di Federica Marengo lunedì 12 dicembre 2022
-Nella duecentonovantesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia nella regione nord-orientale che in quella meridionale del Paese. Sotto attacco russo, infatti, Kiev, Cherkassk, Vinnitsa, Kirovograd, Nikolayev, Zhitomir, Odessa e Kharkov, ma anche Donetsk.
Colpita dai raid russi, anche Kherson, dove vi sono stati 2 morti, dopo 57 attacchi di artiglieria e un lancio di missili, e 4 persone sono rimaste ferite.
A Odessa, invece, nonostante l’attacco russo con droni kamikaze di fabbricazione iraniana, che ieri hanno colpito il 40% delle strutture energetiche della città, causando un blackout, per risolvere il quale potrebbero occorrere giorni, le operazioni portuali sono riprese, essendo Odessa uno dei 3 porti utilizzati per spedire grano nell’ambito di un accordo mediato dall’ONU e dalla Turchia, che permette il trasporto sicuro dei prodotti ucraini nel mondo.
A proposito di blackout e ammanchi di corrente elettrica, il Presidente del consiglio di amministrazione di Ukrenergo, Kudrytskyi, commentando la situazione con Suspilne, ha affermato che “a partire da ieri sera le squadre di emergenza ucraine hanno ripristinato la maggior parte delle strutture generatrici di energia del Paese colpite nelle scorse settimane dai raid russi” e che “si avranno nuove unità di potenza da TPP collegate alla rete questa settimana, in quanto la situazione nel sistema elettrico ucraino è grave, anche se resta gestibile”.
A Zaporizhzia, invece, secondo quanto riferito dal capo dell’amministrazione militare regionale, Starukh, sarebbero oltre 230 i residenti della regione prigionieri dei russi, mentre il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Nikolnko, ha fatto sapere che l’ambasciata ucraina in Grecia ha ricevuto un “pacco insanguinato” anonimo, nell’ambito di una “campagna del terrore e dell’intimidazione”, con indirizzo del mittente che è lo stesso presente sulle buste ricevute nei giorni scorsi presso le altre ambasciate e gli altri consolati ucraini.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che ha firmato un decreto che prevede delle sanzioni contro 7 rappresentanti della chiesa ortodossa ucraina affiliata al Patriarcato di Mosca, nel suo consueto videomessaggio alla popolazione ucraina, pubblicato sui suoi profili social, ha spiegato che la situazione nel Paese è molto difficile per via della mancanza di corrente elettrica: “I lavori di ripristino continuano nel sud del nostro Paese: stiamo facendo di tutto per ridare luce a Odessa. A partire da questo momento, è stato possibile ripristinare parzialmente i rifornimenti a Odessa e in altre città e distretti della regione. Stiamo facendo di tutto per raggiungere il massimo possibile dopo gli attacchi russi. A Kyiv e regione, Oblast di Lviv, Vinnytsia, Ternopil, Chernivtsi, Zakarpattia, Sumy, Dnipropetrovsk , la situazione rimane molto difficile. Lavoriamo costantemente con i partner per semplificare le cose e offrire ai nostri dipendenti più opportunità, più elettricità. Con decisione del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, sono state applicate sanzioni contro sette persone. Stiamo facendo di tutto per garantire che lo stato aggressore non abbia un solo filo con cui trascinare la società ucraina”.
Poi, sempre Zelensky, che è intervenuto in videoconferenza al G7, riunitosi per parlare del sostegno economico e militare all’Ucraina, confermato anche dalla Premier Meloni, riguardo alla conversazione telefonica avuta con il Presidente USA, Biden, ha scritto su Twitter: “Ho avuto una fruttuosa conversazione con Biden. Ho espresso gratitudine per un altro pacchetto di sicurezza. Abbiamo discusso di ulteriore cooperazione in materia di difesa, protezione e manutenzione del nostro settore energetico. Posizioni coordinate alla vigilia del vertice online del #G7. la leadership americana rimane salda!”.
