di Federica Marengo martedì 11 ottobre 2022
-Nella duecentoventinovesima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti gli attacchi missilistici di Mosca su diverse città del Paese come rappresaglia nei confronti di Kiev dopo l’esplosione del ponte di Crimea e per l’avanzata e la riconquista dei territori da parte delle forze armate ucraine a sud e a est del Paese. Attacchi, che già ieri avevano provocato la morte di almeno 19 persone e il ferimento di altre 100 e la distruzione di edifici civili e infrastrutture, lasciando , in diverse regioni, la popolazione priva di corrente elettrica ed acqua.
A Zaporizhzhia, infatti, colpite da 15 razzi russi, sono state distrutte alcune infrastrutture, una scuola e un ospedale, mentre un allarme aereo è suonato a Kiev. Proprio, per discutere dell’attuazione di una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare presente nella città a Sud dell’Ucraina, onde evitare un disastro ambientale in caso di bombardamento , il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’energia atomica, Grossi, ha incontrato questa mattina, a San Pietroburgo, il Presidente Putin, che ha aperto al dialogo al riguardo. E, sempre a proposito della centrale nucleare, secondo quanto reso noto dall’Agenzia nucleare di Stato ucraina, Energoatom, il vice direttore generale ,Valery Martyniuk, sarebbe stato rapito dagli occupanti russi e nascosto in un luogo segreto, poiché questi ultimi starebbero cercando di ottenere informazioni necessarie sugli affari personali dei dipendenti della centrale per costringerli a lavorare al più presto per Rosatom, il fornitore di energia nucleare di proprietà statale russa.
Esplosioni sono state poi segnalate anche a Odessa e a Vinnitsa e a Ladyzhyn, nell’Ucraina centro-occidentale, dove , questa mattina, droni kamikaze russi hanno attaccato la locale centrale termoelettrica, così come a Kryvyi Rih e Rivne, sempre nella regione meridionale del Paese, e a Melitopol.
A Leopoli, invece, nell’ovest dell’Ucraina, manca l’elettricità in seguito a un attacco russo alle infrastrutture energetiche.
Intanto, alle 14:00, sulla scorta dei massicci attacchi missilisti russi su Kiev delle ultime ore, si è tenuto in modalità virtuale, il vertice d’emergenza sull’Ucraina dei leader del G7 , alla quale ha preso parte anche il Presidente ucraino Zelensky, conclusosi con un comunicato congiunto nel quale si legge: “Condanniamo questi attacchi nei termini più forti possibili. Gli attacchi indiscriminati sulla popolazione civile innocente costituiscono crimini di guerra. Ne chiederemo conto al presidente Putin e ai responsabili. L’annuncio di un gruppo militare comune con la Russia costituisce l’esempio più recente della complicità del regime della Bielorussia con la Russia. Rassicuriamo il presidente Zelensky sul fatto che continueremo imperterriti e solidi nel nostro impegno nel provvedere a supportare i bisogni dell’Ucraina per mantenere la sua sovranità e la sua integrità territoriale. Continueremo a provvedere al supporto finanziario, umanitario, militare, diplomatico e legale e staremo fermamente al fianco dell’Ucraina fino a quando sarà necessario”.
Il presidente Zelensky , invece, ha chiesto che i sette Paesi aiutino a creare uno “scudo aereo” sull’Ucraina, in quanto “Putin ha ancora spazio per un’ulteriore escalation degli attacchi all’Ucraina”, sottolineando che “non può esserci dialogo con questo leader della Russia, che non ha futuro”. Inoltre, quest’ultimo ha precisato che : “I colloqui possono svolgersi o con un altro capo della Russia , che rispetterà la Carta delle Nazioni Unite, i principi fondamentali dell’umanità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina , o in una configurazione diversa, in modo che questo terrorista non abbia l’opportunità di influenzare le decisioni chiave. Ora una persona sta bloccando la pace e questa persona è a Mosca”.
Dal Presidente ucraino , chiesta anche una missione di osservatori internazionali alla frontiera con la Bielorussia, in quanto “Mosca vorrebbe trascinare Minsk nella guerra contro l’Ucraina”.
