di Federica Marengo sabato 10 dicembre 2022
-Nella duecentottantanovesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia nella regione nord-orientale che nella regione meridionale del Paese. Colpiti, infatti ,dalle truppe di Mosca l’Oblast di Sumy, che ha registrato gravi danni alle infrastrutture residenziali, e la regione di Lugansk, occupata dalle forze russe, dove, secondo il capo dell’amministrazione militare Gaidai, l’esercito ucraino si starebbe avvicinando a Kremennaya e si troverebbe a pochi chilometri dalla città, che potrebbe essere liberata alla fine dell’inverno.
Intensi , poi, i combattimenti, nel Donbass, in particolare a Bakmhut, Dnepropetrovsk , Nikopol e Kharkiv, mentre le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno fatto sapere che le forze ucraine hanno bombardato la regione con 10 razzi.
Sotto attacco russo, infine, Kherson, dove le truppe russe avrebbero colpito un reparto di maternità del locale ospedale, Mykolaiv e Odessa, su cui, per il Kyiv Independent, sono stati lanciati 10 droni kamikaze russi di fabbricazione iraniana.
Intanto, il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, che ha ricevuto nella sede del ministero a Kiev il gruppo di giornalisti in viaggio dal 4 dicembre con le Ambasciate presso la Santa Sede di Polonia e Ucraina e la presidente della Croce Rossa Internazionale, Mirjana Spoljaric, ha dichiarato: “Questa guerra ha frantumato molti fondamenti dell’ordine politico globale. ll 2 ottobre il Papa ha detto a Putin di fermare la guerra e a Zelensky di essere aperto a proposte. Non si può insistere sul concetto di fratellanza, non siamo fratelli, questa è la storia di Caino e Abele” Questo mettersi da entrambe le parti (del Papa) non è stato d’aiuto. Va bene richiamare Putin, ma se chiedi a Zelensky di essere aperto a proposte di pace, stai dicendo che Zelensky non è aperto alla pace e ha bisogno che qualcuno glielo dica. Questo non è vero. L’Ucraina vuole pace. la triste verità è che non è ancora arrivato il momento per la mediazione e la ragione è il presidente Putin Se vuoi la pace, non mandi missili ogni settimana per distruggere le nostre infrastrutture, non continui a mandare militari per catturare le nostre città, non annetti territori che sono di altri. Ho chiesto alla Croce Rossa Internazionale di aiutarci a fermare uno dei più odiosi crimini della Russia, il trasferimento forzato dei bambini ucraini, per poterli fare tornare a casa e impedire la loro adozione illegale. Ringraziamo la Croce Rossa per l’aiuto che sta fornendo all’Ucraina e sottolineamo la necessità che vengano liberati i nostri prigionieri di guerra. A questo proposito, Spoljaric ha detto che rappresentanti della Croce Rossa avranno nuovi incontri con i prigionieri di guerra ucraini in mano alla Russia per verificare il loro stato di salute”.
Sulla necessità di “non deporre le armi e di continuare a combattere per raggiungere la pace, che altrimenti sarebbe occupazione” , si è espressa invece a Oslo, dove ha ritirato il prestigioso riconoscimento, la neo Premio Nobel per la Pace Oleksandra Matviychuk, alla guida della Ong ucraina, Centro per le libertà civili(Ccl), seguita dal secondo Premio Nobel per la Pace, il Presidente della Ong russa Memorial Yan Rachinsky, che ha sottolineato come “la guerra scatenata da Putin sia folle e criminale” e dal terzo, Ales Bialiatski, dissidente bilorusso, attualmente detenuto, per cui ha ritirato il premio la moglie Natalia Pinchuk, la quale ha evidenziato come “la Russia voglia trasformare l’Ucraina in una dittatura cliente come la Bilelorussia, dedicando il riconoscimento “ai milioni di cittadini bielorussi che si sono riservati nelle strade per difendere i propri diritti civili”.
A Mosca, invece, il capo del quarto dipartimento della CSI del ministero degli Esteri russo, Denis Gonchar, in un’intervista all’agenzia Tass, ha affermato che “Kiev e alcuni Paesi occidentali starebbero sollecitando la Georgia per aprire un secondo fronte contro la Russia”.
Sull’altro fronte, quello USA, il segretario alla Difesa americano, Austin, in visita alla base dell’aviazione americana, ha dichiarato che “la Russia sta espandendo e modernizzando il suo arsenale nucleare, che, secondo gli esperti, ammonterebbe a seimila testate, numero sufficiente per distruggere molte volte il mondo”, mentre il segretario della Nato, Stoltenberg, in un’intervista all’emittente norvegese NRK, ha dichiarato: “Se le cose vanno male, possono andare terribilmente male. È una guerra terribile in Ucraina. È anche una guerra che può diventare una grande guerra a pieno titolo tra la Nato e la Russia. Stiamo lavorando ogni giorno per evitarlo. Non c’è dubbio che una guerra vera e propria sia una possibilità. Per questo, è importante evitare un conflitto che coinvolga più Paesi in Europa e diventi una guerra vera e propria in Europa”.
