di Federica Marengo mercoledì 14 dicembre 2022
-Nella duecentonovantaduesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia nella regione nord-orientale che in quella meridionale del Paese. Colpito, infatti, il Donbass, con la città di Bakmhut, porta per accedere alle città strategiche di Kramators’k e Sloviansk, Nikopol e Marhanets, nell’oblast di Dnipropetrovsk, ma anche Kherson, dove il raid russo ha causato la morte di una persona e dove, secondo le autorità locali, sarebbe stata rinvenuta una camera delle torture destinata a dei bambini. Secondo le Forze ucraine di difesa aerea, altri droni russi, sarebbero stati lanciati dalla costa est del Mar d’Azov, mentre le Forze armate russe hanno reso noto di aver preso il controllo della città di Vodiane, nella direzione di Donetsk.
Sotto attacco russo, poi, anche la capitale, Kiev, dove, stamane all’alba, secondo quanto riferito dall’Amministrazione militare della città, si sono registrate tre esplosioni e due edifici amministrativi e un’abitazione sono stati danneggiati da droni russi di fabbricazione iraniana, di cui almeno 13 sono stati abbattuti dalle difese aeree ucraine. Il raid, secondo la Difesa ucraina, sarebbe stato attuato dopo la notizia resa nota dai media (CNN e Reuters) secondo cui Washington starebbe attuando un piano per inviare a Kiev lanciamissili Patriot per potenziare la difesa aerea, sebbene la Casa Bianca non abbia confermato la notizia relativa alla consegna.
Per il New York Times, la liberazione di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, occupata dai russi, potrebbe essere il “prossimo passo importante nella liberazione dell’Ucraina meridionale”.
Proprio sulla centrale nucleare locale e sulla costituzione intorno a quest’ultima di un’area di sicurezza smilitarizzata, il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Ulyanov, in un’intervista alla tv di Stato russa, ha detto che “il lavoro sfortunatamente sta procedendo lentamente, ma sta ancora andando avanti”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky , in un videomessaggio al Parlamento neozelandese, ha chiesto alla comunità internazionale di aiutare l’Ucraina a sminare i territori e a liberarli dagli ordigni inesplosi. Poi, parlando alla plenaria del Parlamento UE a Strasburgo, in occasione del Premio Sakharov, vinto quest’anno proprio dal popolo ucraino , ha ringraziato per il riconoscimento e ha ribadito che “gli occupanti stanno distruggendo le infrastrutture vitali del Paese” e ha chiesto che” il tribunale speciale per i crimini russi inizi a lavorare”.
Infine , in un messaggio su Telegram, il Presidente Zelenssky, ricordando l’incidente alla centrale nucleare di Cherobyl , ha sottolineato che “la Russia ha creato nuove minacce che potrebbero superare quest’ultimo”.
Il ministro degli Esteri Kuleba, invece, ha evidenziato come la Russia continui ad attaccare l’Ucraina per sottometterla ed ha lanciato l’allarme per un possibile attacco fra gennaio e febbraio, mentre il Consigliere del Presidente Zelensky, Podolyak, in un’intervista al canale Tv Rbc, parlando della possibile conclusione della guerra e di come essa dipenda da una serie di fattori (matematici, psicologici, psico-emotivi, di politica estera e di politica interna) , ha ipotizzato che la fine potrebbe essere nella primavera o nell’estate del 2023.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, rispondendo a delle domande nel corso della consueta conferenza stampa, ha escluso una tregua al conflitto in Ucraina per il Natale o per il Capodanno. “L’operazione militare speciale”, dunque,proseguirà , in quanto: “Il principale compito delle Forze Armate russe è proteggere le popolazioni delle zone occupate. La situazione è difficile nella regione di Donetsk, una delle quattro che la Russia ha annesso illegalmente”.
Negli USA, invece, il portavoce del Consiglio per la sicurezza , Kirby, nel durante una conferenza stampa, ha dichiarato che “non vi sono possibilità che la guerra finisca nei prossimi mesi invernali” e che in merito all’istituzione di un Tribunale speciale per giudicare i crimini di guerra russi, richiesto dal Presidente ucraino Zelenskyy, “vi sono diverse possibilità perché la Russia sia messa di fronte alla responsabilità delle atrocità che sta compiendo in Ucraina”.
In ultimo, Papa Francesco, nel corso dell’Udienza generale di oggi, ha esortato i fedeli a celebrare un Natale più sobrio, anche nei consumi, pensando alle sofferenze e agli stenti del popolo ucraino e inviando loro aiuti concreti.
