di Federica Marengo mercoledì 9 novembre 2022
-Nella duecentocinquantottesima giornata di guerra in Ucraina, il gestore del servizio di trasmissione dell’elettricità Ukrenergo, ha annunciato blackout in tutto il Paese , in particolare nella capitale, Kiev , e a Chernihiv, Zhtomyr, Sumy, Kharkiv, Poltava , Dnipropetrovsk e Kirovohrod,mentre sono proseguiti i bombardamenti e gli attacchi russi sia nella regione nord-orientale che in quella meridionale dell’Ucraina.
Quattro, infatti, i feriti in un attacco a Dnipro; nove, invece i morti e 24 i feriti, nelle ultime 24h, nella regione di Kiev, il cui governo accusa Mosca di usare l’artiglieria pesante, razzi , aerei e droni esplosivi. A proposito di armi, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha ribadito che a Kiev, a seguito dell’ispezione compiuta, non è stata trovta nessuna prova di una bomba sporca , realizzata cioè con materiale radioattivo,
Sotto attacco russo , anche Mykolaiv, dove sono stati distrutti 2 depositi di munizioni , mentre a Kherson, da dove,secondo le autorità filorusse, sarebbero stati evacuati 80 mila civili , le truppe russe hanno fatto saltare in aria 5 ponti , per poi ritirarsi per ordine del ministro della Difesa russo Shoigu. La decisione, è stata presa da quest’ultimo dopo un rapporto ricevuto dal comandante delle forze russe in Ucraina, generale Surovikin, secondo il quale i civili evacuati dalla regione sarebbero 115.000. Per Surovikin ,inoltre, la situazione in Ucraina è stabilizzata grazie all’arrivo di soldati mobilitati e volontari, grazie ai quali sarà possibile attuare la nuova linea difensiva sulla sponda sinistra del Dnpr,mutata, in quanto sulla riva destra del fiume le truppe russe rischiavano un isolamento totale e i civili erano a rischio a causa dei bombardamenti ucraini.
Sempre a Kherson, poi, il numero due dell’amministrazione locale filorussa Kirill Stremousov, è morto in un incidente d’auto, all’indomani dell’ordine del vice capo gabinetto del Cremlino Sergei Kiryenko di limitare la presenza di quest’ultimo in televisione, circostanza riportata dal giornalista di Dozhd Tv, Tikhon Dzyadko.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, ha accolto a Kiev l’attore Sean Penn, noto per l’attivismo politico, che gli ha consegnato il suo premio Oscar , ricevendo a sua volta il riconoscimento dell’Ordine al Merito dell’Ucraina, dando più tardi il via libera allo snellimento del governo con i ministri ridotti da 20 a 14.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov,che ha compiuto una visita lampo nel Donbass, a Donetsk e a Lugansk, ha fatto sapere che le relazioni tra gli USA e la Russia rimarranno negative indipendentemente dai risultati delle elezioni americane di Midterm. Per Bloomberg, il Presidente russo Putin non parteciperà al G20 , che si terrà a Bali nella prossima settimana e al quale prenderà parte , in videoconferenza il Presidente ucraino Zelensky.
Nelle ultime ore, poi, il Segretario del Consiglio di Sicurezza russo Patrushev ha incontrato a Teheran il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale supremo dell’Iran, Shamkhani per discutere del ruolo dell’Iran per negoziare il cessate il fuoco e la pace tra Russia e Ucraina e della creazione di istituzioni congiunte al fine di combattere le sanzioni, insieme con i Paesi che hanno imposto le sanzioni.
Negli USA, il portavoce del Dipartimento di Stato Price, nel punto stampa quotidiano, ha spiegato: “L’intensità degli attacchi della Russia contro l’Ucraina è aumentata drammaticamente dal 10 ottobre. Non abbiamo visto nulla che indichi che al momento i russi siano disposti a impegnarsi in negoziati in buona fede. Ci sarebbero molti modi in cui i russi potrebbero segnalare la loro volontà, la loro capacità di impegnarsi nel dialogo e nella diplomazia, nel dialogo in buona fede e nella diplomazia, con l’Ucraina. Uno sarebbe fermare il bombardamento di obiettivi civili, smettere di perseguitare le infrastrutture di riscaldamento, l’acqua, l’elettricità per il popolo ucraino. Un altro sarebbe smettere di prendere di mira, nella migliore delle ipotesi, indiscriminatamente aree residenziali, edifici civili, campi da gioco, scuole, ospedali o, nel peggiore dei casi, prendere di mira intenzionalmente queste stesse località”.