A riproporsi come mediatrice per la ripresa dei negoziati, la Turchia, dove sarebbero programmati incontri tra funzionari russi e americani, il cui Presidente, Erdogan ha annunciato che si candiderà per l’ultima volta alle elezioni presidenziali nel 2023.
Infine, il Consiglio Ue ha raggiunto un accordo su un pacchetto legislativo di aiuti all’Ucraina per tutto il 2023 del valore di 18 miliardi di euro. La proposta è stata adottata oggi dal Consiglio, tramite procedura scritta e sarà presentata al Parlamento UE per la sua possibile adozione la prossima settimana.
Quanto alla politica interna italiana, è proseguito anche oggi e si concluderà domani alla Camera il lavoro sullo sfoltimento degli emendamenti alla Manovra terminato con il probabile accordo tra le forze politiche sull’ammissibilità per 450 proposte di modifiche sulle oltre 3mila presentate da Maggioranza e Opposizioni e dichiarate invece inammissibili, che il 15 dicembre saranno votate in Commissione Bilancio, per poi approdare in Aula per la votazione del provvedimento il 20 dicembre.
Tra gli emendamenti presentati , che hanno suscitato le polemiche da parte delle Opposizioni di centrosinistra, Pd, M5S e Terzo Polo (Azione e Italia Viva) la proposta a prima firma Mollicone ( Presidente della Commissione Cultura della Camera, in quota Fratelli d’Italia) che vede concordi le forze di Maggioranza e che intende modificare il bonus 18 App, introdotto dal Governo Renzi ,destinato ai maggiorenni per gli acquisti culturali.
A tal proposito, lo stesso Mollicone, ai microfoni di Rai News24, ha spiegato: “Non aboliamo la App 18. E’ una fake news.Verrà fatta una nuova Carta con criteri più trasparenti ed equi, perché c’è anche il tema sociale. La nuova Carta potrebbe essere legata all’Isee. Poi, oggi ci si comprano i libri di testo e questo non può avvenire perché la carta è erogata dal Ministero della cultura e i libri di testo non sono ammessi. Ma, di fatto, così è diventata un ammortizzatore sociale. La App, riassume, è fatta male. Non siamo contro un provvedimento che possa incentivare il consumo. Noi vogliamo solo un provvedimento più giusto ed efficiente, che si possa estendere nell’applicazione, che affronti il tema dei libri di testo e che non si possa prestare a frodi”.
Quindi, il ministro della Cultura, Sangiuliano, ha dichiarato: “L’emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com’è mostra criticità’. È necessario ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica’. Penso che vada introdotta una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati. Inoltre, occorre mettere a punto un vero meccanismo anti truffe, e bisogna riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali evitando aspetti grotteschi. Su tutto ciò intendo lavorare insieme agli operatori del mondo della cultura per migliorare il sistema. Auspico che nasca una vera carta della cultura per i giovani”.
Immediate le critiche al Governo levatesi da Italia Viva, ora federato nel Terzo Polo con Azione, essendo il suo leader fondatore ,Renzi, allora Premier, il padre della misura, insieme con l’allora ministro dei Beni Culturali, Franceschini, convinti che l’Esecutivo intenda abolire la norma e non modificarla come sostiene.
A promettere battaglia , dunque, proprio lo stesso Renzi, che, lanciata una petizione contro l’abolizione, ha sottolineato come per il Terzo Polo la misura vada invece estesa su tutto il territorio della UE.
Dal Pd, la capogruppo del Senato, Malpezzi, rivolgendosi al ministro della Cultura Sangiuliano, ha scritto su Twitter : “L’emendamento di maggioranza abroga 18App. Capisco la difficoltà di Mollicone di difendere una scelta gravissima che punisce i ragazzi, ma negare l’evidenza è un’offesa ai giovani e al Paese. Ritirino l’emendamento altrimenti il Ministro Sangiuliano dia parere contrario. Ministro Sangiuliano, a questo punto ci aspettiamo il suo parere contrario: siamo certi che non vorrà essere ricordato come il ministro che non ha difeso lo scippo di 230 milioni per i consumi culturali del 18enni. Il governo non è spettatore”.
Critici sulla proposta dell’Esecutivo anche M5S e alleanza Europa Verde e Sinistra italiana, che difendono il diritto alla cultura dei giovani e la filiera del libro.
Al riguardo, proprio autori, editori, librai, cartolibrai, bibliotecari e tutto il mondo del libro ( Aie – Associazione Italiana Editori, Adei – Associazione degli Editori indipendenti, Ali – Associazione Librai Italiani, SIL – Sindacato Italiano Librai, Federcartolai Confcommercio, Aib – Associazione Italiana Biblioteche, Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori, Slc-Cgil Sezione Nazionale Scrittori) hanno chiesto al Parlamento e al Governo di ritirare la proposta di cancellazione della 18App.
