di Federica Marengo lunedì 24 ottobre 2022
-Nella duecentoquarantaduesima giornata di guerra in Ucraina, non si arresta il botta e risposta tra Mosca, gli USA e l’UE sull’allarme lanciato ieri dal ministro della Difesa russo, Shoigu, riguardo il possibile uso da parte dell’Ucraina di una “bomba sporca”,ovvero costituita metà da esplosivo e metà da materiale radioattivo, respinta dalle diplomazie di Francia, Gran Bretagna e Turchia e dal Pentagono, il cui capo, Austin, ha “rigettato ogni pretesto di escalation russa”, riecheggiato dal segretario generale della Nato, secondo cui “l’accusa che l’Ucraina si stia preparando a usare bombe sporche è assurda”, e “la Russia accusa altri di fare ciò che essa intende fare”.
In merito alle accuse del ministro della Difesa russo, poi è intervenuto anche il Presidente ucraino Zelensky, che ha sottolineato come “solo la Russia potrebbe usare armi nucleari in Europa”, e come quest’ultima stia “usando ricatti nucleari alla centrale nucleare di Zaporizhzhia,preparandosi a utilizzare proprio l’arma che accusa sia detenuta dall’Ucraina”.
Inoltre, il ministro della Difesa ucraino Reznikov, ha invitato gli osservatori Onu e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica a visitare il Paese a seguito delle accuse lanciate da Mosca, chiedendo poi , come previsto nel Memorandum di Budapest,di entrare a far parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU “per ricevere aiuto di fronte alle minacce nucleari , provocazioni che sono una ragione sufficiente per prendere rigorose misure preventive”.
Tuttavia, il Cremlino , tramite il portavoce Peskov, ha confermato le sue accuse, ribadendo che “la minaccia di una bomba sporca è reale” e ha annunciato che domani il Presidente Putin terrà una riunione in videoconferenza del Consiglio di coordinamento governativo al fine di garantire le esigenze delle Forze Armate russe, delle truppe, delle formazioni militari e degli enti. Le relazioni, saranno presentate da primo ministro Mikhail Mishustin , che presiede il consiglio, e dal sindaco di Mosca Sergei Sobyanin.
Sempre sulla questione “bomba sporca”, il capo si Stato maggiore delle forze armate russe , Gerasimov, ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo americano Milley e con l’omologo britannico Radakin.
Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa britannico, Radakin avrebbe respinto l’accusa di Mosca, secondo cui Kiev “starebbe pianificando azioni per un’escalation del conflitto”, ribadendo “il sostegno britannico all’Ucraina”.
Smentito poi dal ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, l’invio di aiuti militari a Kiev, ventilato da Mosca, ribadendo la condanna dell’invasione russa e confermando il sostegno al Paese, mentre proprio a proposito di Israele, il Premier ucraino Zelensky, intervenendo da remoto alla Conferenza sulla Democrazia di Haaretz, quotidiano liberalisraeliano, ha affermato che: “La vendita di droni suicidi dall’Iran alla Russia non sarebbe avvenuta se Israele non avesse scelto di “restare neutrale nel conflitto. In cambio dei droni, Putin, aiuterà l’Iran nel suo programma nucleare”.
Intanto, mentre lo Stato maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha fatto sapere che la Russia ha perso nel corso del conflitto 67.940 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio scorso, sul campo prosegue la riconquista del Donbass e di Kherson, occupata dai filorussi e annessa con il referendum illegittimo di settembre, da parte delle forze armate ucraine, che hanno liberato oltre 90 insediamenti, così come le forze armate russe hanno evacuato più di 20.000 persone dalla città, trasferendole sulla riva opposta del fiume Dnipr, per dar luogo, secondo l’intelligence ucraina, alla difesa della regione.
Infine, la tv russa RT (ex Russia Today), ha sospeso l’anchorman Anton Krasovsky ,in seguito alle sue dichiarazioni che incitavano alla violenza contro la popolazione ucraina. Quest’ultimo, più tardi, si è scusato dicendosi “molto imbarazzato”per essersi lasciato “trasportare” dai suoi commenti. L’anchorman aveva detto che “i bambini ucraini che si oppongono alla Russia dovrebbero essere annegati o bruciati”, suscitando ieri una dura reazione da parte del ministro degli Esteri ucraino, Kuleba. Quest’oggi, poi, Twitter ha oscurato l’account di Rt a fronte di un ricorso legale.
Quanto alla situazione politica interna, la Presidente del Consiglio Meloni, all’indomani dell’incontro informale con il presidente francese Macron , a Roma per un evento organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, nel quale i due hanno confermato, in continuità con il Governo Draghi, la cooperazione sui dossier urgenti come la crisi energetica e la guerra in Ucraina, nelle prime ore del suo neonato Governo, ha lavorato a Palazzo Chigi al discorso programmatico che pronuncerà domani , come stabilito dalla Conferenza dei capigruppo ,alle 11:00 , alla Camera, con voto finale dalle 19:00 e risultato alle 20:30, e mercoledì al Senato, per ottenere la fiducia di deputati e senatori. Secondo indiscrezioni, la neo Premier, intenderebbe tracciare un manifesto programmatico che vuol essere una base di lavoro di legislatura, a conferma della natura politica del governo e per dare seguito concreto al programma elettorale.
