di Federica Marengo venerdì 14 ottobre 2022
-Nella duecentotrentaduesima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti russi in varie regioni del Paese da Est a Sud. Esplosioni sono state registrate a Zaporizhzhia, nella regione meridionale, dove sono state colpite delle infrastrutture e dove procede il lavoro del direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Grossi, per la costituzione di un’area di sicurezza smilitarizzata intorno all’impianto atomico locale.
Sempre nel Sud dell’Ucraina, colpita anche Mykolaiv, dove un attacco missilistico russo ha causato 7 morti, tra cui un undicenne, così come Dnipro e Nikopol, colpite da droni kamikaze e da artiglieria pesante e Kharkiv, colpita da missili.
Le forze armate ucraine, invece, avanzano sia nel Sud, a Kherson, dove i civili sono in fuga verso la regione russa di Rostov e, che il Financial Times dà per liberata entro la prossima settimana, che nell’Est, a Donetsk (dove la Croce Rossa dovrebbe ispezionare su richiesta di Kiev un campo di prigionia) e a Lugansk, nel Donbass, mentre Mosca accusa Kiev di aver colpito un deposito di munizioni a Belgorod.
Intanto, in Ucraina, il Presidente Zelensky, che stamane ha incontrato l’omologo lituano Nauseda, che gli ha confermato il sostegno, ricordando i difensori dell’Ucraina ,in occasione della giornata loro dedicata, nel suo messaggio, ha dichiarato: “Gratitudine a tutti coloro che hanno combattuto per l’Ucraina in passato, e a tutti coloro che stanno combattendo ora. A tutti coloro che hanno vinto allora e a tutti quelli che vinceranno sicuramente adesso. Vincere in modo tale da coronare con successo la lotta di molte generazioni della nostra gente. Gente che ha sempre desiderato più di tutto una cosa: la libertà, per sé per i propri figli”, per poi rivendicare la liberazione dai russi di almeno 600 località in un mese, seguito dalla First Lady Zelenska che , in un post sui social, ha ricordato la 41 mila donne impegnate al fronte, definite: “vere combattenti”.
Il ministro della Difesa Reznikov, invece, ha affermato che i primi sistemi missilistici antiaerei Nasams per la difesa aerea saranno consegnati dagli USA all’Ucraina entro ottobre.
Il Presidente russo Putin, a margine del vertice dei Paesi asiatici di Astana,in Kazakistan, ha dichiarato alla stampa: “La Russia è aperta alla prospettiva di colloqui con l’Ucraina. Non vedo necessità di colloqui con il presidente Usa, Joe Biden, ha poi detto il presidente russo, Vladimir Putin, almeno “finché non ci sarà una piattaforma per questi colloqui. La Russia non si è assunta il compito di distruggere l’Ucraina. Al momento, ha detto Putin, non c’è più bisogno di “attacchi massicci” sulle infrastrutture ucraine. La Russia non vuole distruggere l’Ucraina. Uno scontro diretto delle truppe Nato con l’esercito russo sarebbe un passo molto pericoloso, porterebbe a una catastrofe globale, spero che siano abbastanza intelligenti da non farlo tutte le attività di mobilitazione saranno completate in due settimane e non è prevista alcuna coscrizione aggiuntiva. Delle 300.000 persone che si prevede di mobilitare, 223.000 sono state convocate nell’ambito della “mobilitazione parziale”, che 33.000 mobilitati sono già nelle unità e 16.000 sono impegnati nei combattimenti in Ucraina. Al momento non c’è più bisogno di “attacchi massicci” sulle infrastrutture ucraine. La Russia non vuole distruggere l’Ucraina. La Russia chiuderà il corridoio del grano se sarà confermato che gli esplosivi utilizzati siano stati inviati da Odessa”.
Infine, riguardo l’ “operazione militare speciale in Ucraina”, ha detto: “Quello che sta accadendo oggi è, per usare un eufemismo, spiacevole, ma ci saremmo trovati nella stessa situazione un po’ più tardi, solo in condizioni peggiori per noi. Quindi stiamo agendo in modo corretto e tempestivo”.
In merito, il sito indipendente russo Meduza, ha reso noto che il Cremlino vorrebbe il cessato il fuoco per preparare un nuovo attacco a inizio 2023.
