di Federica Marengo venerdì 4 novembre 2022
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-Nella duecentocinquantatreesima giornata di guerra, i bombardamenti russi sono proseguiti a sud del Paese, in particolare a Mykolai, che, secondo le autorità locali, sarebbe stata attaccata dalle forze di Mosca per 221 giorni su 255 dall’inizio della guerra.
Ancora sotto attacco russo, sempre nella regione meridionale dell’Ucraina, Kherson, città occupata dai russi e annessa alla Russia dopo il referendum illegittimo di settembre, in cui da alcuni mesi è in atto la controffensiva delle truppe ucraine e da cui le forze russe si stanno ritirando, trasferendosi al di là delle rive del fiume Dnipro, sebbene Kiev ritenga e tema si tratti di una trappola. Proprio nella città, capoluogo dell’Oblast, l’amministrazione filorussa, ha dichiarato un coprifuoco 24 ore su 24, “per poter difendere la città”, salvo poi smentirlo, e il Presidente russo Putin è tornato ad esortare la popolazione all’evacuazione, affinché i civili non soffrano.
Putin, inoltre, ha firmato una legge che consente il richiamo in servizio di cittadini con una condanna non estinta o in sospeso per una serie di gravi crimini, ad eccezione dei reati di spionaggio, presa del potere violenta, ribellione armata, terrorismo nonché per reati di matrice sessuale nei confronti di minori. Il numero uno del Cremlino, ha anche firmato una legge che prevede di svolgere il servizio civile alternativo durante il periodo di mobilitazione.
Quindi, nel giorno in cui a Mosca si celebra l’Unità nazionale, è tornato a lanciare accuse all’Occidente, affermando: “Lo scontro della Russia con il regime neonazista emerso sul territorio dell’Ucraina era inevitabile, e se a febbraio non fossero state intraprese azioni appropriate da parte nostra, tutto sarebbe stato lo stesso, solo da una posizione peggiore per noi”, riecheggiato dal Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza ed ex Presidente Medvedev, che , su Telegram, ha scritto: “Un intervento che dire esasperato appare un eufemismo. La Russia è un Paese enorme e ricco. Non abbiamo bisogno di territori stranieri, abbiamo tutto in abbondanza. Ma c’è la nostra terra, che ci è sacra, su cui vivevano i nostri antenati e su cui vive oggi il nostro popolo. E che non daremo a nessuno. Stiamo lottando per tutto il nostro popolo, per la nostra terra, per la nostra storia millenaria. Stiamo combattendo contro coloro che ci odiano, che mettono al bando la nostra lingua, i nostri valori e anche la nostra fede, che diffondono odio verso la storia della nostra Patria. Contro di noi oggi fa parte di un mondo morente. Questo è un gruppo di pazzi tossicodipendenti nazisti”.
Dello stesso tenore, anche le parole del patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, sostenitore di Putin, il quale ha sottolineato: “I Paesi occidentali cercano di cancellare la nostra cultura, criticandola per il suo “tradizionalismo” e per il fatto che fa appello alle “qualità fondamentali dell’anima umana. La cultura russa – ha detto ancora Kirill durante una cerimonia religiosa per la giornata dell’unità nazionale – ha varcato da molto tempo i confini nazionali, diventando parte integrante della comune eredità di tutta l’umanità”.
Un appello a Mosca, a fermare subito l’aggressione all’Ucraina, è arrivato dai capi dei Paesi del G7, riunitisi quest’oggi a Munster, i quali hanno chiesto: “Di ritirare tutte le sue forze e l’equipaggiamento militare. Insieme al ministro Kuleba condanniamo la recente escalation della Russia, compresi i suoi attacchi contro civili e infrastrutture civili, in particolare impianti energetici e idrici, in tutta l’Ucraina utilizzando missili, droni e addestratori iraniani. Attraverso questi attacchi, la Russia sta cercando di terrorizzare la popolazione civile. Condanniamo anche la violazione dello spazio aereo moldavo”
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel suo consueto videomessaggio alla popolazione, ha lanciato l’allarme blackout, essendo privi di elettricità circa 4,5 milioni di ucraini (a Kiev, sono al buio 450 mila abitazioni, il doppio rispetto ai giorni precedenti) per via degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche e ha accusato la Russia di “terrorismo energetico”, in conseguenza della sua debolezza sul campo.