A Bruxelles, invece, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen ha annunciato la proposta di un pacchetto di 18 miliardi di euro per il 2023 per favorire la ripresa a breve termine e rafforzare le istituzioni, preparando il terreno per una ricostruzione che proceda sulla strada dell’UE.
Infine, un nuovo appello alla pace è stato lanciato da Papa Francesco, che nel corso dell’Udienza di questa mattina, in cui ha ripercorso le tappe del suo viaggio in Bahrein, ha sottolineato come “il dialogo sia l’ossigeno della pace, anche della pace domestica”, invitando a: “Scegliere la via dell’incontro e rifiutare quella dello scontro. Quanto bisogno ne abbiamo! Quanto bisogno abbiamo di incontrarci!. Penso alla folle guerra di cui è vittima la martoriata Ucraina, e a tanti altri conflitti, che non si risolveranno mai attraverso l’infantile logica delle armi, ma solo con la forza mite del dialogo”.
Quanto alla politica interna italiana, la Presidente del Consiglio Meloni, stamane, in un videomessaggio pubblicato in occasione del trentatreesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, ha dichiarato: “La ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino è un evento simbolo per la liberazione delle nazioni oppresse e un auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora oppresse dal totalitarismo. Questa giornata, il 9 novembre rappresenta una data spartiacque nella storia non solo dell’Occidente e segna la fine del comunismo sovietico e con esso dei regimi totalitari che avevano dominato il Novecento europeo. Regimi che avevano conculcato quei valori e i quei diritti fondamentali che sono diventati patrimonio comune delle democrazie occidentali e che spesso oggi, erroneamente, tendiamo a dare per scontati. La forza e la solidità delle nostre democrazie è stata resa possibile dalla fine di quei totalitarismi e dal sacrificio di tutte le persone che hanno lottato e combattuto permettendoci di vivere in un mondo libero. Il 9 novembre è il giorno della libertà, giorno simbolo di auspicio di democrazia per le popolazioni che sono tuttora oppresse dal totalitarismo. La libertà è il principale valore su cui si basa la nostra democrazia, anticorpo contro ogni tentazione totalitaria. Noi condanniamo non solo i regimi del passato ma anche il rischio di insorgenza di nuove forme di repressione della libertà. Quella che sta portando avanti il popolo ucraino è una “lotta per la libertà” per difendere la nazione da una brutale aggressione ed è valore fondante dell’identità italiana, europea e occidentale, che non solo non possiamo dimenticare, ma è nostro compito e dovere celebrare ogni giorno”.
A seguire, la Premier e Presidente di Fratelli d’Italia ha presieduto l’assemblea del suo partito, nella quale, secondo indiscrezioni di stampa, rispondendo , al duro j’accuse del governo francese in merito alla vicenda degli “sbarchi selettivi” degli immigrati (ora , tutti sbarcati) dalle navi Ong Humanity1 e Geo Barents ,fatte entrare nel porto di Catania e, riguardo alla Ocean Viking (ora diretta in Corsica o al porto di Marsiglia non senza polemiche con la Francia e moniti della Commissione UE , affinché quest’ultima sbarchi immediatamente, nel porto più sicuro) , secondo cui l’Italia non avrebbe rispettato il diritto internazionale e le convenzioni, assicurando un porto sicuro in cui far scendere tutti gli immigrati a bordo di tali imbarcazioni, avrebbe detto: “Il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali. Il divieto imposto a queste navi Ong di sostare in acque italiane, oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza dei soggetti fragili, è giustificato e legittimo. A bordo di queste navi non ci sono naufraghi ma migranti. La sinistra sembra felice di vedere l’Italia attaccata e possibilmente umiliata, ma noi invece lavoriamo per una Italia rispettata a livello internazionale. In queste prime due settimane al governo dell’Italia, abbiamo già dato dei segnali importanti e smentito i pronostici e la narrazione di una sinistra anti-italiana che parlava di ‘Italia isolata’ con Fratelli d’Italia alla guida del Paese. Vogliamo essere il governo della legalità. E sono fiera del fatto che il primo provvedimento che abbiamo varato sia stato dedicato al tema della lotta alla mafia: il carcere ostativo. Bisogna tornare a rispettare le regole e questo vale per ogni ambito. È finita la repubblica delle banane in cui si vessano i cittadini e che piace tanto alla sinistra: si può fare tutto, nel rispetto delle leggi e nel rispetto degli italiani che le leggi le rispettano. Non è dipesa dal governo la decisione dell’autorità sanitaria, che abbiamo trovato bizzarra, di far sbarcare tutti i migranti presenti sulle navi Ong, dichiarandoli fragili sulla base di possibili rischi di problemi psicologici. Abbiamo approvato anche la norma sulla produzione di gas nazionale perché è finito il tempo dei ‘no’ a tutti i costi: quello che serve all’Italia va fatto e vogliamo aiutare le aziende in difficoltà”.