Nella giornata di ieri, il numero uno del Cremlino aveva incontrato il Presidente turco Erdogan, con il quale ha discusso della proposta di rendere la Turchia una piattaforma per l’esportazione dei flussi di gas e , a tal riguardo, Erdogan ha fatto sapere che presto l’hub per il gas russo sarà realizzato in Tracia, nella parte europea del Paese, sottolineando: “La Russia e altri Paesi continuano a fidarsi della Turchia per quanto riguarda la mediazione”, mentre il ministro degli Esteri turco ,Cavusoglu ,ha precisato che un incontro Putin-Zelensky non è previsto nel prossimo futuro, ma la Turchia continua i suoi sforzi per raggiungere un cessate il fuoco e riprendere i negoziati.
Quanto all’altro alleato di Putin, il Premier Lukhasenko, quest’ultimo, deciso a introdurre il regime antiterrorismo dinanzi a possibili provocazioni da parte dei Paesi vicini, nel contesto della guerra in Ucraina, ha affermato che Putin non prevede l’utilizzo di armi nucleari e che è necessario creare una soluzione pacifica al conflitto russo-ucraino e che ciò costituirà un beneficio per tutti, USA compresi.
A proposito degli USA, l’agenzia Reuters ha fatto sapere che nel nuovo pacchetto di armi da inviare a Kiev non vi sarebbero i sistemi di difesa aerea , ma “armi e sistemi” per aiutare l’Ucraina nella controffensiva che ha già portato alla riconquista di vaste parti del territorio.
Non solo armi , però. All’Ucraina, infatti, saranno indirizzati anche ulteriori aiuti finanziari da 5 miliardi da parte della UE, come annunciato dal Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni, al termine della riunione informale dell’Eurogruppo tenuta a Washington.
Tutto ciò, mentre a Budapest hanno preso il via le consultazioni nazionali, volute dal governo ungherese, sulle sanzioni di Bruxelles a carico di Mosca.
Quanto alla politica interna italiana, eletto stamane, alla prima chiama del quarto scrutinio,il Presidente della Camera, con 222 voti sui 237 del centrodestra, quindi con quindici voti in meno della propria coalizione di appartenenza (che , secondo indiscrezioni di stampa mancherebbero dalla Lega), il leghista, ex ministro della Famiglia e degli Affari UE del Governo Conte, Lorenzo Fontana.
L’Opposizione , invece, contrariamente a quanto accaduto ieri , quando ha votato scheda bianca, ha votato per candidati di bandiera: il Pd, per la ex Viceministra all’Economia Guerra (77 voti), il M5S, l’ex procuratore antimafia De Raho (52 voti) e il Terzo polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), per Richetti (22 voti); 2 le schede disperse, 6 quelle bianche e 11 quelle nulle.
Nel suo discorso alla platea dei deputati, il neo Presidente Fontana, già contestato dal centrosinistra con uno striscione rimosso dai commessi, in Aula per via delle sue posizioni in passato filo-putiniane, ha detto: “Onorevoli colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento. La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità. Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani. Il Papa sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali. Come ricordato da Mattarella, il ruolo delle autonomie è decisivo: il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che daremo, dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione. La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche e servirà una rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti. Servirà una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento. Bisogna assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto i più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali. Desidero rivolgere un vivo e autentico saluto al Presidente della Repubblica Mattarella, perno della nostra nazione fondamentale garante della nostra Costituzione. Un ringraziamento a Umberto Bossi senza il quale non avrei mai iniziato la mia carriera politica, lo ringrazio personalmente”. Al pari dei miei predecessori, i Presidenti Fico, Boldrini e Fini, sono giunto alla Camera per promuovere il Bene comune per i cittadini, esprimendo i valori e gli ideali che orientano le azioni politiche. Il mio impegno sarà di rappresentare e coadiuvare l’azione parlamentare di tutti gli Onorevoli Deputati, nel rispetto assoluto della parità di diritti per tutti i Deputati della Repubblica, siano essi appartenenti alla maggioranza e all’opposizione. La legislatura che sta iniziando dovrà avere il compito di riaffermare il ruolo centrale del Parlamento quale luogo delle decisioni politiche: dopo la parentesi imposta dalle emergenze che hanno attraversato la scorsa legislatura, e che purtroppo in parte ci sono ancora oggi, è necessario che il Parlamento riacquisti la consapevolezza della sua funzione costituzionale, che