di Federica Marengo venerdì 16 dicembre 2022
-Nella duecentonovantaquattresima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti in quasi tutte le regioni del Pase da Nord-Est a Sud, passando per l’Ovest. Esplosioni, infatti, si sono registrate nelle regioni di Zhytomyr, nell’Ovest dell’Ucraina, a Sumy, nell’oblast nord-orientale, a Kryvyi Rih, città natale del Presidente ucraino Zelensky dove il raid delle forze di Mosca ha causato la morte di due persone, nelle regioni orientali di Dniproptrovsk , di Luhansk e di Kharkiv, dove sono state colpite le infrastrutture e dove sono in atto blackout.
Sotto attacco russo anche Zaporizhzhia , nella zona della centrale nucleare e Mykolaiv, dove le forze armate russe hanno lanciato 60 missili. Così come Kiev, rimasta senza acqua e senza luce e dove le corse della metropolitana sono state bloccate, in quanto quest’ultima è stata usata come rifugio.
Inoltre, come riportato da Ukrinform, il Centro di resistenza nazionale ha denunciato il presunto rapimento e la presunta deportazione da parte delle forze russe di 40 bambini di Lysychansk e Severodonetsk, che sarebbero stati condotti nella regione di Stavropol, territorio della Federazione Russa.
Intanto, mentre secondo il New York Times, in una telefonata avvenuta mercoledì, il Presidente ucraino Zelensky ha bocciato l’idea del Ceo del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach di far partecipare gli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi nel 2024 e ,secondo quanto riportato dalla CNN , sempre Zelensky avrebbe proposto di inviare un messaggio di pace ai Mondiali di Calcio, ma la Fifa avrebbe rifiutato, l’ex Presidente russo e Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, Medvedev, ha scritto su Telegram che “tra gli obiettivi militari del suo Paese ci sono anche “le forze armate” degli alleati di Kiev “che sono entrati in guerra” in Ucraina. Tali obiettivi militari legittimi , si articolano in cinque punti, tra cui: “La leadership politico-militare del Paese nemico, ovvero Kiev, e le forze armate di altri Paesi entrati ufficialmente in guerra, che sono alleati del Paese nemico. Obiettivi militari legittimi possono essere considerati la leadership politico-militare del paese nemico e le forze armate di altri paesi che sono alleati del paese nemico. Medvedev ha scritto che durante l’attuale conflitto con l’Ucraina, la questione degli scopi militari legali è interpretata in modi diversi, ma ci sono regole di condotta in tempo di guerra, che hanno origini sacre”.
Dagli USA, invece, è arrivata la risposta al monito russo secondo cui l’eventuale invio di missili Patriot a Kiev “porterà a conseguenze imprevedibili”. Infatti, il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha dichiarato che “Gli USA non consentiranno che i commenti della Russia dettino l’assistenza alla sicurezza che forniamo all’Ucraina. Trovo ironico e molto indicativo che dirigenti di un paese che ha attaccato brutalmente un suo vicino ….scelgano di usare parole come ‘provocatorio’ per descrivere i sistemi difensivi volti a salvare vite e a proteggere civili”.
La Casa Bianca, poi, tramite il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale USA, Kirby, riguardo ad una possibile offensiva ucraina in Crimea, ha evidenziato: “La Crimea è Ucraina e spetta alle forze ucraine decidere come condurre le operazioni all’interno del loro Paese. La Russia di nuovo sta cercando di instillare la paura nel popolo ucraino e rendere per loro ancora più difficile l’inverno che incombe. Condanniamo i nuovi attacchi russi contro l’Ucraina hanno come obiettivo principalmente infrastrutture civili. Vi sarà un altro pacchetto di assistenza militare a Kiev, senza rivelarne dettagli, limitandosi a dire che ci saranno altre capacità di difesa aerea e che i colloqui con l’Ucraina sulle esigenze militari di Kiev procedono di pari passo”.
Arrivata, invece, in Ucraina, la prima tranche del pacchetto di aiuti USA da 53 milioni per equipaggiamento energetico, che comprende l’equipaggiamento necessario per le riparazioni di emergenza delle infrastrutture energetiche colpite dai bombardamenti di Mosca.
