di Federica Marengo venerdì 28 ottobre 2022
-Nella duecentoquarantaseiesima giornata di guerra in Ucriana, la Difesa di Kiev ha reso noto che , a causa della carenza di armi ad alta precisione, la Russia, modificando la sua strategia, non attacca più le basi militari, ma solo le infrastrutture critiche. Infatti, nelle ultime ore, bombardamenti russi hanno colpito un impianto idraulico a Mykolaiv, nella regione meridionale del Paese, ma anche Nikopol, nella regione orientale dell’Ucraina, di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove sono state danneggiate linee elettriche e una dozzina di condomini, mentre quattro civili sono rimasti uccisi e dieci i feriti in un attacco delle forze di Mosca nel Donetsk.
A tal proposito, il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’energia atomica, Grossi, ha comunicato che invierà fra qualche giorno una squadra di esperti per valutare la situazione della sicurezza intorno alla centrale nucleare di Chernobyl e per verificare la fondatezza dell’accusa spiccata da Mosca a Kiev di stare preparando una “bomba sporca”, ovvero composta per metà da materiale esplosivo e per l’altra da materiale radioattivo.
Intanto, mentre le autorità filorusse hanno annunciato la completa evacuazione dei civili da Kherson, occupata dalle forze di Mosca e che, a partire dal 30 ottobre, tutti i residenti della zona occupata della regione di Zaporizhzhia riceveranno la “cittadinanza automatica della Federazione russa”, il ministro della Difesa russo, Shoigu, nel corso di un incontro, ha riferito al Presidente Putin, che un sondaggio della Fom (Fondazione dell’opinione pubblica russa) vede godere della fiducia del 77% dei russi, che la mobilitazione parziale per l’Ucraina si è conclusa. Quest’ultimo, ha poi annunciato l’invio di 80 mila soldati al fronte , l’attuazione di un piano per lo sviluppo delle forze armate con l’approvvigionamento di nuove armi per le truppe di terra che si dimostrino valide in azione.
Il Vicepresidente russo del Consiglio di Sicurezza, ed ex Presidente, Medvedev, invece, ha scritto sul suo profilo Telegram: “La strada per la stabilità dell’approvvigionamento energetico è diversa. Richiede il riconoscimento della legittimità delle richieste della Russia nell’ambito dell’operazione militare speciale e dei suoi risultati, che si riflettono nella Costituzione. Allora la situazione migliorerà. L’acquisto da parte del regime di Kiev di elettricità dalla Slovacchia porterà a ulteriori aumenti dei prezzi per gli europei e gli ucraini. Ma non all’auspicata stabilità del sistema di approvvigionamento energetico ucraino”.
Dagli USA, invece e dalla Casa Bianca, è arrivata l’indiscrezione dell’invio di nuovi aiuti all’Ucraina per la sicurezza, per l’importo di 275 milioni di dollari, in cui però non saranno inclusi nuovi tipi di armamenti ed è trapelato un certo scetticismo del Presidente Biden sul fatto che il numero uno del Cremlino , come da lui stesso dichiarato, non voglia usare le armi nucleari.
Proprio nei riguardi degli USA, la Cina , tramite il ministro degli Esteri Wang Webin, si è detta disponibile al dialogo, così come con l’Ucraina, mentre nel colloquio telefonico avuto ieri con l’omologo russo Lavrov ha esortato ad evitare escalation e a prevenire disastri.
In Italia, invece, la Presidente del Consiglio Meloni, che il 3 novembre sarà a Bruxelles per il vertice della UE e per incontrare la Presidente della Commissione UE Von der Leyen e il Presidente del Consiglio Europeo Michel, il 7 e 8 novembre alla Cop27 a Sharm El Sheikh e il 15 e 16 novembre al G20 di Bali, ha avuto diversi colloqui telefonici, a partire da quella con il cancelliere tedesco Scholz, nel quale, secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi: “Entrambi hanno posto l’accento sulla forte partnership tra Italia e Germania. Al centro del colloquio la guerra in Ucraina, con Meloni che ha ricordato l’impegno dell’Italia nel sostegno a Kiev sul fronte politico, militare, economico e umanitario, consapevole di come la ricostruzione dell’Ucraina rappresenti un aspetto cruciale. Meloni e Scholz hanno poi affrontato il dossier energetico, alla luce delle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo”.
Poi, nel pomeriggio la Premier ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente ucraino Zelensky, nel quale , ha spiegato sempre Palazzo Chigi, “Meloni ha rinnovato il pieno sostegno del governo italiano a Kiev nel quadro delle alleanze internazionali sul fronte politico, militare, economico, umanitario e per la futura ricostruzione e ha confermato l’impegno dell’Italia per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione dell’aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina. Meloni ha anche auspicato il rinnovo dell’intesa sull’esportazione del grano dai porti ucraini e si è detta fiera della grande solidarietà degli italiani nei confronti dei cittadini ucraini accolti in Italia”.
Il Presidente Zelensky , che si è congratulato con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la sua nomina, a sua volta, su Twitter, ha scritto al riguardo: “Spero in un’ulteriore proficua collaborazione. Abbiamo discusso dell’integrazione dell’Ucraina in Ue e nella Nato. Le ho parlato della situazione attuale nel nostro Paese e l’ho invitata a visitare l’Ucraina”.
