di Federica Marengo giovedì 24 novembre 2022
-Nella duecentosettantaduesima giornata di guerra in Ucraina, il Presidente ucraino Zelensky, intervenuto alla riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, chiesta da Kiev, ha accusato la Russia di compiere un crimine contro l’umanità , bombardando le infrastrutture energetiche ucraine, e lasciando, con le temperature sotto lo zero, diversi milioni di persone senza energia elettrica, senza riscaldamento e senza acqua. Lo stesso Zelensky, ha poi invitato gli esperti Onu a visitare le strutture energetiche ucraine per valutare le loro condizioni e ha chiesto alla comunità internazionale sistemi di difesa aerei.
Nella serata di ieri, nel consueto videomessaggio alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, il Presidente ucraino aveva denunciato che nella regione di Kiev solo il 20% dei consumatori è stato allacciato e che la situazione nella capitale è molto difficile. Difficoltà vi sarebbero anche nella regione di Chernihiv e a Odessa, dove l’approvvigionamento idrico e il riscaldamento sono collegati al 100%. Inoltre, nella capitale, vi sono lunghe file alle stazioni di servizio per acquistare il carburante necessario per alimentare i generatori elettrici d’emergenza.
Nella giornata di oggi, invece, Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente israeliano Herzog in cui i due dirigenti hanno discusso le necessità di Kiev di forniture di energia e di alimentari.
Accuse ,quelle di Kiev, a cui ha replicato l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite Nebenzya, che ha additato come colpevole delle vittime civili e dei danni alle infrastrutture in Ucraina la difesa aerea ucraina e ha indicato i “nazionalisti ucraini” come i responsabili di “epurazioni di massa e repressioni” a Kherson contro la popolazione locale. Quest’ultimo ha anche affermato che la Russia continuerà la sua offensiva in Ucraina fino a quando Kiev non assumerà una posizione negoziale realistica e che Mosca sta attaccando le infrastrutture in Ucraina in risposta alla fornitura di armi occidentali a Kiev. La Russia , infine, “attende che la comunità internazionale dia una valutazione della tortura dei prigionieri di guerra russi da parte dei militanti ucraini”.
Tuttavia, il ministro della Difesa russo ha smentito che le forze di Mosca ieri abbiano attaccato Kiev e ha affermato che le distruzioni sono state causate dalla caduta di missili ucraini del sistema di difesa, seguito dal portavoce del Cremlino Peskov che , nella consueta conferenza stampa, ha ribadito che Kiev ha tutte le opportunità per risolvere la situazione e mettere fine alle sofferenze del suo popolo, a patto che rispetti le richieste di Mosca e ha avvertito che la Russia non prevede di fornire petrolio e gas ai Paesi che sostengono un prezzo massimo per il petrolio russo.
Ciò, proprio mentre un portavoce della società russa Transneft ha fatto sapere di aver riattivato il flusso di petrolio della sezione ucraina dell’oleodotto Druzhba.
Intanto, mentre i servizi segreti russi hanno reso noto di aver sventato un tentativo dell’Ucraina di compiere un atto terroristico di sabotaggio contro un gasdotto nella regione russa di Volgograd, che alimenta il flusso verso la Turchia e l’Europa e ,il tribunale di Lefortovo a Mosca ha comunicato di aver convalidato l’arresto di tre cittadini ucraini sospettati di aver provato a compiere un attentato terroristico sul territorio russo, l’ambasciatore USA , intervenuta al Consiglio di sicurezza Onu ha condannato con forza gli attacchi di Mosca alle infrastrutture del Paese e ha affermato che Putin “usa l’inverno come un’arma contro i civili”.
Secondo funzionari dell’Amministrazione Biden, citati da Politico, il Presidente Putin potrebbero usare armi chimiche in Ucraina prima di ricorrere a un confronto nucleare con la Nato, se le truppe continueranno a perdere terreno nel Paese.
La Cina, invece, nel medesimo consesso , ha indicato nel dialogo e nei negoziati tra Mosca e Kiev l’unica via da seguire. Appello alla mediazione, per creare le condizioni della pace, lanciato anche dal Segretario di Stato , Cardinale Parolin.
Dai Paesi del gruppo Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) è arrivato ,invece , l’allarme per una nuova ondata di profughi dall’Ucraina e la richiesta alla Commissione UE di agire rapidamente in modo preventivo, confermando il sostegno all’Ucraina, sebbene l’Ungheria abbia precisato di non avere intenzione di aiutare militarmente Kiev.
A Bruxelles, in ultimo, approvato dal Parlamento Europeo il prestito di 18 miliardi per l’Ucraina,mentre al termine del Consiglio straordinario sull’Energia, i ministri dei Paesi membri si sono accordati sui principi di base per il tetto comune al prezzo del gas (acquisti comuni, e permessi sulle rinnovabili), ma non sulla proposta della Commissione Europea in merito al meccanismo di correzione dei prezzi sul mercato, che fissa il tetto del prezzo a 275 euro al MWH, in quanto Paesi come Francia, Spagna, Italia, Malta , Grecia ,Polonia e Olanda lo ritengono inapplicabile (per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin, favorirebbe la speculazione anziché contrastarla). Ciò, al contrario di Estonia e Germania , che non intendono abbassare tale soglia. Fissata , dunque, un ‘altra riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell’Energia per il 13 dicembre, cui seguirà il vertice del 19 dicembre, con la Presidenza UE dettasi pronta a riunioni reiterate finché non si troverà l’accordo, che, a detta di tutti gli Stati membri ,deve riguardare “tutte le misure insieme”.