In merito, in una nota diramata dalla Casa Bianca, si legge che: “Il presidente Joe Biden ha parlato oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per sottolineare il continuo sostegno degli Stati Uniti alla difesa dell’Ucraina mentre la Russia continua i suoi assalti alle infrastrutture critiche dell’Ucraina. Il presidente Biden, ha sottolineato come gli Stati Uniti stiano dando la priorità agli sforzi per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina attraverso la nostra assistenza alla sicurezza, compreso l’annuncio del 9 dicembre di 275 milioni di dollari in munizioni e attrezzature aggiuntive che includevano sistemi per contrastare l’uso russo di veicoli aerei senza pilota”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, invece, in un’intervista alla testata tedesca Ard, ha dichiarato che “un blackout completo in Ucraina è uno scenario piuttosto realistico, ma,allo stesso tempo, le autorità ucraine non si aspettano un esodo di massa dei residenti , per via delle difficili condizioni”, seguito dal consigliere della presidenza ucraina, Podolyak, che , su Twitter, ha scritto : “La Russia ha già perso: la mobilitazione ritarda solo la sua sconfitta. Dopo che l’Ucraina avrà liberato i suoi territori e la sconfitta della Repubblica russa sarà ufficiale, dovrà essere fatto tutto il possibile per prevenire il ripetersi dell’aggressione di Mosca. È semplice: tribunale, condanne ai criminali di guerra e Ucraina membro della Nato”.
A Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato che: “Non ci sono state richieste da parte degli Stati Uniti per un colloquio telefonico tra Valdimir Putin e Joe Biden. Non sappiamo se gli Stati Uniti abbiano in qualche modo incoraggiato Zelensky a tenere colloqui di pace”.
Quindi, ha annunciato che il Presidente Putin non terrà la consueta conferenza stampa di fine anno e che non vi sarà nessun vertice entro la fine dell’anno tra il numero uno del Cremlino e il primo ministro indiano Modi.
Inoltre, la portavoce del ministero degli Esteri, Zakharova, ha respinto la proposta del cardinale Parolin di ospitare colloqui tra Mosca e Kiev in Vaticano e, riferendosi alle dichiarazioni di Papa Francesco riguardo la crudeltà dei soldati buriati e ceceni in Ucraina, ha evidenziato: “Temo che i fratelli ceceni e buriati, oltre a me, non lo apprezzerebbero. Per quanto ricordo, non ci sono state parole di scuse dal Vaticano”.
Infine, l’Alto rappresentante della UE per la Politica estera Borrell, al termine del Consiglio degli Affari Esteri, nel quale si è discusso di un nono pacchetto di sanzioni a carico di Mosca da approvare, ha fatto sapere che: “Il Consiglio Ue ha raggiunto un accordo politico al fine di garantire la sostenibilità finanziaria dello strumento europeo per la pace (Epf), ossia il fondo finora utilizzato per fornire armi all’Ucraina. Il Consiglio ha deciso in particolare di aumentare il massimale finanziario complessivo di 2 miliardi di euro nel 2023, con la possibilità di un ulteriore aumento in una fase successiva. L’aumento totale del massimale finanziario complessivo dell’Epf fino al 2027 ammonterebbe a 5,5 miliardi di euro. La decisione odierna ci garantirà i finanziamenti per continuare a fornire un sostegno militare concreto alle forze armate dei nostri partner. In meno di due anni, lo strumento europeo per la pace ha dimostrato il suo valore. Ha completamente cambiato il modo in cui sosteniamo i nostri partner in materia di difesa. Rafforza l’Ue e i suoi partner”.
Quanto alla politica interna italiana, entra nel vivo alla Camera il lavoro sugli emendamenti, che, sfoltiti rispetto agli oltre 3000 presentati tra Maggioranza e Opposizioni e ,ridotti al numero di 450, di cui 200 della Maggioranza (95 di Fratelli d’Italia, 54 della Lega , 40 di Forza Italia e 11 di Noi moderati) e 250 delle Opposizioni, dovrebbero essere votati il 15 dicembre in Commissione Bilancio, per poi approdare in Aula a Montecitorio il 20 dicembre.
