di Federica Marengo martedì 18 ottobre 2022
-Nella duecentotrentaseiesima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti russi su diverse regioni del Paese. Esplosioni si sono registrate nuovamente , dopo gli attacchi di ieri con droni iraniani che hanno causato 8 morti, in tutta Kiev, dove è stata colpita una centrale elettrica e dove il bilancio delle vittime è di due civili rimasti uccisi. Inoltre, sempre nella capitale, in uno dei quartieri, si è verificato un blackout, durato sette ore e interrotto dal ripristino della fornitura di elettricità per 83.000 famiglie.
Raid russi sono stati registrati anche a ovest di Kiev, a Zhytomyr, dove si sono verificate interruzioni di corrente e acqua, a Krivoy Rog e a Sumy, dove sono rimasti uccisi due civili, così come nella regione meridionale di Mykolaiv, dove un attacco missilistico ha causato un morto, e a Zaphorizhzhia, nei pressi della locale centrale nucleare, dove non è ancora stata costituita una zona smilitarizzata per evitare incidenti ,come sollecitato dal direttore dell’Agenzia italiana per l’energia atomica, Grossi, che nei prossimi giorni vorrebbe rincontrare il Presidente russo Putin, e dove sarebbero stati rapiti dalla forze di Mosca due funzionari.
A Kherson, invece, procede la riconquista delle forze ucraine, sebbene le truppe russe siano rimaste, dando luogo alla controffensiva.
Secondo il capo dell’intelligence ucraina, Budanov, la Russia avrebbe acquistato 1.750 droni iraniani, abbattuti dalle forze ucraine per il 70%. A tal proposito, il consigliere del Presidente ucraino Zelensky e ministro degli Esteri, Kuleba, proposto di inviare una nota ufficiale ad Israele (già minacciata da Mosca, nel caso , di interrompere ogni rapporto diplomatico) per chiedere l’invio di sistemi di difesa aerea, ha chiesto a quest’ultimo di rompere i rapporti diplomatici con l’Iran, che ha confermato all’agenzia Reuters l’accordo per fornire alla Russia missili terra-terra, oltre che nuovi droni da impiegare in Ucraina.
La sottosegretaria del Dipartimento USA per gli Affari Europei, Donfried, invece, ha annunciato l’imposizione di sanzioni contro chi vende armi a Mosca, mentre, secondo un’inchiesta Onu, proprio la Russia sarebbe la maggiore responsabile della maggior parte di potenziali crimini di guerra che sono stati commessi in Ucraina.
Intanto, il Presidente Zelensky, in un messaggio sul suo canale Telegram, ha ribadito che, nonostante i russi continuino a terrorizzare e uccidere i civili, Kiev non intende arrendersi e ha reso noto che , in una settimana, le forze armate russe hanno distrutto circa il 30% delle centrali elettriche ucraine.
Dal Cremlino, invece, il portavoce Peskov, parlando con i giornalisti dell’indagine sul presunto sabotaggio al gasdotto Nord Stream, nel giorno in cui sono emerse le prime conclusioni delle indagini che attestano esplosioni alle linee del gasdotto , ha definito “deplorevole, un’indagine condotta a porte chiuse e senza la Russia”, per poi confermare che anche le regioni annesse sono sotto l’ombrello nucleare di Mosca.
Sul fronte diplomatico, il portavoce del Presidente turco Erdogan, che svolge un ruolo di mediazione tra Mosca e Kev, ha fatto sapere che al momento, un incontro tra il Presidente Putin e il Presidente Zelensky è impossibile.
Infine, il Pentagono e la UE starebbero valutando di finanziare la fornitura dei servizi Starlink in Ucraina, attualmente pagati da Musk, dopo che qust’ultimo ha affermato che la sua compagnia SpaceX non poteva continuare a pagare indefinitamente.
In merito alla questione crisi energetica, mentre si registra un calo del prezzo del gas, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen e la Commissaria all’Energia Simson, questo pomeriggio , hanno illustrato in conferenza stampa il piano per contrastare il caro energia, sebbene restino le perplessità di Olanda, Germania e Austria.