A Bruxelles , invece, al termine del Consiglio Europeo, via libera, oltre che allo stanziamento di aiuti economici , circa 18 miliardi, per il 2023, al nono pacchetto di sanzioni a carico di Mosca, per “aumentare la pressione sulla leadership russa. A tal proposito, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, ha dichiarato: “Accolgo con favore l’accordo sul nono pacchetto di sanzioni contro la Russia Si concentra su tecnologia, finanza e media per spingere ulteriormente l’economia russa e la macchina da guerra fuori dai binari. Sanziona quasi 200 persone ed entità coinvolte in attacchi a civili e rapimento di bambini”.
Quindi, si legge in una nota della Commissione UE: “La Commissione europea accoglie con favore l’adozione da parte del Consiglio di un nono pacchetto di pesanti sanzioni contro la Russia per la sua aggressione contro l’Ucraina. Ciò risponde alla continua escalation della Russia e alla guerra illegale contro l’Ucraina, in particolare perché la Russia sta deliberatamente prendendo di mira i civili e le infrastrutture civili, cercando di paralizzare il paese all’inizio dell’inverno. Il pacchetto odierno si aggiunge al divieto totale di importazione da parte dell’Ue del greggio russo trasportato via mare e al tetto massimo globale del prezzo del petrolio concordato con i partner del G7, entrambi in vigore dal 5 dicembre”.
Tra le emittenti russe sanzionate: NTV/NTV Mir, Rossiya 1, REN TV e Pervyi Kanal (Primo Canale). Le emittenti non potranno più trasmettere in Europa, sia via satellite che via web o app.
Stanziati, poi, dalla Banca Mondiale 2 miliardi di dollari per un pacchetto di aiuti destinati al settore privato ucraino.
Infine, il Presidente della Repubblica Mattarella ,durante la cerimonia di auguri al corpo diplomatico, al Quirinale, che ha visto intervenire il Capo dello Stato da remoto per via della positività al Covid19, in riferimento alla guerra in Ucraina ,ha ricordato “L’impegno per una pace giusta” ed ha esortato la UE a “prendersi cura della democrazia ,difendendone con vigore valori e ideali, perché ,se non viene sorvegliata dalla gente, muore’.
In ultimo, senza citare espressamente l’ Iran: “Dobbiamo agire per creare le condizioni perché i nostri giovani possano tornare a guardare con fiducia al futuro, di cui saranno i protagonisti. Purtroppo, invece, in questi giorni si assiste a ripetuti, brutali, tentativi di soffocare le voci dei giovani che manifestano pacificamente per chiedere libertà e maggiori spazi di partecipazione. Questi comportamenti vanno fermamente condannati. Si condanna da sé stesso uno Stato che respinge e uccide i propri figli”.
Quanto alla politica interna, in mattinata si è tenuta a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, coordinata dal ministro per le Politiche Europee ,con delega proprio al PNRR, Fitto , per fare il punto sugli obiettivi raggiunti finora ( 55 i restanti per poter accedere alla terza tranche di fondi europei), in vista della scadenza il 31 dicembre (nella prossima settimana, il ministro farà il punto anche con la Commissione Europea).
Al termine della riunione, quindi, è stato reso noto che ad oggi sono 40 gli obiettivi raggiunti su 55 restanti per il 2022 e che altri 15 sono in via di finalizzazione.
A seguire, poi, sempre a Palazzo Chigi, si è svolto il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al nuovo Codice dei contratti pubblici nell’ambito di Presidenza,Infrastrutture e Trasporti e al Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, nonché al Riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico,.
Approvato, dunque, il nuovo Codice degli Appalti, funzionale anche e soprattutto alla velocizzazione nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, visti i ritardi in merito, che entrerà in vigore dal 1° aprile 2023. Dal 1° luglio 2023, è prevista quindi l’abrogazione del Codice precedente e l’applicazione delle nuove norme anche a tutti i procedimenti già in corso.
La riforma è stata illustrata in conferenza stampa, presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Coniglio, dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sociale, Salvini, il Sottosegretario alla Presidenza, Mantovano, e il Ministro della Salute Schillaci.
Come si legge nel comunicato stampa diramato da Palazzo Chigi: “Il nuovo Codice muove da due principi cardine, stabiliti nei primi due articoli: il “principio del risultato”, inteso come l’interesse pubblico primario del Codice stesso, che riguarda l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza; il “principio della fiducia” nell’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici”.