Sul fronte diplomatico, il cancelliere tedesco Scholz , primo leader del G7 a recarsi nella capitale cinese dall’inizio della pandmia, ha incontrato il Presidente cinese Xi Jinping a Pechino Nel corso del confronto, in cui si è discusso anche della guerra russo-ucraina, il cancelliere tedesco ha esortato il Presidente cinese Xi ad usare la sua influenza su Mosca per fermare la guerra, mentre il Presidente Xi, ha esortato l’Occidente ad evitare il confronto tra blocchi e ideologie. Infine, la comune dichiarazione di Cina e Germania riguardo alla contrarietà all’uso di armi nucleari.
Sulla guerra in Ucraina, è tornato anche il Presidente della Repubblica Mattarella, nel suo discorso in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e della Festa delle Forze Armate celebrata a Roma, presso l’Altare della Patria e a Bari , presso il Sacrario militare dei Caduti di Oltremare, nel quale ha detto: “La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale. Ci siamo abituati alla pace. L’Europa unita è stata per 70 anni l’antidoto più forte a egoismi e nazionalismi. Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma talvolta persino la sua memoria. Poi improvvisamente la guerra , la tragedia della guerra , è riapparsa nel nostro Continente. E’ accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina e il suo popolo. Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d’ Europa. I punti fermi della nostra bussola restano la vocazione europeista e il solido legame transatlantico. Quanto sta accadendo nella nostra Europa parla alla responsabilità degli uomini delle istituzioni. Ci dice che la pace si costruisce ogni giorno. Prima di tutto nella coscienza delle nuove generazioni, nel cuore di quel popolo che si sente europeo, accomunato dalla medesima concezione di libertà, di diritti, che ripudia l’idea stessa di guerra. Come dice la nostra Costituzione, che indica anche la via e gli strumenti che rendano concretamente possibile questa scelta”.
Quanto alla politica interna italiana, approvati in Consiglio dei Ministri , riunitosi nella serata di oggi a Palazzo Chigi: la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (ovvero: la cornice della Legge di Bilancio con le spese previste dal Governo, da approvare entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio, che prevede 21 miliardi su un totale di 30, di cui 9,5 miliardi da usare subito nel 2022, da destinare al caro energia con un indebitamento netto al 4,5% , previsto in calo fino al 3% nel 2025), l’’aggiustamento di Bilancio, un decreto sul Riordino attribuzioni dei Ministeri (Presidenza -Esteri – Sviluppo Economico – Politiche Agricole – Transizione Ecologica – Infrastrutture – Istruzione) , sulla spending review di questi ultimi (ovvero, una stretta sulle spese: 800 milioni di euro per il 2023, 1.200 milioni per il 2024 e 1.500 milioni dal 2025 ) , una relazione sull’evasione, Disposizioni urgenti di proroga delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria e per la partecipazione di personale militare al potenziamento del dispositivo NATO, la norma per l’intensificazione delle trivellazioni, al fine di acquisire indipendenza dalle fonti energetiche russe, mentre il nuovo Decreto Aiuti (quater) per imprese e famiglie in difficoltà a causa del caro energia , sarà varato nella prossima settimana.
A seguire, la conferenza stampa della Premier Meloni a Palazzo Chigi, con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano e i ministri Giorgetti (Economia), Piantedosi (Interni) e Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica).