In vista del G7, il Premier uscente Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky, nel quale, secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, si è discusso degli ultimi gravi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo agli attacchi missilistici condotti dalle Forze russe contro Kiev ed altre città ucraine. Quindi, il Presidente Draghi ha condannato “l’inaccettabilità di questi attacchi brutali, che aggravano ulteriormente le responsabilità russe”, e ha confermato “la vicinanza dell’Italia alle autorità e alla popolazione ucraine”.
Quanto alla Nato, il segretario generale Stoltenberg, intervenuto alla riunione dei Ministri della Difesa a Bruxelles, affermando che l’ annessione di alcuni territori da parte della Russia è stato uno dei momenti d maggiore tensione nella guerra in corso, ha dichiarato che l’Alleanza Atlantica resterà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario e ha annunciato una esercitazione nucleare di routine.
Ciò, mentre la Premier britannica Truss ritiene necessario convocare un vertice di emergenza dei Paesi membri della Nato nei prossimi giorni, nei quali si riuniranno i ministri degli Esteri dei Paesi dell’Alleanza Atlantica.
In ambito extra UE, invece, la Turchia ,riproponendosi come mediatrice, ha fatto appello alla Russia e all’Ucraina per il cessate il fuoco “al più presto possibile” e domani, il Presidente turco Erdogan incontrerà il Presidente Putin ad Astana(Kazakhistan), nell’ambito della Conferenza sull’interazione e sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia. Preoccupata per l’evoluzione della guerra russo-ucraina, la Cina.
A Mosca, dove media locali hanno diffuso la notizia di un attacco di Kiev su Belgorod, in seguito al quale 2 mila persone sono rimaste senza elettricità, il ministro degli Esteri Lavrov, in conferenza stampa e in un’intervista rilasciata a un’emittente televisiva russa, ha dichiarato: “Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha ripetutamente affermato che nella nostra dottrina nucleare forniamo esclusivamente misure di ritorsione volte a prevenire la distruzione della Federazione Russa a seguito di attacchi nucleari diretti o altro tipi di armi che mettono in pericolo l’esistenza stessa dello stato russo. Ad oggi, non vi è stata alcuna proposta seria da parte degli Usa per colloqui sull’Ucraina. Gli Stati Uniti di fatto partecipano da tempo al conflitto in Ucraina e ha definito “bugie” le accuse americane secondo cui la Russia si rifiuta di prendere parte a colloqui sull’Ucraina. Noi siamo pronti ad ascoltare qualsiasi proposta, ma bisogna capire in cosa consiste la proposta. Se venisse richiesta di incontro con Biden, la Russia sarebbe pronta poiché “noi non ci sottraiamo ai contatti. Ci sono sempre più prove che militari americani e di alcuni Paesi europei lavorano permanentemente sul terreno in Ucraina. Gli obiettivi dell’operazione militare speciale russa non sono cambiati. Per quanto riguarda i limiti degli obiettivi che abbiamo fissato durante la nostra operazione militare speciale, il presidente (russo Vladimir Putin) ha delineato questi obiettivi, che restano immutati. Saranno raggiunti. L’Ucraina, non dovrebbe essere uno Stato terrorista che terrorizza i suoi stessi cittadini, non dovrebbe essere un Paese a cui è permesso tutto e la cui impunità attraversa tutti i confini e porta all’uccisione di giornalisti, personalità politiche e deputati della Verkhovnaya Rada (il Parlamento ucraino). Mosca non può permettere una situazione in cui il governo di Kiev rappresenti una costante minaccia alla sicurezza della Russia. Non possiamo permettere che l’Ucraina costituisca una costante minaccia alla sicurezza della Federazione Russa, mi riferisco ai suoi piani di adesione alla Nato e al dispiegamento di armamenti in Ucraina, che rappresenterebbero una minaccia di questo tipo”.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova, invece, ha avvertito che: “La Russia darà una “risposta dura” a qualsiasi nuovo attacco alle sue infrastrutture critiche, dopo quello al ponte di Crimea”, riecheggiata dal Vicepresidente del Consiglio della Sicurezza ed ex Presidente ,Medvedev ,che ha tuonato: “Lanciamissili a lungo raggio porterebbero a guerra mondiale”.