Tra le innovazioni introdotte: 1) La digitalizzazione: “La digitalizzazione che diventa un vero e proprio “motore” per modernizzare tutto il sistema dei contratti pubblici e l’intero ciclo di vita dell’appalto e, in particolare, una digitalizzazione integrale in materia di accesso agli atti, in linea con lo svolgimento in modalità digitale delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici. Si riconosce espressamente a tutti i cittadini la possibilità di richiedere la documentazione di gara, nei limiti consentiti dall’ordinamento vigente, attraverso l’istituto dell’accesso civico generalizzato”.
2) La programmazione di infrastrutture prioritarie: “Si prevede l’inserimento dell’elenco delle opere prioritarie direttamente nel Documento di economia e finanza (DEF), a valle di un confronto tra Regioni e Governo; la riduzione dei termini per la progettazione; l’istituzione da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici di un comitato speciale appositamente dedicato all’esame di tali progetti; un meccanismo di superamento del dissenso qualificato nella conferenza di servizi mediante l’approvazione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; la valutazione in parallelo dell’interesse archeologico”.
3)L’appalto integrato: “Per i lavori, si reintroduce la possibilità dell’appalto integrato senza i divieti previsti dal vecchio Codice. Il contratto potrà quindi avere come oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. Sono esclusi gli appalti per opere di manutenzione ordinaria”.
4) Le procedure sotto le soglie europee: “Si adottano stabilmente le soglie previste per l’affidamento diretto e per le procedure negoziate nel cosiddetto decreto “semplificazioni COVID-19” (decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76). Sono previste eccezioni, con applicazione delle procedure ordinarie previste per il sopra-soglia, per l’affidamento dei contratti che presentino interesse transfrontaliero certo. Si stabilisce il principio di rotazione secondo cui, in caso di procedura negoziata, è vietato procedere direttamente all’assegnazione di un appalto nei confronti del contraente uscente. In tutti gli affidamenti di contratti sotto-soglia sono esclusi i termini dilatori, sia di natura procedimentale che processuale”.
5) La reintroduzione della figura del “General contractor”: “Con questi contratti, l’operatore economico è tenuto a perseguire un risultato amministrativo mediante le prestazioni professionali e specialistiche previste, in cambio di un corrispettivo determinato in relazione al risultato ottenuto e alla attività normalmente necessaria per ottenerlo. È da sottolineare che l’attività anche di matrice pubblicistica da parte del contraente generale (per esempio quella di espropriazione delle aree) consente di riconoscere nell’istituto una delle principali manifestazioni applicative della collaborazione tra la pubblica amministrazione e gli operatori privati nello svolgimento di attività d’interesse generale”.
6)Il Partenariato pubblico-privato: “Si semplifica il quadro normativo, per rendere più agevole la partecipazione degli investitori istituzionali alle gare per l’affidamento di progetti di partenariato pubblico-privato (PPP). Si prevedono ulteriori garanzie a favore dei finanziatori dei contratti e si conferma il diritto di prelazione per il promotore”.
7) Settori speciali: “Si prevedono una maggiore flessibilità e una più marcata peculiarità per i cosiddetti “settori speciali”, in coerenza con la natura essenziale dei servizi pubblici gestiti dagli enti aggiudicatori (acqua, energia, trasporti, ecc.). Le norme introdotte sono “autoconclusive” e quindi prive di ulteriori rinvii ad altre parti del Codice.
Si introduce un elenco di “poteri di autorganizzazione” riconosciuti alle imprese pubbliche e ai privati titolari di diritti speciali o esclusivi.
Si prevede la possibilità per le stazioni appaltanti di determinare le dimensioni dell’oggetto dell’appalto e dei lotti in cui eventualmente suddividerlo, senza obbligo di motivazione aggravata.
8) Subappalto: “Si introduce il cosiddetto subappalto a cascata, adeguandolo alla normativa e alla giurisprudenza europea attraverso la previsione di criteri di valutazione discrezionale da parte della stazione appaltante, da esercitarsi caso per caso”.
9)Concessioni: “Per i concessionari scelti senza gara, si stabilisce l’obbligo di appaltare a terzi una parte compresa tra il 50 e il 60 per cento dei lavori, dei servizi e delle forniture. L’obbligo non vale per i settori speciali (ferrovie, aeroporti, gas, luce).