Nel pomeriggio, poi, Meloni, insieme con i Ministri Calderone (Lavoro), Zangrillo (Pubblica Amministrazione), Urso ( Imprese e made in Italy) , Giorgetti, (Economia) e con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mantovano, ha incontrato a Palazzo Chigi i segretari dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, Landini, Bombardieri e Sbarra ,cui si è aggiunta l’Ugl, guidata da Capone. Sul tavolo, non solo la Manovra, ma anche dossier scottanti come la riforma delle Pensioni , la revisione del Reddito di Cittadinanza, la questione della tassazione degli extraprofitti.
La Presidente del Consiglio, durante il confronto con i sindacati, avrebbe detto: “Bisogna mettere da parte i preconcetti e, nel rispetto delle diverse convinzioni, è necessario provare a ragionare tutti nella stessa direzione: la difesa dell’interesse generale. In questo momento la priorità delle priorità è il lavoro, la grande criticità italiana. Abbiamo tra i tassi più bassi di occupazione in Occidente, tra i più bassi tassi di lavoro femminile, tra i più alti tassi di lavoro nero. La tassazione è un grande freno. L’affronteremo”.
All’uscita dall’incontro, svoltosi alla vigilia dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto Aiuti quater con sostegni del valore di 9,5 miliardi, per imprese e famiglie in difficoltà a causa del caro energia, il segretario della Cgil, Landini ha dichiarato: “C’è stata piena disponibilità al confronto da parte della premier, ma oggi non abbiamo avuto risposte. Noi comunque abbiamo ribadito la nostra idea di andare avanti con le tasse sugli extraprofitti, con l’aumentare il netto in busta paga e con decontribuzione. Abbiamo altresì detto che siamo per la lotta all’evasione e no per i condoni, siamo contro la flat tax e per una riforma fiscale vera”, seguito dal segretario della Cisl, Sbarra, che ha detto: “Quella con il Governo è stata una riunione positiva, importante, apprezzabile soprattutto per l’impegno che la premier Meloni ha assunto con il sindacato di consolidare e valorizzare il dialogo sociale, tanto nella gestione dell’emergenza quanto nelle fasi di confronto della legge di stabilità. E’ stato un incontro importate anche per condividere e concertare una strategia che guardi al medio-lungo periodo che faccia leva sulla crescita, sul rilancio degli investimenti, sulla qualità e quantità del lavoro e sul cammino delle riforme che il Governo sostiene che vada affrontato e portato avanti insieme”.
Per Bombardieri della UIL, invece: “Le mobilitazioni non si minacciano ma si fanno, verifichiamo come andranno le cose e come il governo risponderà alle nostre proposte…”, mentre per Capone dell’Ugl: “Il presidente Meloni ha sottolineato che l’energia è la priorità e assorbirà buona parte del tesoretto da 9,5 miliardi destinato ad imprese e famiglie. È stato un confronto ad ampio raggio senza chiusure preconcette da parte di nessuno. È una prima tappa importante che segna un cambio di passo”.
In contemporanea, sempre nella giornata di oggi, il ministro dell’Economia Giorgetti, ha tenuto un’Audizione dinanzi alle Commissioni riunite nella quale ha illustrato la Nota di Economia e Finanza che prevede: un pacchetto Fisco, comprendente la tregua fiscale, la Tassa Piatta incrementale , la Tassa piatta per Partite Iva e Autonomi fino a 85 mila euro, il taglio al tetto del contante fino a 10.000 euro con esenzione dalle multe solo per i commercianti privi di Pos e la revisione del Reddito di cittadinanza e del Superbonus, che sarà rivisto in modo selettivo, perché questo Governo non ritiene equo destinare una così ingente massa di risorse a una limitatissima fetta di cittadini italiani in modo indistinto per reddito, pur non sottovalutando il contributo che questa misura ha dato all’economia del Paese e aprendo a una discussione in merito.
