di Federica Marengo venerdì 11 marzo 2022
Anche la notte scorsa, come da quindici giorni a questa parte, sono proseguiti i bombardamenti russi e i combattimenti in Ucraina. Il maxi convoglio russo alle porte di Kiev è stato dislocato su altre posizioni, attorno alla città, segno, per l’intelligence americana e inglese ,di un attacco imminente da parte dei russi alla capitale , mentre Kiev ha accusato Mosca di aver colpito un sito con un reattore nucleare sperimentale a Kharkiv, dove , nella mattinata di oggi, secondo le autorità locali, sarebbe stato colpito un ospedale psichiatrico.
Nuovi raid missilistici, almeno tre, si sono registrati ad Ovest dell’Ucraina, colpendo la città di Lusk e Dnipro, in particolare: un condominio, una fabbrica di scarpe e un asilo, e, causando un morto.
Completamente cinta d’assedio da dieci giorni, con la popolazione in condizioni disperate, senza acqua, cibo e riscaldamento, ma ancora pronta a resistere, Mariupol, dove i bombardamenti russi delle scorse ore hanno impedito l’agibilità lungo i corridoi umanitari e , quindi, la fuga dei civili, nonché la sepoltura delle vittime per le quali sono state allestite fosse comuni, pratica cui non si ricorreva dalla Seconda Guerra Mondiale.
Rapito dai russi, il sindaco di Melitopol, che non ha voluto arrendersi alla presa di Mosca.
Intanto, la Russia ha accusato l’Ucraina di produrre in laboratorio armi chimiche , con il supporto degli USA e ha chiesto all’ONU di convocare un Consiglio di Sicurezza, che si tenuto questo pomeriggio.
Immediata la replica e la smentita di Kiev, tramite il suo Presidente Zelensky e di Washington, che hanno accusato a loro volta Mosca di fare disinformazione in quanto sarebbe la Russia a preparare un attacco chimico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, però, ha consigliato all’Ucraina di distruggere i patogeni pericolosi presenti nei laboratori del paese per prevenire “fuoriuscite”.
Rassicurazioni sul ripristino dell’energia, invece, sono arrivate dal Direttore Generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Grossi , dopo l’allarme lanciato da Kiev sull’assenza di comunicazioni da parte della centrale di Chernobyl, ora in mano ai russi.
Tra i paesi mediatori in campo, la Cina, con il suo Premier Li Keqiang , si è detta “preoccupata per la grave situazione in Ucraina”, offrendosi di giocare un ruolo positivo per la pace e per il cessate il fuoco immediato.
Il Presidente USA Biden, invece, ha annunciato, insieme con lo stop all’export di beni di lusso in Russia e Bielorussia e dell’import di prodotti iconici come : caviale, vodka e diamanti e ai privilegi commerciali sulle importazioni , riservati alla Russia , equiparandola a Cuba e alla Corea, consentendo così agli Stati Uniti, di imporre dazi più alti rispetto ad altri membri WTO, il via libera anche da parte del Senato, dopo la Camera, al decreto per lo stanziamento di 13,6 miliardi di aiuti all’Ucraina.
Il numero uno della Casa Bianca, ha poi rassicurato sull’inflazione USA, schizzata ai nuovi massimi da quarant’anni, ( a febbraio, ha toccato il 7,9%), imputando il balzo a Putin e garantendo l’impegno degli Stati Uniti per un aumento della produzione di petrolio. Quanto ai big dell’energia , li ha esortati a contenere i profitti in tempo di guerra.
Sul fronte diplomatico, il Segretario Generale della Nato, Stoltenberg, intervenuto al Forum delle Diplomazie, ad Antalya , in Turchia, ha sottolineato come la Nato non voglia una guerra contro la Russia, ma , al contrario, limitare l’estensione del conflitto, ribadendo quindi il No all’istituzione della No Fly zone sul cielo dell’Ucraina, chiesta più volte dal Presidente ucraino Zelensky.