Quanto alla politica interna italiana, stamane, la Presidente del Consiglio Meloni, dopo l’intervento di ieri alla Camera, ha tenuto al Senato le Comunicazioni , in vista del Consiglio Europeo del 15 e del 16 dicembre, e la sua replica, seguita agli interventi in Aula dei senatori di Maggioranza e Opposizioni.
Proprio nelle repliche , la Premier, ha toccato diverse questioni, in risposta ai rilievi dei senatori intervenuti, quali: la guerra in Ucraina e il sostegno economico e militare a Kiev, la crisi energetica e il tetto comune europeo al prezzo del gas, il ruolo dell’Italia nell’Unione e il rapporto con Francia e Germania.
Quindi, sulla crisi energetica , ha spiegato: “ È un errore l’incapacità dell’ Europa di trovare in tempi rapidi una soluzione efficace sulla vicenda energetica. C’è in ballo la tenuta del sistema produttivo, delle imprese e delle famiglie, ma anche la capacità dell’Europa di agire come attore politico su contesto internazionale. Si tratta di una miopia sulle scelte strategiche. La situazione energetica è molto complessa . L’Europa non ha tenuto in debita considerazione le questioni strategiche. La critica che spesso abbiamo fatto all’Europa è occuparsi di micro questioni e non delle questioni strategiche. Oggi ,siamo esposti sull’approvvigionamento di materie prime ed energia. L’Europa deve tornare a darsi una strategia su approvvigionamento e diversificazione. Si dimostra la miopia nelle grandi scelte, penso che l’Ue dovrebbe trovare una soluzione efficace. L’ Italia può giocare un ruolo strategico e sto dialogando con tutti i Paesi del Nordafrica e del Mediterraneo per rafforzare la nostra capacità di fare da interfaccia. E’ una grande occasione, anche se sapremo utilizzare alcune risorse del Pnrr. Quando Calenda (Terzo Polo) è venuto a confrontarsi a Palazzo Chigi, l’unico partito di Opposizione ad averlo fatto, abbiamo chiesto documenti più concreti di proposta a proposito della questione energetica. Al momento, non sono arrivati, ma se ci fossero sarebbero una base di lavoro”.
Poi, in merito alla guerra in Ucraina e al sostegno economico e militare a Kiev, ha evidenziato: “L’ unica possibilità a oggi per un tavolo di negoziazione è che ci sia equilibrio fra le forze in campo nel conflitto. Questo passa per il sostegno all’Ucraina. Se non avessimo sostenuto l’Ucraina, come diceva qualcuno, perché era troppo debole, non avremmo avuto una pace ma un’invasione. Difendo il diritto di una nazione sovrana a difendere la sua sovranità. Alle osservazioni sull’invio di armi, in particolare da parte del M5s, si può proporre un Reddito di cittadinanza ai russi per convincerli a ritirare le truppe?. L’ invio delle armi è stato deciso da precedente governo, con il M5s alla guida. A nome dell’Italia voglio ringraziare il Movimento 5 stelle per il sostegno che ha dato al popolo ucraino. Contano i fatti più delle parole. La vicenda Ucraina non riguarda solo l’Ucraina, ci coinvolge tutti, ci piaccia o no. Coinvolge il ruolo dell’Italia. Voi pensate che se l’Italia decidesse di estraniarsi dalla comunità internazionale, di non inviare nulla, cambierebbe qualcosa” sul fronte internazionale per Kiev? No, cambierebbe l’approccio verso di noi. Saremmo considerati una nazione inaffidabile che di fronte alle difficoltà scappa. Io voglio un’ Italia credibile e seria, che può chiedere solidarietà, attenzione e difendere i propri confini”.
