di Federica Marengo sabato 30 aprile 2022
-La sessantacinquesima giornata di guerra in Ucraina, ha visto le forze russe aumentare la propria pressione nella regione a nord-est di Kharkiv, dove le bombe hanno colpito un ospedale e un villaggio liberato ieri , mentre è sembrata rallentare l’avanzata nel Donbass. Colpiti, poi, a Lugansk, da colpi da sparo russi, due bus per l’evacuazione di civili e un’automobile e, da colpi di mortaio,un mezzo della Polizia con forniture mediche per l’ospedale locale.
A sud, è continuata la resistenza ucraina nell’acciaieria di Azovstal a Mariupol, da dove sono stati evacuati 25 civili ,tra cui alcune donne e 6 bambini, dopo i tentativi falliti dei giorni scorsi, e dove si trovano ancora 600 feriti in seguito ad un attacco russo all’ospedale da campo allestito nell’impianto siderurgico. A tal proposito, il capitano della 36° brigata della Marina ,alla guida la resistenza, Volynsky, ha rivolto un appello al Presidente turco Erdogan (che in giornata ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario Generale dell’Onu, Guterres sull’esito delle sue visite a Mosca e a Kiev), affinché porti in salavo i militari e civili lì asserragliati. Respinta invece dai russi, la proposta di evacuazioni con mezzi propri del Vaticano.
La città, dunque, secondo le ultime immagini satellitari pubblicate dalla CNN, è quasi completamente distrutta. Non va meglio, nella vicina Odessa, dove sono state udite forti esplosioni e sarebbe stato colpito l’aeroporto e distrutta la pista.
Tuttavia, la guerra tra Russia e Ucraina, oltre che con le armi, si combatte anche a colpi di accuse reciproche: da Mosca,è arrivata la notizia di due missili ucraini che sarebbero stati lanciati sul villaggio di Strarodubsky, nei pressi di Bryonsky, di un attacco ucraino con un caccia, proprio su un impianto petrolifero di quest’ultima città al confine con l’Ucraina, e di un altro attacco a un posto di frontiera nella regione di Kursk.
Secondo indiscrezioni dei media britannici, come l’Indipendent, che ha sentito funzionari russi e occidentali, e che non sono state confermate da Mosca, il Presidente russo Putin potrebbe abbandonare il termine “operazione speciale” per indicare l’invasione dell’Ucraina e parlare di ‘guerra totale’ a Kiev In cerca di una “rivincita” per i fallimenti militari, gli alti ufficiali dell’esercito russo, starebbero spingendo il numero uno del Cremlino ad annunciare il cambiamento durante la parata annuale del Giorno della Vittoria il 9 maggio. La mossa permetterebbe al Presidente russo di attivare la legge marziale, coinvolgere i suoi alleati in un aiuto militare e proclamare la mobilitazione di massa.
Regno Unito, che in queste ore, è alle prese con la ricerca di contatti per liberare i due volontari britannici della ONG Presidium Network, rapiti nel sud dell’Ucraina dai soldati russi, trattativa resa difficile dai cattivi rapporti tra Mosca e la Gran Bretagna.
Intanto, restando in Russia, in queste ore segnate dall’inasprirsi delle tensioni con gli USA, il ministro degli Esteri Lavrov, parlando all’agenzia cinese Xinhua e. ripetendo il concetto che la guerra in Ucraina, intesa come “Operazione militare speciale russa in Ucraina”,è dettata dalla volontà di liberare il mondo dall’oppressione neo-coloniale dell’Occidente, ha dichiarato che la Nato, sostenendo l’Ucraina, ostacola il raggiungimento di un accordo politico per porre fine al conflitto e che se gli Stati Uniti e la Nato fossero “veramente” interessati a risolvere la crisi ucraina, dovrebbero smettere di inviare armi” a Kiev.
Per Lavrov, i Paesi occidentali incoraggiano Kiev “a combattere fino all’ultimo ucraino”, fornendo armi al Paese e impedendo i negoziati, per cui sarà possibile raggiungere accordi, “solo quando Kiev inizierà a farsi guidare dagli interessi del popolo ucraino e non da consiglieri lontani”. Infine ha sottolineato che le delegazioni russa e ucraina continuano i negoziati, incontrandosi quotidianamente in videoconferenza e che tra le condizioni di pace vi è la rimozione delle sanzioni. ripetuto il mantra della guerra in Ucraina, intesa “Operazione militare speciale russa in Ucraina”, come dettata dalla volontà di liberare il mondo dall’oppressione neo-coloniale dell’Occidente.