Quanto alla politica italiana, in attesa delle valutazioni di Bruxelles sulla Manovra, inviata in queste ore, e dell’avvio dell’iter di approvazione del testo da parte del Parlamento, con la prima tappa rappresentata dall’arrivo in Commissione Bilancio alla Camera, emergono misure dalla bozza del provvedimento, che , secondo indiscrezioni di stampa, consterebbe di 136 articoli, suddivisi in 15 capitoli ,per un totale di 70 pagine, quali: nuove esenzioni all’obbligo di consentire piccoli pagamenti, sotto i 30 euro, anche con carte e bancomat, con il ministero delle Imprese e del Made in Italy che stabilirà entro giugno (180 giorni) i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”. Nel frattempo, però, “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni”.
Aumenta, invece, l’accisa sulle sigarette: nel 2023 sarà di 36 euro per mille sigarette ( pari a 70 centesimi medi per un pacchetto di 20 sigarette; per l’anno 2024 sarà di 36,50 euro e, a partire dall’anno 2025, arriverà a 37 euro), mentre scendono le tasse sulle mance ai camerieri: l’importo, che costituisce reddito imponibile, sarà tassato ora con una imposta al 5%, che sostituisce l’Irpef e le addizionali locali sul reddito. Il prelievo ridotto, che dovrà essere trattenuto dal datore di lavoro, si applicherà per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e per un massimo di 50 mila euro.
Riguardo alla Flat Tax al 15% per gli Autonomi e le Partite Iva ,con reddito fino a 85 mila euro, si precisa che: “Il regime forfettario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100 mila euro. In questo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate, che comportano il superamento del predetto limite”.
La Presidente del Consiglio, Meloni, che ha rivendicato il varo di una Manovra “coraggiosa e concreta” e l’impegno per mettere in sicurezza cittadini e imprese e per contrastare , calmierandolo, il caro bollette, stamane, è intervenuta in videocollegamento alla 39° Assemblea dell’Associazione Nazionale dei Comuni italiani, in corso a Bergamo, sottolineando nel suo discorso: “Mi dispiace che la mia presenza abbia interrotto un dibattito fondamentale sul tema della aggressione russa nei confronti dell’Ucraina : voglio mandare un abbraccio al sindaco di Leopoli: il governo italiano continuerà a essere fieramente schierato a sostegno della causa ucraina. Sono dispiaciuta di non poter partecipare in presenza, non avrei mai mancato la presenza di persona in condizioni normali, ma come sapete non siamo in una condizione di normalità: il governo è nato in un periodo particolare per la nascita di un governo, in cui ci sono scadenze molto complesse” come la legge di bilancio sulla quale “stiamo lavorando al massimo della velocità. Credo fermamente nel ruolo dei sindaci, non è piaggeria: nella relazione programmatica al Parlamento qualche settimana fa ho detto che fra le priorità del governo c’è proprio quello di dare una nuova centralità ai comuni d’Italia. Come ha detto il presidente Mattarella,il Pnrr è un appuntamento che l’Italia non può eludere, una straordinaria opportunità per modernizzare l’Italia: perché le risorse non rimangano sulla carta sono importanti Comuni, Province e Regioni. Il Governo è pronto a fare tutto il possibile per consentire ai Comuni di svolgere il ruolo al meglio. Negli ultimi anni sono stati fondamentali per le opere pubbliche, senza più l’intermediazione delle Regioni: un’innovazione importante ma anche una sfida, e i Comuni hanno bisogno del sostegno dello Stato. Oggi siamo nella fase in cui siamo chiamati ad affrontare concretamente l’avvio dei cantieri per questo ovviamente è necessario accelerare l’iter di approvazione dei progetti e rilascio dei pareri, è un tema enorme: siamo assolutamente aperti a ogni contributo utile. Nel passaggio tra assegnazione e utilizzazione delle risorse ovviamente come era inevitabile emergono tutti i problemi di sistema di regole rigide frammentate e complesse. Servono norme certe, semplici, stabili. Il Pnrr assegna ai Comuni 40 miliardi di euro per la rigenerazione urbana. Il governo ha immediatamente riattivato a Palazzo Chigi la cabina regia su Pnrr. Nei primi incontri con le amministrazioni emersa la necessità di maggiore coordinamento, collaborazione più forte fra il governo, la filiera istituzionale e i corpi intermedi: serve lavoro di squadra, collaborazione strutturale per risolvere le criticità in tempo reale e arrivare all’obiettivo. Dobbiamo verificare con l’Ue le misure più idonee ad aggiornare il Pnrr. Dobbiamo mettere i comuni in condizione di gestire alcuni servizi, sui fondi di coesione abbiamo avviato un monitoraggio: vanno inseriti in una programmazione più organica che dia alla nazione una visione strategica complessiva. Purtroppo abbiamo la spada di Damocle del caro energia che drena le risorse. Gli interventi per calmierare ci costano circa 5 miliardi di euro al mese:stiamo studiando le proposte arrivate, se non interverrà commissione europea sarà difficile fare fronte a questi costi”.