Tuttavia, tra le forze di Governo, restano dei nodi da sciogliere come: il via libera alle proposte presentate da Forza Italia di innalzare le pensioni minime a 600 euro, entro un piano che le porterà a 1000 euro fra 5 anni, alla fine della legislatura, la decontribuzione per le assunzioni degli under 36 e la proroga del Superbonus edilizio 110% al 31 dicembre 2022 e lo sblocco dei crediti di imposta incagliati, la cui attuazione è complicata dalla penuria di risorse.
Sul tavolo, poi, anche l’innalzamento del tetto al contante a 5000 euro, su cui vi è un’interlocuzione con al UE, sebbene il Consiglio Europeo abbia dato l’ok al tetto a 10.000 euro, e l’introduzione della soglia di 60 euro di spesa per utilizzare il pagamento elettronico (Pos).
Di alcune di queste misure ha parlato anche la Premier Meloni nella seconda puntata della sua rubrica social, gli Appunti di Giorgia, nella quale ha detto: “Riemergo dall’influenza per aprire il diario. Voglio raccontare il lavoro che abbiamo fatto nell’ultima settimana, intensa, in cui abbiamo portato avanti diversi confronti. È stata una settimana di buone notizie: sono accadute molte cose interessanti. Intanto, l’Unione europea ha autorizzato la proroga a tutto il 2023 di Decontribuzione Sud, una misura fondamentale per assumere al Sud, consente lo sgravio fiscale. È una misura che noi vogliamo rendere strutturale, e annuncio che presenteremo un emendamento alla manovra per estendere al 2023 anche i crediti di imposta per le aziende che assumono al Sud, per le Zone economiche speciali, per le aree terremotate. Un’altra misura per la quale non era facile trovare le risorse, ci siamo riusciti e anche quella andrà avanti per tutto il 2023. È stato sbloccato il contributo di oltre 300 milioni ,che consente di connettere con un’infrastruttura strategica l’Italia e la Tunisia sul piano energetico. L’Italia sempre più hub di approvvigionamento energetico d’Europa. Nel dramma della situazione energetica, noi abbiamo una grande occasione. Se lo facciamo con intelligenza, collaborando con le nazioni, prevalentemente mediterranee, possiamo avere un ruolo strategico fondamentale. Ci stiamo dedicando a questo moltissimo. A me pare che Bankitalia non abbia, in audizione alle commissioni competenti, mosso particolari critiche sulle principali misure di questa manovra. Puramente c’è stata una polemica o diciamo un approccio critico, sulle nostre misure sul tema del contante e l’obbligo del Pos. C’è chi ci chiede perché non togliete le commissioni (sul pagamento con moneta elettronica attraverso il Pos), diciamo che non possiamo farlo perché sarebbe incostituzionale. La moneta elettronica è privata, è un servizio offerto e lo Stato non può impedire a chi offre quel servizio di guadagnarci sopra una commissione. Probabilmente , questa è la ragione per cui la Banca d’Italia fa le sue valutazioni sul tema dell’innalzamento del tetto al contante. È stata anche una settimana di polemiche, di un clima a tratti non piacevole. Approfitto per rivolgere la mia solidarietà particolarmente al ministro Crosetto. Però, non siamo gente che si fa facilmente spaventare: abbiamo fatto le nostre scelte, difendiamo quelle scelte, andiamo avanti. Non c’è niente che ci possa fermare, che non siano ovviamente gli italiani e il loro consenso in libere e democratiche elezioni. Non vogliamo abolire” il bonus ai diciottenni per la cultura, non c’è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe. Quindi, confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale, i giovani e la cultura. Sui migranti si parla di un cambio di rotta del governo. Assolutamente no. Il governo non intende cambiare posizione. La nostra posizione resta assolutamente la stessa: in Italia non si entra illegalmente, si entra solo legalmente, noi vogliamo combattere il traffico di esseri umani, gli ingressi illegali e le morti in mare. Non vogliamo in alcun modo favorire i trafficanti di esseri umani. A livello nazionale già dalla prossima settimana stiamo lavorando per nuove norme per fermare la tratta (dei migranti irregolari) perché su questo tema non intendiamo mollare”.