Firmato, inoltre, un decreto per l’adeguamento delle Pensioni all’inflazione pari a +7,3%, a partire dal 1°gennaio 2023, sulla base dei dati Istat del valore di 50 miliardi,
Riguardo al decreto Aiuti Quater, che sarà approvato domani in Consiglio dei Ministri, confermate anche fino al 31 dicembre 2022 le misure che riconoscono contributi straordinari sottoforma di crediti d’imposta , pari a una quota della spesa sostenuta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, così come la riduzione dell’aliquota di accisa su benzina , gasolio, Gpl e gas naturale impiegati come carburanti (per quest’ultimo, confermata la riduzione dell’Iva al 5%).
Allo studio, anche interventi per predisporre uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica e la possibilità di impiegare le risorse disponibili della programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali e di investimento europei (Sie) per misure di riduzione dei costi energetici di imprese e famiglie per cui però sarà necessaria una modifica dei regolamenti europei.
Quindi, in serata, il Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di Bilancio con 183 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astenuti e la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022 con 111 voti favorevoli, 71 contrari e 12 astenuti (i senatori del Terzo Polo divisisi da Pd e M5S), così come la Camera, che ha approvato la risoluzione di maggioranza relativa allaNota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022 e relativa integrazione con 357 si e 12 no.
Approvazioni da parte di Palazzo Madama e di Montecitorio, avvenute non senza polemiche e critiche al Governo nei confronti della sua linea fiscale (oltre che sulla gestione dell’immigrazione) da parte delle Opposizioni del centrosinistra (divise al loro interno su una possibile alleanza per le elezioni Regionali in Lombardia e nel Lazio), con la sola apertura sul Documento fiscale da parte del Terzo Polo.
In merito , la Premier Meloni ha così commentato sui suoi profili social: “In 2 settimane abbiamo liberato 30 miliardi per calmierare e coprire costo bollette. Abbiamo messo in sicurezza tessuto produttivo e già domani il decreto che stanzia i primi 9 miliardi sarà in CdM. Fermare la speculazione è fondamentale: stiamo conducendo anche questa battaglia”.
A Bruxelles, invece, la Commissione Ue ha adottato la comunicazione di orientamento per la riforma della governance economica Ue, secondo cui la spesa primaria netta sarà utilizzata come indicatore per definire i percorsi di aggiustamento fiscale e per la sorveglianza dei conti pubblici. Il nuovo sistema prevede che la Commissione e gli Stati concordino un percorso di aggiustamento dei conti in 4 anni (estendibili a 7) indicando riforme prioritarie e investimenti. Il piano di rientro dovrà essere approvato dal Consiglio e la sua applicazione sarà monitorato periodicamente.
Per il Commissario Ue agli Affari Economici , Gentiloni, che ha illustrato le linee guida per la riforma del Patto di Stabilità e Crescita in conferenza stampa: “Quel che che conta è che ci sia un trend di riduzione del debito. Questo è quello che conta e questo credo sia anche l’interesse dei singoli Paesi, penso ci sia un interesse a una tendenza alla riduzione credibile, plausibile del debito. Vogliamo mettere finalmente sullo stesso piano crescita e stabilità e lavorare efficacemente per raggiungere entrambi. Le proposte che presentiamo oggi mirano a conciliare tre imperativi, complementari e non contraddittori : sostenere la crescita e migliorare la sostenibilità del debito, rafforzare la titolarità nazionale delle decisioni economiche, politiche fiscali, riforme e investimenti. E semplificare le nostre regole pur preservando la loro intelligenza.
I tempi cambiano i trattati sono stati firmati molto tempo fa. E’ cambiata la situazione in cui queste regole sono state decise. Cambiamenti sono avvenuti in questi anni e decenni. Nel complesso parte delle nostre regole hanno un buona funzione come la regola del 3% che è stata utile per segnalare ai governami che il denaro non è gratis, non altrettanto per la regola del 60% che forse non ha avuto successo perché la regola è diventata più e più irrealistica”. “Quando hai un percorso irrealistico alla fine non hai alcun patto.
Abbiamo solo avuto discussioni iniziali con il nuovo governo, ne abbiamo avute di più approfondite con il vecchio governo, non dubito che l’Italia farà sentire la sua voce in questa discussione”.
Per la Presidente della Commissione UE,Von der Leyen: “Sostenibilità del debito e crescita vanno di pari passo. Il nostro nuovo Patto di stabilità e crescita si concentrerà su ciò che conta. Abbiamo bisogno di un quadro comune semplice e trasparente e di una più forte titolarità degli Stati membri. Questo Patto di stabilità e crescita intelligente produrrà risultati, grazie a maggiori responsabilità e meccanismi di applicazione più forti”.
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