A Praga, nel frattempo, si è tenuto un Consiglio UE informale nel quale si è discusso del tetto al prezzo del gas (come pure al G7, secondo quanto riferito dalla stessa Presidente della Commissione UE Von der Leyen), e , in merito, il ministro della Transizione Ecologica, Cingolani, a margine di un webinar, ha dichiarato che: “Sul gas ,abbiamo messo in sicurezza il paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquilla. Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l’avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca. Sull’entrata in funzione del rigassificatore di Piombino,sicurezze non ne ho. Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un suicidio. C’è un problema nimby, e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì 3 anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo, probabilmente il price cap sarà un intervallo entro il quale il Ttf potrà variare senza avere questi picchi di volatilità assurdi. Direi che su questo stiamo convergendo, venerdì scorso ci sono stati gli ultimi allineamenti in videoconferenza. Stasera ci sarà una riunione informale dei ministri dei paesi più energivori. Credo che si possa giungere a una soluzione di compromesso che contribuirà a limitare fortemente i costi”.
Restando in tema gas, l’Istituto Nazionale di Statistica, nell’ambito della Nota sull’andamento dell’Economia italiana a settembre, ha reso noto che fra il 2019 e il 2022, i prezzi della produzione di gas e di distribuzione di combustibili gassosi sono aumentati in media del 182,5% e che simili aumenti dell’energia producono margini negativi per l’8,2% delle imprese.
Da qui, le previsioni fosche sulla crescita globale del Fondo Monetario internazionale, secondo cui: “Nubi di tempesta si addensano sull’economia globale, sulla quale gravano rischi al ribasso. Il Fmi conferma la crescita del 2022 al +3,2% , ma rivede al ribasso quella del 2023 al 2,7% (-0,2 punti percentuali sulle stime di luglio). Più di un terzo dell’economia globale, si contrarrà nel 2023, mentre le tre maggiori economie – Usa, Cina e Unione Europea, continueranno lo stallo. In breve, il peggio deve ancora venire e per molti il 2023 sarà avvertito come recessione”.
Tuttavia, rivista al rialzo la stima di crescita dell’Italia. Dopo il +6,6% del 2021, infatti, il pil è atteso salire nel 2022 del 3,2%, ovvero 0,2 punti percentuali in più rispetto alle stime di luglio (+0,9 punti su aprile). Per il 2023, invece, il Fondo taglia le sue previsioni di 0,9 punti percentuali (-1,9 punti su aprile), stimando una contrazione dell’economia dello 0,2%.
Nel 2022 , quindi, l’Italia cresce più della Germania (+1,5%) e della Francia (+2,5%), con la ripresa dei servizi turistici e della produzione industriale nella prima metà del 2022 che ha contribuito a previsioni di crescita del 3,2%, destinata però a “rallentare fortemente nel 2023”.
Nel 2023, dovrebbe rallentare anche la crescita tedesca e francese. Il Fondo monetario internazionale infatti, stima che il pil della Germania si contrarrà dello 0,3% (-1,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di luglio) ,dopo aver segnato un +1,5% nel 2022 (+0,3 punti). La Francia, invece, dovrebbe crescere del 2,5% quest’anno (+0,2 punti) e dello 0,7% il prossimo (-0,3). In frenata, anche la Spagna e la Gran Bretagna, con l’economia britannica che dovrebbe crescere dello 0,3% nel 2023 (-0,2 punti) e quella spagnola dell’1,2% (-0,8).
Sempre in tema di economia, inviato alla Commissione UE a Bruxelles, il Documento programmatico di Economi e Finanza, cornice della Manovra 2023, dopo il via libera di ieri in Consiglio dei Ministri del Governo Draghi uscente, secondo cui l’Italia è in recessione tecnica e ne uscirà solo nel II° trimestre del 2023.Il Pil , infatti, è leggermente negativo nel III° e IV° trimestre di quest’anno e nel I° trimestre del 2023, per il crollo dell’industria e una ripresa è attesa solo per il II° trimestre del prossimo anno.