Soddisfatta e compatta per l’approvazione della Legge di Bilancio, il cui impianto non sarà cambiato ponendo un tetto agli emendamenti, la Maggioranza, con Forza Italia che, però, chiede alcuni aggiustamenti, mentre le Opposizioni di centrosinistra hanno espresso dure critiche. Il Pd, infatti, ha definito la Manovra “iniqua, inadeguata e improvvisata”, e, pur alle prese con la Direzione nazionale e con la costituzione di un comitato costituente di 87 componenti e ,guidato da garanti, il segretario uscente Letta e dall’ex ministro alla Salute e segretario di Articolo 1 Speranza, con il compito di sciogliere i nodi per la costruzione del nuovo partito che arriverà al congresso, ha proposto una contro-Manovra e ha convocato la piazza per il 17 dicembre.
Piazza, chiamata anche dal Presidente del M5S Conte, che ha promesso battaglia contro l’abolizione dal 2024 del Reddito di cittadinanza per gli occupabili.
Su posizioni dialoganti, invece, il Terzo Polo (Azione e Italia Viva) , con il leader Calenda che ha presentato una contro Manovra e ha chiesto e ottenuto un confronto con la Premier Meloni a Palazzo Chigi, previsto per la prossima settimana.
Critiche sulla Legge di Bilancio, definita “negativa”, sono state poi espresse anche dal segretario della Cgil, Landini,in quanto “penalizza i più poveri, aumenta la precarietà e premia gli evasori”.
Nel pomeriggio, invece, la Premier ha introdotto al Senato la presentazione della relazione della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, costituitasi in Parlamento, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, congratulandosi per l’approvazione unanime di Palazzo Madama all’istituzione di una Bicamerale d’inchiesta sui femminicidi e, dichiarando: “Non posso non sentire come donna,come presidente del consiglio donna l’impegno contro i femminicidi e come donna madre e figlia non mandare un pensiero a tutte quelle donne che anche in questo ultimo anno hanno persola vita: dalle 18 di oggi, e ringrazio il ministro Roccella per questo, Palazzo Chigi sarà illuminato di rosso fino a domani e i nomi di 104 donne che sono state uccise nell’ultimo anno verranno proiettati sulla facciata. Non so se qua dentro sono 104. Grazie per l’organizzazione di questa iniziativa e grazie al presidente del Senato La Russa per ospitarla, e grazie per le sue parole. E voglio dirgli grazie anche per essere stato uno di quegli uomini che prima di altri ha accettato di buon grado che le donne potessero guidarlo: testimonia con la sua azione che c’è ancora un po’ una resistenza ma non da parte di tutti e comunque si può combattere. Contro il femminicidio i tre pilastri sono prevenzione, protezione e certezza della pena. Questa è una di quelle materie su cui non c’è differenza, su cui non i sono squadre, non ci possono essere distinzioni. E non tra donne di partiti diversi ma tra gli uomini e le donne in questa società. Ci sono donne che non denunciano perché ci sono dei figli, come se la mancata denuncia fosse una protezione per il bambino, quando gli studi confermano che un bambino che assiste a una violenza ha più probabilità di accettare quella violenza, se donna, o riproporre quei meccanismi, se uomo. Vogliamo lavorare su prevenzione e certezza della pena, rafforzare il ricorso ai braccialetti elettronici, dare effettività al Codice Rosso. E poi bisogna formare gli operatori. Ci sono forme di violenza che vengono giustificate con la fede, che sono un fenomeno impattante sulla nostra società e con la quale bisogna fare i conti; gli stupri di guerra ,che sono come armi, come avviene in Ucraina. La storia che mi ha colpito di più è quella di Anastasia Alashri, una donna bellissima, occhi azzurri, capelli rossi, ucraina di 23 anni che scappava dalla guerra, si era rifugiata a Fano, ma combatteva un’altra guerra, vittima di violenza aveva denunciato il marito, scatta il codice rosso, poi torna a casa per prendere quello che le serviva e viene uccisa con tre coltellate, messa in valigia e abbandonata”
In conclusione della presentazione, la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio nella XVIII legislatura, ha detto: “Il patrimonio che lasciamo è un patrimonio importante, io mi auguro che il governo di Giorgia Meloni, la ministra Roccella e tutti ministri che in qualche modo interroghiamo con queste nostre conclusioni siano pronti a farne tesoro e a seguire la strada che abbiamo tracciato, che è stata semplicemente quella di lavorare con rigore, serietà e pensando di dare una risposta alle tante donne che cercano semplicemente diessere libere”.
In serata, poi, la Presidente del Consiglio ha presieduto il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera ai funerali di Stato per l’ex ministro leghista, Roberto Maroni , scomparso il 22 novembre scorso e che si terranno domani.
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