Le Opposizioni, però, restano critiche nei confronti della Manovra e insistono con i propri rilievi: il Pd, sottolinea come sia necessario tagliare ulteriormente il cuneo fiscale in favore dei lavoratori e stanziare maggiori risorse sulla sanità al collasso, mentre il M5S, contrario al tetto al contante e all’allentamento delle sanzioni sul POS obbligatorio, (il garante Grillo ,sul suo blog, ha parlato di “ritorno al passato”), assicura battaglia sull’abolizione del Reddito di cittadinanza per gli occupabili e del Superbonus 110%, nonché sull’introduzione del salario minimo e sulle scarse risorse destinate a Sanità, Istruzione e Cultura.
Dal Terzo Polo (Azione-Italia Viva), invece, arriva la sollecitazione al Governo, affinché stanzi più risorse per la Sanità, accedendo al MES, rifinanzi Industria 4.0 e non abroghi il bonus cultura 18App così come concepito nel 2016 dal Governo Renzi.
In ultimo, l’alleanza Europa Verde-Sinistra italiana, insiste sull’innalzamento della tassazione sugli extraprofitti delle aziende energivore per stanziare maggiori risorse in favore di famiglie e imprese contro il caro bollette e la crisi energetica.
Sul fronte dei lavori parlamentari, il Senato , questa mattina, ha respinto con 98 no, 42 sì e 25 astenuti le questioni pregiudiziali al Dl anti rave illegali, presentate dall’alleanza Europa Verde e Sinistra italiana, e sostenute da Terzo Polo e Pd. Contro le questioni pregiudiziali, invece, i partiti di Maggioranza. Ma la capogruppo al Senato di Forza Italia, Ronzulli, ha annunciato che, a titolo personale, non voterà il decreto rave che prevede, tra le altre norme, il reintegro anticipato dei medici no-vax. Concluso l’esame degli emendamenti, il provvedimento, che contiene le misure contro i rave parti illegali e le misure sull’ergastolo ostativo, sarà votato domani.
In ultimo, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della mobilità sociale, Salvini ha fatto sapere che convocherà un tavolo sul codice della strada prima della fine dell’anno,al fine di intervenire nei casi più gravi di infrazioni stradali, come la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droga , valutando la revoca a vita o per un lungo periodo di tempo della patente.
Altro dossier sul tavolo del Governo, quello del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del raggiungimento entro la fine dell’anno dei 30 obiettivi mancanti per accedere alla terza tranche di fondi europei, su cui nelle prossime ore il ministro delle Politiche europee con delega proprio al Pnrr, Fitto, terrà una riunione. In merito al Piano nazionale, se dalla Corte dei Conti è arrivato al Governo il monito ad accelerare sull’edilizia scolastica e sul potenziamento degli asili nido, indicando questo come obiettivo a rischio, per via dei ritardi, la Commissione Europea, secondo quanto dichiarato dal Commissario europeo agli Affari economici , Gentiloni, sarebbe aperta a una revisione relativa alla realizzazione degli obiettivi prefissati, considerando l’inflazione , l’aumento e la scarsità delle materie prime e la crisi energetica, ma non a una modifica delle riforme, perché dipendono da una volontà politica.
Tali modifiche , per Gentiloni, che ha smentito vi siano ritardi e si è detto convinto che anche il governo Meloni “farà rispettare i tempi” , le modifiche “devono rispettare due condizioni: devono riguardare obiettivi circoscritti e riguardare gli investimenti dove sicuramente la mancanza di materie prime e l’inflazione possono aver pesato”, aggiungendo che “l’’anno prossimo, la Commissione europea aggiungerà al Pnrr un capitolo per l’energia rivolto a tutti i Paesi e per l’Italia ci saranno 2,5 miliardi di trasferimenti”.