Poi, la Presidente del Consiglio dovrà occuparsi del sottogoverno, nominando sottosegretari e viceministri, per un totale che dovrebbe essere di 31 incaricati: 10 a testa tra Forza Italia e Lega e il resto a Fratelli d’Italia e 3 a Noi Moderati, rimasti fuori dall’Esecutivo e in pressing per ottenere delle compensazioni. In pressing, tuttavia, sarebbe anche Forza Italia, che, determinata a non accettare veti, secondo indiscrzioni di stampa, avrebbe chiesto il sottosegretariato alla Giustizia (che vorrebbe fosse affidato a Francesco Paolo Sisto) e il sottosegretariato agli Esteri (che vorrebbe fosse affidato a Valentino Valentini, contestato però dalle Opposizioni poiché ritenuto vicino a Mosca, accusa respinta dagli azzurri).
Sul tavolo del Governo Meloni, poi, un nuovo decreto , il quarto, per sostenere imprese e famiglie in difficoltà a causa del caro bollette, da finanziare con il tesoretto di 10 miliardi (ma se ne utilizzerebbero 5) lasciato dall’Esecutivo Draghi e frutto della maggiore crescita registrata nel 2022, il quale però potrebbe trasformarsi in un emendamento al decreto aiuti Ter, affidato a una Commissione Speciale della Camera, che oggi ha eletto Presidente, Vicepresidenti e Segretari, e che arriverà in Aula il 7 novembre, grazie al quale le misure ora in vigore e in scadenza sarebbero prorogate fino a fine anno.
Infine, a seguire, l’Esecutivo Meloni dovrà affrontare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per non perdere la terza tranche di fondi UE e il varo della Legge di Bilancio entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio.
Nel pomeriggio di oggi, parallelamente al lavoro della Premier a Palazzo Chigi, la Lega ha tenuto un vertice sull’economia, con focus sulla tassa piatta e sulle pensioni e su questioni come gli interventi strutturali sulle cartelle esattoriali e l’ipotesi di revisione del Reddito di cittadinanza. Alla riunione erano presenti , tra gli altri, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sociale Salvini e il ministro dell’Economia, Giorgetti.
In mattinata invece, il Vicepremier e ministro Salvini ha incontrato il comandante della Guardia costiera, dichiarando che le deleghe sulla gestione dei porti dovrebbero restare in capo al ministro delle Infrastrutture (anche in chiave gestione dell’immigrazione ) e non essere assegnate al ministro per il Mare e per il Sud, Musumeci, questione che per Fratelli d’Italia sarà sciolta successivamente.
Domani, invece, il ministro dell’Ambiente de della sicurezza energetica, Pichetto Fratin, che ha aperto alla sperimentazione del nucleare di nuova generazione, sarà a Bruxelles al Consiglio di ministri dell’Energia, accompagnato dal consulente del Governo, l’ex ministro per la Transizione Ecologica, Cingolani, sempre nel segno della continuità con l’Esecutivo Draghi, che nell’ultimo Consiglio UE ha incassato il sì dell’Unione (salvo eccezioni come l’Ungheria) al tetto dinamico del prezzo del gas e a un fondo di solidarietà comune ai Paesi membri.
E a proposito del gas, ancora in discesa il prezzo sul mercato di Amsterdam, con un’apertura sotto quota 100 che non si registrava da metà giugno e che per Nomisma determinerà la riduzione del costo delle bollette.
L’energia, quindi, insieme con il lavoro, per il Presidente di Confindustria Bonomi, intervenuto stamane all’Assemblea di Federchimica, sono le questioni centrali di cui il Governo Meloni dovrebbe occuparsi nell’immediato , nell’ambito di un quadro di finanza pubblica (ovvero: no a scostamenti di bilancio).
Un coinvolgimento nelle decisioni del nuovo Governo è stata sollecitata invece dal segretario della Cgil, Landini, che , in merito dalla riforma delle Pensioni boccia l’introduzione “momentanea” di una Quota, chiedendo una riforma complessiva del sistema che preveda: un’uscita dal lavoro a 62 anni o con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età, il riconoscimento della diversità tra i lavori e una corsia per le donne e una pensione di garanzia per i giovani.
Critiche nei confronti del neo Governo Meloni, le Opposizioni, che non sembrano intenzionate a ricompattarsi nel segno dell’unità e se il Pd, giovedì terrà la Segreteria, per stabilire le direttive dell’Opposizione e , venerdì, la Direzione, per stabilire la data e i tempi del Congresso, il M5S attende l’arrivo a Roma, previsto per domani, del garante Grillo, che incontrerà il Presidente Conte e i nuovi eletti,e il Terzo polo di Calenda (Azione ) e Renzi (Italia Viva), si ripromette di valutare nel merito le azioni del nuovo Esecutivo.
Tutto ciò, mentre un’indagine di S&Poor’s sull’indice Pmi nell’Eurozona, registra l’ ineluttabilità della recessione tecnica. A ottobre, infatti, si è registrato l’indice Pmi (è un indicatore macro-economico) più basso dal aprile 2013 nel settore manifatturiero , dei servizi e delle costruzioni. In Italia, secondo Confartigianato, sarebbero 900.000 le imprese a rischio e 3,5 milioni i lavoratori a rischio. Un’analisi confermata dal Fondo Monetario Internazionale, che prevede, entro fine anno una recessione tecnica per più di metà della UE, Italia compresa.
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