di Federica Marengo giovedì 20 ottobre 2022
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-Nella duecentotrentottesima giornata di guerra in Ucraina, gli attacchi russi sono proseguiti su tutta l’area centrale e settentrionale del Paese, danneggiando numerosi impianti elettrici e facendo scendere la connessione Internet a circa l’80% dei livelli ordinari nella regione di Kiev, dove non si sono mai interrotti gli allarmi aerei.
Da qui, la decisione della compagnia energetica nazionale ,Ukrengo ,di introdurre il blackout a rotazione e del Governo di Kiev di ridurre del 20% i consumi.
Respinti poi da parte delle forze armate ucraine, gli attacchi russi in 9 villaggi a est,nelle regioni di Lugansk e Donetsk, mentre è stata colpita dai russi un’infrastruttura energetica nel distretto di Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale, dove pure sono state colpite Mykolaiv e Zaporizhzhiza, quest’ultima, con la distruzione di una scuola.
Liberati poi dalle truppe ucraine, 544 insediamenti occupati dalle forze russe nella regione di Kharkiv.
A Kherson, invece, le forze filorusse occupanti hanno iniziato il reinsediamento in Russia dei civili evacuati dalla regione.
Secondo il New York Times, che ha citato considerazioni dell’intelligence USA, “L’esercito ucraino ha una finestra di opportunità di guadagnare terreno contro il nemico russo nelle prossime sei settimane se riuscirà a continuare la sua pressione nel sud e nel nordest del Paese prima che il terreno fangoso e il maltempo costringano i contendenti a fermarsi e a riorganizzarsi. C’è una scarsa possibilità di un cedimento significativo tra le forze russe, tale da consentire a Kiev di riprendersi un’altra grande fetta di territorio, simile a quella annunciata il mese scorso. Ma singole unità di Mosca potrebbero cedere di fronte alla continua pressione ucraina, permettendo a Kiev di riconquistare cittadine nel Donbass e potenzialmente anche Kherson, snodo chiave della regione”.
Per gli 007 britannici, invece, alla luce della controffensiva ucraina a Kherson ,che ha dato luogo alla distruzione dei ponti di rifornimento strategici, le autorità russe starebbero “prendendo seriamente in considerazione un importante ritiro delle loro forze dall’area a ovest del fiume Dnipro”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, intervenuto al Consiglio UE di Bruxelles, ha espresso timore per le minacce russe contro la centrale elettrica e la diga di Kakhovka, la cui distruzione equivarrebbe a una “catastrofe”.
Ieri, nel suo consueto videomessaggio alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, il Presidente ucraino,commentando l’estensione della legge marziale da parte di Putin alle quattro regioni dell’Ucraina annesse , aveva dichiarato: “Quella di tratta di introdurre da oggi la legge marziale a Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk, le quattro regioni ucraine annesse dalla Russia, è una decisione isterica. Gli occupanti cercheranno di reclutare uomini per unirsi alle loro truppe e chiedendo loro di evitarlo il più possibile. Se non potrete evitare di essere reclutati, cercate di deporre le armi alla prima occasione e raggiungere le posizioni ucraine”.
Riguardo ai droni lanciati dai russi su diverse regioni nel Paese negli ultimi giorni, Kiev ha accusato la Russia di aver utilizzato droni provenienti dall’Iran, ma sia Mosca che Theran hanno negato alle Nazioni Unite l’utilizzo di tali armi nella guerra russo-ucraina, benché sia gli USA che la UE abbiano minacciato di applicare sanzioni all’Iran, che ha chiesto alle autorità ucraine di fornire prove al riguardo.
Gli ambasciatori UE, proprio in giornata, hanno approvato le sanzioni contro l’Iran per la fornitura di droni alla Russia usati contro l’Ucraina, decidendo di congelare i beni di 3 persone e di un’entità responsabili delle consegne di droni. L’Ue ,inoltre ,si è detta decisa ad estendere le sanzioni ad altre 4 entità iraniane già presenti in un precedente elenco di sanzioni, incassando il plauso del ministro degli Esteri, Kuleba.
