di Federica Marengo domenica 13 marzo 2022
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-Quando ormai i giorni di guerra russo-ucraina sono diciotto, Kiev, è sempre più stretta d’assedio, anche se il suo sindaco, Viteli Klitschko, ha dichiarato che la capitale sta rafforzando le difese e sta accumulando cibo e medicine, sufficienti per le prossime due settimane.
Nella notte, le bombe sono cadute su molte città e l’offensiva avanza : le forze di Mosca, infatti, hanno occupato le zone periferiche di Mariupol. Accerchiata dai russi, anche Leopoli e diverse esplosioni sono state sentite anche a Kherson, dove è stato respinto un possibile referendum russo per l’indipendenza sul modello delle province di Donetsk e Lugansk.
A Leopoli, è stato colpito dai bombardamenti russi, il Centro Internazionale per la Pace e la Sicurezza dell’Ucraina (Ipsc), un centro di addestramento militare, causando la morte di 35 persone, così come a Ivano Frankivsk, ad ovest, dov’ è stata distrutta un’altra base militare. Sfiorato, dunque, il confine con la Polonia, Stato membro UE. Questo, dopo un’allerta aerea iniziata alle 3.30 e durata più di tre ore : la più lunga a Leopoli dall’inizio della guerra.
A Dniporudne, nell’area sud-orientale dell’Ucraina, rapito dalle truppe russe, secondo fonti di Kiev, il sindaco della città; si tratta del secondo rapimento dopo quello del primo cittadino di Melitopol.
Ad est, invece, poco fuori dalla città di Lymon , colpito un treno per le evacuazioni, provocando un morto, il conducente , e un ferito.
Nel pomeriggio di oggi, attacco aereo a una scuola di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, a 100 chilometri da Odessa, già bombardata nella notte scorsa, causando 11 morti, e bombardamenti russi sul villaggio di Dergachi , vicino a Kharkiv. In fiamme, una fabbrica di porte. Ciò, mentre, alcune migliaia di persone sono scese in piazza a Melitopol per chiedere la liberazione del sindaco rapito alcuni giorni fa e altre migliaia hanno manifestato a Kherson, occupata dalle forze russe, protestando contro il referendum che Mosca vorrebbe indire per sostenere la nascita di una Repubblica popolare su modello di Donetsk e Luhansk, come riportato dal ministro degli Esteri ucraino Kuleba.
Ucciso a Irpin, nei sobborghi di Kiev, dalle forze russe, mentre a bordo di un auto ferma a un checkpoint, filmava la fuga dei civili, insieme a due colleghi, uno dei quali rimasto ferito, il video maker e fotoreporter americano ,Brent Renaud, collaboratore del New York Times, che, però, inun comunicato in cui ha espresso profonda tristezza per l’accaduto, ha precisato come il free-lance non fosse in missione in Ucraina per conto del giornale. Il sindaco di Irpin ha quindi annunciato che per salvaguardare la vita dei cronisti sarà vietato l’ingresso in città ai giornalisti . La notizia dell’uccisione di Brent è stata così commentata dal Consigliere per la Sicurezza della Casa Bianca, Sullivan: “La notizia della morte del giornalista americano Brent Renaud ucciso in Ucraina da soldati della Russia a Irpin è , per la Casa Bianca, orribile e scioccante. L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo. Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale. C’è una escalation della retorica da parte della Russia che cerca di accusare gli ucraini e gli Stati Uniti di voler usare armi chimiche o biologiche e questo è un indicatore che di fatto i russi stanno preparandosi a farlo loro per cercare di dare la responsabilità ad altri. Come ha detto il Presidente Biden venerdì, se i russi useranno armi chimiche in Ucraina, pagheranno un prezzo alto. L’uso di armi di distruzione di massa vorrebbe dire che la linea che Putin sta passando è stata spostata avanti in molto scioccante”.
Nel Donbass, infine, dove fonti di Kiev accusano Mosca di utilizzare bombe al fosforo, secondo le autorità regionali, i bombardamenti avrebbero colpito due chiese ortodosse, rifugio per i civili: la chiesa di Svyatogirsk, nel Donetsk e la chiesa di Severodonetsk, nella regione di Lugansk.
Per Kiev, l’attacco alla base militare di Leopoli , al confine con la Polonia, Paese Nato , Stato membro della UE, sarebbe un chiaro messaggio all’Alleanza Atlantica e all’Unione. La base colpita, infatti, è un Centro Internazionale per la pace e la sicurezza (Ipsc), ovvero un centro di addestramento, costituito nel 2007 per la formazione delle forze armate ucraine a missioni di pace e lotta al terrorismo, dove a settembre e , fino al 1 ottobre, si sono svolte le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato, Rapid Trident 2021. Alle manovre militari , proprio mentre Russia e Bielorussia tenevano esercitazioni su lunga scala che allarmavano l’Occidente, parteciparono allora 4000 soldati ucraini e 2000 stranieri.
Presenti al momento del raid, anche soldati americani e canadesi e cittadini olandesi affiliati alla legione ucraina di combattenti stranieri volontari , peraltro feriti.
Da notare, inoltre, che ieri la Russia aveva fatto sapere che i convogli di armi straniere inviate all’Ucraina, sarebbero stati considerati “bersagli legittimi”.