10)La Revisione dei prezzi: “È confermato l’obbligo di inserimento delle clausole di revisione prezzi al verificarsi di una variazione del costo superiore alla soglia del 5 per cento, con il riconoscimento in favore dell’impresa dell’80 per cento del maggior costo”.
11) Esecuzione: “Si prevede la facoltà per l’appaltatore di richiedere, prima della conclusione del contratto, la sostituzione della cauzione o della garanzia fideiussoria con ritenute di garanzia sugli stati di avanzamento.
In caso di liquidazione giudiziale dell’operatore economico dopo l’aggiudicazione, non ci sarà automaticamente la decadenza ma il contratto potrà essere stipulato col curatore autorizzato all’esercizio dell’impresa, previa autorizzazione del giudice delegato”.
12)Governance, contenzioso e giurisdizione: “Allo scopo di fugare la cosiddetta “paura della firma”, è stabilito che, ai fini della responsabilità amministrativa, non costituisce “colpa grave” la violazione o l’omissione determinata dal riferimento a indirizzi giurisprudenziali prevalenti o a pareri delle autorità competenti.
Si effettua il riordino delle competenze dell’ANAC, in attuazione del criterio contenuto nella legge delega, con un rafforzamento delle funzioni di vigilanza e sanzionatorie. Si superano le linee guida adottate dall’Autorità, attraverso l’integrazione nel Codice della disciplina di attuazione. In merito ai procedimenti dinanzi alla giustizia amministrativa, si prevede che il giudice conosca anche delle azioni risarcitorie e di quelle di rivalsa proposte dalla stazione appaltante nei confronti dell’operatore economico che, con un comportamento illecito, ha concorso a determinare un esito della gara illegittimo. Si applica l’arbitrato anche alle controversie relative ai “contratti” in cui siano coinvolti tali operatori”.
Soddisfatto, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture Salvini, che , in conferenza stampa, ha spiegato: “È stato un passaggio importante, l’iniziativa più importante da 55 giorni a questa parte da quando abbiamo giurato. È un venerdì pre-natalizio molto bello, significativo e importante. Ringrazio Giorgia Meloni che non è presente per motivi familiari ma che ha accompagnato questo processo, ringrazio tutti i ministri che sono intervenuti in questo Cdm che più unanime di così è difficile pensarlo. È stato fatto un ottimo lavoro”, ha detto Salvini.
Questo nuovo codice dovrà tagliare sprechi e la burocrazia, viene incontro alle esigenze delle imprese e degli enti locali, permetterà di aprire cantieri in tempi più veloci e creerà più lavoro. È la miglior battaglia alla corruzione e al malaffare. Più dell’80% degli appalti, se questo codice fosse in vigore, sarebbe più rapido, veloce, efficace e innovativo, la soglia sotto la quale i Comuni possono procedere per l’appalto in maniera diretta dunqueè aumentata. Ringrazio il Consiglio di Stato” che ha recepito le nostre proposte, rivendico la necessità dellaseparazione dei poteri: in una cabina di regia si fanno scelte politiche, l’autorità anti-corruzione non fa parte dell’organismo politico, Dobbiamo prevedere in Cdm un superamento del dissenso qualificato perché non voglio vivere in un Paese dove il singolo contenzioso a livello locale della singola micro associazione blocca opere pubbliche da centinaia di milioni di euro. Al Mit sono affidati 40 miliardi per il Pnrr, se andiamo avanti di Tar in Tar altro che 2026 per finire i cantieri, arriveremo al 2036.La politica ha il dovere di ascoltare e poi decidere il destino di una ferrovia, strada, autostrada o un ponte.Un cantiere sbloccato corrisponde a circa 17.000 posti di lavoro. È una giornata importante per le imprese, i comuni e per i lavoratori”.
Sull’Autorità Nazionale Anti-corruzione, invece, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, ha chiarito che: “L’Anac ha un ruolo all’interno del Codice appalti coerente con la sua funzione, erano previste delle prerogative che poi sono state eliminate nel testo varato dal Cdm. Questa non è l’ultima parola”, durante l’iter parlamentare “tutti quelli che hanno titolo di formulare proposte migliorative” potranno farlo”.
