo lavorando a opzioni diplomatiche per salvare i nostri militari che rimangono nell’Azovastal, con il coinvolgimento di influenti mediatori”.
Nel frattempo, a Bruxelles, si continua a discutere del sesto pacchetto di sanzioni, che prevedono l’embargo graduale del petrolio russo, cui però si oppongono Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Bulgaria, che hanno chiesto una dilazione dei tempi, vista la forte dipendenza dagli idrocarburi forniti da Mosca.
In merito, l’Alto rappresentante delle Politiche Estere Borrell, si è detto “ottimista” sul raggiungimento di un accordo, mentre la Presidente della Commissione UE Von der Leyen, nel corso di un evento ad Augusta ,l’inaugurazione del programma del Padiglione Fuggerei Next500, ha detto: “Non sappiamo, quanto può durare questa guerra. Ecco perché è così importante che continuiamo a mantenere la nostra unità e forza collettiva. Perché possiamo condividere i nostri valori: democrazia, libertà, stato di diritto, il diritto di ogni paese di decidere da solo dove vuole andare in futuro. Possiamo difendere tutto questo efficacemente solo se siamo uniti e forti i pacchetti di sanzioni decisi dai 27 Paesi Ue in modo rapido e unanime siano il prezzo che Putin sta pagando per la sua guerra di aggressione. Le sanzioni si mangiano giorno dopo giorno, settimana dopo settimana più in profondità l’economia russa. Hanno colpito le riserve valutarie, hanno colpito il commercio, vanno contro gli oligarchi, che sostengono il Cremlino. Tutti i sostenitori del Cremlino devono rendersi conto che con questa guerra, Putin sta cercando invano di cancellare l’Ucraina dalle cartine. Soprattutto, però, sta derubando il proprio Paese di prospettive future. L’UE sta già pianificando con il governo ucraino la ricostruzione del Paese. Ci vorrà forza per ricostruire le città bombardate. Ma ci sono anche enormi opportunità in ciò. Gli architetti ucraini sviluppano concetti, come ricostruire. La qualità della vita e la sostenibilità nelle città possono essere migliorate. Il Nuovo Bauhaus europeo è a disposizione con competenza, esperienza e idee concrete al fianco degli ucraini”.
Proprio al riguardo, Gazprom, la società russa che fornisce il gas ai Paesi UE, ha scritto agli acquirenti europei, assicurando che possono pagare il gas senza violare le sanzioni internazionali che impongono di non effettuare transazioni con la Banca Centrale russa. A riportarlo è Bloomberg ,che ha letto la lettera con cui Gazprom assicura che una nuova ordinanza del Cremlino “chiarisce la procedura prevista dal primo decreto sui pagamenti in rubli e spiega che la valuta estera ricevuta viene scambiata in rubli tramite il Centro nazionale di compensazione della Russia, garantendo così la trasparenza dei flussi di cassa ed escludendo rapporti diretti con qualsiasi “terza parte”, cioè la Banca Centrale”.
Quanto all’Italia, mentre il Premier Draghi prepara l’intervento di domani al G7, al quale parteciperà in videoconferenza, e al quale prenderà parte anche il Presidente ucraino Zelensky, per discutere della guerra in Ucraina e dei sostegni da fornire al Paese da ricostruire al termine del conflitto, la Maggioranza continua a dibattere sul nuovo invio di armi a Kiev e sul Fisco, con il Presidente del M5S ,Conte, che ha ribadito la contrarietà all’invio di armi pesanti e la richiesta che il Presidente del Consiglio riferisca in Parlamento prima della sua missione negli USA il 10 maggio, sebbene il ministro della Difesa Guerini abbia già spiegato che le Camere si sono già espresse in tal senso approvando la risoluzione al primo Decreto ,che prevede la possibilità di inviare armi fino alla fine dello stato di emergenza per la guerra, fissato per il 31 dicembre.
Sulla stessa linea del Governo riguardo il nuovo invio di armi , il centrodestra , malgrado la perplessità iniziale , con la Lega e Forza Italia , che hanno espresso disappunto, invece, sull’estensione del bonus di 200 previsto dal Dl Aiuti anche ai percettori del Reddito di Cittadinanza, misura, per leghisti e azzurri, già di per sé da rivedere.
In merito al Covid19, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità il rapporto che integra i dati settimanali elaborati in collaborazione con il Ministero della Salute, secondo cui le reinfezioni salgono al 5%, raggiungendo le quasi 400 mila da agosto ad oggi, un numero che rischia di aumentare con la diffusione di Omicron 4 e 5, anche alla luce dell’allarme nuova ondata lanciato per l’autunno. Da qui, l’invito del ministro della Salute Speranza, a fare ancora attenzione, e a somministrare il secondo booster ad over 80, medici, operatori e assistiti delle RSA , a fragili over 60 e la terza dose a chi non l’abbia ancora fatta, perché la “pandemia non è spenta”.
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