di Federica Marengo sabato 17 settembre 2022
-Nella duecentocinquesima giornata di guerra in Ucraina, è proseguita l’avanzata delle forze ucraine sia nella regione nord-orientale del Paese che in quella meridionale. Riconquistata infatti quasi completamente Kharkiv , mentre si registrano progressi nella controffensiva nel Sud, a Kherson e nel Lugansk,dove ieri, in seguito a un’esplosione (di cui le forze di Mosca accusano Kiev), sono rimasti uccisi due funzionari filorussi.
Le truppe russe, invece, concentrano la difesa nel Donbass, regione strategica per il passaggio dei rifornimenti e bombardano le aree riconquistare da Kiev come Kupiansk,mentre il generale ceceno Kadyrov attende l’arrivo di due battaglioni che si uniranno alle forze alleate.
A Izyum, da poco liberata dalle truppe russe e ,dove è emersa una camera delle torture con oltre 400 corpi perlopiù di civili, tra cui bambini, con evidenti segni di violenze, sono in arrivo gli osservatori dell’Onu per accertare quanto accaduto.
Infine, preoccupa ancora lo stato della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che in queste ore, secondo quanto reso noto dall’Aiea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), sarebbe stata ricollegata alla rete ucraina , perché nelle ultime ore, sarebbe stata udita un’ esplosione nella vicina Melitopol, sebbene da Energoatom, la società ucraina che gestisce l’impianto, abbia fatto sapere che sono in arrivo venticinque camion con pezzi di ricambio per la manutenzione della centrale. Inoltre, proprio in quest’area, l’inviato di Papa Francesco , il cardinale Krajewski, giunto nell’area a bordo di un pulmino per portare degli aiuti, è rimasto coinvolto in una sparatoria, ma ha già comunicato di essere riuscito a mettersi in salvo.
E proprio a proposito di nucleare e di armi chimiche, stamane, il Presidente degli Stati Uniti Biden ha messo in guardia il Presidente russo Putin dall’ usare armi atomiche, poiché la risposta dell’America sarebbe “consequenziale”.
Immediata , la replica del Cremlino che, tramite il portavoce Peskov, ha fatto sapere: “Legga la dottrina, è tutto scritto lì. La dottrina di Mosca prevede tra l’altro l’uso di armi nucleari tattiche in caso di aggressione contro la Federazione Russa che metta a repentaglio “l’esistenza” ,ma anche “la sovranità e l’integrità territoriale dello Stato”.
Quanto alla situazione politica interna italiana, all’indomani del varo in Consiglio dei Ministri del Decreto Aiuti Ter da 14 miliardi, di cui 6,2miliardi finanziati dall’extragettito e non dallo scostamento di bilancio, come chiesto da alcune forze politiche, per sostenere famiglie e imprese in difficoltà a causa della crisi energetica, non si placano le polemiche tra i leader dei partiti per le dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa, dal Premier Draghi (che ha anche confermato il suo no a un secondo mandato) riguardo il rapporto di alcuni partiti con l’Ungheria (che una relazione votata dal Parlamento UE ha indicato come Paese non democratico) e la Russia, il dossier dei servizi segreti USA sui presunti finanziamenti ad alcuni partiti in diversi Paesi (in cui non risulterebbero nomi di partiti e politici italiani) e sul sostegno all’Ucraina nella guerra scatenata da Mosca con la sua invasione e sull’invio di armi.
Le parole del Presidente del Consiglio sulla scelta dei partner europei nell’interesse e a tutela dell’Italia, infatti, non sono state gradite dalla Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, che, ribadendo la compattezza del centrodestra sulla vocazione europeista e atlantista della coalizione, ha evidenziato come il Premier ungherese Orban sia stato eletto democraticamente, riecheggiata dal segretario della Lega, Salvini, che è tornato a sottolineare la necessità di finanziare un decreto aiuti per imprese e famiglie ricorrendo allo scostamento di bilancio da 30 miliardi.
Diversa, invece, la posizione di Forza Italia, con il Presidente Berlusconi che , rimarcata la vocazione europeista, atlantista e moderata del suo partito , si è detto d’accordo con il discorso di Draghi.
Nel centrosinistra, invece, per il segretario del Pd, Letta, le dichiarazioni di Meloni e Salvini su Orban sono “gravissime”, poiché pongono l’Italia fuori dal contesto dell’Unione e vicina a Putin, il quale con i loro partiti al Governo potrebbe chiedere e ottenere la rimozione delle sanzioni. Il numero uno dei dem, poi, ha anche evidenziato come con il no di Draghi a un secondo mandato sia definitivamente tramontato il progetto del Terzo Polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), di riportare a guida di un nuovo Esecutivo l’ex governatore della BCE.
Tuttavia, Calenda e Renzi hanno replicato, affermando che Draghi non potesse dire altro riguardo un suo secondo mandato e che se il terzo polo raggiungesse il 10% , il Premier uscente potrebbe optare per un bis.
All’attacco del Premier Draghi, il Presidente del M5S Conte, che, replicando alle puntualizzazioni di quest’ultimo sui partiti che , contrari all’invio di armi a Kiev, ora gioiscono per la riconquista dei territori da parte di Kiev, ha evidenziato come il Governo Draghi abbia fallito sul tetto UE al prezzo del gas e come non abbia fornito alcuna visione strategica per l’uscita dalla guerra.
Il leader e fondatore di Impegno civico, Di Maio, invece, denunciando l’aggressione ai militanti e al gazebo del partito a Napoli, nel quartiere Forcella, ha ribadito la sua richiesta di una Commissione parlamentare per accertare i rapporti tra i partiti e Mosca.
Intanto, il centro studi di Confindustria nella sua congiuntura flash di settembre ha rilevato che l’impatto del prezzo del gas sull’economia italiana potrebbe valere fino al 3,2% del Pil nel biennio 2022-23. Da ciò, si legge nella nota a commenta degli studiosi di Viale dell’Astronomia: “Prezzo del gas record, inflazione e tassi più su: contesto difficile nella seconda metà del 2022. Lo scenario vira al ribasso. La resilienza dell’industria è alle corde, dopo troppi mesi di impatto del caro -energia sui margini delle imprese: soffriranno gli investimenti. L ‘inflazione record erode il reddito delle famiglie e minaccia i consumi, protetti (in parte e non per molto ancora) dal risparmio accumulato, e i tassi rialzati dalla Bce “daranno un ulteriore impulso recessivo. Per fronteggiare la situazione è urgente attenuare i rincari dell’energia o i loro effetti. Innanzitutto con interventi compensativi per famiglie e imprese che però sono molto costosi, sostenibili per periodi limitati; l’Italia è già tra i paesi europei con il maggior intervento di bilancio per l’energia. Servono allora interventi regolatori: destinare parte dell’elettricità prodotta dalle rinnovabili alle imprese, a un prezzo fisso e più moderato; riformare il mercato elettrico, sganciando il prezzo dell’elettricità da quello del gas; imporre un tetto UE al prezzo del gas in Europa, per agire direttamente sul cuore della crisi. Insieme, bisogna ridurre la dipendenza energetica da altri paesi (più rinnovabili) e ridurre i consumi nazionali di gas ed elettricità, come si sta iniziando a fare. Ma bisogna fare presto, lungo tutte queste direttrici, se non ci si vuole rassegnare a una stagnazione, o peggio. L’abnorme rincaro del gas e i rischi di carenza sui volumi hanno un impatto pesante sull’Italia e gli altri paesi europei, importatori di gas. Frenando le altre economie, ciò penalizza ancor più l’Italia, attraverso un minore export”.
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