Confermati , i saldi tendenziali indicati nella Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza , mentre il Pil 2022 si attesterà al +3,3% e nel 2023 allo 0,6%, per poi salire all’1,8% nel 2024 all’1,5% nel 2025.
Quanto alla politica interna italiana, la Premier in pectore e leader del centrodestra Meloni continua a lavorare con gli alleati di coalizione di Lega e Forza Italia alla designazione dei candidati alla presidenza delle Camere, primo atto della XIX° Legislatura, e all’assegnazione dei Ministeri. Proprio per questo, la giornata di oggi (e anche quella di domani) è stata e sarà all’insegna delle riunioni e dei vertici alle Camere e presso la residenza romana del Presidente di Forza Italia Berlusconi.
Secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe stato sciolto con ogni probabilità (si aspettano,però, conferme) il nodo del Ministero dell’Economia ,che potrebbe andare al Vicesegretario della Lega Giorgetti, già al Ministero dello Sviluppo Economico nella legislatura che sta per concludersi. Resterebbero, invece, da sciogliere , il nodo Salvini al Ministero dell’Interno, sebbene il Carroccio , in una nota , abbia precisato che: “Il segretario Salvini è in costante contatto con gli alleati e auspica un vertice al più presto: Il Carroccio non ha pretese né preclusioni, lavora per un’intesa soddisfacente nel centrodestra e conferma di avere idee chiare su propria squadra e dossier più urgenti” e si ipotizzi l’assegnazione del dicastero del Viminale a un tecnico, e il nodo Ronzulli, la senatrice forzista che il Presidente Berlusconi vorrebbe alla Salute o, come opzioni alternative , all’Istruzione o al Turismo (cui si aggiungerebbe l’assegnazione a un forzista del ministero della Giustizia, tra i nomi papabili, la Presidente del Senato uscente , Casellati), malgrado la riottosità della leader del centrodestra e di Fratelli d’Italia Meloni ad attuare tali desiderata.
Proprio quest’ultima, in un post sui suoi profili social pubblicato in queste ore è tornata a ribadire: “Siamo consapevoli del risultato che abbiamo ottenuto e sentiamo la responsabilità di dover affrontare un’importante sfida nella condizione più difficile nella quale l’Italia potesse trovarsi. Pronti a riscrivere le sorti della Nazione con un Governo forte, unito e autorevole. Nessuno si illuda che cambieremo idee e obiettivi rispetto a quelli per cui siamo stati votati. Il nostro sarà il governo più politico di sempre, coinvolgeremo le persone più adatte”.
In casa dell’Opposizione invece, respinto sia dal Terzo polo di Calenda (Azione) e Renzi(Italia Viva), pronto alla federazione in un unico partito con l’obiettivo delle elezioni Europee e a confrontarsi con il centrodestra e il centrosinistra sulla proposta di un taglio del costo delle bollette, sia dal M5S del Presidente Conte, l’appello all’unità per fronteggiare il nuovo Governo di centrodestra a trazione Meloni , lanciato dal segretario dem uscente Letta, che, preparandosi alla prima assemblea dei parlamentari neo-eletti, ha promosso per giovedì una manifestazione davanti all’ambasciata russa a Roma contro l’aggressione di Putin all’Ucraina e in solidarietà con il popolo ucraino.
Una manifestazione nazionale in piazza, senza bandiere di partito, ma per la pace, per il no a un ulteriore invio di armi e per la ripresa dei negoziati e della politica diplomatica, è stata invece promossa dal Presidente pentastellato Conte, che stamane ha riunito alla Camera i parlamentari neo-eletti ai quali ha rivolto un discorso nel quale ha illustrato il proposito di esercitare un’opposizione dura , ma non ostruzionista e di difendere misure come il Reddito di cittadinanza e il Superbonus edilizio, rilanciando la richiesta al neo Governo di uno scostamento di bilancio per sostenere le famiglie e le imprese e contrastare gli effetti della crisi energetica e del caro bollette.
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