Restando in ambito UE, questo pomeriggio si è tenuta a Strasburgo l’ultima sessione plenaria del 2022 del Parlamento Europeo, nel quale non ha potuto non tenere banco l’inchiesta avviata dalla Procura belga su una presunta corruzione del Qatar nei confronti di alcuni eurodeputati , in merito alla quale la Presidente Metsola, nel suo intervento, nel quale ha annunciato l’avvio di un’indagine interna, ha dichiarato: “Non è esagerato dire che gli ultimi giorni siano stati i più lunghi della mia carriera. Sono infuriata, dispiaciuta, e questi sono i sentimenti che accompagnano la mia determinazione a rafforzare quest’istituzione. L’Europarlamento è sotto attacco, la democrazia europea è sotto attacco. La relazione sulla liberalizzazione dei visti con Qatar e Kuwait viene rinviata in Commissione. Verrà attivata la procedura per la decadenza da vicepresidente di Eva Kaili. In via cautelare, sempre nel pieno rispetto della presunzione di innocenza, ho destituito il citato vice presidente da ogni incarico e responsabilità connessi al suo ruolo di Vicepresidente e ho convocato una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti per avviare una procedura di cui all’articolo 21 per porre fine al loro mandato di Vicepresidente nel tentativo di proteggere l’integrità di quest’Aula. Questo scandalo non è una questione di destra o sinistra, non è questione di nord o sud. Vi chiedo di astenervi dalla strumentalizzazione di questo scandalo a fini politici. I nemici della democrazia, per i quali l’esistenza stessa di questo Parlamento rappresenta una minaccia, non si fermeranno davanti a nulla. Questi attori malvagi, legati a paesi terzi autocratici, avrebbero utilizzato come armi Ong, sindacati, individui, assistenti e membri del Parlamento europeo nel tentativo di sottomettere i nostri processi. I loro piani malvagi sono falliti. Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un’indagine interna per esaminare tutti i fatti relativi al Parlamento e per valutare come i nostri sistemi possano diventare ancora più impermeabili. Avvieremo un processo di riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate queste organizzazioni, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza sugli incontri con attori stranieri e con chi è legato a loro. Daremo una scossa a questo Parlamento. I nostri servizi, di cui sono incredibilmente orgogliosa, collaborano da tempo con le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie nazionali competenti per smantellare questa presunta rete criminale. Abbiamo agito in sintonia con le autorità per garantire che tutti i passaggi legali siano rispettati, che tutte le informazioni siano conservate e che, ove necessario, le apparecchiature informatiche siano messe in sicurezza, gli uffici siano sigillati e le perquisizioni domiciliari possano essere effettuate. Lo scorso fine settimana ho accompagnato un giudice e una polizia belga, come richiesto dalla costituzione belga, a una perquisizione domiciliare”.
Sulla questione ,è poi tornato anche il ministro degli Esteri Tajani, che, a Bruxelles, margine del Consiglio Affari Esteri, in cui si è discusso di sanzioni all’Iran e della guerra in Ucraina, ha sottolineato: Il Parlamento europeo è vittima del comportamento criminoso, se sarà poi accertato dai magistrati, di alcune persone, non è il protagonista, e non devono essere strumentalizzate le vicende di alcune persone per colpire le istituzioni. Io ,non faccio né il poliziotto né il magistrato. Mi auguro che le indagini si fermino alle persone che sono state coinvolte, che già hanno provocato un danno d’immagine alle istituzioni dell’Unione europea. L’Europa è un valore fondamentale nel quale noi ci riconosciamo, non è soltanto un mercato interno, è qualche cosa di più importante, rappresenta anche il nostro futuro e noi abbiamo il dovere di difendere le istituzioni, colpendo coloro che fanno del male alle istituzioni. Bene ha fatto la presidente del Parlamento, Roberta Metsola, a intervenire da subito per difendere la dignità e il ruolo dell’istituzione comunitaria eletta democraticamente dai cittadini”.
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