di Federica Marengo sabato 22 ottobre 2022
-Nella duecentoquarantesima giornata di guerra russo-ucraina, sono proseguiti i bombardamenti russi sui siti di energia nella regione occidentale del Paese, così come le interruzioni di corrente elettrica e i danni alla rete Internet in diverse parti dell’Ucraina. Missili , poi, sono stati abbattuti questa mattina nelle regioni di Kiev e di Chernivtsi, nella regione a sud-ovest.
Da qui, l’allarme della deputata ucraina Kyrylo Rudik, che , su Twitter, ha evidenziato: “Un milione e mezzo di ucraini sono senza elettricità in questo momento. L’oscurità totale e il freddo stanno arrivando”, riecheggiata dal vice capo dell’ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko che, su Telegram, ha accusato i russi di aver compiuto attacchi missilistici sugli impianti energetici in tutta l’Ucraina questa mattina: “Un altro audace attacco degli occupanti alle nostre infrastrutture. Finora 672.000 sono senza alimentazione elettrica nella regione di Khmelnytskyi, 188.400 nella regione di Mykolaiv, 102.000 nella regione di Volyn, 242.000 nella regione di Cherkasy, 174.790 nella regione di Rivne, 61.913 nelle regioni di Kirovohrad, 10.500 nella regione di Odessa a seguito degli attacchi missilistici russi. Un totale di 18 missili sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea. Gli specialisti stanno iniziando immediatamente i lavori di riparazione nelle aree colpite”.
Preoccupazione, poi , è stata espressa dal Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal, che , in un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung (Fas), ha avvertito: “Se la Russia continuerà i suoi attacchi alle infrastrutture civili del suo Paese ci sarà il rischio di innescare un nuovo tsunami migratorio. Mosca vuol far precipitare l’Ucraina in una catastrofe umanitaria. La Russia vuole dare all’Ucraina un inverno freddo, dove le persone potrebbero letteralmente morire congelate. Ciò potrebbe portare a una catastrofe umanitaria pianificata, come l’Europa non vedeva dalla Seconda guerra mondiale”.
Un appello al mondo a fermare il terrore, infine, è stato rivolto dal Presidente ucraino Zelensky, : “L’aggressore continua a terrorizzare il nostro Paese. Nella notte, il nemico ha lanciato un attacco massiccio: 36 razzi, molti dei quali sono stati abbattuti. Grazie a tutti i servizi di difesa aerea per il loro lavoro. E a tutti gli operai nei servizi energetici che stanno attualmente lavorando sui siti colpiti e ripristinando le nostre infrastrutture. Sono in atto vili attacchi su obiettivi critici e di tipiche tattiche terroristiche. Il mondo può e deve fermare questo terrore”, mentre il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, ha chiesto e sollecitato di incrementare la difesa aerea per salvare vite.
Per il consigliere del Presidente ucraino Zelensky, Podolyak: “Colpendo le infrastrutture critiche ucraine, il Cremlino vuole provocare nuove ondate di rifugiati in Europa. Se Putin riuscirà ad attuare il suo piano oggi dipende solo dai leader nelle capitali europee. L’unico modo per fermare una catastrofe umanitaria è trasferire rapidamente la difesa aerea e i missili in Ucraina”.
Intanto, in Russia, le autorità locali di Belgorod hanno denunciato l’uccisione di due civili in seguito a diversi attacchi e la mancanza di elettricità nella città di Shebekino, dove 15.000 persone sono rimaste al buio.
A Kherson, invece, nella regione meridionale dell’Ucraina annessa da Mosca dopo il referendum illegittimo, le autorità filorusse occupanti hanno esortato i residenti a partire subito per il crescente pericolo di bombardamenti.
E se l’Onu ha reso noto che dall’inizio della guerra in Ucraina sono stati oltre 6 mila i morti tra i civili, negli Stati Uniti i repubblicani sarebbero divisi al loro interno su ulteriori aiuti militari e umanitari, mentre la Presidente del Parlamento UE, Metsola, intervenuta alla Festa dell’Ottimismo del quotidiano Il Foglio,a Firenze, ha affermato: “Non abbiamo scelta: non possiamo dare a Putin la possibilità di vincere. Putin, non si fermerà all’Ucraina e domani ci sarà un’altra vittima. Può essere costoso o difficile, ma i politici eletti per proteggere la democrazia non possono permettersi di sentire la fatica. Sono gli ucraini che danno coraggio e speranza, battendosi per i valori europei e il loro paese, anche se sono bombardati tutti i giorni indiscriminatamente. A livello europeo, abbiamo adottato otto pacchetti di sanzioni. Abbiamo preso decisioni senza precedenti. Svezia e Finlandia hanno chiesto di entrare nella Nato”.