è, primariamente, quella della definizione delle ‘regole’ che impegnano tutti i cittadini. La rinnovata centralità del Parlamento rafforza anche il ruolo della politica e dei rappresentanti del popolo che hanno appena ricevuto il loro mandato elettorale. In questo rinnovato contesto, il ruolo del Presidente è quello di farsi garante del processo dialettico che deve essere alla base della elaborazione delle decisioni pubbliche e che sono tanto migliori se alle stesse hanno contribuito, pur nel rispetto del loro ruolo, anche le forze parlamentari non di governo. La Camera dei Deputati rappresenta le diverse volontà dei cittadini italiani che si sono recati al voto per eleggere i rappresentanti più vicini ai loro parametri valoriali e alle proprie necessità. La nostra è una Nazione multiforme, che parte dalla geografia più variata fino alle diverse realtà storiche, culturali e territoriali che l’hanno formata e resa il grande Paese che è oggi. La ricchezza dell’Italia risiede proprio nella sua diversità e il compito delle istituzioni italiane è proprio quello di sublimare tali diversità, di valorizzarle attraverso le autonomie, nelle modalità previste e auspicate nella Costituzione. Il ruolo del Parlamento, sia all’interno delle aule che nella rappresentanza esterna, non deve prescindere dalla valorizzazione delle diversità e non deve cedere all’omologazione., L’omologazione è uno strumento dei totalitarismi, delle imposizioni centrali sulle espressioni della volontà dei cittadini. Beato Carlo Acutis disse “Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie. Era un ragazzo di 15 anni. L’Italia deve dare forza alla propria peculiare natura, senza omologarsi a realtà estere più monolitiche e a culture che non diversificano. Vedete la diversità non è rottura, non è indice di superiorità di alcune realtà su altre viste erroneamente come inferiori, ma è espressione di democrazia e di rispetto della storia. Come ricordato dal Presidente Mattarella recentemente, “il ruolo e lo spazio delle autonomie sono decisive. Il pluralismo delle istituzioni – e aggiungo io, nelle istituzioni – vissuto con spirito di collaborazione, come abbiamo visto nel corso dell’emergenza pandemica, rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che saranno date a questi temi dipenderà la qualità della nostra democrazia. Dobbiamo rispondere all’appello del Presidente e portare avanti un alto spirito di collaborazione per affrontare le forti problematiche che affliggono e spaventano i cittadini italiani. Il Presidente di una assemblea parlamentare è necessariamente anche il garante delle minoranze presenti in quell’organismo: solo tutelando le prerogative delle minoranze può dirsi rispettato il principio che è alla base di tutte le assemblee parlamentari, per il quale alle decisioni da assumere devono contribuire tutte le componenti rappresentate, nel pieno rispetto delle regole formali che il Parlamento si è dato. Ci sarà bisogno di una rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che questo Parlamento sarà chiamato ad elaborare: leggi oscure, o comunque imperfette, si traducono in costi per il cittadino, dispendio di energie, risorse e tempo, obiettivi mancati e, nei casi più gravi, negazione stessa di diritti. Su questo punto sarà necessaria una netta inversione di tendenza anche del rapporto tra il potere normativo del Governo e quello parlamentare, poiché quest’ultimo è quello che, più di tutti, garantisce – con il suo processo formale che vede la partecipazione di una pluralità di soggetti istituzionali – una giusta meditazione sulle decisioni assunte. Viviamo in un momento di grande inquietudine, con la guerra alle nostre porte, la crisi internazionale, la crisi economica, un momento in cui le Istituzioni, in particolare il Parlamento, devono rappresentare un faro di sicurezza e serietà, ancor più che in altri momenti storici. Ai miei colleghi tutti auguro di vivere questa Legislatura con la serietà e la sobrietà che il momento richiede. I cittadini ci chiedono risposte urgenti, risposte a problemi impellenti, primo tra tutti la povertà, una parola che credevamo lontana, una realtà che parte dei ricordi dei nostri nonni e che sta bussando alla porta delle famiglie e delle imprese. La paura del futuro e l’insicurezza minacciano il nostro Paese e il suo benessere. Con grande emozione ed orgoglio, voglio ricordare che vengo da un quartiere popolare della mia città, Verona. Il mio quartiere è uno di quei quartieri in cui il destino sembra segnato in partenza. E posso dirvi per certo che, è quando si smette di credere, sperare e di immaginare un futuro migliore che ci si ferma. Noi abbiamo il dovere di offrire agli italiani la realtà di un futuro possibile, l’orgoglio di un Paese che è tra le sette maggiori economie del Mondo, Paese fondatore dell’Unione Europea, creatore di bellezza e di gusto, con il Patrimonio artistico più invidiato al Mondo. Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalla distruzione e dalle rovine della seconda guerra mondiale e costruire uno spazio di democrazia e libertà e di benessere economico grazie anche alla loro immensa creatività e ingegnosità che ci ha resi famosi ed apprezzati in tutto il mondo. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo. L’attuale periodo storico prevede a sua volta un altro sforzo a rialzare l’Italia. Non posso non rammentare a noi tutti che la legislatura che si apre dovrà affrontare temi fondamentali per il presente e il futuro del nostro Paese: la definitiva uscita dalla crisi pandemica, la prosecuzione nell’impegno per la ricerca della pace nel generale quadro della comunità internazionale e nei rapporti fra Ucraina e Russia, il rinsaldarsi della partecipazione dell’Italia, quale Stato fondatore, all’Unione Europea, a cominciare dal rispetto degli impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la risposta alla crisi economia e sociale dei territori e, in primis, all’aumento dei costi dei beni primari e delle fonti naturali, il contrasto all’inflazione e al ‘caro energia’. Mi accingo a svolgere l’alto incarico a cui mi avete chiamato con questa consapevolezza, profondo senso di responsabilità e avendo come punto di riferimento i principi della nostra Costituzione, che pongono al centro dell’attività politica la promozione e la tutela della persona. Una promozione ed una tutela che richiedono una leale collaborazione tra le istituzioni, in un impegno sinergico a cui sempre mi atterrò, soprattutto in un momento storico così complesso, che impone la massima coesione politica e sociale. Gli eventi molto gravi e drammatici, che hanno messo a dura prova il paese, e le sue istituzioni, e che ci richiamano al valore dell’unità nazionale intesa nel suo significato più alto che la Costituzione gli ha assegnato volto a garantire l’uguaglianza e la coesione sociale. Il Parlamento, oggi più che mai deve essere luogo di iniziativa, stimolo, confronto e incontro delle volontà politiche del paese e assolvere in questo modo la sua altissima funzione di guida. Fare questo con rigore, con dedizione, impegno significa attuare la Costituzione repubblicana, e renderla operante ispiratrice della vita del paese. La Costituzione ci richiama a questo impegno nella prospettiva solidaristica, per assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale. Il nostro Parlamento è chiamato a svolgere un ruolo centrale in questo momento di grande difficoltà, quale promotore della tutela dei diritti e degli interessi che sono preordinati alla valorizzazione della persona e dei suoi bisogni, ed in particolare dei più vulnerabili e fragili. La legge deve costituire lo strumento di garanzia del pluralismo degli interessi che le diverse forze politiche rappresentano. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare per un proficuo innalzamento del livello di tutela delle persone, e dovranno garantire piena collaborazione con gli altri organi Costituzionali, nel rispetto dell’autonomia degli stessi e in armonia che le indicazioni che il Presidente della Repubblica ci ha espresso. Ed è in un momento come questo che siamo chiamati al massimo impegno e sforzo comune soprattutto per la tutela dei più fragili, così come ho cercato di fare come Ministro della famiglia e della disabilità, una esperienza da cui ho tratto degli insegnamenti molto importanti, in particolare dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie con cui ho avuto il privilegio di confrontarmi. Nei momenti di crisi vedete, sono proprio le persone più fragili – e voglio proprio pensare ai 4 milioni di disabili che abbiamo in Italia – che soffrono di più e le loro famiglia. E su questo dobbiamo assolutamente impegnarci nel migliore dei modi. Mentre affrontiamo i gravi problemi e le minacce esterne che provano a indebolire il nostro Paese, dobbiamo ricordare quanto ci ha indicato san Tommaso d’Aquino: ‘il Male non è il contrario del Bene, è la privazione del Bene’. Il compito per noi parlamentari sarà di non privare del Bene l’Italia, ma al contrario lottare per esso con umiltà, serietà, sobrietà. Dobbiamo riportare fiducia, speranza, orgoglio e orgogliosamente rappresentare il popolo più bello e creativo del mondo. Mi metto al servizio del Paese e dell’Istituzione che rappresenta direttamente i cittadini. Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete dedicato e auspico a tutte le Deputate e i Deputati un buon inizio di Legislatura, che sia proficua, efficiente e rispettosa”.