Il pacchetto di misure, prevede: un nuovo indicatore dei prezzi per il gas, alternativo al Ttf di Amsterdam, che diventerà operativo fra qualche mese, il price cap dinamico e temporaneo per evitare la volatilità dei prezzi e le speculazioni, la solidarietà tra i Paesi (ora volontaria), gli acquisti congiunti di almeno il 15%, sullo stoccaggio Ue al 90% e la richiesta dello stato di allerta con conseguente riduzione dei consumi del 15%.
Tali misure, sono state così commentate e spiegate dalla Presidente Von der Leyen: “Dobbiamo domare la volatilità e gli aumenti estremi dei prezzi sul principale mercato del gas dell’Ue, il Ttf. Il Title Transfer Facility non riflette più realmente la vera situazione del mercato, quindi svilupperemo un indice complementare e, nel frattempo, proponiamo un meccanismo di cap per limitare i prezzi eccessivi del gas. Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno. Avevamo proposto un tetto al prezzo del gas già a marzo ma allora c’era reticenza tra gli Stati. Oggi, c’è una maggiore comprensione” della misura. Sono fiduciosa che ora possiamo progredire su questa questione. Stiamo adottando un approccio in due fasi. Oggi, abbiamo stabilito una serie di principi per questo meccanismo di tetto flessibile. Non appena il Consiglio concorderà sui principi, presenteremo la misura dettagliata per renderlo operativo. Perché queste misure ora e non in primavera? In primavera non eravamo pronti, avevamo gli stoccaggi vuoti. Non avevamo piattaforme per acquisti comuni o riduzioni coordinate dei consumi. Non avevamo gli elementi per la tassazione degli extra-profitti. Ora ,c’è una base importante per cominciare con il tetto al prezzo del gas. La Russia ha già mostrato di essere totalmente inaffidabile e ha deliberatamente tagliato i flussi all’Ue. Non possiamo contare sulla Russia e dobbiamo prendere le nostre decisioni in una condizione di indipendenza. Se le tendenze attuali persisteranno fino alla fine di quest’anno e continueremo ad agire, avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da fornitori diversi dalla Russia e avremo risparmiato 50 miliardi di metri cubi di gas. Il modello iberico di un price cap al gas che forma il prezzo dell’elettricità ha ridotto i prezzi dell’elettricità in questi due paesi, riteniamo quindi che meriti una sua introduzione a livello Ue. Merita un ulteriore approfondimento. Anche l’Austria, oltre a Germania e Olanda, figura tra i Paesi che si dimostrano più scettici alla proposta del ‘price cap’ dinamico per ridurre i prezzi del gas. Il timore è che l’azione sui prezzi si traduca in un calo delle forniture.. Il pacchetto di misure affronta il caro prezzi del gas e assicura la sicurezza delle forniture per questo inverno. Tra le principali misure approvate figurano: l’acquisto congiunto di gas, la creazione di un nuovo parametro di riferimento per i prezzi del Gnl entro marzo 2023 e, nel breve termine, un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite di prezzo dinamico per le transazioni sulla borsa del gas Ttf; norme di solidarietà predefinite tra gli Stati membri in caso di carenza di approvvigionamento. Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno. Dobbiamo domare la volatilità e gli aumenti estremi dei prezzi sul principale mercato del gas dell’Ue, il Ttf. Il Title Transfer Facility, non riflette più realmente la vera situazione del mercato, quindi svilupperemo un indice complementare e, nel frattempo, proponiamo un meccanismo di cap per limitare i prezzi eccessivi del gas. Se le tendenze attuali persisteranno fino alla fine di quest’anno e continueremo ad agire ,avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da fornitori diversi dalla Russia e avremo risparmiato 50 miliardi di metri cubi di gas. Il modello iberico di un price cap al gas che forma il prezzo dell’elettricità ha ridotto i prezzi dell’elettricità in questi due paesi, riteniamo quindi che meriti una sua introduzione a livello Ue. Merita un ulteriore approfondimento. Sono convinta che i leader mostreranno unità, lavoriamo intensamente da settimane con gli Stati membri. Vedo un ampio sostegno per la domanda aggregata e gli acquisti comuni, per i risparmi e l’efficienza e vedo un sostegno sulla condivisione. Sul tetto è stato difficile ma più articoliamo i dettagli più riusciamo a convincere gli Stati membri a lavorare con noi. Inizialmente per noi era importante stabilizzare il mercato, senza questo non sarebbe possibile avanzare queste proposte. Ma ora i tempi sono maturi, ed è importante procedere con un segnale chiaro. Finora sono stati firmati solo 6 dei 40 possibili accordi di solidarietà tra gli Stati membri, questo non è abbastanza per una crisi di questa portata, il regolamento Ue sulla sicurezza dell’approvvigionamento è in vigore da 5 anni e gli Stati membri sono tenuti a concludere accordi di solidarietà. Oggi , Bruxelles propone “regole automatiche di solidarietà che si applicheranno quando non c’è un accordo bilaterale in atto tra i Paesi. La solidarietà europea , è la migliore garanzia per tutti gli Stati membri per sfruttare al meglio il lavoro svolto insieme in Europa sulle interconnessioni, sui terminali Gnl e sulle capacità di stoccaggio”.