Quindi, sull’ipotesi che la Russia voglia ampliare il conflitto, estendendolo ad esempio alla Polonia, si è espresso il Presidente polacco Morawiecki, che, in un’intervista a Il Messaggero, ha lanciato l’allarme in merito a possibili mire di Mosca sul territorio polacco, scenario che comporterebbe un rischio anche per l’Europa. In tal senso, un altro allarme è stato lanciato dal Segretario del Consiglio Nazionale per la sicurezza e la difesa lituano Danilov, che ha evidenziato come, qualora la Russia conquistasse l’Ucraina, la Lituania potrebbe essere l’obiettivo successivo.
E sulla questione di un possibile incidente o di una provocazione da parte di Mosca verso un Paese dell’Alleanza Atlantica, e se considerarlo come attacco diretto cui difendersi, riflette anche la Nato stessa.
Intanto, mentre negli USA, ma anche in Polonia, sale il timore che Mosca ricorra all’uso di armi chimiche, fatto che determinerebbe l’intervento dell’Alleanza Atlantica, dopo lo scambio di accuse reciproco dei giorni scorsi in merito, il Segretario Generale della Nato Stoltenberg, ha ribadito come gli USA non cerchino alcun conflitto con la Russia e il no all’istituzione della No fly zone sui cieli dell’Ucraina, per non innescare un’escalation incontenibile , sul fronte diplomatico si è aperto uno spiraglio : il sì da parte di Mosca e di Kiev a una mediazione, non solo da parte di Israele, ma anche della Turchia, come attestato dal ministro degli Esteri turco Cavusoglu, a margine del Forum delle Diplomazie ad Antalya. Il nuovo round, il quarto, dei negoziati, potrebbe avere luogo già domani o dopodomani e potrebbe tenersi a Gerusalemme.
Da non sottovalutare ,però, il ruolo della Cina: gli USA, infatti, hanno coinvolto Pechino nei negoziati sull’Ucraina e domani è previsto a Roma un incontro tra il Consigliere per la sicurezza nazionale americano ,Jake Sullivan, il collega cinese, Yang Jiechi e il consigliere diplomatico del Premier Draghi, Luigi Mattiolo. Al centro del confronto, l’escalation del conflitto dopo l’attacco alla base ucraina di Yavoriv.
Ancora a Kiev, il Presidente ucraino Zelensky, che, accettata la mediazione di Israele, dopo una telefonata di un’ora con il Premier Bennett, è impegnato nell’organizzazione del corridoio umanitario a Mariupol, città i cui abitanti sono ormai assediate dalle forze russe e senza cibo, acqua e riscaldamento da giorni, fallito anche oggi per i bombardamenti dell’armata russa e che saranno ritentati domani.
Nel pomeriggio, poi, lo stesso Zelensky , ha visitato i militari feriti ricoverati presso l’ ospedale di Kiev, raggiungendolo a piedi, come mostrato da un video pubblicato su Telegram. Il Presidente dell’Ucraina , si è soffermato a parlare con i militari feriti giunti all’ospedale dai distretti di Irpin e Gostomel, e ha consegnato loro alcune onorificenze, facendosi anche un selfie con uno dei ricoverati. Poi ,ha indossato camice e mascherina e ha visitato la terapia intensiva, affermando: “Ragazzi, guarite presto!. Il regalo più grande per la vostra dimissione dall’ospedale sarà la nostra vittoria”.
Proteste contro la guerra in Ucraina, vi sono state oggi in 23 città della Russia, con almeno 200 persone fermate , tra cui 9 giornalisti, mentre dall’inizio delle manifestazioni a oggi, secondo il sito indipendente OVD-Info, sarebbero 14.200 gli arresti effettuati dalla Polizia russa.
Alta, si è poi levata la voce del Pontefice che ,all’Angelus in piazza San Pietro, ha lanciato un nuovo appello per la Pace: “In nome di Dio fermate questo massacro. Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi ,non ci sono ragioni strategiche che tengano, c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri”.
Nel frattempo, quando sono oltre 37 mila i rifugiati giunti in Italia dall’inizio del conflitto, secondo i dati diffusi dal Viminale, il Governo è al lavoro su un decreto da un miliardo per contenere il caro gas e carburanti e supportare famiglie e imprese, che dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei Ministri in settimana.
L’intervento dell’Esecutivo è stato invocato da tutti i partiti della Maggioranza, che sostengono la doppia linea sanzioni e diplomazia messa in campo dall’Esecutivo sul conflitto russo-ucraino. Se il Pd ha chiesto un “Assegno Energia” per le famiglie più in difficoltà e il M5S un “Recovery Found dell’energia”, nel centrodestra, Lega e Forza Italia hanno chiesto un taglio delle accise o dell’Iva su gas e carburanti, mentre il ministro degli Esteri, Di Maio, che ha ribadito il no dell’Italia alla No fly zone sull’Ucraina, si è recato in missione nel fine settimana nelle Repubbliche del Congo e dell’ Angola, per rafforzare la cooperazione energetica con altri paesi al fine di emanciparsi dal gas russo.
Dall’Opposizione invece , Fratelli d’Italia è tornata a criticare il Governo sulla riforma del catasto, che , per la Presidente Meloni, porterà a un aumento delle tasse.
In settimana poi, il Governo dovrebbe anche varare un decreto che fisserà il calendario per l’ allenteranno graduale delle misure restrittive anti Covid19, in vista della fine dello stato di emergenza il 31 marzo, sebbene nell’ultima settimana si sia assistito a una risalita dei contagi , ma non dei ricoveri, per cui ,da domani, otto Regioni passeranno in zona bianca.
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