Nel frattempo, si è conclusa la due giorni del Consiglio informale dei 27 Capi di Stato e di Governo, tenutasi a Versailles per discutere del conflitto russo-ucraino con focus sui temi dell’energia, della difesa, dell’adesione alla UE dell’Ucraina e della situazione macroeconomica.
Il Premier Draghi, intervenuto al vertice, nel corso della conferenza stampa conclusiva, ha dichiarato: “Questo Consiglio Europeo informale è stato veramente un successo, raramente ho visto l’Ue così compatta. Specialmente nelle discussioni di ieri c’era uno spirito di solidarietà su tutti gli argomenti che non credo di ricordare nei tanti Consigli europei a cui ho partecipato. La discussione ha toccato le insufficienze di materie prime, tra cui l’agro-alimentare. La risposta è che se ciò si aggraverà occorrerà importare da altri Paesi, come Usa, Canada o Argentina. Ciò determina una necessità di riconsiderare tutto l’apparato regolatorio e questo argomento lo ritroviamo sugli aiuti di Stato, sul Patto di Stabilità. C’è la convinzione che la Commissione debba rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnato in questi anni. I bisogni finanziari dell’UE per rispettare gli obiettivi di clima, difesa, energia sono molto grandi. Secondo i calcoli della Commissione e assumendo che la mancanza che vogliamo riempire sulla difesa è lo 0,6%, il fabbisogno risulta essere pari a 1,5 o 2 o più trilioni di euro. Bisogna trovare un compromesso su dove trovare le risorse, a livello di bilancio nazionale questo spazio non c’è. Serve una risposta europea. Nel lungo periodo la sostituzione di fonti fossili con rinnovabili è l’unica strada ma occorre fare molto di più, ora, per aumentare gli investimenti in questa area. La Commissione ha promesso che aiuterà gli Stati membri in ogni possibile modo. La tassazione degli extraprofitti delle società elettriche, dovuti al balzo dei prezzi energetici, è certamente una fonte cui guardare attenzione: secondo le stime della Commissione europea, una simile misura darebbe un gettito che in Europa potrebbe arrivare a 200 miliardi di euro. Per quanto riguarda le sanzioni adottate contro la Russia, sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni. Possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese e, soprattutto, per il mantenimento della loro produzione. Questa situazione ,se non affrontata ha il potenziale di fratturare il sistema economico UE, spingendolo verso il protezionismo. Sull’adesione, poi, di Kiev all’Unione Europea ,c’è una grande disponibilità da parte di tanti, una grande determinazione da parte di altri e una notevole cautela da parte di altri ancora. Le regole per entrare sono molto precise e prevedono un lungo periodo di riforme strutturali. Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento sarebbe d’aiuto ma occorre rispettare anche cosa dicono gli altri. La sicurezza europea è irrinunciabile ma lo è anche quella transatlantica. Noi dobbiamo avere una difesa forte che si affianchi alla Nato. Non vedo il rischio di un allargamento della guerra, lo hanno detto anche i nostri Alleati. Più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio di un allargamento del conflitto”, Per quanto riguarda le ricadute economiche del conflitto in Ucraina, se l’economia dovesse indebolirsi occorrerà una risposta politica di bilancio che non può essere dei bilanci nazionali ma deve essere una risposta europea. Dobbiamo prepararci ma non è assolutamente un’economia di guerra. Ho visto degli allarmi esagerati. Prepararsi non vuol dire che ciò debba avvenire sennò saremmo già in una fase di razionamento. Dobbiamo ri-orientare le nostre fonti di approvvigionamento e ciò significa costruire delle nuove relazioni commerciali. Non si è parlato di Eurobond, io ho ritenuto che non fosse il momento. Ho presentato l’esigenza e la Commissione poi presenterà una proposta su come organizzare una riposta. Questi bisogni finanziari hanno una tale dimensione che non ha posto in nessun bilancio nazionale. La congiuntura deve prevedere una politica fiscale che continui ad essere espansiva, centrata sugli investimenti. Oppure gli obiettivi climatici e quelli della difesa non vengono conseguiti. La nostra performance è stata eccezionale, noi entriamo con un acquisito di crescita molto alto e siamo in grado di affrontare un rallentamento anche temporaneo dell’economia. Sul PNRR , dobbiamo andare avanti , cerchiamo di averlo e spenderlo: la guerra non ci fermi, dobbiamo andare avanti altrimenti metteremmo a rischio le risorse previste per giugno e poi quelle di dicembre. Putin non vuole la pace, il piano di Putin sembra essere un altro. Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell’Ucraina”.