Infine, un nuovo monito alla pace è arrivato da Papa Francesco, in occasione del summit interreligioso per la Pace , previsto a Roma dal 23 al 25 ottobre e promosso dalla Comunità di Sant’Egidio: “ Il comandamento della pace è inscritto nel profondo delle religioni, la diversità delle religioni non giustifica l’inimicizia, ma le religioni sono al servizio della pace – Sottolinea Papa Francesco – Incoraggio i credenti a pregare per la pace, a non rassegnarsi alla guerra. Porre fine alla guerra è dovere dei leader politici davanti a Dio. Dio riterrà responsabili coloro che non hanno cercato la pace e hanno fomentato tensioni e guerre” e da monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina in Puglia e Acquaviva delle Fonti, presidente nazionale di Pax Christi, che, in un’intervista all’AdnKronos, ha detto: “Basta, andate a un negoziato. “Europe for peace. Tacciano le armi-negoziato subito, promossa da decine di associazioni di base, laiche e religiose e da alcuni sindacati. In migliaia hanno sfilato in corteo per le strade del centro del capoluogo pugliese. La mia presenza qui per dare voce ancora di più a queste voci che invocano pace. Non un appello generico ma mirato, oggi qui a Bari regionale, il 5 novembre a Roma, per chiedere che questa pace giunga attraverso una conferenza internazionale unito a un appello per la messa al bando delle armi nucleari. Questa è la voce che portiamo oggi: finché il boato delle armi e delle esplosioni continuerà, non c’è posto per le parole, per un dialogo e per un negoziato. E questa è stata la strada da otto mesi a questa parte. Noi oggi vogliamo dire qui a Bari e in tutte le piazze d’Italia e a Roma il 5 novembre ,che il negoziato non può nascere solo tra i due contendenti, aggressore e aggredito, quanto invece da una ‘moral suasion’ o se si vuole una ‘peace suasion’ una persuasione di pace, per mettersi a un tavolo di negoziato, perché tacciano le armi e si viva in un clima di pace. Riguardo al possibile viaggio in Ucraina di Papa Francesco, il pontefice ha detto che fino ad oggi le condizioni non sono tali da consentirlo ma sicuramente la sua volontà è di essere intermediario in nome della pace di Cristo tra questi due contendenti perché siamo tutti fratelli”.
Quanto alla politica interna italiana, questa mattina, la Presidente del Consiglio Meloni, la prima Premier donna (e appartenente a un partito di destra) della storia della Repubblica italiana, ha giurato, recitando la formula al Quirinale insieme con i 24 Ministri designati. Dopo la foto di rito con l’Esecutivo al completo, la neo Premier e i ministri con i loro familiari si sono spostati nella Sala degli Specchi per un breve saluto con il Presidente della Repubblica Mattarella.
Successivamente, la Premier ha passato in rassegna il picchetto d’onore nel cortile del Quirinale ed è salita a bordo dell’auto presidenziale per lasciare il palazzo, affidando a Twitter, il suo primo messaggio da Presidente del Consiglio, corredata dalla foto di famiglia del nuovo Esecutivo: “Ecco la squadra di Governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro”.
Immediate le congratulazioni alla neo Premier arrivate dal Presidente del Consiglio UE Michel, dalla Presidente della Commissione UE, Von der Leyen e dalla Presidente del Parlamento UE Metsola, con i quali , nel pomeriggio, ha avuto un colloquio telefonico.
I complimenti, poi sono arrivati anche dal Presidente ucraino Zelensky, insieme all’esortazione a continuare la fruttuosa cooperazione con l’Ucraina per la pace , e dal Presidente USA Biden, secondo cui l’Italia è un alleato vitale della Nato, ai quali la neo Premier Meloni ha risposto assicurando di battersi insieme per la libertà e la sicurezza internazionale.
A congratularsi con la Meloni, poi, anche il leader polacco Morawiecki e il Premier ungherese Orban, a cui la neo Presidente del Consiglio ha garantito collaborazione per soluzioni comuni a sfide della UE, e la leader del Front National , Le Pen.