Soddisfatta per l’elezione di Fontana, la leader della coalizione di centrodestra e Premier in pectore Meloni, che, già a lavoro nel suo ufficio alla Camera sui dossier energia (avrebbe sentito nuovamente il ministro per la Transizione ecologica Cingolani), Pnrr e Legge di Bilancio e sulla formazione del Governo, congratulandosi con il neo eletto Fontana, recatosi poi nel pomeriggio, dopo un incontro con il neo eletto Presidente del Senato La Russa, dal Presidente della Repubblica Mattarella per il consueto saluto, ha sottolineato: “Anche qui alla Camera buona la prima. Stiamo procedendo in modo spedito, sono contenta e faccio le mie congratulazioni a Fontana”, riecheggiata dal segretario della Lega, Salvini, che sui suoi profili social, ha scritto: “Complimenti e buon lavoro al presidente della Camera Lorenzo Fontana che conosco e stimo da tanti anni, saprà rappresentare deputate e deputati con competenza e senso delle istituzioni. Per me e per la Lega è un orgoglio e una responsabilità”.
Congratulazioni che sono arrivate anche dal coordinatore di Forza Italia, Tajani: “Congratulazioni e buon lavoro a Lorenzo Fontana ,il nuovo Presidente della Camera dei deputati. Il Centrodestra ha dato dimostrazione di grande compattezza. Non tradiremo la fiducia degli italiani. Avanti!”.
Nette le critiche , invece, da parte del segretario uscente del Pd, Letta, che ha affermato: “Peggio di così nemmeno con l’immaginazione più sfrenata. L’Italia, non merita questo sfregio. Putin festeggia. Dopo l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, il ruolo del Pd è ancora più importante per una dura opposizione e per ricostruire una alternativa di governo di centrosinistra, democratica e progressista”.
Da ciò, i dem , come risposta alla elezione di Fontana, starebbe ventilando di schierare alla vicepresidenza della Camera un profilo diametralmente opposto e contrapposto a quello dell’ultraconservatore veneto: Alessandro Zan, paladino dei diritti della comunità Lgbtq+ e padre del ddl contro l’omotransfobia ,mai approvato ,ma sempre rivendicato dal Nazareno.
Il Presidente del M5S Conte, invece, pur congratulandosi con il neo eletto Fontana, ha sottolineato di aver contrapposto a quest’ultimo la candidatura dell’ex procuratore antimafia Cafiero De Rhao, espressione dei valori dei pentastellati.
Dal Terzo Polo, Calenda (Azione), ha sottolineato: “Nemmeno una parola nel discorso di insediamento alla Camera sul conflitto provocato dalla illegittima occupazione russa dell’Ucraina. Un pessimo inizio, Fontana”, mentre per Renzi (Italia Viva), pur nella diversità di vedute , bisogna rispettare l’elezione di Fontana e di La Russa, rispettivamente, a Presidenti di Camera e Senato.
Prossime tappe , nel percorso per la formazione del Governo, dal 16 ottobre al 21 ottobre: la scadenza del termine per la scelta del gruppo parlamentare da parte di deputati e senatori, la convocazione da parte dei presidenti delle Camere dei gruppi parlamentari per la loro costituzione, con relativa elezione dei rispettivi presidenti.
L’elezione dei presidenti delle Camere ed i rispettivi capigruppo, ovvero tutti i soggetti con cui il presidente della Repubblica interloquisce per le consultazioni per la formazione del nuovo governo.
A seguire, il Senato tiene la sua prima capigruppo e l’Aula del Senato elegge i vicepresidenti, i senatori questori e i segretari d’aula. La Camera , poi, dovrebbe tenere la sua prima capigruppo e dovrebbero prendere il via le consultazioni.
Il 20 e 21 ottobre, si terrà poi il Consiglio europeo a Bruxelles in cui l’Italia sarà rappresentata dal presidente del Consiglio uscente Mario Draghi e il possibile conferimento dell’incarico da parte del Capo dello Stato di formare un nuovo governo.
Nel frattempo, sul fronte dell’economia, il governatore di Bankitalia, Visco, a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale, ha ribadito come la crescita italiana vada verso un forte rallentamento e come l’alto debito non consenta scostamenti. Rallentamento certificato anche da Confcommercio ,secondo cui a settembre i consumi sarebbero calati del 2%. In calo elettrodomestici, auto , abbigliamento, servizi come la ristorazione , ma anche gli alimentari.
Riguardo alla pandemia, pubblicati i dati del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui nell’ultima settimana si è verificato un nuovo balzo dell’indice Rt di contagio, passato da 1,18 di sette giorni fa a 1,30 , così come dell’incidenza di casi, passata da 441 casi per ogni 100 mila abitanti a 504.
In aumento anche il tasso di occupazione delle terapie intensive a +2,4%, a fronte dell’1,8% della scorsa settimana e dei reparti ordinari a 10%, rispetto all’8,2% di sette giorni fa. Sei le regioni ad alto rischio ; a basso rischio, solo la Basilicata.
©Riproduzione riservata