A tal proposto, il Segretario generale della Nato, Stoltenberg ,ha affermato: “Non entro mai nei dettagli della nostra intelligence ,ma quello che posso dire è che ogni indicazione punta al fatto che è l’Iran che fornisce alla Russia questi droni. E chiediamo a tutte le nazioni, compreso l’Iran, di non sostenere la guerra illegale della Russia contro l’Ucraina. E questa è una guerra di aggressione. È una guerra che viola chiaramente il diritto internazionale ed è un attacco a una nazione sovrana indipendente in Europa. Ovviamente, stiamo monitorando da vicino ciò che l’Iran sta facendo quando si tratta anche di fornire supporto alla Russia. E chiediamo all’Iran di non fornire né droni né missili. E anche qualsiasi fornitura di missili violerà chiaramente le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”.
Mosca, tramite la portavoce del ministero degli Esteri, Zakharova, invece, ha lanciato un avvertimento alla UE,già lanciato peraltro agli USA: “L’invio di armi all’Ucraina fa dell’Ue una parte coinvolta nel conflitto. I Paesi che forniscono armi a Kiev sono sponsor del terrorismo”, per poi affermare, commentando la questione dell’uso di droni iraniani da parte della Russia: “Le voci sulla fornitura di droni ai russi da parte dell’Iran vengono utilizzate da Washington per fare pressione su Teheran. Tutto ciò che viene fatto ora sulla pista iraniana è subordinato a un obiettivo: la pressione su questo paese. E Washington sta mobilitando i paesi della NATO e dell’UE per questo a sostegno della sua posizione”.
La Cina, per la prima volta dall’inizio della guerra russo-ucraina ha esortato i suoi cittadini ad abbandonare l’Ucraina perché insicura.
A Bruxelles, nel frattempo, è iniziata la due giorni del Consiglio UE, che pone al centro del dibattito dei 27 capi di Stato e di Governo, la proposta del collegio dei commissari della Commissione UE, approvata ieri, che prevede una serie di misure per il contrasto alla crisi energetica, quali: il tetto dinamico e momentaneo al prezzo del gas per evitare oscillazioni e speculazione, l’introduzione di un nuovo indice dei prezzi al posto del Ttf di Amsterdam, l’acquisto comune di gas, la solidarietà obbligatoria tra gli Stati e l’istituzione di un fondo comune per i Paesi più in difficoltà. Tutte proposte condivise da 15 Paesi membri, guidati da Italia, Francia e Spagna, cui si oppongono però Germania (il cancelliere Scholz ha espresso questa mattina al Bundestag le sue perplessità in merito), Olanda, Austria e Ungheria, che temono che il gas sia venduto altrove dov’è più remunerativo.
Presente al summit UE per l’Italia, alla sua ultima missione prima della costituzione del nuovo Governo, il Premier uscente Draghi, che ha ribadito la sua richiesta di unità dell’Europa, oltre che la sua posizione euro-atlantista e il sostegno umanitario, economico e militare all’Ucraina e la condanna dell’invasione russa dell’Ucraina, e ha sollecitato Bruxelles ad attuare misure rapide sul gas, come il tetto al prezzo del gas e la costituzione di un fondo comune per sostenere i Paesi in difficoltà. Draghi, inoltre, nella giornata di oggi, ha avuto un bilaterale con il Premier spagnolo Sanchez, in pressing sulla UE per un Recovery energetico e domani, avrà un bilaterale con il cancelliere tedesco Scholz, con l’obiettivo di persuadere quest’ultimo ad un via libera al tetto dinamico e momentaneo al prezzo del gas proposto dall’Esecutivo di Bruxelles.
Tutto ciò, mentre il prezzo del gas continua a scendere e Terna ha reso noti i dati sui consumi elettrici in Italia, che a settembre sono calati del 3,9% e del -8% per le imprese energivore.