La questione energetica poi è stata anche al centro del colloquio al Quirinale tra il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente polacco Duda, (che ha ribadito la comunanza di valori con la Premier in pectore e Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni) insieme alla riconferma di un sostegno netto all’Ucraina, al riconoscimento dell’impegno polacco per l’accoglienza ai profughi ucraini e la necessità di maggiore solidarietà e di unità europea, proprio a partire dalla crisi dell’energia e del caro bollette, che rischiano di provocare gravi conseguenze sui cittadini e sulle imprese.
Quanto alla politica interna italiana, oggi, giornata di elezione dei capigruppo al Senato e alla Camera. Nell’area del centrodestra, confermati i capigruppo uscenti di Fratelli d’Italia : Lollobrigida per la Camera e Ciriani per il Senato; così come i capigruppo quelli uscenti della Lega, Romeo per il Senato e Molinari per la Camera. Per Forza Italia, invece, eletti Licia Ronzulli al Senato e Cattaneo alla Camera.Per Noi moderati-Maie (nuovo gruppo costituitosi a Palazzo Madama nell’orbita centrodestra), Depoli al Senato.
In casa centrosinistra, invece, confermate le capigruppo uscenti del Pd, Simona Malpezzi al Senato e Debora Serracchiani alla Camera, mentre il M5S ha eletto Barbara Floridia al Senato e Silvestri alla Camera. Il Terzo Polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), invece, ha eletto Raffaella Paita a Palazzo Madama e Richetti a Montecitorio.
Il gruppo Misto, in ultimo, ha eletto De Cristofaro al Senato e Schulian alla Camera.
Domani, poi, sarà la volta dei 4 Vicepresidenti di Senato e Camera e del completamento della designazione delle figure che costituiscono gli Uffici di Presidenza , ovvero: i 3 deputati /senatori Questori e gli 8 deputati/ senatori Segretari. Tuttavia, al riguardo, il Terzo Polo ha accusato M5S e Pd di aver siglato accordi per escluderlo dalle Vicepresidenze (e dalle Commissioni di garanzia, Copasir e Vigilanza Rai) e ha fatto sapere che per questo non voterà e si recherà dal Presidente della Repubblica Mattarella per far presente la situazione.
Da qui, potranno essere avviate le Consultazioni al Colle.
Nel frattempo, la leader del centrodestra e ,Premier in pectore, Meloni, continua a lavorare alla formazione del Governo, dopo la ricucitura dello strappo con il Presidente di Forza Italia Berlusconi all’indomani della mancata votazione di Ignazio La Russa a Presidente del Senato da parte dei senatori azzurri, sebbene l’ex Premier continui a insistere sulla designazione al Ministero della Giustizia dell’ex Presidente del Senato, in quota forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati, nonostante la più che probabile assegnazione del dicastero a Fratelli d’Italia e al suo neo deputato, l’ex magistrato Nordio. Inoltre, ha suscitato polemiche un audio diffuso dall’agenzia LaPresse con dichiarazioni dello stesso Berlusconi su un riavvicinamento con il Presidente russo Putin, seguito dalle rassicurazioni del centrodestra sulla linea atlantista , europeista e pro-Ucraina della coalizione.
©Riproduzione riservata