In Italia , invece, i complimenti e gli auguri per la storica investitura sono arrivati dalle parti sociali, cominciare dal Presidente di Confindustria, Bonomi, che ha sollecitato il nuovo Governo a intervenire da subito sull’emergenza energia, così come dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, scesi in piazza stamane per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, e che hanno mostrato apertura nei confronti del nuovo Esecutivo, ripromettendosi di giudicarlo sul merito e di fornirgli il proprio consenso ,se verranno coinvolti. I sindacati, quindi, hanno incassato l’apertura al dialogo assicurata dalla neo Ministra del Lavoro Calderone.
A unirsi agli auguri, anche il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Mos. Zuppi, che, ricordando “le sfide grandi” da affrontare: “le povertà, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, il lavoro, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti” ai quali si aggiunge “la ricerca ineludibile e urgente di una via giusta che possa finalmente condurre alla pace”, ha assicurato che la Cei “non farà mancare un’interlocuzione costruttiva ispirata unicamente dalla volontà di contribuire al perseguimento del bene comune del Paese e alla tutela dei diritti inviolabili della persona e della comunità”.
Come primo atto da Ministro degli Esteri, il Vicepremier Tajani ha tenuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba per esprimere la sua solidarietà al popolo ucraino e ribadire la linea atlantista ed europeista del Governo e di Forza Italia, mentre il neo ministro della Giustizia Nordio ha dichiarato l’intenzione di emanare “tra i primi provvedimenti sulla giustizia c’è “l’attuazione piena del codice Vassalli, un codice firmato da una medaglia d’argento della Resistenza, e in prospettiva la revisione del codice penale firmato da Mussolini, ancora in vigore e di cui nessuno parla. Ma visto che la prima emergenza è quella economica, a breve bisogna intervenire in quella parte della giustizia che aiuti la ripresa economica e cioè velocizzare i tempi”.
Dichiarazione di intenti anche per il neo ministro della Difesa Crosetto, per cui “Il governo rappresenta l’intera nazione, smessi gli abiti di parte”, e per il neo ministro della Cultura Sangiuliano, l’ex direttore del Tg2,che, come primo atto si recherà nella casa di Benedetto Croce.
Foto di rito nell’ufficio presso il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sociale, Salvini, che ha già chiarito di non voler cedere la delega ai porti al neo Ministro del Mare e del Sud, Musumeci.
In merito, alla nuova elezione di nuovi capigruppo di Fratelli d’Italia al Senato e alla Camera , essendo entrati nella squadra di Governo come ministri gli eletti Lollobrigida e Urso. Possibile capogruppo al Senato , Isabella Rauti e alla Camera Tommaso Foti.
Riguardo alle Opposizioni, per il segretario del Pd, Letta, che venerdì convocherà la Direzione del partito nel solco della strada tracciata verso il Congresso, l’unica cosa da fare è “Opposizione, Opposizione , Opposizione”, riecheggiato dal Terzo polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), che apre però al dialogo, sempre che il Governo non arretri sugli esteri e sui diritti civili , dal M5S, con il Presidente Conte che ha lanciato al nuovo Esecutivo la sfida della modifica al sistema della legge elettorale in senso proporzionale che assicuri adeguata rappresentatività, specie dopo la riduzione dei parlamentari, e dalla Sinistra italiana ,che ha criticato “l’arretramento sui diritti civili e il sovranismo dichiarato nella ridenominazione dei nomi dei Ministeri”.
Domani,alle 10:30, la cerimonia del passaggio di consegne o della campanella con il Premier Draghi a Palazzo Chigi e il primo Consiglio dei Ministri alle 12:00, che , oltre alla ratifica dell’incarico ai Ministri e dei nuovi nomi dati ad alcuni dicasteri, potrebbe avere al centro il varo di un decreto aiuti per sostenere famiglie e imprese in difficoltà a causa della crisi energetica e del costo delle bollette.
Tra i prossimi impegni dell’Esecutivo : l’incontro con il Presidente francese Macron , che potrebbe avvenire già nelle prossime ore, essendo il numero uno dell’Eliseo a Roma per incontrare il capo dello Stato Mattarella e per partecipare all’evento per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, il varo della legge di Bilancio da approvare entro il 31 dicembre , pena l’esercizio provvisorio, l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per evitare di perdere la nuova tranche di fondi, la risoluzione dei nodi riguardanti le Pensioni: dalla rivalutazione degli assegni per una spesa di 8-10 miliardi alla necessità di intervenire per evitare che nel 2023 scatti il ritorno alla legge Fornero, allo studio diverse strade, tra cui: Quota 41 , con soglia d’età, che consentirebbe di contenere la spesa e il superamento delle divergenze con la Lega sull’estensione fino a 100 mila euro di fatturato della tassa piatta.
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