Quanto alla politica interna italiana, si è svolta al Quirinale la prima giornata di Consultazioni che porteranno al conferimento dell’incarico a un Premier e alla formazione del nuovo Esecutivo, che potrebbe giurare già nel fine settimana e chiedere la fiducia alle due Camere nei giorni di martedì, a Montecitorio e di mercoledì a Palazzo Madama.
Dopo il colloquio con i Presidenti di Senato, La Russa, e Camera, Fontana, cui , nel pomeriggio si è aggiunta la telefonata cordiale con il Presidente Emerito della Repubblica, Napolitano, il Capo dello Stato ,Mattarella, ha ricevuto il gruppo delle Autonomie , che ha espresso la propria preoccupazione per la formazione di un Governo di centrodestra a trazione Meloni, annunciando la volontà di votare contro la fiducia o astenersi, decisione espressa anche dai gruppi del Misto al Senato e alla Camera, dall’alleanza Sinistra italiana ed Europa Verde , dal Terzo polo (Azione/Italia Viva) , dal M5S e dal Pd.
Per tutti i partiti di centrosinistra, che hanno evidenziato l’intenzione di attuare un’opposizione ferma e rigorosa (più dialogante da parte del Terzo Polo), e di vigilare sulla difesa dei diritti civili e della democrazia, fondamentale è che il nuovo Esecutivo operi in continuità con la vocazione europeista e atlantista dell’Italia ,con il sostegno all’Ucraina nella guerra scatenata dalla Russia con l’invasione del 24 febbraio scorso e con la condanna dei crimini commessi da Mosca , che agisca nell’immediato per contrastare la crisi energetica e il caro bollette, che stanno acuendo le disuguaglianze , onde evitare tensioni sociali e la messa a repentaglio della coesione del Paese, e che non stravolga l’impianto della Costituzione e non metta in discussione l’unità nazionale, garantendo l’aiuto e il supporto a tutti i cittadini da Nord a Sud, anche con strumenti come il Reddito di cittadinanza (difeso in particolare dal M5S, ideatore della misura, che ha chiesto anche lo stop all’invio di armi all’Ucraina e la ripresa dei negoziati per arrivare alla pace).
Domani, alle 10:30, le Consultazioni si concluderanno con il centrodestra. Salirà al Colle l’intera coalizione: FdI, Lega, FI,con i 3 leader presenti, Meloni, Salvini e Berlusconi , e Civici d’Italia/Noi Moderati/MAIE.
A confermarlo, con una nota social, la stessa leader del centrodestra e Premier in pectore Meloni, che ha scritto: “Domani, insieme a tutta la coalizione del centrodestra, saliremo al Quirinale per le consultazioni, con il Presidente della Repubblica Mattarella. Siamo pronti a dare all’Italia un Governo che affronti con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo”.
In merito alla polemica scaturita dalla pubblicazione da parte dell’agenzia LaPresse dell’audio in cui il Presidente di Forza Italia Berlusconi, riuniti i gruppi parlamentari per l’elezione dei capigruppo e dei Vicepresidenti delle Camere, ha espresso in un discorso sulla guerra in Ucraina considerazioni pro-Putin (subito smentite dallo stesso), il coordinatore Tajani, papabile ministro degli Esteri, ministero che le Opposizioni chiedono di non assegnare a Forza Italia, proprio per via di tali “ambiguità di posizioni”, si è recato a Bruxelles per il vertice del Partito Popolare Europeo, nel quale ha ribadito la linea europeista, atlantista e in sostegno e a supporto dell’Ucraina, invasa dalla Russia sua e di tutto il centrodestra, trovando una sponda nel Presidente Weber.
Sul fronte Covid19, pubblicati dalla Fondazione Gimbe i dati sull’andamento della pandemia nella settimana dal 12 al 18 ottobre, secondo cui dopo i contagi sono in calo in tutte le Regioni, eccetto Puglia, Sardegna e Sicilia, al -6,2%, mentre salgono i ricoveri in terapia intensiva a +13,4% e nei reparti ordinari a 11,7%, così come i decessi a +38,4%.
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