Presentati inoltre dal Governo alcuni emendamenti per sostenere i crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nelle Zes e nelle Zts e per le aree in difficoltà e terremotate del Paese.
Intanto, nella Giornata mondiale dei diritti umani, nella quale si è svolta a Roma un manifestazione a sostegno della questione iraniana, il Presidente della Repubblica Mattarella, nel suo messaggio per l’occasione, ha dichiarato: “E’ dal 10 dicembre 1948 che l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma il rispetto della persona e delle sue libertà fondamentali come diritto che appartiene a tutta l’umanità. Il tema ‘Dignità, libertà e giustizia per tutti’ richiama, quest’anno, a traguardi che non sono stati raggiunti in tante parti del mondo. Lo dimostrano drammaticamente la brutale aggressione subita dal popolo ucraino, la repressione contro quanti si oppongono alle violenze sulle donne financo con inaccettabili sentenze capitali e i tentativi di sopprimere le voci dei giovani che manifestano pacificamente per chiedere libertà e maggiori spazi di partecipazione. Colpiti sono sempre i più vulnerabili e indifesi. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani impegna tutti i membri della Comunità internazionale a comportamenti coerenti con tali altissimi e irrinunciabili principi. La Repubblica Italiana, in aderenza al dettato costituzionale e in spirito di autentico multilateralismo , conferma il suo impegno a favore delle iniziative di difesa e promozione dei diritti umani sviluppate sia in ambito nazionale sia nel contesto internazionale”.
In merito, il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, ha affermato: “In molte aree del mondo donne e uomini, ragazze e ragazzi lottano per i propri diritti e per la libertà, sfidando il volto più spietato della repressione di regimi autoritari e dittature. Assistiamo con sgomento alla violenta repressione dei giovani e delle donne in Iran e all’uso della pena capitale.. Di fronte all’uccisione del giovane manifestante iraniano Mohsen Shekari, confermiamo l’incondizionata opposizione dell’Italia alla pena di morte, ribadendo massima fermezza verso ogni violazione dei diritti e delle libertà fondamentali della persona”.
In serata poi, una nota del Quirinale ha informato della positività al Covid19 del Presidente della Repubblica, Mattarella: “Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è sottoposto quest’oggi a un tampone risultando positivo al Covid 19.È stato quindi necessario rinviare gli impegni dei prossimi giorni. Il Presidente, tranne qualche linea di febbre, è sostanzialmente asintomatico e continua a occuparsi dei suoi compiti, pur isolato nell’appartamento al Quirinale”. La Presidente del Consiglio Meloni, quindi, che stamane ha ricordato la Madonna di Loreto, patrona dell’Aviazione, a nome suo e del Governo ha inviato al Capo dello Stato gli auguri per una pronta guarigione.
Riguardo all’immigrazione, poi, se i 542 migranti a bordo della nave Louise Michel sono sbarcati a Lampedusa , i 248 migranti, che si trovano a bordo della nave Ong Geo Barents ,attraccheranno domani sera a Salerno e i 261 a bordo della Humaity 1, sbarcheranno a Bari, avendo ricevuto l’indicazione di un porto sicuro dall’Italia per approdare e far scendere le persone salvate, in gran parte minori non accompagnati.
Fonti del Ministero dell’Interno hanno così spiegato tale decisione : “Il Viminale – ieri ha dato via libera all’approdo delle navi delle ong perché l’approssimarsi del maltempo e le condizioni del mare avrebbero a breve esposto le persone a bordo a rischi”, ricordando che la linea del Governo è chiara: “1) contrasto all’immigrazione irregolare; 2) inserimento e integrazione dei migranti regolari, con appositi accordi con i Paesi di transito e di partenza, 3) stroncare la tratta degli esseri umani che arricchisce gli scafisti e non solo. Dobbiamo arrivare a un sistema di ingressi regolari, nell’interesse degli stessi aventi diritto”.
Tutto ciò, mentre Bruxelles è scossa dall’inchiesta della Procura belga per sospetta corruzione nell’Eurocamera. All’ipotesi, infatti, le presunte tangenti per influenzare le decisioni sul Qatar e l’organizzazione dei Mondiali di Calcio. Fermati quattro italiani, tra loro,l’ex eurodeputato del gruppo Socialdemocratico ( Pd e Articolo 1), Panzeri e Visentini,punto di riferimento dei sindacati europei, e la Vicepresidente del Parlamento UE ed eurodeputata di S&D, Eva Kaili.
Al riguardo, la Presidente del Parlamento UE, Metsola, sospesa Kaili dalla Vicepresidenza del Parlamento UE, ha scritto su Twitter : “Il Parlamento europeo si schiera con fermezza contro la corruzione. In questa fase non possiamo commentare le indagini in corso, se non per confermare che abbiamo collaborato e collaboreremo pienamente con tutte le autorità giudiziarie e di polizia competenti. Faremo tutto il possibile per aiutare il corso della giustizia”.
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