La Premier Meloni, non presente alla conferenza stampa, in quanto ha partecipato ai funerali nella cattedrale di Civitavecchia dell’amica Nicoletta Golisano, una delle donne uccise domenica scorsa da Claudio Campiti durante una riunione condominiale a borgata Fidene (Roma), ha espresso tramite nota la sua soddisfazione: “Con l’approvazione della riforma del Codice degli appalti il Governo mantiene un altro impegno preso con gli italiani. Un provvedimento organico, equilibrato e di visione, frutto di un lavoro qualificato e approfondito, che permetterà di semplificare le procedure e garantire tempi più veloci. E che rappresenterà anche un volano per il rilancio della crescita economica e l’ammodernamento infrastrutturale della Nazione. Il Governo ringrazia il Consiglio di Stato per il grande lavoro svolto e che ha contribuito al raggiungimento di questo importante risultato”.
Tuttavia, i primi rilievi negativi alla riforma, che ora passerà al vaglio delle Commissioni parlamentari (tre , i mesi per modificarlo) , sono stati mossi dalla Cgil, in merito alla norma sul subappalto a cascata, definito dai sindacati: “una nefandezza”.
Corsa contro il tempo del Governo, poi, anche per il via libera della Manovra da parte delle Camere. Nel fine settimana, la Maggioranza dovrebbe chiudere sulla riscrittura degli emendamenti ,trovando così l’intesa entro lunedì su alcune misure, quali: la proroga del Superbonus al 31 dicembre e l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75″, ma anche la decontribuzione delle assunzioni per i giovani tra i 18 e i 34 anni, l’innalzamento del tetto al contante a 5000 euro, la soglia di uso del Pos a 30 euro, l’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, la rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione, il sistema pensionistico Opzione donna.
Si attende, dunque, in queste ore, che l’Esecutivo presenti il maxiemendamento in Commissione e che il testo, dopo ulteriori subemendamenti e votazioni in Commissione, approdi in Aula alla Camera il 20 dicembre per il primo via libera, cui seguirà il secondo, definitivo, in Senato e la conversione in legge entro il 31 dicembre (pena l’esercizio provvisorio).
Critici sulla Legge di Bilancio, i sindacati, specie Cgil e Uil (la Cisl si è detta contraria alle manifestazioni di protesta), scesi in piazza in scioperi e manifestazioni regionali e territoriali dal 12 dicembre a oggi, in quanto, secondo Landini, segretario della Cgil: “Bruxelles ha dato il via libera alla manovra perché Meloni e Giorgetti, che hanno sempre criticato l’Europa, hanno fatto una manovra che è più austerity di quello che chiede l’Europa. Allo stesso tempo non c’è un intervento sugli extraprofitti, e questa è una follia, in un Paese dove profitti ed extraprofitti sono aumentati, si fa cassa sul reddito di cittadinanza, sulle pensioni, sul salario dei lavoratori, questa è una scelta ben precisa”.
Altrettanto critica l’Opposizione di centrosinistra, con il Pd, il cui segretario Letta, in merito all’inchiesta aperta dalla Procura belga sulla presunta corruzione da parte di Qatar e Marocco ad alcuni europarlamentari, tra cui esponenti del partito S&D, ha convocato “la commissione di garanzia dem al fine di assumere le determinazioni più opportune, a garanzia dell’onorabilità della comunità dei democratici e a tutela degli stessi esponenti chiamati in causa, in quanto il Pd conferma di essere parte lesa in questa vicenda”, che, contestando le norme sul contante e sul Pos, insiste sull’assenza di fondi per la Sanità e sul taglio al cuneo fiscale.
Critico sulla Legge di Bilancio anche il M5S, che definisce la Manovra “recessiva e iniqua”, in quanto “avvantaggia gli evasori (vedasi norme sul contante e Pos), a scapito delle famiglie e delle imprese in difficoltà per il caro bollette e che, in tempo di crisi, abolisce il Reddito di cittadinanza”.
Per il Terzo Polo (Azione e Italia Viva), la Manovra ha “un’impronta salviniana” e la Presidente Meloni dovrà spiegare in Parlamento agli italiani “perché, vista la Sanità al collasso, l’Italia non accede al Mes sanitario”.
Tutto ciò , mentre l’Istituto Nazionale di Statistica, ha reso noti i dati sull’inflazione, stabile a novembre all’11,8% come il mese precedente ,confermando la stima preliminare, con i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che hanno registrato una modesta accelerazione da +12,6% a +12,7% su base annua.
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