A seguire, l’intervento del Presidente francese , Macron, con il Presidente del Consiglio Europeo Michel e la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che ha sottolineato: “Se pensavamo che la guerra facesse parte della storia, da 15 giorni la scelta della Russia, del presidente Putin, è stata quella di far tornare la guerra in Europa. La forza dispiegata da Putin contro l’Ucraina e il suo popolo. Abbiamo tutti preso pienamente coscienza che si tratta anche di uno spartiacque per le nostre società e il nostro progetto europeo. Abbiamo risposto da 15 giorni con unità, rapidità e senso di responsabilità. Le scelte sono state fatte rapidamente, a ventisette (i paesi membri dell’UE), con le nostre istituzioni, e coordinate con l’insieme dei nostri partner nel quadro della Nato e del G7 e un lavoro diplomatico ha permesso di isolare la Russia in particolare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite”.
Il Cancelliere tedesco Scholz, ha posto l’accento sulla necessità di rendere la UE indipendente dal gas e dal petrolio russi: “Non fermeremo le importazioni che abbiamo nel campo dell’energia in Europa, ma quello che faremo è uscire da questa dipendenza. E’ una decisione consapevole, giustificata e comprensibile” e che c’è “unità” sulle sanzioni alla Russia tra i leader europei. L’Europa non può prendere le stesse misure di Usa e Canada. L’UE intende continuare a spingere su sanzioni che hanno un impatto diretto sulle opportunità di sviluppo economico della Russia, incluse quelle finanziarie”.
Per il Presidente del Consiglio UE, Michel: “L’Unione Europea invierà aiuti militari all’Ucraina per altri 500 milioni di euro. L’Unione europea ha dimostrato unità, robustezza e solidità capaci di unirci per varare sanzioni senza precedenti”.
La Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, invece, annunciando per domani l’approvazione di un quarto pacchetto di sanzioni, ha evidenziato: “Il futuro della Ucraina, il futuro dell’Unione Europea e della nostra democrazia si stanno scrivendo in questo momento. Quello che sta succedendo in Ucraina è atroce, come è atroce attaccare edifici civili e ospedali. Bisognerà avviare indagini per accertaresne siano stati commessi crimini di guerra. Abbiamo messo in campo sanzioni senza precedenti. Il rublo è a picco, l’inflazione è in forte rialzo, i bond hanno perso il loro valore e la Russia è già in recessione. Questo, solo in 15 giorni. Dobbiamo continuare a rispondere con decisione a questi atti atroci”.
Infine, l’Alto rappresentante UE per la Politica estera, Borrell, paragonando l’approccio sanzionatorio applicato all’Iran con quello che va fatto ora con la Russia, ha annunciato nuove proposte per sanzionare la Russia: “Una nuova lista di oligarchi sanzionati oltre alla proposta di escludere la Russia dalla clausola della nazione più favorita ai sensi delle regole del Wto e per stabilire un altro pacchetto di sanzioni settoriali e finanziarie. La cosa più importante da fare è tagliare i nostri legami con la Russia “sul petrolio e sul gas e su questo ho messo alcune proposte sul tavolo”.
Quanto alle Borse , mercati volatili, in attesa di spiragli diplomatici. In risalita, le Borse. In discesa, il prezzo del gas a 125 dollari (-33%); sale invece, il petrolio a 5,94, per lo stop delle trattative con l’Iran. In discesa, lo Spread, con tasso a 1,67.