Nel primo pomeriggio, invece, la Ministra del Lavoro Calderone ha incontrato 26 tra sigle sindacali e datoriali per fare il punto sui principali dossier in materia di occupazione e previdenza anche alla luce della crisi energetica, dell’inflazione e del caro bollette che limita il potere di acquisto delle famiglie. Se le associazioni datoriali hanno sollecitato il taglio del cuneo fiscale e la riforma del mercato del lavoro, i sindacati, ha chiesto interventi sul costo del lavoro, sulla riforma delle pensioni e in tema d sicurezza sul lavoro. La ministra Calderone ha quindi assicurato la costante interlocuzione tra le parti, con l’apertura di tavoli su singole questioni e delineato un orizzonte programmatico che prevede: la riforma strutturale delle Pensioni con il riordino delle categorie e l’ipotesi allo studio di Quota 41 per evitare lo scalone o la reintroduzione della Legge Fornero dal 1°gennaio 2023 ,la revisione del Reddito di cittadinanza (non lasciando indietro chi non possa lavorare e puntando su formazione e occupazione per chi invece sia in grado di lavorare),l’equiparazione dei contratti subordinati a quelli dipendenti.
Tutto ciò, mentre la Presidente della Banca Centrale Europea Lagarde , intervenendo a una conferenza della banca centrale estone, ha dichiarato: “Anche se i recenti dati sulla crescita del Pil hanno sorpreso al rialzo, il rischio di recessione è aumentato. La frenata potrebbe anche essere esacerbata dalla stretta di politica monetaria globale. Non possiamo lasciare, e non lasceremo che un’elevata inflazione si consolidi e che a dicembre definiremo i principi chiave per ridurre il portafoglio di bond acquistati”.
Nel frattempo, le Opposizioni di centrosinistra, che si preparano alle manifestazioni per la Pace, in piazza a Roma e Milano, previste per domai e, alle prese con il dibattito sulle alleanze e sulle candidature (il Pd schiera per Palazzo Marino l’economista Cottarelli, il Terzo Polo di Calenda e Renzi pensa alla Moratti, appena dimessasi dalla Vicepresidenza e dall’assessorato al Welfare della Regione Lombardia e il M5S corre da solo), in vista delle Elezioni Regionali nel Lazio e in Lombardia, continuano a esprimere le loro critiche sulla norma anti rave illegali inserita nel primo decreto del Governo su Sicurezza , Giustizia e Sanità , con il Pd che ha annunciato la presentazione di un subemendamento al Dl per abrogarla così come sulla posizione assunta dall’Esecutivo riguardo alla gestione dell’immigrazione, in riferimento alla vicenda delle 4 navi ONG che attendono al largo del Mediterraneo l’indicazione di un porto sicuro dove sbarcare i migranti a bordo, cui la Direttiva emanata dal ministro dell’Interno Piantedosi non consente di entrare in acque italiane, chiedendo ai Paesi di provenienza delle navi di farsi carico dello sbarco.
E se Oslo ha rifiutato l’intervento “ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi private o di Ong battenti bandiera norvegese”, la Francia ha aperto all’accoglienza di una parte dei migranti a bordo di una delle navi (la Ocean Viking), a condizione che l’Italia rispetti le convenzioni internazionali prestando loro soccorso e dando il via libera all’ingresso in uno dei suoi porti.
Il ministro degli Esteri Tajani , in Germania per il G7 con gli omologhi internazionali, ha chiesto alla UE sussidiarietà, collaborazione e regole certe e informazioni precise da parte dei capitani di tali navi, per tutelare i Paesi e i cittadini dell’Unione. Il ministro degli Interni Piantedosi ha specificato poi che verranno accolti i migranti fragili, ammalati, le donne e i bambini.
Sul fronte Covid19, resi noti dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio settimanale sull’andamento della pandemia, secondo cui: continua a calare l’incidenza , passata da 374 casi per ogni 100 mila abitanti a 283, l’indice Rt, passato da 1,11 a 0,95. In salita, il tasso di occupazione delle terapie intensive da 2,2% a 2,4% ; in calo il tasso di occupazione delle aree mediche da 10,8% a 10,4%.
Quattro, le Regioni sopra la soglia per l’occupazione in area medica: Umbria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria. In tutte le Regioni e Province autonome , il tasso di occupazione delle terapie intensive rimane ben al di sotto della soglia di allerta fissata al 10%, eccetto in Umbria e in Molise.
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