In ultimo, il direttore generale dell’agenzia spaziale russa, Dmitry Rogozin, in un’intervista riportata dall’agenzia Bloomberg ,ha annunciato che la Russia lascerà la Stazione Spaziale Internazionale a causa delle sanzioni imposte per l’invasione dell’Ucraina e che in linea con gli obblighi i partner saranno informati della fine dei lavori con un anno di anticipo.
Dall’Ucraina, invece, il Presidente Zelensky, che in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente francese Macron, il quale ha garantito l’invio di altri aiuti militari, e , nel pomeriggio con il Primo Ministro inglese Johnson, con cui ha parlato di Difesa e diplomazia, in un’intervista ai media polacchi, si è detto pronto a parlare con Putin,nonostante le atrocità compiute da Mosca e , in un videomessaggio, ha accusato la Russia di “voler cancellare ogni traccia di vita” dal Donbass, regione che Mosca dice di voler liberare.
Il Vice di Zelensky, Podolyak,e negoziatore dell’Ucraina nelle trattative con i diplomatici russi, invece, in un’intervista a Rai News24,, ha dichiarato : “Ringrazio il Presidente Draghi e l’Italia per la posizione chiara al fianco dell’Ucraina. L’Italia sta reagendo molto rapidamente alle sfide e sta proponendo delle soluzioni, questo noi lo apprezziamo molto. Vorremmo che Draghi ponesse ancora maggior accento nella discussione sulla fornitura di armi pesanti all’Ucraina, sulle sanzioni e sulla possibilità che l’Ucraina entri adesso nell’Ue. Sono tre gli strumenti che possono fermare la Federazione Russia. Il primo, sanzioni forti, soprattutto nel settore energetico. Il secondo, aumentare le forniture militari all’Ucraina, armi necessarie qui adesso, anche per impedire alla Russia di entrare in Europa con le sue mire espansionistiche. Terzo, creare un’immagine completamente negativa della Russia per distruggere il lobbismo residuale russo che ancora c’è in alcuni paesi europei”.
Quanto alla UE, nel fine settimana, la Commissione Europea, preparerà il vertice dei Ministri dell’Energia del 2 maggio: sul tavolo, il nuovo pacchetto di sanzioni a carico di Mosca con l’embargo del petrolio russo ,che partirà da novembre e sarà quindi graduale per consentire ai Paesi membri un approvvigionamento alternativo a quello russo.
In Italia, invece, il Governo è a lavoro sul mini taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con i redditi più bassi ,che dovrebbe rientrare nel secondo decreto (ma i provvedimenti potrebbero essere due distinti) con gli aiuti per le imprese e le famiglie in difficoltà a causa della crisi energetica e dell’inflazione, e contenente anche un pacchetto di misure legate alla questione energetica, che dovrebbe approdare lunedì sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Al vaglio dell’Esecutivo, due soluzioni: replicare il mini taglio dei contributi per i redditi fino a 35 mila euro o introdurre un contributo diretto in busta paga, il tutto per un importo compreso tra i 700 milioni di euro e il miliardo e mezzo, cifra che fa lievitare lo stanziamento per il decreto di 5-6 miliardi , previsto inizialmente , a 10 miliardi, per cui non si esclude il ricorso a uno scostamento di bilancio , invocato da più partiti nella Maggioranza.
Riguardo alla questione energetica, si prevede: l’innalzamento ISEE cui è destinato il bonus sociale , la riduzione progressiva della dipendenza dal gas russo, con l’accelerazione burocratica per utilizzare gli impianti di energia rinnovabile, i sostegni alle imprese più esposte per il loro legame diretto con Russia e Ucraina e l’aggiornamento dei prezzi degli appalti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tutto ciò, mentre l’invio di armi all’Ucraina, accendono ancora dispute tra i partiti con il Presidente del M5S, Conte, che ha ribadito in due interviste la contrarietà del Movimento all’invio di armi offensive e ha chiesto che il Premier Draghi e il ministro della Difesa Guerini riferiscano in Parlamento. Nel centrodestra, frenano su tale invio di armi offensive : Lega e Forza Italia, che insistono sulla risoluzione diplomatica del conflitto e sulle sanzioni a carico di Mosca.
In merito al Covid19, secondo il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità ,che integra i dati settimanali sull’andamento della pandemia elaborati con il Ministero della Salute, la mortalità nei non vaccinati è nove volte superiore rispetto ai vaccinati con dose booster.
©Riproduzione riservata