Quanto alla politica interna italiana, la Presidente del Consiglio, Meloni, che entro l’inizio della prossima settimana dovrebbe chiudere sulle nomine di Viceministri (si parla di un totale di 9) e Sottosegretari (dovrebbero essere circa 30), ratificate in Consiglio dei Ministri ,per poi procedere al giuramento , è al lavoro sui dossier economici, in primis il nuovo decreto aiuti per sostenere famiglie e imprese in crisi per via del caro bollette e sulla Manovra, le cui risorse, secondo indiscrezione di stampa, dovrebbero essere concentrate per la gran parte proprio sulla crisi energetica, mentre il rimanente andrebbe a finanziare altre misure, tra cui l’innalzamento del tetto al contante, la cui soglia, grazie a una mediazione tra i partiti della Maggioranza, raggiunta dopo un confronto della Premier con il ministro dell’Economia Giorgetti e altri ministri della sfera economica, dovrebbe essere fissata a 5.000 , dai 10.000 proposti dalla Lega.
Tra i primi possibili provvedimenti in arrivo del Governo Meloni, poi, in ambito sanitario, guidato dal ministro della Salute Schillaci, il reintegro dei medici sospesi per non aver effettuato il vaccino e la pubblicazione del bollettino con i dati sull’andamento della pandemia non più con cadenza giornaliera, ma con cadenza settimanale.
Immediata la replica della Fiaso, che, sempre tramite nota, ha precisato: “Le direzioni sanitarie valutino l’obbligo mascherine per operatori sanitari sulla basa dei rischi, reparto per reparto , a tutela dei fragili e serve inoltre un provvedimento per risolvere il contenzioso delle aziende sanitarie e ospedaliere con operatori no vax sospesi”.
In mattinata, nel corso della cerimonia al Quirinale in occasione della Giornata della Ricerca, però, è arrivato il monito alla Sanità del Presidente della Repubblica Mattarella a mantenere alta la sicurezza, sebbene il periodo più drammatico della pandemia da Covid 19 sia ormai alle nostre spalle.
Restando in tema, secondo i dati settimanali elaborati dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, nella settimana dal 20 al 26 ottobre, l’incidenza di casi è calata da 448 per ogni 100 mila abitanti a 374, così come l’indice Rt, sceso a 1,11 da 1,27 (comunque, sempre sopra la soglia di 1), mentre l’indice di trasmissibilità (su casi con ricovero) è diminuito a 0,94, sotto la soglia fissata.
In calo ,anche il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva da 2,4% a 2,2% e il tasso di occupazione delle aree mediche , sceso da 11,0% a 10,8%. Sette , questa settimana, le Regioni e le Province autonome con l’occupazione dei reparti ordinari sopra la soglia di allerta del 15%. I valori più alti si sono registrati in Umbria, Valle d’Aosta, nella Provincia Autonoma di Bolzano e nella Provincia Autonoma di Trento , in Friuli Venezia Giulia , in Liguria e nelle Marche.
Sul fronte delle Opposizioni, divise e per nulla propense a trovare tra loro unità, il Pd , critico sia su misure come l’innalzamento del limite del tetto al contante ( in quanto favorirebbe l’evasione fiscale) che all’allentamento delle misure anti Covid19 in ospedali e strutture sanitarie, stamane, ha dapprima ricordato il centenario della Marcia dei fascisti su Roma, omaggiando la tomba e la memoria di Giacomo Matteotti, per poi riunirsi nella Direzione, nella quale il segretario uscente, bocciando i partiti che intendono fare da stampella alla Maggioranza e, fissando le direttive di un’opposizione dura e intransigente, ha ufficializzato le tappe del Congresso (calendario contestato dal dem Orfini per la lunghezza dei tempi): il 7 novembre si procederà all’appello nazionale alla partecipazione, a metà novembre con l’assemblea per la modifica dello Statuto, gennaio 2023 per stilare il manifesto dei valori e il 12 marzo le Primarie tra i due candidati (le candidature dovranno pervenire entro il 28 gennaio 2023).
Critico verso l’innalzamento del tetto al contante, il M5S, per cui la misura favorisce solo gli evasori, e pronto a dare battaglia sulla modifica del reddito di cittadinanza e a scendere in piazza per il cessate il fuoco in Ucraina, per la ripresa dei negoziati e per l’avvio di una Conferenza di pace, sollecitata stamane in piazza a Napoli anche dal dem De Luca, durante la manifestazione in piazza del Plebiscito, che ha coinvolto 25 mila studenti.
Critiche alla misura sul contante anche il Terzo Polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), che, dettosi lontano dal Pd in quanto partito non riformista, ha evidenziato però come non vi sia una accertata connessione tra uso del contante ed evasione e ha aperto a una collaborazione con il Governo sulle riforme come il Presidenzialismo.
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica, nelle stime preliminari di ottobre, ha rilevato un aumento dell’inflazione al 12% rispetto a settembre ,quando segnava l’8,9%, toccando un record non più raggiunto da marzo 1984, determinato dall’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici, seguita da quella dei Beni alimentari.
In netto aumento a ottobre anche i beni carrello della spesa , per la cura della casa e della persona, passati da+10,9% a +12,7% su base annua.
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