Affrontata, poi, dalla Presidente del Consiglio Meloni, anche la questione delle tensioni nei Balcani e dell’adesione alla Ue dei Paesi come la Bosnia Erzegovina: “La stabilità dei Balcani occidentali è per noi una priorità, particolarmente oggi quando le conseguenze del conflitto ucraino impattano su una regione con problemi di stabilità. C’è un tentativo ulteriore messo in campo dalla Russia di destabilizzazione, e c’è l’interesse dell’Europa, in particolare dell’Italia alla stabilizzazione Ribadirò al Consiglio europeo di favorire l’adesione delle nazioni dell’area all’Unione europea, credo che sia utile per l’Europa, per la stabilità, e che una concreta possibilità di adesione sia lo strumento più forte per tenerle ancorate ai nostri valori. L’Europa deve andare avanti, l’allargamento comporterebbe un maggiore protagonismo e centralità per la nostra nazione . La raccomandazione al Consiglio europeo di concedere lo status di candidata alla Bosnia Erzegovina è un piccolo tassello su cui domani possiamo fare un passo avanti”. In questo ultimo mese mi sono trovata a diversi vertici internazionali e ho l’impressione che il problema siamo noi, quelli che non hanno consapevolezza di quanto l’Italia sia considerata nel resto del mondo siamo noi, è un problema tutto italiano. Lo si è visto in campagna elettorale : qualcuno sosteneva che con un governo di centrodestra l’Italia sarebbe stata isolata, come se fosse possibile isolare una nazione fondatrice dell’Ue e al centro del Mediterraneo… allora, forse, noi un po’ ci sottovalutiamo, un po’ lo facciamo strumentalmente”.
In conclusione, riguardo all’immigrazione, ha ribadito: “C’è un tema di pari dignità tra i Paesi Ue, perché l’Italia dovrebbe accettare qualcosa che gli altri non vogliono fare in Europa? La soluzione è fermare le partenze e difendere i confini esterni della Ue. Anche gli altri non vogliono movimenti secondari, le redistribuzioni, le Ong”.
A seguire, il Senato ha approvato la risoluzione di Maggioranza con 107 sì, 29 no e 43 astenuti, mentre la risoluzione presentata dal Pd ha ottenuto l’ok con 49 sì, 29 no e 102 astenuti, così come quella di Azione-Italia Viva (ma solo per una parte, esclusi i rilievi sulle modifiche al Patto di Stabilità e sul Mes ) , che ha ottenuto 46 voti a favore, 29 contrari e 104 astenuti. Respinte , invece, le risoluzioni di M5S e Alleanza Verdi-Sinistra italiana.
Intanto, da Bruxelles , è arrivato il parere sul Documento programmatico di Bilancio, illustrato dal Commissario agli Affari economici Gentiloni, che ha spiegato la nota della Commissione UE al riguardo, nella quale si legge: “Nella manovra italiana comunicata a Bruxelles ci sono misure che non sono in linea con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale: si tratta della disposizione che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2 a 5mila euro nel 2023, della misura “equivalente a un condono” di cancellazione dei debiti fiscali inferiori a 1.000 euro relativi al 2000-2015, del limite a 60 euro per rifiutare pagamenti Pos senza sanzioni e il rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022. Nel complesso, la Commissione ritiene comunque che il progetto di bilancio dell’Italia sia in linea con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022, e sono plausibili le ipotesi macroeconomiche alla base del progetto di bilancio sia nel 2022 che nel 2023. La valutazione della Commissione sull’impatto di bilancio delle misure di politica fiscale è sostanzialmente in linea con quella del governo. Inoltre, l’Italia non ha ancora compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del semestre europeo, pertanto, invitiamo le autorità ad accelerare i progressi. E’ importante per l’Italia, come per tutti gli Stati membri, che proroghe alle misure di sostegno contro il caro energia o eventuali nuove misure siano meglio concentrati sulle famiglie più vulnerabili e sulle imprese più esposte, per mantenere gli incentivi a ridurre la domanda di energia e per
ritirarle quando la pressione sui prezzi dell’energia diminuisce”.
Da qui, le dichiarazioni del Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni, che ha evidenziato: “Nella Manovra italiana ci possono essere alcune misure specifiche che possono riguardare o aver riguardato obiettivi del Pnrr e che bisogna evitare di contraddire, capovolgere. In particolare questo riguarda alcuni obiettivi legati ai pagamenti digitali. Questo, è l’elemento che può incrociare due terreni distinti come legge di bilancio e Pnrr. Ne stiamo discutendo con le autorità italiane. Dalla Commissione Ue, c’è l’invito all’Italia a procedere sulla riforma del fisco. Ci sono rilievi in particolare su misure legate ai pagamenti digitali e
all’evasione fiscale. Per noi ,principale, in questo momento, era di avere un atteggiamento di prudenza da parte delle autorità italiane nel bilancio, perché siamo in un contesto molto complicato. La Manovra è stata fatta molto rapidamente e immagino con diverse richieste alle quali far fronte: complessivamente c’è un equilibrio”.