A tal proposito, chiesto dai partiti di centrodestra nella Maggioranza, Lega e Forza Italia, di intervenire sulle politiche agricole, modificando le regole UE e sui prezzi di petrolio e gas, tagliando le accise o l’Iva, alla luce dell’allarme lanciato da imprese , autotrasportatori e pescatori (che per il caro carburante e gasolio hanno fermato le loro attività), che chiedono al Governo provvedimenti urgenti. Uno scostamento di bilancio, è stato chiesto poi anche dal M5S, mentre il centrosinistra ,sostenendo la via diplomatica e delle sanzioni contro Mosca, intrapresa dal Governo in linea con la UE e gli alleati , ha chiesto di calmierare i prezzi di luce e gas e materie prime e sostegni per famiglie e imprese.
Dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, sì alla difesa comune europea, ma no alla proroga del Green Pass, per la cui abolizione ha lanciato una petizione.
Sul fronte russo, il Presidente Putin, che non esclude un confronto diretto con il Presidente ucraino Zelensky (ma su contenuti specifici), al termine di un Consiglio di sicurezza in cui ha aperto alla possibilità di ingaggiare 16 mila “volontari” da Medio Oriente e Siria per combattere nel Donbass ,a Donetsk e a Lugansk, ha tenuto in mattinata un colloquio al Cremlino con il Presidente bielorusso Lukashenko, riferendo di “cambiamenti positivi e di alcuni progressi nei negoziati che si svolgono ogni giorno”, nonostante il nulla di fatto nell’incontro di ieri tra i Ministri degli Esteri russo e ucraino Lavrov e Kuleba ad Antalya in Turchia.
Annunciata da Mosca, la chiusura di Instagram: dal 14 marzo, sarà vietati l’accesso al social network. Allo stesso tempo, Youtube bloccherà i canali associati ai media russi finanziati dallo Stato.
In mattinata, poi, è tornato a farsi sentire in un videomessaggio, anche il Presidente ucraino Zelensky, che ha parlato del “raggiungimento di una svolta strategica”, dicendosi però anche deluso nei confronti dell’Unione Europea che non ha fatto abbastanza per l’adesione dell’Ucraina e che dovrebbe ascoltare l’umore del popolo europeo , favorevole al 60%. Zelensky, dovrebbe poi intervenire in collegamento con una manifestazione per la Pace che si terrà a Firenze nel fine settimana e , nei prossimi giorni , in videoconferenza con la Camera dei deputati.
Tuttavia, ancora notizie di bombardamenti e vittime sono arrivate nel pomeriggio da Mariupol, dove i civili uccisi sarebbero quasi 1600 e da Kharkiv, dove le vittime tra i civili sarebbero 201 , di cui 11 bambini, mentre Kiev sospetta che, nella notte, agli attacchi della Russia si uniranno quelli della Bielorussia, allargando il fronte dei combattimenti a Minsk, che però ha negato.
Per l’ONU, sono 2,5 milioni, i rifugiati, inclusi 116 000 cittadini di paesi terzi e 2 milioni gli sfollati all’interno dell’Ucraina. In Italia, secondo il Viminale, dall’inizio della guerra, il 24 febbraio scorso, sarebbero arrivati 28 mila rifugiati.
In merito alla pandemia, secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, è tornato a salire in Italia, dopo cinque settimane di calo, l’indice Rt a 0,83, rispetto allo 0,75 della settimana scorsa, ma sempre al di sotto della soglia epidemica, per l’alta circolazione del virus tra i giovani.
In aumento, anche l’indice di trasmissibilità Rt, pari a 0,82 rispetto allo 0,77 di una settimana fa. Nessuna Regione supera la soglia di allerta del 10% per l’occupazione delle terapie intensive. La Sardegna che la settimana scorsa aveva superato la soglia (era al 12,7%), ora stabile, rispetto mentre, il numero di Regioni che superano il tasso del 15% per l’occupazione dei reparti di terapia intensiva ammonta a 10: Abruzzo (18,4%);Basilicata (24,4%); Calabria (28,7%); Lazio (16,2%); Liguria(15,1%); Marche (16,6%); Puglia (18,6%); Sardegna (19,5%);Sicilia (23,1%); Umbria (21,5%).
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