Il Vicepresidente della Commissione UE, Dombrovskis, invece, ha dichiarato: “La bozza di bilancio dell’Italia rispetta le raccomandazioni dell’Ue per il 2023. L’Italia, tuttavia ,dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere sotto controllo la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”.
Soddisfazione per l’approvazione parziale della Manovra da parte di Bruxelles, è stata espressa dal ministro dell’Economia, Giorgetti, che ha sottolineato: “La Commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola ‘in linea’: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta. Questo risultato è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione. Ci sono 10 Paesi che sono in linea, siamo in Champions e gli altri sono in Europa League. Venite qua a contestarci che giochiamo in Champions? Poi magari non la vinciamo, eh.”.
Soddisfatta , anche la Premier Meloni, che ha dichiarato: “Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio. Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”.
Nel pomeriggio, poi, la riunione a Palazzo Chigi della Presidente del Consiglio con i capogruppo di Maggioranza, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani e con il ministro dell’Economia Giorgetti, per discutere degli emendamenti alla Manovra, al momento in fase di riscrittura presso le Commissioni della Camera, e della tempistica. Oggetto del contendere tra le forze di Maggioranza, alcune proposte di modifica alle norme contenute nella Legge di Bilancio, presentate da Forza Italia e a cui quest’ultima non sembra voler derogare, come l’innalzamento delle Pensioni minime a 600 euro, introducendo una soglia anagrafica di 75 anni, la decontribuzione per l’assunzione di giovani fra i 18 e i 34 anni, la proroga del Superbonus edilizio 110% al 31 dicembre con lo sblocco dei crediti d’imposta incagliati. La Lega, invece, propone il taglio dell’Iva sul Pellet e l’ulteriore stralcio delle cartelle esattoriali.
Secondo indiscrezioni di stampa, però, non sarebbe stata trovata nel corso della riunione a Palazzo Chigi la quadra tra le forze di Maggioranza, alla luce dei rilievi del ministro dell’Economia Giorgetti sulla mancanza di coperture, essendo il fondo stanziato per le modifiche di soli 400 milioni di euro. Si andrebbe, dunque, verso la presentazione da parte del Governo di un maxiemendamento, visti i tempi stretti per l’approvazione della Legge (nel fine settimana si voterà in Commissione sugli emendamenti al testo , che approderà in Aula alla Camera il 20 dicembre per la prima votazione, cui seguirà il voto definitivo in Senato e la conversione in legge entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio).
Assente , dunque, la Maggioranza alla seduta della Commissione Bilancio della Camera chiamata a esaminare la Manovra e il Pd, in segno di protesta ha deciso di occupare la presidenza della stessa Commissione, insieme con alcuni esponenti di Alleanza Verdi-Sinistra italiana e del M5S.
Critiche , quindi, sulla Manovra, le Opposizioni, con il Pd che ha sottolineato come la Legge di Bilancio sia “iniqua, insufficiente ed avvantaggi gli evasori, invece che famiglie e imprese in difficoltà per il caro bollette, come rilevato anche da Bruxelles”, riecheggiato da Alleanza Verdi-Sinistra italiana e dal M5S, il cui Presidente, Conte, ha tenuto nel pomeriggio una conferenza stampa nella quale ha affermato che “la Troika”, in Italia,ha il volto di Meloni e di Giorgetti”. Il Terzo Polo (Azione-Italia Viva), invece, con la Presidente e deputata di Azione, Carfagna, ha esortato: “Il governo prenda nota dei rilievi critici mossi alla manovra dall’Ue. Rilievi che riguardano, tra l’altro, soprattutto misure bandiera della Lega. C’è bisogno di meno Salvini e più visione: abbiamo presentato proposte migliorative, Meloni decida cosa vuole fare”.
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati sull’occupazione nel III° trimestre, in flessione di 12 mila unità (-0,1%), rispetto al trimestre precedente , ma in aumento su base annua (+247 mila, +1,1%). In aumento, poi, anche il numero di coloro che non cercano lavoro convinti di non riuscire a trovarlo. Inoltre, per la prima volta dal 2011, le persone in cerca di occupazione in Italia, sono scese sotto i 2 milioni. Diminuito anche il numero di disoccupati (-52 mila, -2,6% in 3 mesi), mentre è in leggera crescita il numero degli inattivi fra i 15 e i 64 anni (+30 mila, +0,2%).
Le retribuzioni ,poi, sono cresciute solo dello 0,3%, su base annua, molto meno dell’inflazione e sul costo del lavoro pesano i contributi, ma in Italia è più basso della media dell’Europa.
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